Un articolo pubblicato ieri su il quotidiano La Repubblica ha esternato inesattezze che la rete di Nessuna persona è illegale ha voluto chiarire in merito alla manifestazione in programma il prossimo 20 maggio a Milano
Egregio Direttore,
Desideriamo segnalarLe alcune inesattezze
contenute nell'articolo intitolato "Le due anime della marcia del 20",
comparso ieri 11 maggio 2017 sul Suo quotidiano.
Innanzitutto ci
sembra doveroso precisare che, come chiaramente indicato nel nostro
comunicato di giovedì scorso col quale presentavamo la piattaforma
"Nessuna persona è illegale", la nostra iniziativa è autonoma ma non
ostile rispetto a quella intrapresa dai promotori della manifestazione;
riteniamo i contenuti dell'appello "Insieme senza muri" assolutamente
compatibili coi nostri, ma insufficienti a delineare una vera politica
di superamento dell'attuale ammorbante clima razzista perché privi di
proposte concrete e reticenti su fatti concreti come i decreti
Minniti-Orlando, e per questo motivo abbiamo ritenuto necessario fare
alla cittadinanza tutta una proposta chiara e realistica ad integrazione
dell'invito rivoltole dai promotoridella manifestazione, nella certezza che la gran parte delle persone
che decideranno di scendere in piazza il 20 maggio non potranno che
trovarla ragionevole e necessaria. Prova ne sia il fatto che,
diversamente da quanto l'articolo suggerisce, non è vero che "da una
parte" ci sarebbero le "grandi organizzazioni" e "dall'altra" quello che
definite il "mondo antagonista": al contrario, alcuni dei più
importanti soggetti con diretta esperienza di lavoro con le persone
migranti che avevano ritenuto da subito di aderire all'appello "20
maggio senza muri" hanno contribuito poi a definire i contenuti della
nostra piattaforma, e tra questi non possiamo non citare ASGI e ARCI
Milano, nomi che siamo certi molti dei lettori conosceranno;
numerosissimi altri soggetti stanno aderendo via via alla nostra
proposta, tra i quali il sindaco di Riace Mimmo Lucano e partiti
politici nazionali anche presenti in Parlamento e in numerosissime
istituzioni locali, per i quali fa un po' sorridere la semplicistica
definizione di "antagonisti", e se a qualcuno altri nomi potranno
sembrare poco rilevanti, noi invece vi riconosciamo praticamente tutte
le organizzazioni che negli ultimi trent'anni hanno praticato
solidarietà con le persone migranti.
Infatti non è certo sulla presenza di "grandi nomi" che basiamo la
nostra forza, ma sulla validità delle proposte e sul sostegno popolare
che possono raccogliere; dei contenuti della piattaforma invece
nell'articolo non si fa neppure un vago cenno, al punto che non viene
neppure citato il nome della rete, con l'effetto di presentare le "due
anime" quasi come due tifoserie contrapposte da motivi irrazionali e
privi di fondamento: una scelta editoriale lecita, sia chiaro, ma che
non ci sembra rendere un grande servizio ai Suoi lettori, così come non
giova omettere il fatto che Carovane Migranti, che citate in chiusura
dell'articolo, avrà una tappa milanese domani, sabato 13 maggio, davanti
alla ex caserma Montello, e che questa è stata organizzata insieme al
comitato Zona 8 Solidale, che della nostra rete fa parte fin
dall'inizio.
In conclusione, nell'esprimerLe il nostro
apprezzamento per l'attenzione che il Suo quotidiano riserva ai temi
dell'antirazzismo e dell'inclusione sociale, La invitiamo a venire ad
incontrarci personalmente il 20 maggio in piazza Oberdan: prima della
manifestazione a partire dalle 11 offriremo alla cittadinanza un pranzo condiviso, multietnico e popolare a offerta libera, se vorrà essere presente ce ne riterremo onorati. Cordialmente
Rete "Nessuna persona è illegale""
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