Il ricordo del compagno Franz che lo ha conosciuto e condiviso tali difficoltà in qualità di commerciante in questo ricordo ed appello nei confronti delle istituzioni del territorio.
Alcuni giorni fa giunge una notizia tragica che lascia la comunita' padernese senza parole,e' morto Carlo Lauria noto lavandaio di Via Roma.
Purtroppo
con il passare dei giorni e' emersa una terribile verita',Carlo forse a
causa di problemi legati alla sua attivita' ha deciso di porre fine
alla sua vita.
Di fronte ad una simile notizia si tende a
ricondurre questi gesti come problemi personali e a liquidarli come
drammi familiari e individuali.
La morte di Carlo,persona
onesta,seria e instancabile lavoratore da anni apprezzato da
clienti,colleghi commercianti e da chi ha avuto modo di conoscerlo,ha
lasciato tutti sgomenti.
Bisogna avere il coraggio di dire
chiaramente che l'ormai cronica crisi del commercio di vicinato e
l'assoluto stato di abbandono dei piccoli negozi sono un dato di fatto
altrettanto palese il totale disinteresse delle istituzioni
nazionali,regionali e locali in merito alle difficolta' del commerciante
in difficolta'.
Occorre ripensare profondamente a tutti i fattori che determinano la crisi
del commercio di vicinato e trovare soluzioni che possano rivitalizzare
il centro di Paderno rivedendo e agevolando la sosta auto,viabilita' e
creando una maggior supporto alle attivita' in difficolta' sia
psicologico che laddove necessario economico.
Occorre fare rete e dare l'opportunita' a negozianti vecchi e nuovi di poter reggere la concorrenza dei centri commerciali.
Va
ripensato completamente l' ampliamento del Centro Commerciale Brianza
se si vuole salvare il centro di Paderno da un inesorabile
desertificazione delle vie cittadine.
Bando al buonismo e alle ipocrisie la morte
di Carlo ha ragioni profonde e sistemiche,il grido disperato culminato
in un gesto estremo e' frutto dell'abbandono e dell'indifferenza di una
societa' arida,individualista e iperliberista,dove un onest'uomo
lavoratore,marito e padre di famiglia soccombe per la sola colpa di aver
creato un attivita' e lavorato duramente e non aver trovato una via
di uscita per affrontare i problemi.
Carlo merita che la sua
morte non sia dimenticata,la moglie e la figlia meritano un reale aiuto
di vicinanza da parte delle istituzioni locali e della cittadinanza.
Non dimentichiamo la morte bianca del lavoratore Carlo.
Franz Englaro assieme ai compagni e compagne del circolo PRC A.Casaletti
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