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giovedì 31 agosto 2017

NUMERO CHIUSO STUDI UMANISTICI DICHIARATO ILLEGITTIMO

Dalla pagina facebook Studenti indipendenti Studi Umanistici- Università Studi di Milano

Apprendiamo oggi che il ricorso presentato contro l’introduzione del numero chiuso nella Facoltà di studi umanistici è stato accolto. Dopo la grandissima mobilitazione che abbiamo portato avanti durante il mese di maggio e dopo aver denunciato con forza, con presidi e assemblee e lezioni in piazza, l’illegittimità di tale provvedimento, quest’ultima è stata confermata anche dal TAR: la decisione dovrebbe garantire a tutti l’iscrizione con riserva al corso di laurea e il test dovrebbe avere valore di prova di autovalutazione.
La lotta però non si ferma qui. Dopo aver invaso l’ateneo con il nostro no ad un’università elitaria e a porte chiuse continueremo ad organizzarci con assemblee e mobilitazioni. Il numero chiuso scompare ma i problemi denunciati restano: l’accesso programmato infatti non è che un sintomo del definanziamento costante del sistema universitario pubblico. Ci mancano aule, docenti, appelli d’esame, spazi, borse di studio e servizi. L’università che vogliamo non è questa e continueremo a gridarlo a gran voce.

PRC PARTINICO AD AMBURGO

Una spina nel cuore che sanguina ancora quando si parla di G20 e dei compagni non ancora rilasciati.
Pochi giorni fa una delegazione del circolo di Rifondazione Comunista di Partinico si è recata ad Amburgo per far visita al compagno Emiliano Puleo, detenuto ormai da circa due mesi nel carcere di Billwerder della città tedesca.
L’incontro con Emiliano si è svolto in un clima di forte emozione. Nonostante la prigionia si trova però in buone condizioni anche se la lunga detenzione comincia ormai a farsi sentire. Le lunghe giornate di noia sono alleviate dalle numerosissime lettere che gli arrivano dai compagni siciliani e da ogni parte d’Europa. Il calore e la solidarietà che arrivano all’interno del carcere stanno aiutando ad affrontare la detenzione con maggiore forza e dignità nella consapevolezza di essere dalla parte del giusto. Le assurde restrizioni che la direzione del carcere aveva, inizialmente, imposto sono state allentate e, di conseguenza, i detenuti possono ricevere i libri che, data la situazione in cui si trovano, rappresentano un importante momento di “evasione”.
In Germania l’opinione pubblica tedesca sta cominciando lentamente a prendere consapevolezza di cosa è realmente accaduto nei giorni del G-20 e di come la polizia ha condotto la gestione dell’ordine pubblico. Alcuni filmati, forniti per altro dalla stessa polizia, smentiscono molte delle ricostruzioni che coinvolgono i manifestanti arrestati in quei giorni.
La delegazione ha inoltre incontrato il deputato della “Die Linke” Martin Dolzer , portavoce Giustizia del gruppo della sinistra tedesca nel Parlamento di Amburgo. Il parlamentare ha spiegato che, proprio a ridosso del vertice, sono state inasprite le norme che regolano le manifestazioni di piazza; ha sottolineato come il capo della polizia tedesca si sia contraddistinto per la sua linea dura e poco rispettosa dei diritti umani. Ha inoltre rilevato un atteggiamento di accanimento, soprattutto nei confronti degli “stranieri”, da parte dei giudici tedeschi; questa linea dura proprio ieri ha fatto la prima vittima. Il processo nei confronti di un manifestante olandese si è concluso infatti con la condanna, senza il beneficio della condizionale, a due anni e sette mesi di detenzione, pena perfino più elevata di quella richiesta dal pubblico ministero stesso che era di un anno e nove mesi. Cogliamo l’occasione per esprimere la nostra solidarietà e vicinanza al compagno olandese, vittima designata di una giustizia che, in questa occasione, si sta dimostrando estremamente iniqua. Se queste pesanti condanne saranno applicate anche nei prossimi processi, conclude Martin Dolzer, ciò si configurerebbe come un attacco inaccettabile e preoccupante sui diritti fondamentali.
Nei prossimi giorni la difesa di Emiliano sarà affiancata da un secondo difensore per garantire al nostro compagno la massima tutela nella fase processuale. Nel frattempo continuiamo con le manifestazioni di solidarietà e sostegno morale a Emiliano; dopo l’iniziativa svolta domenica scorsa a Partinico, il giorno tre settembre in Piazza Verdi a Palermo si terrà un presidio contemporaneamente a un sit-in che si svolgerà davanti al carcere di Billwerder di Amburgo.
 
 

mercoledì 30 agosto 2017

DONDE ESTA' SANTIAGO MALDONADO?DALL'ITALIA LO CHIEDIAMO ANCHE NOI !



Dall’Italia lo chiediamo anche noi: donde està Santiago Maldonado ?

di Giovanna Baracchi (Dip. America Latina e segretaria PRC Paderno Dugnano -MI)
L’Argentina guidata da Mauricio Macri sta precipitando in un velocissimo vortice di regressione iniziato con la vicenda, ancora sospesa ad un filo, di Milagro Sala. Milagro è indigena, deputata al Palasur e attivista della Tupac Amaru, arrestata il 16 gennaio 2016 nella Provincia di Jujuy nella parte estrema nord-ovest del paese, con l’accusa di “istigazione a delinquere” per aver condotto una protesta pacifica. Detenuta senza processo per più di sei mesi, è stata protagonista di una campagna di solidarietà caratterizzata dall’hastag #libertadporMilagroSala che ha invaso i social.
Oggi Milagro Sala è agli arresti domiciliari grazie alle pressioni di diversi Comitati che, muovendosi unitariamente, hanno ottenuto l’intervento delle Nazioni Unite, che a loro volta ne hanno ritenuto la detenzione arbitraria.
Intanto in piena Patagonia argentina, i Mapuche, popoli originari, tentano di riprendersi le migliaia di ettari usurpati dalla multinazionale italiana Benetton, con lotte che proseguono da anni e che negli ultimi mesi hanno risvegliato l’attenzione del nuovo governo.
Santiago Maldonado, giovane artigiano di 28 anni, scompare dopo essere stato fermato dalla Gendarmeria Nacional il giorno 1 agosto 2017, durante una manifestazione accanto ai Mapuche per rivendicare il loro diritto alla terra. Da allora, nonostante numerosi appelli di associazioni, parlamentari e cittadini, di Santiago si sono perse le tracce. “Desaparecido“: riappare con forza una parola che porta con sé ricordi lontani e vicini. Il tam-tam supera le barriere nazionali divenendo internazionale, interviene anche la Commissione Interamericana  per i diritti umani, partono raccolte firme.
Persone arrestate e scomparse, diritti sociali ed umani lesi continuamente sono il biglietto da visita del governo neoliberista Mauricio Macri, che in ultimo ha pensato bene di chiedere lo sfratto per un’associazione storica come quella delle “Madres de Plaza de Mayo”, che hanno incarnato lo spirito del dolore per i 30.000 desaparecidos durante la dittatura argentina.
Non sono   episodi sporadici, ma  appaiono sempre più come parte di un disegno voluto, che va respinto con la stessa forza con cui le Madres de Plaza de Mayo continuano a chiedere apariciòn con vida per i propri figli, affinché quel passato non abbia più a ripetersi.
Non è il 1976: purtroppo sembra ancora facile far sparire un ragazzo, un militante sociale, ma non nel silenzio.
Il Partito della  Rifondazione Comunista solidarizza con la famiglia di Santiago, con i democratici argentini, chiede la liberazione immediata di Santiago Maldonado, e che siano individuate le responsabilità politiche ed effettive di chi lo ha detenuto

forzatamente.#dondeestàSantiagoMaldonado #apariciònconvida sono gli hastag che invadono i social network accompagnando la foto di questo giovane ragazzo.

GIULIO REGENI VERITA' OCCULTATA






Trascorsi 19 mesi dalla morte di Giulio Regeni ,le responsabilità delle atrocità di un feroce delitto pesano sulle spalle di uno Stato che ancora una volta dimostra di voler nascondere una verità che spetta in primis ad una famiglia duramente colpita ma anche a tutti coloro che pretendono una giustizia che stenta a giungere.
Oggi è la giornata dedicata alle vittime delle sparizioni forzate e Giulio non dimentichiamolo è scomparso per poi esser ritrovato brutalmente torturato.L'obbligo di mantenere viva la ricerca della verità ci  riguarda tutti poichè GIULIO SIAMO NOI.
Pubblichiamo l'ultimo comunicato della famiglia datato 14 agosto 2017

La famiglia Regeni esprime la sua indignazione per le modalità, la tempestica ed il contenuto della decisione del Governo italiano di rimandare l'ambasciatore al Cairo.
Ad oggi, dopo 18 mesi di lunghi silenzi e anche sanguinari depistaggi, non vi è stata nessuna vera svolta nel processo sul sequestro, le torture e l'uccisione di Giulio.
Si ignora il contenuto degli atti, tutti in lingua araba, inviati oggi, dal procur
atore Sadek alla nostra procura, invio avvenuto con singolare sincronia mentre il governo ordiva l'invio dell'ambasciatore Cantini.
La Procura egiziana si è sempre rifiutata di consegnare il fascicolo sulla barbara uccisione di Giulio ai legali della famiglia, così violando la promessa pronunciata il 6/12/2016 al cospetto dei genitori di Giulio e del loro legale Alessandra Ballerini.
La decisione di rimandare ora, nell'obnubilamento di ferragosto l'ambasciatore in Egitto ha il sapore di una resa confezionata ad arte.

Sappiamo che il popolo Giallo di Giulio, le migliaia di persone che hanno a cuore la sua tragedia e la dignita' di questo paese, sapranno stare dalla nostra parte, dalla parte di tutti i Giuli e le Giulie del mondo e non si faranno confondere.
Solo quando avremo la verità sul perché e chi ha ucciso Giulio, quando ci verranno consegnati i suoi torturatori e tutti i loro complici, solo allora l'ambasciatore potrà tornare al Cairo senza calpestare la nostra dignità.

martedì 29 agosto 2017

SALVIAMO IL PARCO DI VIA GORIZIA

Nuovo appuntamento di  " Porta una seggiola al parco" per contrastare la cementificazione del Parco di Via Gorizia il giorno 7 settembre 2017 ore 20,30-
Il parco ci appartiene, la distesa verde, lo sguardo che oltrepassa i rami alla ricerca di fuggenti uccelli lascia spazio all'immaginazione dell'anima. 
Il parco è una ricchezza  di cui non si puo' fare a meno, senza il verde ognuno di noi muore
l'aridità del cemento non  puo' e non deve sostituirsi al filo d'erba che rinasce ogni primavera.
Salviamo il parco e la sua freschezza poichè il suo sopravvivere è anche il nostro.


 

MADRES DE PLAZA DE MAYO NUOVI ATTACCHI




Apprendiamo con rabbia e sgomento la notizia di un nuovo ulteriore attacco a Las Madres de Plaza de Mayo, di Buenos Aires, Argentina. La minaccia da parte del signor Javier Buján , nominato dal governo a presiedere l'Università delle Madres, di togliere all’Associazione Madres de Plaza de Mayo la casa di loro proprietà è intollerabile e illegittima e denuncia la volontà politica del governo Macri di allontanare las Madres dal contesto sociale e politico dell’Argentina di oggi dove disoccupazione e fame crescono di giorno in giorno. Una Argentina dove ancora una volta si verifica la sparizione di un detenuto, Santiago Maldonado, di cui lo Stato è responsabile e dove Milagro Sala, una parlamentare, è da due anni agli arresti senza prove nonostante la Commissione dei Diritti Umani abbia richiesta la immediata scarcerazione. La Casa delle Madri è luogo di incontri e di cultura di valore popolare e politico. La Casa delle Madres è bene comune di tutti i popoli che lottano per libertà e democrazia! Rifiutiamo energicamente l’annuncio minaccioso di toglierla alle Madres “con le buone o con le cattive”. La Madri non fermeranno la loro lotta di 40 anni di denuncia contro i genocidi e i poteri corrotti. La storia delle Madri non si cancella! La storia delle Madri non si ferma!

Primi firmatari: Circolo "Foresti-De Vena" Associazione di Amicizia Italia-Cuba; Associazione Senza Paura; Comitato Piazza Carlo Giuliani; Circolo Ricreativo Sertoli; Associazione Ora in Silenzio per la Pace; Partito della Rifondazione Comunista Federazione Genova; Collettivo Comunista Genova City Strike; Comunità San Benedetto al Porto; Piattaforma Sociale Eurostop Genova.

 raccolta firme di adesione di gruppi, associazioni, chiese, partiti  e personalità e le adesioni inviate a
kabawil@hotmail.com 

sabato 26 agosto 2017

COMITATO SCUOLA PUBBLICA PADERNO DUGNANO

Paderno Dugnano , 7 quartieri, una stazione in subbuglio per lavori in corso, una Rho-Monza che violenterà il territorio con altre corsie stradali a cielo aperto, il verde in diminuzione con alberi tagliati e parchi concessi all'edilizia,lo spettro dell'ampliamento Carrefour , i piccoli negozianti costretti alla chiusura, una città sempre piu' silente e dormitorio.
Numerosi saranno i problemi da affrontare nel prossimo settembre, non da ultimo una riforma sanitaria già in atto con l'incubo del demandare ad aziende private la cura dei malati cronici togliendoli al medico di base e la scuola pubblica sempre piu' abbandonata a se stessa.
Il Comitato Scuola Pubblica Paderno Dugnano è una realtà attiva da alcuni mesi e riprenderà il proprio ruolo territoriale a breve.
Riprendiamo dalla pagina facebook il comunicato della costituzione del Comitato

Il Comitato in difesa della Scuola Pubblica di Paderno Dugnano (C.S.P.) nasce contro ogni taglio alla scuola pubblica.
A livello italiano e a livello regionale stiamo assistendo ad un vero e proprio smantellamento del sistema scolastico pubblico. Smantellamento accompagnato dall’avanzare di una serie di progetti, di riforme, come appunto la "Buona Scuola", che dietro il loro apparente dinamismo manageriale non nascondono altro che la privatizzazione dell'Istruzione popolare. Si sta cercando di ricreare una vera e propria scuola dove possa studiare soltanto chi ha le disponibilità economiche per poterselo permettere.
L’aumento dei costi di studio, (costi dei libri, dei mezzi pubblici, delle tasse scolastiche, delle tariffe dei pasti, dei carichi imposti alle famiglie come i contributi "volontari"),la scarsa qualità del rapporto con la Scuola, programmi non sempre adeguati, integrazione della diversità e collaborazioni difficili
sono problemi quotidiani che le famiglie padernesi sono costrette ad affrontare quotidianamente e che sono una diretta conseguenza del sistema che compromettendo il Diritto allo Studio, dequalifica con la privatizzazione la professione dell'Insegnante.

Vista la carenza di rappresentanza dei cittadini fruitori del Servizio Scolastico nel nostro comune, degli studenti/alunni e dei lavoratori del settore, come residenti a Paderno con 2 figli nelle nostre Scuole statali,abbiamo deciso di organizzarci in una struttura democratica con un programma che sia espressione delle necessità delle famiglie, degli studenti e dei lavoratori dell'Istruzione pubblica.
Il nostro appello è rivolto naturalmente a tutte le famiglie e a tutti gli insegnanti (educatori, lavoratori ATA) interessati perchè ci contattino, aderiscano e costruiscano il Csp.Convinti che l'obiettivo di promuovere una scuola pubblica democratica, gratuita e libera non sia altro che una parte del processo generale per una società migliore dove cultura e istruzione non siano più la prerogativa di una minoranza privilegiata della società


ACCOGLIENZA PROFUGHI: I SINDACI DEL NORD MILANO RISPONDONO AL SINDACO DI SESTO

L'argomento "accoglienza profughi "infiamma gli animi anche dei primi cittadini,fanno discutere  le dichiarazioni del sindaco di Sesto San Giovanni a cui rispondono  i sindaci del nord Milano ad esclusione del primo cittadino padernese di centrodestra che per ora risulta ancora silente.

I sindaci dei Comuni del Nord Milano apprendono purtroppo solo dai giornali le dichiarazioni polemiche e di natura sostanzialmente politica del Sindaco di Sesto San Giovanni, nonostante più volte si sia cercato da parte nostra un dialogo istituzionale.
In merito alle vicende riguardanti il protocollo con la Prefettura per l'accoglienza dei profughi e alle dichiarazioni del Sindaco di Sesto San Giovanni ribadiamo la validità del protocollo sottoscritto come strumento a salvaguardia dei comuni e come modalità per costruire in maniera sostenibile percorsi di accoglienza con il terzo settore e con le garanzie di correttezza e controllo dovuti in queste circostanze. Spiace constatare che una comunicazione di carattere formale al prefetto diventi occasione per polemiche politiche. Se la prima dichiarazione pubblica del Sindaco di Sesto nei confronti dei colleghi del nord milano assume questi toni non è un bel viatico per un confronto istituzionale costruttivo nell'interesse dei cittadini dei nostri territori. Abbiamo più volte cercato un confronto con il Sindaco di Sesto
come abbiamo chiesto di sottoscrivere la comunicazione al prefetto, in quanto anch'esso comune firmatario del protocollo. Ci aspettavamo una risposta più civile, seppur nella differenza delle posizioni. Se Di Stefano ritiene che il protocollo sia carta straccia o sia solo il prodotto di una sinistra ideologica, ritiri subito la firma. Noi crediamo che quel protocollo sia una salvaguardia per i comuni e sia una possibilità di accoglienza equilibrata, potenziando il sistema di accoglienza per chi ha ottenuto lo status di profugo. Alla fine Il sindaco di Sesto arriva alle nostre stesse conclusioni: ospitiamo già la quota di richiedenti asilo previsti dal protocollo, siamo in regola con quanto abbiamo sottoscritto ...ma ospitiamo e anche lui ospita e firma il protocollo, come noi! Ci auguriamo che le prossime occasioni di confronto istituzionale che dovremmo affrontare ci vedano confrontarci prima come sindaci che come esponenti politici.
Resta sempre valida la disponibilità al primo incontro istituzionale fra Sinda
ci per confrontarci sui temi dell'agenda amministrativa del Nord Milano dei prossimi mesi, che speriamo questa volta venga accolta.
Ugo Vecchiarelli Sindaco di Bresso
Tatiana Cocca Sindaca di Cormano
Lorenzo Gaiani Sindaco di Cusano Milanino

Siria Trezzi Sindaca di Cinisello Balsamo

venerdì 25 agosto 2017

NUOVA "CASA" DEL BLOG LA SCOMMESSA

Nuovo indirizzo per il blog La Scommessa del consigliere Giovanni Giuranna che a partire da oggi sarà visibile  su bloglascommessa.wordpress.com.
Nuovo indirizzo assieme a vecchie problematiche padernesi, cosi' appare il primo post che riguarda l'ufficialità dell'abbattimento di nr, 36 tigli,2 platani ed un prunus, ormai una consuetudine annuale attuata durante la quiete del mese di agosto. Un'amministrazione che non ha a cuore il bene comune, il patrimonio verde di cui una città come Paderno Dugnano ha bisogno.
Alberi tagliati, spazi verdi poco curati, alcuni addirittura in stato di abbandono, parchi che vengono destinati ad uso edilizio come se il verde recasse un fastidio insopportabile. 
Riportiamo il passo  di un cittadino che Giovanni Giuranna ha postato  per rendere meglio l'idea:
"
Alberi abbandonati al loro destino, fino a che cascano da soli perchè malati e senza radici. Vicino a casa mia, nel parco, ne ho visti personalmente cadere tre, in tre momenti diversi… e parlo di alberi di almeno 15/18 metri di altezza. Non è successo niente, per fortuna, ma poteva essere una tragedia. La cosa che fa più impressione è che il nostro Comune è tra i più verdi, almeno nella nostra zona. Peccato che il verde, invece che essere trattato come una risorsa, per l’Amministrazione è considerato semplicemente un fastidio che costringe a perdere tempo e soldi… naturalmente il meno possibile, sia dell’uno che dell’altro. E non vale neanche il concetto più volte espresso da chi ne ha la responsabilità diretta, in risposta ad alcune proteste: materialmente non si può controllare tutto!. Non è vero, perchè: 1 ) si può controllare direttamente, basta volerlo. 2) Possono farlo i cittadini, che segnalano regolarmente le cose che non funzionano ma, in genere, non hanno risposte. In alcuni casi viene risposto che l’ufficio preposto ha controllato e ha constatato che va tutto bene. Peccato che alla richiesta di un controllo congiunto, nessuno ha mai risposto, né tantomeno aderito. Non c’è peggior cieco di chi non vuol vedere e peggior sordo di chi non vuole sentire."




Tu non sai: ci sono betulle che di notte levano le loro radici, e tu non crederesti mai che di notte gli alberi camminano o diventano sogni.

Pensa che in un albero c'è un violino d'amore.
Pensa che un albero canta e ride.
Pensa che un albero sta in un crepaccio e poi diventa vita.


Te l'ho già detto: i poeti non si redimono, vanno lasciati volare tra gli alberi come usignoli pronti a morire.  

 Alda Merini

 

LARI(PI) SUCCESSO DELL'INIZIATIVA PRO VENEZUELA

Si è conclusa qualche giorno fa la Festa Rossa di Lari in provincia di Pisa dove la partecipazione di pubblico si è fatta vistosamente sentire soprattutto il giorno 20 agosto 2017 durante l'iniziativa "In difesa della Repubblica Bolivariana del Venezuela" grazie ad ospiti di spicco   come la giornalista Geraldina Colotti, il console generale aggiunto del consolato di Milano Eduardo Barranco e Alejandro Montillo figlio del capo scorta del presidente cileno Salvador Allende. Un dibattito che ha riscosso grande successo e moderato da Andrea Vento del Giga (Gruppo Insegnanti  Georgrafia Autorganizzati) autore della pubblicazione "Il Continente Americano. L'America Latina".
"E’ emerso un complesso quadro economico, sociale e geopolitico, tratteggiato dall’ascesa dei governi progressisti, ad inizio millennio, fino ai giorni nostri approfondendo in particolare la difficile congiuntura economica attuale della macro-regione, il processo di integrazione regionale latino-americano e la strategia di riconquista del Patio trassero da parte della potenza imperialista nordamericana attuata attraverso la ben più raffinata strategia dei golpe soave. Azione, quest’ultima, coordinata a livello macroregionale che si sta sempre più chiaramente delineando nel subcontinente, facendo leva sul potere giudiziario e mediatico, allo scopo di rovesciare governi democraticamente eletti ma di matrice politica avversa rispetto ai loro interessi imperialistici." da Pisorno.it
Un momento di vera ed attiva informazione su quanto sta accadendo e su quanto i media tendono ad occultare . Una situazione sicuramente non semplice ma che puo' venir meno utilizzando canali diversi nel reperire informazioni corrette che purtroppo continuano a mancare.
"La disinformazione, nelle scienze della comunicazione , è l'attività malevola che mira a fornire e diffondere deliberatamente informazioni false, fuorvianti o non oggettive, distorcendo o alterando la realtà dei fatti allo scopo di ingannare, confondere o modificare le opinioni di qualcuno verso una persona, un argomento, una situazione, traendone spesso vantaggio"


giovedì 24 agosto 2017

CANTU' LA MOBILITAZIONE PAGA

Come ormai di consueto ogni anno Cantu' si ritrova a dover combattere per   l'applicazione della nostra Costituzione che  nonostante il referendum del 4 dicembre 2016 risulta ancora infangata da spazi concessi ad organizzazioni nazifasciste

Pubblichiamo il comunicato del Comitato Lombardo Antifascista in merito

Apprendiamo con grande soddisfazione da un comunicato stampa di Forza Nuova – Lario / condiviso sulla pagina facebook di Forza Nuova Lombardia che, il gruppo di estrema destra, ha suo malgrado deciso di rinunciare all’edizione 2017 del “Festival Boreal” prevista per i prossimi 1,2 e 3 settembre a Cantù (CO).
Come ogni anno, nelle ultime settimane, contro questa ennesima provocazione antidemocratica autorizzata dall’amministrazione comunale di Cantù si è messa in campo una grande mobilitazione sia territoriale che non, che ha visto protagoniste tutte le organizzazione democratiche, antifasciste che si riconoscono nei valori della Costituzione nata dalla Resistenza.
l Comitato Lombardo Antifascista (a cui fa capo il Comitato Como Antifascista) insieme all’Osservatorio Democratico sulle nuove destre ha alzato il tiro lanciando una petizione  che chiedesse al Sindaco Arosio ed alla sua giunta la revoca dei permessi di utilizzo di uno spazio pubblico, il Campo Solare, da poco intitolato ai Partigiani Canturini, da parte di una formazione neofascista come è Forza Nuova.
L’obbiettivo che ci eravamo dati per poi chiedere un incontro al Sindaco era stato quello di 500 firme, che è stato praticamente raddoppiato molto prima di chiudere la raccolta.
Ieri una nostra delegazione ha protocollato in Comune una lettera contenete la richiesta di incontro con il Sindaco e l’Assessore alla legalità. Oggi arriva la smentita del festival neofascista.
Che gli organizzatori abbiano temuto l’andare a buon fine della nostra richiesta ed abbiano deciso di rinunciare prima di vedersi i permessi revocati ? Non lo sapremo mai, ciò che sappiamo per certo però è che mentre nel comunicato di oggi Forza Nuova afferma di non aver mai pubblicizzato l’evento sui loro siti e sulle loro pagine web perché loro stessi non erano certi di svolgere il “Boreal 2017” per ragioni di tempi stretti, le dichiarazioni alla stampa delle scorse settimane affermano tutt’altro.
 
Insomma, forse le istanze territoriali e regionali di Forza Nuova hanno seri problemi di comunicazione o forse no, chi lo sa……
La cosa realmente importante è che dopo quattro anni di agibilità politica regalata da Cantù ad un Partito che si riconosce nei disvalori del più oscuro ventennio della storia del nostro Paese, il 2017 segna l’inizio del ritorno della Democrazia.
Il Campo Solare – intitolato ai Partigiani Canturini è salvo.
 
Cantù, 24 agosto 2017
Il Comitato Lombardo Antifascista
 
 

FESTA POPOLARE PRC MILANO

Numerose le feste PRC che durante l'estate sono state organizzate in Lombardia ,toccherà anche a Milano dal 14 al 17 settembre replicare come lo scorso anno.
Riprendiamo il post che Nadia Rosa segreteria provinciale PRC ha postato per ribadire che sarà presente anche il nostro circolo padernese A. Casaletti.

14.17 SETTEMBRE2017 - 100 ANNI DI RIVOLUZIONE E RIVOLUZIONI!
Ci siamo quasi.
Dopo l’esperienza positiva delle scorso anno, dal 14 al 17 settembre si terrà c/o il Parco delle Cascine di Chiesa Rossa la Seconda Festa Popolare di Rifondazione Comunista - Federazione di Milano.
Una 4 giorni di politica, musica, buon cibo e autofinanziamento. Un evento che coinvolgerà tutti i Circoli del PRC di Milano e Provinca e che offrirà alla Città un luogo in cui passare piacevolmete questi ultimi giorni d'estate.
Tanti gli appuntamenti e le novità.
Dai dibattiti di approfondimento su Lavoro, Industria 4.0 , Migranti, Antifascismo, attualità delle Rivoluzioni e sul futuro della Sinistra (milanese e non ) ai concerti. 

Ogni sera infatti si esibiranno dal vivo sul nostro palco gruppi di vario genere. Qualche anticipazione: 
Giovedì 14 sera apriremo in bellezza con il Duo cubano Mano Dura e.. non prendete impegni per Sabato 16, perchè la Molesti Crew ci farà ballare fino a tarda notte! Ai CIAPA NO invece il compito di chiudere la Festa, Domenica 17, con la solita carica e allegria.
Il tutto innaffiato da fiumi di birra, che quest'anno verrà spillata dalle ore 17.30, e condito da ottimo cibo.
Quest'anno inoltre, potrete brindare al centenario della Rivoluzione d'Ottobre con il nostro vino ROSSO RIVOLUZIONE ( non per un pranzo di gala, ma sicuramente da tavola ;)) che troverete in vendita alla festa.
Portate anche i vostri bambini e le vostre bambine, non li mangeremo...anzi! Ogni pomeriggio dalle 17.30 è prevista animazione e truccabimbi.
A breve il programma completo, nel frattempo segnatevi le date e spargete la voce

LICENZIAMENTI UN INCUBO CHE PROSEGUE

Vacanze che anche quest'anno stanno giungendo a conclusione per numerosi lavoratori mentre per altri il deja' vu del licenziamento è una realtà che non si placa. 
La chiusura della soc.Ceme di Carugate con il licenziamento di 97 lavoratori  ne è l'esempio il tutto per ottenere maggior profitti nonostante l'azienda non abbia difficoltà.
Pubblichiamo il comunicato sindacale in attesa dell'assemblea pubblica a settembre ci stringiamo attorno ai lavoratori che vivono questo tragico momento-


sabato 19 agosto 2017

CERIGNALE BENE IN "COMUNE"

Val Trebbia terra che si estende dalla pianura piacentina all'Appennino  e che  raggiunge parte della provincia genovese. Terra che riconosce nei mesi estivi la  sopravvivenza per  un intero anno.
Luoghi ricchi di verde, ricchi di storia ma abbandonati per mancanza di possibilità lavorative .
Cerignale è un comune di 127 persone a circa 750mt di altezza amministrato da Massimo Castelli .
Un borgo fra i piu' belli e caratteristici dove le persone  si riappropriano di spazi comuni come il forno e la possibilità di cenare e cantare tutti assieme. 
Si fa presto a dire che gli amministratori son tutti uguali, sempre pronti a prendere, commenti sbrigativi che non tengono conto di chi invece si prodiga ed ama profondamente il luogo che lo ha eletto primo cittadino. Cerignale un esempio che molti comuni della Val Trebbia dovrebbero prendere in considerazione, la depressione, l'essere rimasti in pochi anzi pochissimi puo'risultare uno stimolo per riproporre e rilanciare posti a tanti di noi cari. Massimo Castelli  ne è sicuramente punto vivo e di forza, un borgo che sa di ritorno alle origini di un popolo contadino che ha saputo resistere alla guerra e alla fame, un'atmosfera condita di tanta socialità che si respira passeggiando, dove le persone si riappropriamo del loro essere "umani" .Angoli dove anche la nostrra visione spazia verso un panorama verde assieme ad una piazza dove appaiono personaggi come Nelson Mandela, Jimi Hendrix, Falcone e Borsellino divenuti cosi' parte di una Val Trebbia che delle sue acque riesce a farne punto di riferimento e cavallo di battaglia. Vi sono angoli ricchi di fiori, di ricordi contadini e di quello che eravamo noi popolo di migranti oggi incattivito e dimentico di quel che abbiamo sofferto,ancora una volta strumentalizzato da quell'infame potere di pochi che vogliono gestire la mente di molti.
Merita sicuramente una visita tutto il paese  con   una capatina al ristorante albergo del pino dove si possono gustare specialità del luogo assaporando una cucina casereccia e semplice come i panorami verdi che si assaporano sotto uno splendido pergolato dove l'uva appare già in via di maturazione.

Un grazie vivissimo per questo spaccato di splendido "comune" bene di cui molti non sono consci ma che in alcuni suscita ancora voglia di nuovi cammini tenendo ben presente che gli altri siamo sempre noi. 

FERRAGOSTO E' ANCHE PRANZO SOCIALE DEI CIRCOLI PRC

Ferragosto ed anche le cittadine di provincia si svuotano, rimangono poche persone spesso alla ricerca di un modo meno triste in cui trascorrere una giornata che a volte puo' risultare pesante in luoghi dove il caos lascia il posto al silenzio.
Novate , il circolo Prc Steve Biko con il circolo Sempre Avanti  organizzano ogni anno un pranzo sociale a cui quest'anno ha partecipato anche il nostro circolo padernese PRC  A. Casaletti.
Un momento d'incontro, di piacevolezza a cui tante persone hanno aderito.
"Ferragosto per chi resta... A cura della Steve Biko  e la complicità del Circolo Sempre Avanti, buon cibo, bella gente, tanta fatica ma anche tanta soddisfazione per i complimenti ricevuti"  Nino De Meo


giovedì 10 agosto 2017

VENEZUELA VERITA' NEGATE

Prosegue l'attacco mediatico nei confronti del Venezuela nonostante il risultato della Costituente, assistiamo ad un totale e compatto fronte schierato contro il governo Maduro. In pochi ricordano o non vogliono ricordare cio' che fu il Venezuela pre Chavez dove l'84% della popolazione era classificata povera e dove i nativi non avevano nessun tipo di rappresentanza , un'orribile realtà dove le prigioni politiche erano veri e propri centri di tortura(oggi trasformati in musei). 
La gente diceva: " se sei povero ti perseguono in quanto povero, se sei di sinistra ti reprimono perchè sei di sinistra, se sei povero e di sinistra stai messo male e poi se sei donna o nero stai messo peggio".
Venezuela significa prima riserva mondiale di petrolio ma anche un ricchissimo patrimonio naturale e da sempre un ghiotto bottino per i vicini States che finanziano quell'opposizione che oggi è riuscita a trovare numerosi appoggi internazionali prospettando il ritorno a quel neoliberismo sfrenato.
Si sprecano intere pagine dedicate a repressioni antidemocratiche ,tutto appositamente calcolato per minare e distruggere quella strada socialista intrapresa con il precedente periodo chavista.
"Il Lago di Valencia fino al 1999 era una discarica a cielo aperto, alla mercè dei rifiuti chimici e urbani. In 13 anni il governo Chavez ha investito 750 milioni di dollari per far fronte a quella catastrofe ecologica. I risultati delle politiche ambientali sono visibili anche sulla costa caraibica".Il fastidio odierno e di anni addietro ha un suo preciso perchè "al termine di un vasto processo costituente il Venezuela ha varato la propria Costituzione Bolivariana. Un testo che contiene marcati elementi antiliberisti e anticoloniali a cui si contrappone una visione assembleare.D'altro canto il programma dell'opposizione è chiaro:pieno ritorno al neoliberismo ammantato da qualche apparente  accento socialdemocratico"
da Talpe a Caracas di G. Colotti
Alcune verità  che difficilmente i media prenderanno in considerazione tutti volti a propagandare una realtà distorta  e lontana dalla quotidianità : fabbriche recuperate, consigli operai, donne al centro della scena, quartieri autogestiti e nativi presenti recano fastidio  anche nel 2017.

 

mercoledì 9 agosto 2017

NO NUOVA EURECO UNA REALTA'

Le prime impressioni che giungono dopo la sentenza del Tar risvegliano impressioni e sensazioni che a volte paiono insperate. Dopo quasi un anno dai primi presidi e manifestazioni guidate dalle associazioni Medicina Democratica, Aiea, Comitato Vittime Eureco supportati da alcune entità politiche come il circolo padernese PRC  A. Casaletti il risultato attuale non puo' che essere il primo passo verso la risoluzione chiesta da queste realtà presenti sul nostro territorio: NO A NUOVA EURECO UNA REALTA'. un forte no a quella Città Metropolitana  che aveva rilasciato permessi per il proseguimento di quanto era stato rigettato in diversi gradi di giudizio, un NO deciso per non lasciar sanguinare ulteriormente una grande ferita ancora aperta: la morte e lo sconvolgimento di tante vite .
 La strada da perseguire non sarà semplice poichè sia Medicina Democratica che Aiea alla luce di questi ultimi fatti chiederanno a Città Metropolitana di non proseguire appellandosi al Consiglio di Stato, un richiamo  a cui aderirà anche il nostro circolo PRC, supportando ancora una volta le associazioni ed il Comitato Vittime Eureco che si sono mossi per non lasciare che una situazione precaria e pericolosa potesse avere risvolti di un dejà-vu troppo spesso dimenticato.Un lavoro continuativo che anche se difficile ha raggiunto un tale risultato da far ben sperare, soprattutto in un momento in cui  parecchie cause e ricorsi vedono la ragione sempre a favore di chi è carnefice emarginando  i soggetti piu' deboli in favore dei piu' forti.
Le morti degli operai arsi vivi sul nostro territorio , lo sconvolgimento delle vite dei superstiti che ancora sono costretti a sopravvivere grazie ad aiuti tipo caritas o raccolte fondi non puo' divenire abitudine ma deve far riflettere anche a distanza di tanto tempo tutti quanti noi senza mai abbandonare  quella volontà e capacità di opporsi che ci ha sempre contraddistinto nonostante situazioni precarie e alquanto instabili.
Restare umani si deve e si puo'. 

SENTENZA TAR:NO A NUOVA EURECO A PADERNO DUGNANO


                       COMUNICATO STAMPA

Il Tar accoglie il ricorso del Comune di Paderno Dugnano contro l'insediamento di una nuova Eureco nel proprio territorio ed annulla l'AIA rilasciata da Città Metropolitana .
Il comunicato stampa odierno divulgato dall'attuale amministrazione omette di citare il grande impegno e lavoro  svolto dall'associazione Medicina Democratica ed AIEA  che hanno  collaborato assieme a forze politiche quali  il PRC circolo A. Casaletti e che non hanno mai smesso di lottare contro un progetto che non teneva conto di una grande tragedia consumatasi sul nostro territorio.
La sentenza di oggi non è  frutto di un solo soggetto ma di tanti che assieme ai cittadini stessi si sono opposti al rinnovarsi di un dejà- vu troppo pericoloso.

              Le compagne e i compagni del circolo PRC A. Casaletti 

sabato 5 agosto 2017

COMUNICATO ANPI SULLA DECISIONE DELLA PROCURA


Inquietante e grave decisione della Procura della Repubblica di Milano

La Procura della Repubblica di Milano ha chiesto il proscioglimento dei neofascisti resisi protagonisti, il 29 aprile scorso, del blitz al Campo X del Cimitero Maggiore, nel quale sono sepolti repubblichini e gerarchi della Repubblica di Salò.
Nonostante le denunce della Digos per aperta apologia di fascismo, per le centinaia di braccia alzate per il saluto romano, la Procura della Repubblica, con una inquietante e grave decisione ha chiesto il proscioglimento dei neofascisti, giovedì 4 agosto, scegliendo una data tragica per il nostro Paese. Il 4 agosto 1974 si verificò, infatti, un terribile attentato neofascista. Una bomba ad alto potenziale esplose nella quinta vettura del treno Italicus, in transito presso San Benedetto Val di Sambro, provocando 12 morti e oltre 40 feriti.
La richiesta della Procura della Repubblica che dovrà essere vagliata da un Giudice per le indagini preliminari, desta in tutti noi profonda inquietudine e preoccupazione. Milano e la Lombardia sono state da tempo scelte dalle organizzazioni neofasciste e neonaziste come luoghi di incontro, di convegni e manifestazioni anche a livello europeo. L'assalto a Palazzo Marino del 29 giugno scorso ha rappresentato un salto di qualità nella sfida alle istituzioni nella città Medaglia d'oro della Resistenza.
Un blitz che aveva registrato un suo preambolo il 9 aprile scorso, quando alcuni militanti di Casa Pound avevano inscenato una protesta contro l'accoglienza dei migranti durante una seduta del Consiglio Comunale di Monza. Una prova di forza che ha avuto il suo fondamento in quanto accaduto il 29 aprile al Cimitero maggiore di Milano, quando un migliaio di neofascisti sono andati a commemorare al campo X i caduti della Repubblica di Salò che ora, se la richiesta della Procura dovesse essere accolta, potrebbero essere assolti.
Chiediamo allo Stato, in questa delicatissima fase del nostro Paese, fermezza e decisione per contenere e respingere ogni tentativo, oggi purtroppo ricorrente, di esaltazione del fascismo, applicando le leggi che già esistono. Ci dimostri questo Stato di essere finalmente quello Stato antifascista, delineato dalla Costituzione repubblicana nata dalla Resistenza, sciogliendo gruppi dichiaratamente nazifascisti e infliggendo a chi fa apologia di fascismo, reato gravissimo nel nostro ordinamento costituzionale, quelle esemplari condanne che ancora stiamo attendendo. 


Roberto Cenati – Presidente ANPI provinciale di Milano











SALVIAMO IL PARCO CITTADINI PRESENTI!

L'ultimo appuntamento  di giovedi' 3 agosto al Parco di Via Gorizia nonostante la grande canicola e le vacanze imminenti  ha visto la partecipazione  di numerosi cittadini particolarmente interessati a quanto sta accadendo.
L'avvio ad una cementificazione sempre piu' pressante in una città che ha sempre meno spazi verdi è argomentazione che sta risvegliando parecchi nuclei di abitanti nelle vicinanze del parco.
In specifico ne è scaturito un serio ed efficace confronto con chi vive nei pressi dell'area verde  e ribadisce che Paderno Dugnano non ha ulteriore bisogno di edificare poichè abbiamo una curva demografica in costante discesa, in termine di abitanti a dispetto di  un aumento di una cementificazione in aumento.
Salvare il parco è atto doveroso ,proteggere ed anzi aumentare le aree verdi diviene  emergenza e priorità per tutti i cittadini che amano la propria città. Il tam tam continua inarrestabile .
Il prossimo appuntamento è stato fissato in data 7 settembre 2017 ore 20.30 -  Parco di Via Gorizia -  

 

mercoledì 2 agosto 2017

REFERENDUM LOMBARDIA TANTO SPRECO ALTRO CHE AUTONOMIA!

"Referendum consultivo  del 2017  è una consultazione regionale referendaria che avrà luogo in Lombardia  il 22 ottobre 2017 . Il referendum è stato deliberato dal consiglio regionale per conoscere il parere degli elettori della regione circa la richiesta di ulteriori forme e condizioni particolari di autonomia al proprio ente territoriale, secondo le prescrizioni di cui all'articolo 116, comma 3, della Costituzione della Repubblica

Il referendum, previsto dall'articolo 52 dello Statuto regionale  e per la cui validità non si applica alcun    quorum si svolgerà con votazione elettronica.  "A questo proposito  sono già stati spesi 23 milioni di euro per l'acquisto di 24.000 tablet da destinare poi alle scuole. Scuole che avranno in dotazione tablet da riutilizzare ma come? Quella della riconversione è un'argomentazione a cui non si è ancora data risposta effettiva, dopo le operazioni di voto probabilmente molte funzioni non saranno possibili. Ci saranno WIFI, Bluetooth e un collegamento per cuffiette e microfono come su un normale tablet commerciale?  
La società da cui sono stati acquistati ovvero la Smartmatic pare offra un prodotto con funzionalità limitate e quindi difficilmente usufruibile dal punto di vista scolastico.
Rimane il fatto che l'acquisto sia passato quasi del tutto inosservato soprattutto dal M5S sempre pronto a battersi contro inutili sprechi soprattutto in questo momento.
La mozione PRC regionale votata  all'unanimità il 23 luglio scorso la dice lunga su quanto concerne l'inutilità di questo   referendum e allo spreco di 50 milioni di euro.

Il 22 ottobre Lombardia e Veneto il governatorato leghista chiama i cittadini al referendum consultivo sull’autonomia perchè si pronuncino su quesiti oggettivamente golpisti.
1) Golpista perché contrario alla Costituzione nata dalla Resistenza e riconfermata con la vittoria del NO nel referendum del 04/12/2016. La Costituzione Repubblicana è basata sulla solidarietà e sulla redistribuzione delle risorse, cosa che viene radicalmente negata dal referendum stesso.
2) Esercitare facoltà esecutive che, una volta approvate, la Regione non potrà comunque praticare poiché sono di competenza del Governo centrale.
3) Ottenere maggiori forme di autonomia, cosa che è già possibile grazie all’Art.116 della Costituzione(al riguardo Maroni & C non hanno mai nemmeno chiesto l’avvio delle procedure previste).
Si tratta dunque di una consultazione di una consultazione fasulla e ingannevole che però è politicamente diretta al raggiungimento di precisi obbiettivi politici:
1) Rilegittimare a destra, al centro, dentro e fuori la Lega, il presidente Maroni sottoposto a processo;

2) Rilanciare a fini elettorali lo slogan “i soldi dei lombardi devono restare in Lombardia” così da occultare la propria politica di tagli e scelte neoliberiste.
Tutto però dipende dal fatto che la vittoria del SI (generalmente data per sicura) sia qualificata da una elevata partecipazione al voto. Maroni ha tentato di unificare referendum ed elezioni regionali, ma il rifiuto del governo lascia campo aperto a due pratiche: la politicista, lo scontro reale e politico.
Nella prima vediamo in atto ogni possibile tatticismo:

I sindaci del PD (in particolare Gori candidato alle regionali) schierati a favore del si pensando di parteciparne i vantaggi complementati dalla possibile scelta per l’astensione del PD Regionale che così potrebbe giocare le due parti in commedia.
Sinistra Italiana che propone una campagna unitaria nella quale, si sostengano sia l’astensione che il no senza dar via ai “Comitati del NO”
MDP al momento presenti con Pisapia al tavolo di programma per le elezioni regionali insieme al PD a sostegno della candidatura a Presidente di Gori.
Nella seconda proprio l’evidente inutilità di un referendum tutto demagogico può accentuare pesantemente il calo dei votanti fino a vanificarne la strumentalizzazione leghista.
Infatti a scrutini conclusi lo scontro reale sarà deciso dalla partecipazione o meno dei lombardi al voto ed una bassa partecipazione dell’elettorato sancirà l’insuccesso di Maroni, nuocendo anche per il futuro alle velleità autonomistiche dei leghisti.

L’unico modo per sconfiggere la Lega e le destre, l’unica possibilità di vittoria di uno schieramento democratico è che si rechi alle urne il minor numero possibile di elettori.
In questo contesto il Comitato Politico Regionale del Prc/SE Lombardia ritiene necessario lanciare l’idea di una campagna unitaria con le forze della Sinistra alternativa, a sostegno di un astensionismo attivo denunciando:
1) Tutti i motivi che dimostrano l’inutilità del referendum
 
2) Le vere motivazioni di Maroni: rinviare i processi a suo carico e depotenziarne l’impatto
3) Le promesse non mantenute (soldi ai lombardi, aboliuzione dei ticket) scaricandone le responsabilità su Roma
4) La rilegittimazione di un governo e di una coalizione in affanno
5) Lo spreco di 50 milioni per un referendum di propaganda leghista a spese dei contribuenti (risorse con le quali si potrebbe alleviare il diffuso disagio sociale)

 
Milano, 23 luglio 2017
Andrea Viani
Francesco Macario
Fiorenzo Bertocchi

 

martedì 1 agosto 2017

ARGENTINA TANTE FIRME PER LIBERARE MILAGRO SALA



Questa mattina alle ore 11 il Comitato per la liberazione di Milagro Sala ha consegnato la petizione delle  45.000 firme raccolte  al Presidente Macri', fra cui si annoverano prestigiosi nomi come quello di Oliver Stone e Dilma Rousseff.
Numerosi i parlamentari che hanno fatto richiesta di arresti domiciliari praticamente inascoltati assieme ai tanti Comitati sorti per mantenere alta l'attenzione attraverso iniziative pacifiche come i sit-in e le mostre pittoriche ,fotografiche di numerosi artisti argentini.
Diritti umani calpestati per l'ennesima volta in un 'America Latina che mostra sempre piu' quelle "vene aperte"ancora troppo lontane dalla guarigione



Chi è Milagro Sala
"E' la donna che ha sposato la causa delle popolazioni originarie del nord dell'Argentina, quel nord che negli anni '90, durante il menemismo, ha visto la povertà più cupa e tenebrosa, quella dei dimenticati, degli ultimi, degli invisibili. Una povertà "naturalizzata" dalla quale lei avrebbe potuto rifuggire. Lei che è "nata" in una scatola di cartone davanti a un ospedale, abbandonata dalla sua famiglia naturale.Fonda l'organizzazione Tupac Amaru, un gruppo di contadini e poveri senza terra che a poco a poco diventa sempre più grande, grande come la fame che deve sconfiggere là dove lo Stato si è ritirato da tempo lasciando il vuoto. Costruiscono qualcosa di simile alle nostre società di mutuo soccorso. Se non c'è lo Stato allora dev'esserci almeno la solidarietà, la lotta per la sopravvivenza si deve condurre insieme, a fianco di quelli che non sono mai stati adottati da nessuno. Quelli che portano lo stesso suo odore sulla pelle.Il primo incontro con la politica nazionale di Milagro è con Néstor Kirchner. Vuole mettere in campo il suo piano più ambizioso: costruire le case per gli indigeni senza casa. Kirchner la incontra personalmente per darle il primo credito per costruire le case e l'avverte che se non le avesse costruite tutte avrebbe dovuto sparire dalla faccia dell'Argentina. Quel Kirchner, che rifiutò le condizioni di pagamento del debito imposte dal FMI, salvando il paese dal default. aveva costruito case per i poveri ma non case povere. In quei quartieri costruiti dalla Tupac Amaru ci sono scuole primarie e secondarie, ospedali e ambulatori di pronto soccorso. Li hanno costruiti le cooperative.
Per questo i Tupac Amaru hanno costruito i nuovi quartieri dotati di scuole e di ambulatori territoriali, ma anche di piscine. Sì le piscine per i poveri, come una sorta di fissazione. Piscine nelle quali lei d bambina non poteva entrare, perché nera, anzi, negra. Un simbolo dunque, la pileta, che ancora oggi in Argentina vuol dire che ce l'hai fatta, che sei parte della classe media, distribuite tra i quartieri dove abitano i poveri. Qualcuno ora comincia a dire che sono stati sottratti fondi allo Stato. Si parla di cifre spaventose, che sarebbero finite nelle tasche dei Tupac Amaru e in quelle di Milagro.Milagro infatti a quanto sappiamo è in carcere dal 16 gennaio 2016 , prima con un'accusa per sedizione, poi decaduta, oggi con ipotesi di reato per sottrazione di fondi e presunta attività illecita." da Agoravox