Bollate (Milano), 16 gennaio 2018 - "L'anoressia è una epidemia sociale, un incubo per le famiglie come la nostra che sono costrette a gestire situazioni gravi perché le strutture sul territorio scarseggiano. Purtroppo da gennaio il servizio dello psicologo e della dietista all’interno del Dipartimento di Salute Mentale del Pot di Bollate è stato sospeso per questioni burocratiche, lasciando a oltre 200 pazienti solo il supporto psichiatrico, che però non basta. Come genitore e mamma di una ragazza colpita da questo disturbo chiedo che questo servizio venga ripristinato". È l’appello di Giovanna, madre di una ragazza anoressica in cura al Centro del Dipartimento di Salute Mentale che si trova nell’ex presidio ospedaliero di Bollate.
L’Unità Operativa che si occupa di pazienti con disturbi del comportamento alimentare, come l’anoressia e la bulimia, lavora in equipe: ci sono lo psicologo, la dietista e lo psichiatra. O meglio c’erano, perché da alcune settimane le prime due figure professionali non si sono più, è rimasto solo lo psichiatra. Da qui l’appello di Giovanna che conosce bene le fatiche di chi combatte contro questo disturbo alimentare: "Al Pot il servizio è stato sospeso per ragioni burocratiche, così ci è stato detto, questo sta creando un dramma alle moltissime famiglie che sono rimaste senza un importante supporto, i nostri figli pagano per un’assistenza sanitaria zoppicante e sempre più rivolta a un sistema privatistico che abbandona chi non ha possibilità di cure a pagamento". La denuncia è arrivata anche a Medicina Democratica che nei giorni scorsi ha inviato una lettera alla direzione generale dell’Asst Rhodense, all’assessore Giulio Gallera e al difensore civico regionale per chiedere di ripristinare un servizio essenziale.
"Consapevoli che sul territorio nazionale ci sono poche strutture specializzate nella terapia dei disturbi alimentari, è nostra volontà continuare ad assicurare una presa in carico omnicomprensiva di questi pazienti - dice Ida Ramponi, direttore generale dell’Asst Rhodense -. Abbiamo già provveduto a confermare gli incarichi di tutti i professionisti operanti sui progetti innovativi di psichiatria e neuropsichiatria infantile fino al 4 novembre 2018. Entro tale data saranno espletati i bandi per la selezione degli incarichi. Nel frattempo tutte le attività sono state comunque garantite dal personale medico e di assistenza presente nel Dipartimento. Da domani (oggi, ndr) riprenderanno regolarmente le attività programmate".