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giovedì 29 gennaio 2015
domenica 25 gennaio 2015
sabato 24 gennaio 2015
Aderiamo alla Campagna STOP AL TTIP, difendiamo DIRITTI E BENI COMUNI - Nasce a Paderno il Comitato
Lettera aperta a tutta la società Società civile, le Associazioni, le Organizzazioni,
i Sindacati e i cittadini di Paderno Dugnano.
Lanciamo un appello per creare un Comitato che lavori assieme alle altre centinaia che già
lo fanno con azioni per fermare i negoziati TTIP, CETA, TISA e tutti gli altri negoziati di liberalizzazione commerciale in corso e per promuovere politiche commerciali alternative,
che mettano i diritti, il governo dei popoli e l’ambiente al primo posto.
Il TTIP (Partenariato Transatlantico sugli scambi e sugli investimenti tra Usa e Ue) e il CETA
(Accordo commerciale comprensivo tra Canada e UE) sono gli esempi più significativi di come le politiche commerciali e di investimento si stanno negoziando in modo antidemocratico e nel solo interesse delle grandi imprese. I negoziati in corso sono segreti, con poche informazioni disponibili per un controllo pubblico del loro andamento, consentendo così alle lobby corporative una sempre maggiore influenza su di essi.
Qualora tali accordi vadano avanti, le multinazionali avranno il diritto esclusivo di citare in giudizio i governi di fronte ad arbitrati commerciali internazionali indipendenti dai sistemi giuridici nazionali ed europei. Essi ridurranno gli standard di salute e di sicurezza nel tentativo di “armonizzare” le regole al di qua e al di là dell’Atlantico e minando la capacità di governi nazionali e autorità locali di impedire le pratiche commerciali (ma non solo) pericolose come il fracking o l’uso di OGM. Questi trattati inducono la svendita dei servizi pubblici essenziali e forzano i diritti sociali e quelli dei lavoratori ad una corsa al ribasso.
L’Unione europea è il laboratorio in cui le lobby corporative sperimentano la possibilità di sottrarre ai popoli ed ai cittadini ogni facoltà decisionale, trasferendola ad organismi sovranazionali oligarchici a quelle lobby asserviti. Queste politiche sono strettamente legate al progressivo smantellamento degli standard sociali e spingono verso la privatizzazione dei servizi pubblici, in nome di slogan quali “austerità”, “crisi politica” e aumentare la “competitività”.
Siamo solidali con i cittadini e gruppi di tutto il mondo che condividono le nostre preoccupazioni per l’ambiente, i diritti sociali, la democrazia. TTIP / CETA / TISA e altri analoghi accordi commerciali potranno essere fermati solo dall’energia con la quale i cittadini d’Europa, Canada e Stati Uniti riusciranno a far sentire la loro voce.
Invitiamo le organizzazioni, gli individui e le alleanze a ritrovarsi per costruire anche nel nostro territorio un “Comitato Stop TTIP” .
Indiciamo a questo scopo una riunione che si terrà:
GIOVEDI’ 29 GENNAIO, alle ore 21,00
presso la sede PRC di Via Cardinal Ribaldi, 208
con l’obiettivo di informare, coinvolgere e mobilitare il maggior numero di persone possibile a livello locale.
Possiamo vincere questa battaglia. Insieme, sconfiggiamo il potere delle corporations!
venerdì 23 gennaio 2015
Quando si parla d'ipocrisia............. ecco un altro esempio
Giornata Memoria, annullata mostra sulla Shoah: “Ci sono disegni di bimbi di Gaza”
L’amministrazione comunale di Magenta (centrosinistra) ha preso questa decisione dopo le lamentele espresse dalla comunità ebraica di cui si è fatto portavoce l’onorevole Pd. Intanto a Manuela Morani, libraia del Segnalibro e ideatrice della mostra, sono arrivate decine di lettere di insulti e accuse di antisemitismo
dal Fatto Quotidiano di oggi:Magenta : Mostra sulla Giornata della Memoria annullata - ci sono i disegni dei bambini di Gaza
commento:
Quando si parla di ipocrisia ..... ecco un altro esempio.
E' proprio durante il "Giorno della Memoria" mentre si ricordano tutte le vittime dell'Olocausto che dobbiamo denunciare quello che sta succedendo OGGI nel 2015 in una parte del mondo che si chiama Palestina: migliaia e migliaia di vittime palestinesi tra i quali bambini innocenti per mano di un paese che si chiama Israele.
Dalla nascita del movimento sionista , fine 800 e quindi 50 anni prima della Shoah, si è perpetrata in Palestina una "pulizia etnica." L'obiettivo era quello di cacciare il popolo arabo e portargli via la terra.
Ben Gurion nei primi anni del secolo dichiarò : << Dobbiamo usare il terrore,l'assassinio, l'intimidazione, la confisca delle loro terre, per ripulire la Galilea dalla sua popolazione araba>>
Dalla nascita del movimento sionista , fine 800 e quindi 50 anni prima della Shoah, si è perpetrata in Palestina una "pulizia etnica." L'obiettivo era quello di cacciare il popolo arabo e portargli via la terra.
Ben Gurion nei primi anni del secolo dichiarò : << Dobbiamo usare il terrore,l'assassinio, l'intimidazione, la confisca delle loro terre, per ripulire la Galilea dalla sua popolazione araba>>
Non vogliamo nemmeno commentare il comportamento dei rappresentanti del PD di Magenta, diciamo solo che è una VERGOGNA questa sorta di "perbenismo ideologico, volutamente falso, ipocrita.
Per quanto riguarda gli esponenti dell'ANPI del comune interessato ci permettiamo di ricordare che proprio lo statuto di questa Associazione Antifascista dice che < L'Anpi è vicina a tutti i popoli che soffrono per la mancanza di libertà, e che cos'è Gaza se non un Lagher a cielo aperto?
Statuto ANPI
art. 2 comma m
<<dare aiuto e appoggio a tutti coloro che si battono, singolarmente o in associazioni, per
quei valori di libertà e di democrazia che sono stati fondamento della guerra partigiana e in essa
hanno trovato la loro più alta espressione. >>
art. 2 comma m
<<dare aiuto e appoggio a tutti coloro che si battono, singolarmente o in associazioni, per
quei valori di libertà e di democrazia che sono stati fondamento della guerra partigiana e in essa
hanno trovato la loro più alta espressione. >>
SOLIDARIETA' A MANUELA MORANI che sta ricevendo minacce di morte magari proprio da quelle stesse persone che nei giorni scorsi urlavano al mondo JE SUIS CHARLIE !!
giovedì 22 gennaio 2015
Congresso PD padernese: troppe assenze, chiedetevi perché?
Leggendo
dal blog "La scommessa" la relazione di Gianfranco
Massetti, ex sindaco padernese, relativa al congresso PD cittadino,
svoltosi domenica scorsa, siamo stimolati ad una puntuale e
costruttiva replica.
Si
parla di innovazione, progresso e cambiamento, ma non si capisce in
quale direzione!
Se
ci basiamo sulle politiche nazionali, vediamo solo un complessivo e
profondo arretramento sui temi del lavoro, delle pensioni, dei
giovani, dei diritti individuali e collettivi che non potrà aiutare
le politiche locali.
L'analisi
dell'esito del voto avvenuto lo scorso anno e di quello precedente
evidenzia un decadimento delle proposte politiche territoriali e di
una inesistente partecipazione alle esigenze della popolazione e alle
lotte dei comitati e delle associazioni locali.
La
coalizione di centro-sinistra che ha governato il nostro comune dal
2004 al 2009 è stata coesa perché ha realmente impostato e
realizzato politiche innovative come il bilancio partecipato,
sviluppo della partecipazione democratica di quartiere, proposte
convenienti sulla 167, autocostruzione, edilizia popolare.
Politiche
che la destra ha smantellato in presenza di una opposizione del PD
che è stata purtroppo troppo morbida per non dire inesistente se non
connivente con la maggioranza.
Questo
genera sfiducia e smarrimento. Se gli iscritti sono pochi, può
essere un problema generalizzato, ma per il PD probabilmente è
dovuto alla sua trascurabile se non inesistente presenza su temi
scottanti e sensibili quali la Rho-Monza, la 167, il tema
dell'antifascismo, i lavoratori Eureco, la presenza di amianto sul
territorio, l'ambiente con il caso della Leganti, la chiusura dei
quartieri, i diritti civili...
Per
chi è di sinistra è fondamentale collaborare con chi agisce
realmente ispirandosi ad idee di sinistra, in difesa dei diritti dei
lavoratori e delle persone più svantaggiate, dell'ambiente e del
territorio, della democrazia e dell'antifascismo e non con chi cerca
compromessi o si fa condizionare dalle destre a tutti i livelli e
realizza politiche liberiste imposte da potentati economici e
lobbistici.
Per
esempio oggi un tema non trattato, addirittura nascosto, e che
potrebbe condizionare in futuro la vita di tutti noi, è relativo
alla sottoscrizione del T.T.I.P (Transatlantic Trade & Investment
Partnership), un trattato che favorisce le multinazionali ed i
potentati economici a scapito della nostra alimentazione, ambiente e
diritti che vede il governo Renzi intenzionato a siglarlo.
Caro
Gianfranco, non basta rinnovare il Direttivo del partito per
respirare aria nuova, le vere alternative partono da idee realmente
di sinistra che non facciano pagare il peso della terribile crisi
sempre alle classi più deboli ed agire rimboccandosi le maniche e
lavorando costantemente e coerentemente in questa direzione.
In
questo momento la silente Paderno Dugnano ha bisogno di politiche e
persone che abbiano coerenza con la tradizione e con quanto
proclamato e per ristabilire quella fiducia nella soluzione dei
tanti problemi che la gente si trova ad affrontare quotidianamente.
Nel
caso non concordassi con queste scelte... auguri.
Il
Direttivo del Circolo PRC “A. Casaletti” - Paderno Dugnano
martedì 20 gennaio 2015
Adelmo Cervi:noi siamo antifascisti!
Pubblichiamo volentieri il messaggio che Adelmo Cervi (figlio di Aldo) ha inviato a Emilio che è ancora in coma per le percosse.
"Cari Compagni, avete letto tutti le notizie su quello che è accaduto al Dordoni di Cremona. Queste sono notizie che mi feriscono il cuore e spero che arrivino presto buone notizie sulle condizioni di salute di Emilio gravemente ferito. Alla luce dei fatti, questa è una aggressione che mi porta ai ricordi dei racconti del mio Nonno Alcide e delle donne di Casa Cervi che hanno visto e vissuto sulla loro pelle quelle tragedie fasciste. Abbiamo conquistato la Democrazia e costituzionalmente ogni associazione legata a quelle idee è illegale. Non dobbiamo essere noi a fare giustizia, c'è una costituzione e delle leggi che parlano chiaro, c'è Ragazze e Ragazzi che hanno dato i loro vent'anni per darci tutto questo e i politici devono intervenire e farsì che questo venga rispettato. Non cadiamo nell'auto giustizialismo, non porta a nulla se non ad una crescita di odio contro odio, abbiamo degli ideali piu' alti dei fascisti, leghisti etc etc. NOI SIAMO ANTIFASCISTI Crediamo in Ideali di Giustizia, Libertà, Antirazzismo, Antisessismo, abbiamo testa e cuore e faremo cerchio a chiunque non crede in questi ideali con le nostre armi che con la violanza non c'entrano nulla. Sabato ci sarà la Manifestazione Antifascista nazionale indetta dai ragazzi e le ragazze del Dordoni, io cercherò di esserci e per questo chiedo che se qualcuno di voi parte da Trento o Bolzano mi contatti in privato per accordarci e andarci insieme. Esprimo la mia personale massima solidarietà agli Antifascisti colpiti e ancora un grande augurio a Emilio sperando di abbracciarlo presto. il vostro Adelmo a pugno chiuso"
"Cari Compagni, avete letto tutti le notizie su quello che è accaduto al Dordoni di Cremona. Queste sono notizie che mi feriscono il cuore e spero che arrivino presto buone notizie sulle condizioni di salute di Emilio gravemente ferito. Alla luce dei fatti, questa è una aggressione che mi porta ai ricordi dei racconti del mio Nonno Alcide e delle donne di Casa Cervi che hanno visto e vissuto sulla loro pelle quelle tragedie fasciste. Abbiamo conquistato la Democrazia e costituzionalmente ogni associazione legata a quelle idee è illegale. Non dobbiamo essere noi a fare giustizia, c'è una costituzione e delle leggi che parlano chiaro, c'è Ragazze e Ragazzi che hanno dato i loro vent'anni per darci tutto questo e i politici devono intervenire e farsì che questo venga rispettato. Non cadiamo nell'auto giustizialismo, non porta a nulla se non ad una crescita di odio contro odio, abbiamo degli ideali piu' alti dei fascisti, leghisti etc etc. NOI SIAMO ANTIFASCISTI Crediamo in Ideali di Giustizia, Libertà, Antirazzismo, Antisessismo, abbiamo testa e cuore e faremo cerchio a chiunque non crede in questi ideali con le nostre armi che con la violanza non c'entrano nulla. Sabato ci sarà la Manifestazione Antifascista nazionale indetta dai ragazzi e le ragazze del Dordoni, io cercherò di esserci e per questo chiedo che se qualcuno di voi parte da Trento o Bolzano mi contatti in privato per accordarci e andarci insieme. Esprimo la mia personale massima solidarietà agli Antifascisti colpiti e ancora un grande augurio a Emilio sperando di abbracciarlo presto. il vostro Adelmo a pugno chiuso"
Resistenza è oggi piu' che mai
25 aprile 1945 - 25 aprile 2015-
Sono trascorsi 70 anni eppure nonostante tutti questi anni è necessario oggi piu' che mai, difendere i principi, i valori della nostra Costituzione.
Numerosi i presidi antifascisti che continuano a tenersi in diversi luoghi e città per fronteggiare iniziative concesse in nome del solito comportamento democratico ma che invece richiama un passato non troppo lontano ,riportato a galla da troppi nostalgici che non sanno e che non hanno vissuto il periodo della paura.
Numerosi gli sfregi a sezioni Anpi ,a targhe, a murales che vogliono ricordare coloro che hanno dato la vita per un Paese libero e non da ultimo il recente e ripugnante episodio del centro sociale cremonese preso d'assalto con spranghe e violenza inaudita.
"Intorno alle 18 l'assalto prima da parte di un gruppo di 10 fascisti, raggiunti poco dopo da altri 40 sbucati dalla via vicina al Dordoni.
Durante l'aggressione Emilio, compagno storico cremonese, è stato colpito al volto con una spranga e ora si trova all'ospedale, in coma, con una grave emorragia cerebrale e in pericolo di vita. Prima che i compagni (che erano presenti nel centro sociale nel numero di 7-8 persone) riuscissero a soccorrerlo, i fascisti si sono accaniti su di lui, già a terra, colpendolo con calci."
I continui appelli a tutte le forze democratiche per stimolare una viva partecipazione rivestono particolare importanza in questo momento di grande cambiamento dove quel 25 aprile 1945 anche se lontano deve esser perennemente ricordato come data fondamentale d'inizio di una libertà che spesso tendiamo a dimenticare.
Sabato 24.01.2015 a Cremona è previsto un corteo nazionale antifascista.
Sono trascorsi 70 anni eppure nonostante tutti questi anni è necessario oggi piu' che mai, difendere i principi, i valori della nostra Costituzione.
Numerosi i presidi antifascisti che continuano a tenersi in diversi luoghi e città per fronteggiare iniziative concesse in nome del solito comportamento democratico ma che invece richiama un passato non troppo lontano ,riportato a galla da troppi nostalgici che non sanno e che non hanno vissuto il periodo della paura.
Numerosi gli sfregi a sezioni Anpi ,a targhe, a murales che vogliono ricordare coloro che hanno dato la vita per un Paese libero e non da ultimo il recente e ripugnante episodio del centro sociale cremonese preso d'assalto con spranghe e violenza inaudita.
"Intorno alle 18 l'assalto prima da parte di un gruppo di 10 fascisti, raggiunti poco dopo da altri 40 sbucati dalla via vicina al Dordoni.
Durante l'aggressione Emilio, compagno storico cremonese, è stato colpito al volto con una spranga e ora si trova all'ospedale, in coma, con una grave emorragia cerebrale e in pericolo di vita. Prima che i compagni (che erano presenti nel centro sociale nel numero di 7-8 persone) riuscissero a soccorrerlo, i fascisti si sono accaniti su di lui, già a terra, colpendolo con calci."
I continui appelli a tutte le forze democratiche per stimolare una viva partecipazione rivestono particolare importanza in questo momento di grande cambiamento dove quel 25 aprile 1945 anche se lontano deve esser perennemente ricordato come data fondamentale d'inizio di una libertà che spesso tendiamo a dimenticare.
Sabato 24.01.2015 a Cremona è previsto un corteo nazionale antifascista.
domenica 18 gennaio 2015
CUBA TODO CAMBIA
Cuba Todo Cambia è il titolo dell'incontro proposto dal Circ. Arnaldo Cambiaghi Italia Cuba di Milano che si è svolto ieri 17 gennaio alle ore 14.30 in Via Spallanzani.
Parlare di Cuba in questi giorni, dopo l'apertura americana e dopo la liberazione dei "los 5" puo' sembrare prematuro , ma naturalmente dopo piu' di 50 anni di embargo è necessario.
Cuba rimane sempre l'isola che resiste e che ha resistito a politiche che l'avrebbero voluta sconfitta.Oggi la situazione e le strade intraprese da diversi Paesi latinoamericani hanno portato ad un cambiamento di rotta forse inaspettato sino a qualche tempo addietro. Cuba non è piu' sola.
L'incontro molto partecipato ha visto la presenza della console generale Oneida Baro' e la console Olga Dalmau,il funzionario dell'Ecuador,la giornalista de Il Manifesto Geraldina Colotti, Giorgio Oldrini e la cantante cubana Renata Mezenov.
Gli interventi si sono succeduti con il coordinamento di Gianni Fossati responsabile del Circolo Cambiaghi deliziati da interessanti intervalli con la musicista cubana Renata Mezenov che ha regalato al pubblico presente (con molte persone in piedi)calorose ed indimenticabili performance vocali.
Cuba l'isola dell'embargo, l'isola che esporta medici, cultura e non armi, Cuba l'isola dove la presenza della donna nel Parlamento Nazionale è pari al 48,8% e nei Parlamenti Provinciali del 50,5%(senza bisogno di quote rosa).
Il prossimo appuntamento dell'attivissimo Circolo Cambiaghi Italia Cuba prevede una cena di solidarietà con i sapori di Nicaragua e Cuba il giorno 1 febbraio 2015 alle ore 20.00 alla Villa Parravicini di Crescenzago .
Parlare di Cuba in questi giorni, dopo l'apertura americana e dopo la liberazione dei "los 5" puo' sembrare prematuro , ma naturalmente dopo piu' di 50 anni di embargo è necessario.
Cuba rimane sempre l'isola che resiste e che ha resistito a politiche che l'avrebbero voluta sconfitta.Oggi la situazione e le strade intraprese da diversi Paesi latinoamericani hanno portato ad un cambiamento di rotta forse inaspettato sino a qualche tempo addietro. Cuba non è piu' sola.
L'incontro molto partecipato ha visto la presenza della console generale Oneida Baro' e la console Olga Dalmau,il funzionario dell'Ecuador,la giornalista de Il Manifesto Geraldina Colotti, Giorgio Oldrini e la cantante cubana Renata Mezenov.
Gli interventi si sono succeduti con il coordinamento di Gianni Fossati responsabile del Circolo Cambiaghi deliziati da interessanti intervalli con la musicista cubana Renata Mezenov che ha regalato al pubblico presente (con molte persone in piedi)calorose ed indimenticabili performance vocali.
Cuba l'isola dell'embargo, l'isola che esporta medici, cultura e non armi, Cuba l'isola dove la presenza della donna nel Parlamento Nazionale è pari al 48,8% e nei Parlamenti Provinciali del 50,5%(senza bisogno di quote rosa).
Il prossimo appuntamento dell'attivissimo Circolo Cambiaghi Italia Cuba prevede una cena di solidarietà con i sapori di Nicaragua e Cuba il giorno 1 febbraio 2015 alle ore 20.00 alla Villa Parravicini di Crescenzago .
Presidio contro l'omofobia 17 gennaio 2015
Ieri in
piazza Einaudi a Milano un migliaio di
cittadini gay, lesbiche, ed eterosessuali si sono riuniti per protestare contro un
convegno in difesa della famiglia patrocinato dalla Regione Lombardia e con il logo
dell’expo.
Tra i relatori i più
grandi oppositori alla comunità gay italiana: le Sentinelle in Piedi la Manif
pour Tous, Mario Adinolfi, Padre Maurizio Botta, il direttore di Tempi Luigi
Amicone, Alleanza Cattolica e alcuni sostenitori delle cosiddette "terapie
riparative" come Obiettivo Chaire, l’associazione che afferma di voler
aiutare i «giovani feriti nella propria identità sessuale, in particolare per
tendenze di natura omosessuale» attraverso la «ricerca delle cause (spirituali,
psicologiche, culturali, storiche) che contribuiscono alla diffusione di
atteggiamenti contrari alla legge naturale,
riconoscibile dalla ragione rettamente formata», sostenendo pubblicamente che
l'omosessualità sia una "malattia" da curare.
E’ sconcertante pensare che nel 2015 una
società che si ritiene avanzata, acculturata e civile sia ancora assoggettata a teorie fondate su un
ignoranza abissale, quando la comunità scientifica mondiale dichiara che l’orientamento
omosessuale non è una scelta nè una malattia, ma uno dei possibili orientamenti
sessuali.
Eterosessualità,
bisessualità e omosessualità sono modi di essere nel mondo e di vivere la
propria vita affettivo-sessuale conformemente a ciò che ogni persona sente in
ogni età della vita .
Quello che poi è inaccettabile è che chi sta patrocinando questa
iniziativa (Lega , Maroni & c. ) e si riempie tanto la bocca
sull’importanza della “famiglia” è proprio chi con le proprie decisioni
politiche le “famiglie” le sta affamando, sta togliendo loro ogni servizio
sociale (casa, lavoro, assistenza medica ecc. ).
la parola FAMIGLIA
contiene qualsiasi forma di
aggregazione “umana” che abbia lo scopo di amare, proteggere, crescere, ecc.
ecc. altri esseri umani.
Un altro
fatto sconcertante è che, Maroni si sia
rifiutato di togliere il logo dell’expo dalla locandina dell’evento nonostante
le pressanti richieste venute da più parti comprese quelle del sindaco di Milano
Pisapia , durante il convegno Maroni ha annunciato che durante l’expo ci sarà
un forum aperto proprio sulla famiglia tradizionale.
Una terribile figuraccia a livello internazionale, e non sarebbe da
escludere da parte delle comunità mondiale gay e lesbiche un boicottaggio
contro la manifestazione che in questo modo si palesa omofoba, ignorante ed
intollerante.
La nostra sezione ha partecipato al presidio in difesa dei diritti
civili, insieme a tantissime altre
associazioni, forze politiche e cittadini che hanno aderito per chiedere che
finalmente siano riconosciute le coppie gay, lesbiche, che possano ,se lo
vogliono, unirsi in matrimonio e adottare dei figli.
Questo succede in molti paesi nel mondo ed è quindi inaccettabile che a
casa nostra ancora non vengano
riconosciuti questi legittimi diritti universali.
Ecco cosa si stava volantinando questa mattina davanti ad una chiesa di Limbiate ad un banchetto di Forza Nuova
Ecco cosa si stava volantinando questa mattina davanti ad una chiesa di Limbiate ad un banchetto di Forza Nuova
venerdì 16 gennaio 2015
L’Altra Europa con Tsipras, assemblea nazionale a Bologna
In questo fine settimana, sabato 17 e domenica 18 gennaio a Bologna, L’Altra Europa con Tsipras ha convocato la propria assemblea, aperta e plurale. La terremo al Nuovo Cinema Nosadella, via Lodovico Berti 2/7.
È un appuntamento importante: lo è per chi si è impegnato in quella straordinaria campagna elettorale per le Europee del maggio scorso, per chi ha continuato a lavorare per rendere permanenti e far crescere i risultati politici, limitati ma significativi, conseguiti il 25 maggio scorso, di un appuntamento molto importante, per chi ha a cuore l’avvio di un processo costituente.
Siamo in un momento cruciale per la politica e la vita sociale in Italia e in Europa. Alla vigilia dell’elezione del nuovo presidente della Repubblica nel nostro paese, e alla vigilia delle elezioni politiche in Grecia del 25 gennaio, che possono portare in Europa il grande cambiamento che tutti auspichiamo. Un cambiamento necessario sia per uscire dalla crisi che attanaglia i popoli europei sia per contrastare le tentazioni di chiusura e di guerre, che la crudele vicenda degli attentati a Parigi possono alimentare.
Da questa assemblea, aperta vogliamo uscire con una proposta all’altezza della sfida, che è sempre più ambiziosa, e che richiede ( basta pensare al peso delle forze di alternativa in Spagna e in Grecia) che anche nel nostro paese si avvii un processo costituente forte e popolare per arrivare ad avere in Italia una soggettività politica nuova, processo costituente che si basi su una coalizione sociale e politica molto più ampia di quella che ci ha portato al risultato del 25 maggio. È questo l’obbiettivo di cui vogliamo metterci al servizio.
E su questa proposta ci confronteremo.
Apriremo i nostri lavori sull’Europa, parlando del voto Greco e dei tragici fatti di Parigi.
Continueremo nel pomeriggio del sabato con il confronto sulla proposta politica da lanciare, concluderemo i nostri lavori la domenica mettendo al centro il tema del debito pubblico.
I Sentinelli di Milano - domani 17 gennaio L'UNICA MALATTIA E' L'OMOFOBIA - presidio Piazza Einaudi a Milano
Sabato 17 gennaio, alle ore 14, in piazza Einaudi (fermata MM - Gioia a Milano) ci sarà“L’Unica malattia è l’omofobia”, il presidio promosso da I Sentinelli di Milano contro il convegno “Difendere la famiglia per difendere la comunità”, organizzato da associazioni che si propongono di curare l’omosessualità come se fosse una malattia. Il tutto con il logo Expo nella locandina: un uso improprio e strumentale della manifestazione che dovrebbe rappresentare invece un momento di apertura e accoglienza verso milioni di persone.
Ecco l'elenco delle adesioni all'iniziativa:
Elenco aggiornato delle adesioni: Sentinelli di Piacenza,Torino e Sassari, Camera del lavoro di Milano, Uil Milano, CIG Arcigay Milano, Arcigay Brescia, Arcigay Cremona, Arcigay Palermo, Arcigay Pavia Coming-Aut, Approdo ArciGay Genova, Arcigay "8 luglio" Trentino Alto Adige, Gruppo giovani Arcigay Bergamo, Milano Pride Sport, Arci lesbica, Lei Dissesi, PD Federazione di Milano, Giovani democratici, SEL Lombardia, Quelli di Calusca, Sel Cinisello Balsamo, Sel Pero, Forum Salute Sel, Altra Europa per Tsipras Milano e di Monza e Brianza, Rifondazione Comunista Lombardia, Rifondazione Comunista Paderno Dugnano, Azione Civile Milano, Comitato Verona Pride 2015, LoveOutLaw, Associazione Coordinamento Pace Cinisello Balsamo, Agedo, Guado, Festival Mix, L'altro martedì, Casa delle donne, Usciamo dal silenzio, Donne di cuori, Arcobaleni in marcia, Memoria Antifascista, Gay Statale, Renzo e Lucio di Lecco, Campagna Uguali diritti,Circolo Harvey Milk Milano, Rete genitori rainbow, Chiesa Pastafariana, Se non ora quando Lombardia, Associazione Creazionedonne di Cormano, Famiglie arcobaleno, Uaar, Orsi italiani, Porto Franco, Altra psicologia, Varco-Refo Milano, Associazione Quore di Torino, Gay center Roma, Dispari gruppo Lgbt Varese, Certi diritti, Emergency zona 2 e 8 Milano, Arci Cremona, Rete delle donne Cremona, Avvocatura per i diritti LGBTI Rete Lenford, Possibile Milano e Como, Anteros LGBTI Padova, Rete della conoscenza, Equality, Macao, Novararcobaleno,
Rete Ready Sesto San Giovanni, Collettiva AutonoMIA di Reggio Calabria, Collettivo Agitamente, BESt - Bocconi Equal Students , Progetto Fratello Maggiore, Uniti a sinistra, Rete studenti medi Pavia, ASA Onlus, Open Mind Catania, Milano attiva, Coordinamento Torino Pride, Casa delle donne maltrattate Milano, ACG Movimento Azione e Coinvolgimento Giovani Mariano Comense, Associazione Adir, Associazione sportiva Tricyclo ASD, Unione degli studenti Lombardia, Aven, MeladailaBrianza, LezPop, Verdi Milano e provincia, R.S.U. Giunta Regione Lombardia.
Oltre a: eurodeputati, parlamentari, consiglieri regionali, comunali, Assessori del Comune di Milano.
Rete Ready Sesto San Giovanni, Collettiva AutonoMIA di Reggio Calabria, Collettivo Agitamente, BESt - Bocconi Equal Students , Progetto Fratello Maggiore, Uniti a sinistra, Rete studenti medi Pavia, ASA Onlus, Open Mind Catania, Milano attiva, Coordinamento Torino Pride, Casa delle donne maltrattate Milano, ACG Movimento Azione e Coinvolgimento Giovani Mariano Comense, Associazione Adir, Associazione sportiva Tricyclo ASD, Unione degli studenti Lombardia, Aven, MeladailaBrianza, LezPop, Verdi Milano e provincia, R.S.U. Giunta Regione Lombardia.
Oltre a: eurodeputati, parlamentari, consiglieri regionali, comunali, Assessori del Comune di Milano.
evento su fb :
https://www.facebook.com/events/608648532573693/?source=1
Importante la partecipazione di tutte le persone che lottano per il riconoscimento dei diritti civili
lunedì 12 gennaio 2015
Ricordando Francesco Rosi
Il 10 gennaio 2015
è scomparso all'età di 92 anni il grande regista e sceneggiatore italiano
Francesco Rosi, senza ombra di dubbio uno dei cineasti maggiormente capaci di
leggere la realtà e denunciarne le contraddizioni, proseguendo idealmente il
messaggio del cinema neorealista e diventando di fatto portabandiera del film
d'inchiesta.
Con i suoi lavori
ha raccontato un secolo di storia italiana, scandali, corruzione e piaghe della
nostra società anticipando i tempi, senza veli né censure. Tra i titoli
maggiormente significativi spiccano “Il Caso Mattei”,
“Uomini Contro”, “Cristo si è fermato a Eboli”, “Salvatore Giuliano”, “La
tregua” e “Le mani sulla città”, del 1963, in
cui diresse Rod Steiger. La pellicola fu premiata con il Leone d'Oro al Festival
di Venezia e la ricorderemo per sempre come manifesto ideale del suo stile e del
suo particolare modo di coniugare cinema e denuncia. Egli trattò con coraggio le
collusioni esistenti tra i diversi organi dello Stato e lo sfruttamento edilizio
a Napoli.
Purtroppo,
nonostante tutti i titoli sopracitati, sentiremo comunque la mancanza di un film
su Che Guevara, Fidel Castro e la rivoluzione Cubana rimasto nel cassetto di
Rosi, che sicuramente sarebbe stato un capolavoro e avrebbe fornito
un’interessante chiave di lettura storica e sociale di quel
Paese.
Attore prediletto
di Rosi fu Gian Maria Volontè; insieme scrissero alcune delle pagine più
importanti del cinema italiano e seppero raccontare con realismo e incisività
storie di piccole miserie e di grande umanità.
A riassumere il
pensiero di Rosi ci pensa il regista stesso in un’intervista di anni fa, in cui
Curzio Maltese gli fece notare che i suoi film avrebbero dovuto essere
proiettati a scuola in quanto perfetti per raccontare il sistema, al che egli
rispose:
«In effetti quei film hanno anticipato ciò che è poi successo nel Paese. E sono ancora attuali. Quando mi chiedono: non ti viene voglia di fare un film sull’Italia di oggi, su ciò che sta succedendo? Io rispondo che questi argomenti li ho trattati per tempo. Non avrebbe senso ripetersi. Bisogna andare avanti. Bisogna cercare di capire come si può uscire da questa specie di baratro nel quale siamo finiti».
CUBA-USA Todo cambia?
Sabato 17 gennaio ore 14,30 al Centro Culturale Concetto Marchesi - Via Spallanzani 6 Milano
CUBA-USA Todo cambia?
Valutazioni e prospettive dopo la liberazione dei 5 e l'annuncio di nuovo tipo di relazioni fra i due paesi, con le implicazioni verso l''America Latina-
Ne discutono Giorgio Oldrini, già corrispondente dall'Havana, e Geraldina Colotti del Manifesto- interventi musicali di Renata Mezenov
CUBA-USA Todo cambia?
Valutazioni e prospettive dopo la liberazione dei 5 e l'annuncio di nuovo tipo di relazioni fra i due paesi, con le implicazioni verso l''America Latina-
Ne discutono Giorgio Oldrini, già corrispondente dall'Havana, e Geraldina Colotti del Manifesto- interventi musicali di Renata Mezenov
domenica 11 gennaio 2015
sabato 10 gennaio 2015
"Frida Kahlo e Diego Rivera" al Palazzo Ducale di Genova fino all'08 febbraio.
All'inaugurazione della nostra sede di partito lo scorso
dicembre abbiamo presentato il murales "L'altra Umanità" realizzato dall'artista
Alessia Calò; tra i vari soggetti raffigurati spicca anche il volto di Frida
Kahlo, fantastica pittrice del '900, oggetto di una mostra dal titolo "Frida
Kahlo e Diego Rivera" al Palazzo Ducale di Genova fino all'08
febbraio.
L’evento è in realtà un percorso tra le opere di tre
personaggi: oltre alle 120 opere di Frida e del marito troviamo le fotografie
scattate alla coppia da Nikolas Muray. Questo spiega il grande successo di
pubblico per un'esposizione che è approdata prima a Roma e poi nel capoluogo
ligure, a cui si aggiunge l'altra mostra fotografica, "Frida y Diego", tenutasi
a Milano la scorsa estate. Quadri, disegni e foto raccontano la storia di due
artisti molto diversi per personalità e produzione legati fortemente dall'amore
reciproco, per la politica con la militanza nel Partito Comunista e per
l'arte.
Diego si forma tra Messico, Italia e Spagna, vive il
cubismo e le avanguardie, studia da vicino il Rinascimento; tutti questi
influssi compaiono nei lavori della fase matura, soprattutto murales, dove
dipinge la condizione del popolo, il lavoro, l'umiltà, la voglia di riscatto e
la storia del Messico. Si prenda per esempio a "Le venditrici di calle", in cui
i coltivatori sono ritratti di spalle, intenti nel loro lavoro, quasi a
cancellare volontariamente la loro identità in modo da rappresentare la comunità
di agricoltori. Gli stessi fiori, simbolo di purezza, compaiono nel quadro
"Ritratto di Natasha Gelman", con una connotazione più sensuale. Infatti, oltre
a ritrarre il popolo e a denunciare la condizione delle classi più povere,
Rivera dipinge anche alcuni ritratti su commissione per mecenati e amici
appartenenti all'alta società come la Gelman.
Mentre Diego quindi produceva opere politicamente
impegnate, sociali ed era attivo nel Partito Comunista dove era entrato nel
1922, Frida fa una produzione più intima, personale e psicologica, dove esprime
il suo mondo interiore e la sua esperienza di vita. Numerosissimi i suoi
autoritratti in diverse vesti come quello con la collana di spine, simbolo della
sua sofferenza, quello con le scimmie, immagine ironica dei suoi discepoli, o
quello in abiti da Tehuana, il costume bianco tipico delle donne della regione
messicana del Tehuantepec, che viene usato la domenica esclusivamente per
recarsi alla messa domenicale. La simbologia di queste opere è data dagli
elementi naturalistici che fanno da cornice al volto
dell'autrice.
Ciò che si ama di più di Frida è la passione e la
sofferenza di cui è stata preda tutta la vita. La prima per l'arte, la pittura,
Diego, la seconda per la sua condizione fisica precaria, dovuta all'incidente
stradale subito a 18 anni e alla malattia, e l'impossibilità di avere figli, i
due traumi che hanno segnato tutta la sua vita. Queste sono le due componenti
costitutive della sua opera, che traspaiono nei quadri e nel Diario della
pittrice; esse sembrano collegate tra loro e imprescindibili: Frida illustra
l'incidente stradale più volte ripercorrendolo nel ricordo o inserendolo nei
suoi incubi notturni, sceglie l'autoritratto perché confinata a letto in
solitudine negli anni della convalescenza il soggetto che vede più spesso e che
quindi riesce a raffigurare meglio è se stessa, inserisce Diego costantemente
nelle sue opere, l'uomo che amò sempre nonostante i numerosi tradimenti. Nel suo
corsetto di gesso che la aiutava a stare in piedi Frida disegna la falce e il
martello simbolo del Partito a cui aveva aderito nel 1928 e il bambino che
abortì in maniera spontanea.
A chiudere la mostra alcuni abiti usati nella vita di
tutti i giorni dall'autrice, che sono più costumi o travestimenti che tendono a
ricoprire il corpo di questa donna per celare le sofferenze e le menomazioni
dando un'immagine di una fisicità normale e che sono quindi a tutti gli effetti
testimonianza della sofferenza dell'artista; a proposito dei suoi abiti ella
stessa affermava infatti: "L'apparenza inganna".
Un evento quindi a cui invitiamo a partecipare, nonostante
il grande afflusso di persone.
venerdì 9 gennaio 2015
Not afraid- E' il momento di stare insieme-
Domani alle ore 15.30 - P.zza Duomo-Milano
La
strage di Parigi ci ha lasciati addolorati, sgomenti, arrabbiati. Tutti
sentiamo il bisogno di reagire. Ricordiamo quello che il premier
norvegese Stoltenberg disse dopo la strage di Utoya del 2011: “Reagiremo
con più democrazia, più apertura e più diritti”.
Non vogliamo cedere alla paura e all’odio. Rifiutiamo la logica di chi divide il mondo in base alla religione, al colore della pelle, alla nazionalità. Rifiutiamo la logica di chi specula sulla morte per i propri interessi, alimentando una spirale di odio e violenza.
È il momento di stare insieme, di far sentire la voce di tutti quelli, e sono tanti, che di fronte alla morte e alla violenza rispondono con il dialogo, la solidarietà e la pratica dei diritti. Tutti quelli che non fanno distinzione tra le vittime di Utoya e Peshawar, di Baqa, di Baghdad, e Parigi, nel Mediterraneo e a New York. Tutti quelli che credono che diritti, democrazia e libertà siano l’unico antidoto alla guerra, alla violenza e al terrore. Dove l’odio divide, i diritti possono unire.
Vi aspettiamo, sabato 10 gennaio, alle 15,30 in piazza del Duomo
Amnesty International, Associazione degli ex-Deportati nei lager nazisti e dei loro familiari, Anpi provinciale Milano, Acli, Arci, Altra Europa Milano, Act! Agire Costruire Trasformare, Altropallone Asd Onlus, Altra Europa Monza e Brianza, AceA Onlus/Consumietici, Antigone Lombardia, Associazione Auser Milano, Associazione Città Mondo, Associazione Adesso Basta!, Associazione S.A.O. - Saveria Antiochia Osservatorio antimafia, Associazione Amici del parco Trotter, Associazione Cittadini e cittadine per la pace di Castelfranco Veneto, Associazione Culturale "La casa dei pensieri" di Bologna, Società Italiana di Scienze Psicosociali per la Pace (SISPa), Associazione Democrazia e Comunità, Associazione Enrico Berlinguer Milano, Associazione Il Razzismo è una brutta storia, Associazione La Freccia, Associazione Le Radici e Le Ali, Associazione Lotta Continua, Associazione Pace in Comune, Associazione Ponti di Memoria, AssoCina, Azione Civile Milano, Camera del Lavoro Milano, Centro Culturale "Concetto Marchesi" Milano, Centro interculturale MED Torino, Chiesa Pastafariana Italiana, Cittadini per la memoria del Vajont, Club PortoFranco, Collettivo Controvento, Comitati x Milano, Comitato Genitori della Casa del Sole, Comitato Borgolombardo, Comitato No Muos Milano, Comunità Kurda Milano, Comunità palestinese della Lombardia, Consulta milanese per la laicità delle Istituzioni, Coordinamento Associazioni Islamiche di Milano, Coordinamento Comasco per la Pace, Coordinamento La Pace in Comune, Coordinamento Nord Sud del Mondo, Coro Ingrato, Desio città aperta, Emergency, Federazione Italiana Associazioni Partigiane, Forum Diritti Pd Lombardia, gli Immiderati Milano, Giangiacomo Feltrinelli Editore, Fondazione Giangiacomo Feltrinelli, Giovani Democratici, Giovani Musulmani d'Italia, Gruppo Feltrinelli, Istituto Cooperazione Economica Internazionale, Italia-Cuba Milano, laeffe tv, La Scuola di Pace, Legal Team Italia, Legambiente Lombardia, Leoncavallo spazio pubblico autogestito, libertà e democrazia per l'Egitto, librerie laFeltrienelli, Link Sindacato universitario milanese, ListeDiSinistra Bicocca, Mani Tese, Mezzago Democratica, Naga, OPAL Osservatorio permanente sulle armi leggere e politiche di sicurezza e difesa di Brescia, Orgullosamente Ecuatorianos, Partito Comunista d'Italia, Partito Democratico lombardo, Partito Democratico Milano, Partito della Rifondazione Comunista Milano, Partito Socialista Italiano Milano, Pax Christi, Rete Antifascista Alto-Milanese, Rete Antifascista Milanese, Rete della conoscenza Milano, Rete degli Studenti Medi Brescia, Rete G2 - Seconde generazioni, Rete Maipiù, Servizio civile internazionale, Sinistra Ecologia e Libertà Milano, Sinistra Ecologia e Libertà Monza-Brianza, Sinistra Ecologia e Libertà Vimercate, Sentinelli di Milano, Soleterre -strategie di pace onlus, SISA Sindacato Indipendente Scuola e Ambiente, Studenti AE Milano, Studenti Indipendenti Bicocca, ULD Studenti di sinistra, Unidea Bocconi, Unione degli Studenti Milano, Unione degli Studenti Lombardia, Unione degli Universitari Milano, Università Statale di Milano "Unisì-Uniti a Sinistra", Verdi Milano zona 6, ...
Non vogliamo cedere alla paura e all’odio. Rifiutiamo la logica di chi divide il mondo in base alla religione, al colore della pelle, alla nazionalità. Rifiutiamo la logica di chi specula sulla morte per i propri interessi, alimentando una spirale di odio e violenza.
È il momento di stare insieme, di far sentire la voce di tutti quelli, e sono tanti, che di fronte alla morte e alla violenza rispondono con il dialogo, la solidarietà e la pratica dei diritti. Tutti quelli che non fanno distinzione tra le vittime di Utoya e Peshawar, di Baqa, di Baghdad, e Parigi, nel Mediterraneo e a New York. Tutti quelli che credono che diritti, democrazia e libertà siano l’unico antidoto alla guerra, alla violenza e al terrore. Dove l’odio divide, i diritti possono unire.
Vi aspettiamo, sabato 10 gennaio, alle 15,30 in piazza del Duomo
Amnesty International, Associazione degli ex-Deportati nei lager nazisti e dei loro familiari, Anpi provinciale Milano, Acli, Arci, Altra Europa Milano, Act! Agire Costruire Trasformare, Altropallone Asd Onlus, Altra Europa Monza e Brianza, AceA Onlus/Consumietici, Antigone Lombardia, Associazione Auser Milano, Associazione Città Mondo, Associazione Adesso Basta!, Associazione S.A.O. - Saveria Antiochia Osservatorio antimafia, Associazione Amici del parco Trotter, Associazione Cittadini e cittadine per la pace di Castelfranco Veneto, Associazione Culturale "La casa dei pensieri" di Bologna, Società Italiana di Scienze Psicosociali per la Pace (SISPa), Associazione Democrazia e Comunità, Associazione Enrico Berlinguer Milano, Associazione Il Razzismo è una brutta storia, Associazione La Freccia, Associazione Le Radici e Le Ali, Associazione Lotta Continua, Associazione Pace in Comune, Associazione Ponti di Memoria, AssoCina, Azione Civile Milano, Camera del Lavoro Milano, Centro Culturale "Concetto Marchesi" Milano, Centro interculturale MED Torino, Chiesa Pastafariana Italiana, Cittadini per la memoria del Vajont, Club PortoFranco, Collettivo Controvento, Comitati x Milano, Comitato Genitori della Casa del Sole, Comitato Borgolombardo, Comitato No Muos Milano, Comunità Kurda Milano, Comunità palestinese della Lombardia, Consulta milanese per la laicità delle Istituzioni, Coordinamento Associazioni Islamiche di Milano, Coordinamento Comasco per la Pace, Coordinamento La Pace in Comune, Coordinamento Nord Sud del Mondo, Coro Ingrato, Desio città aperta, Emergency, Federazione Italiana Associazioni Partigiane, Forum Diritti Pd Lombardia, gli Immiderati Milano, Giangiacomo Feltrinelli Editore, Fondazione Giangiacomo Feltrinelli, Giovani Democratici, Giovani Musulmani d'Italia, Gruppo Feltrinelli, Istituto Cooperazione Economica Internazionale, Italia-Cuba Milano, laeffe tv, La Scuola di Pace, Legal Team Italia, Legambiente Lombardia, Leoncavallo spazio pubblico autogestito, libertà e democrazia per l'Egitto, librerie laFeltrienelli, Link Sindacato universitario milanese, ListeDiSinistra Bicocca, Mani Tese, Mezzago Democratica, Naga, OPAL Osservatorio permanente sulle armi leggere e politiche di sicurezza e difesa di Brescia, Orgullosamente Ecuatorianos, Partito Comunista d'Italia, Partito Democratico lombardo, Partito Democratico Milano, Partito della Rifondazione Comunista Milano, Partito Socialista Italiano Milano, Pax Christi, Rete Antifascista Alto-Milanese, Rete Antifascista Milanese, Rete della conoscenza Milano, Rete degli Studenti Medi Brescia, Rete G2 - Seconde generazioni, Rete Maipiù, Servizio civile internazionale, Sinistra Ecologia e Libertà Milano, Sinistra Ecologia e Libertà Monza-Brianza, Sinistra Ecologia e Libertà Vimercate, Sentinelli di Milano, Soleterre -strategie di pace onlus, SISA Sindacato Indipendente Scuola e Ambiente, Studenti AE Milano, Studenti Indipendenti Bicocca, ULD Studenti di sinistra, Unidea Bocconi, Unione degli Studenti Milano, Unione degli Studenti Lombardia, Unione degli Universitari Milano, Università Statale di Milano "Unisì-Uniti a Sinistra", Verdi Milano zona 6, ...
giovedì 8 gennaio 2015
Emergenza scuola:crolla intonaco tragedia sfiorata
Sani e salvi i bimbi della scuola materna "Vittorino da Feltre" di Sesto S.Giovanni(Mi) anche se la tragedia sfiorata al crollo dell'intonaco-soffitto ha generato tanto spavento-
Purtroppo, le nostre scuole pubbliche non godono di buona salute, nel nostro Paese non si investe nella cultura pubblica e gli edifici ormai "datati" versano in gravi condizioni ,cosi' sembra ormai la normalità occuparsi delle problematiche a tragedie avvenute.
"Il sottosegretario all'Istruzione Faraone, commentando i fatti con il solito tweet , ha annunciato che proprio oggi, dopo 17 anni, si insedia al ministero l'Osservatorio per l'edilizia scolastica."
Un disco rotto che canta sempre lo stesso ritornello sapendo che molte regioni offrono incentivi alle scuole private lasciando malridotte le pubbliche. La sicurezza, in primis dei minori che affollano ancora questi edifici dovrebbe esser prioritaria o dobbiamo aspettare il solito triste evento?
Piu' fatti e meno tweet la situazione è grave!
Purtroppo, le nostre scuole pubbliche non godono di buona salute, nel nostro Paese non si investe nella cultura pubblica e gli edifici ormai "datati" versano in gravi condizioni ,cosi' sembra ormai la normalità occuparsi delle problematiche a tragedie avvenute.
"Il sottosegretario all'Istruzione Faraone, commentando i fatti con il solito tweet , ha annunciato che proprio oggi, dopo 17 anni, si insedia al ministero l'Osservatorio per l'edilizia scolastica."
Un disco rotto che canta sempre lo stesso ritornello sapendo che molte regioni offrono incentivi alle scuole private lasciando malridotte le pubbliche. La sicurezza, in primis dei minori che affollano ancora questi edifici dovrebbe esser prioritaria o dobbiamo aspettare il solito triste evento?
Piu' fatti e meno tweet la situazione è grave!
Giulietto Chiesa : Parigi trappola sanguinosa
Interessante analisi di Giulietto Chiesa sull'attentato di Parigi. La situazione che stiamo vivendo è inquietante e le domande che egli si pone sono condivisibili. Il Punto di Giulietto Chiesa: Parigi trappola sanguinosa
Charlie Hebdo, «Atto barbaro e vigliacco. Il nostro cordoglio per le vittime. Colpire Isis e amici degli Usa che li finanziano»
di Paolo Ferrero
L’attentato terroristico contro il settimanale satirico Charlie Hebdo é un atto barbaro e vigliacco che condanniamo nel modo più assoluto.
Nell’esprimere il nostro cordoglio per i giornalisti uccisi e la nostra solidarietà a chi ogni giorno pratica e difende la libertà di stampa, di parola e di satira, diciamo con forza che la barbarie integralista dell’Isis va fermata e se questo non è stato fatto è a causa dei gravi e pesanti appoggi di cui l’Isis gode tra vari alleati dell’occidente, come Arabia Saudita e Qatar. Si colpiscano i centri di reclutamento e le centrali di finanziamento e l’Isis si sgonfierà rapidamente. Parallelamente è assolutamente necessario che il Pkk Kurdo, che fronteggia gli integralisti con le armi in mano, combattendo l’Isis a Kobane, sia tolto dalla lista delle organizzazioni terroristiche. L’Isis è forte perchè gli amici degli occidentali la finanziano e perchè chi combatte l’Isis – come il Pkk – viene considerato dagli occidentali una organizzazione terroristica. Questa politica va rovesciata per sconfiggere l’Isis e la barbarie che rappresenta.
L’attentato terroristico contro il settimanale satirico Charlie Hebdo é un atto barbaro e vigliacco che condanniamo nel modo più assoluto.
Nell’esprimere il nostro cordoglio per i giornalisti uccisi e la nostra solidarietà a chi ogni giorno pratica e difende la libertà di stampa, di parola e di satira, diciamo con forza che la barbarie integralista dell’Isis va fermata e se questo non è stato fatto è a causa dei gravi e pesanti appoggi di cui l’Isis gode tra vari alleati dell’occidente, come Arabia Saudita e Qatar. Si colpiscano i centri di reclutamento e le centrali di finanziamento e l’Isis si sgonfierà rapidamente. Parallelamente è assolutamente necessario che il Pkk Kurdo, che fronteggia gli integralisti con le armi in mano, combattendo l’Isis a Kobane, sia tolto dalla lista delle organizzazioni terroristiche. L’Isis è forte perchè gli amici degli occidentali la finanziano e perchè chi combatte l’Isis – come il Pkk – viene considerato dagli occidentali una organizzazione terroristica. Questa politica va rovesciata per sconfiggere l’Isis e la barbarie che rappresenta.
mercoledì 7 gennaio 2015
The Imitation Game - La storia di Alan Turing un genio, una mente eccezionale, vittima dell’omofobia
A breve distanza dal recente film Pride ecco un altro racconto che colpisce forte la coscienza di tutti noi. La
storia di Alan Turing inglese, un genio della matematica che insieme ad altri matematici come Gordon Welchman, ideò una
macchina per decrittare i codici nazisti
tedeschi durante la seconda guerra mondiale.
E’ passato alla storia come uno dei pionieri dello studio
della logica dei computer e come uno dei primo ad interessarsi all'argomento
dell'intelligenza artificiale.
Alan era omosessuale, in
quegli anni , in Inghilterra l’omosessualità era considerata un crimine
punito con il carcere, ed egli, nel 1951 fu accusato di intrattenere abitualmente rapporti omosessuali ,per questo
motivo fu arrestato e trascinato in tribunale. Venne condannato e costretto a
scegliere tra il carcere e la castrazione chimica effettuata con iniezioni di
estrogeni che gli causarono forti danni alla salute.
Dopo un anno non ce la fece più, si suicidò mangiando una
mela al cianuro.
E’ veramente inaccettabile il pensiero che quest’uomo che
ha praticamente accellerato la vittoria finale contro il nazismo, un regime
che predicava l’odio per tutte le diversità, un regime che nei campi di
concentramento metteva anche gli omosessuali, abbia dovuto subire lo stesso
trattamento dal popolo liberatore.
Un genio, una mente eccezionale, vittima dell’ignoranza più
bieca, intollerabile, razzista, vergognosa.
Ed è veramente insopportabile trovare nel
2015 che si organizzino eventi , come quello in previsione per il 17 gennaio
prossimo in regione Lombardia col patrocinio di Maroni e con il logo expo, un
evento che è intitolato “Difendere la famiglia per difendere la comunità” .
Questo evento è organizzato da un’associazione che considera l’omosessualità una
malattia da curare.
Nel 2015 ancora emergono tesi omofobe , ancora non esiste il
rispetto delle scelte individuali, ancora non c’è il rispetto per i diritti
civili e , cosa più grave, si propagandano tesi oscurantiste da medio evo.
Ancora una volta si esalta la figura della “famiglia
tradizionale” uomo/donna come l’unica forma di famiglia “naturale “ accettabile
dalla società.
Ancora una volta si esaltano i valori che sono il fondamento
della famiglia tradizionale.
E i “moralisti” gonfiano i loro polmoni e sputano
giudizi a destra e a manca. Poco importa se poi nella realtà la “famiglia tradizionale” spesso e volentieri è solo una facciata che
nasconde ben altre realtà.
Basta con l’ignoranza, basta con l’omofobia, dobbiamo
impegnarci a difendere la libertà individuale e soggettiva ed il
diritto di scegliere chi amare indipendentemente dal sesso.
Impegnamoci a partecipare al presidio che si terrà il 17
gennaio sotto il palazzo della regione per protestare contro questi convegni
vergognosi e per difendere i diritti civili.
martedì 6 gennaio 2015
KALIMERA G25
Kalimera Grecia Europa è lo slogan che porterà centinaia di italiani ad Atene la settimana delle elezioni esattamente dal 22.01.al 26.01.2015 per esprimere solidarietà e sostegno ad Alexis Tsipras.
Alcuni hanno addirittura battezzato lo spostamento come Brigata Kalimera G25, dove il G25 sta a sottolineare la data esatta delle elezioni mentre la parola “Kalimera” è ben nota e segnala per tutti noi il grande cambiamento che provocherà la vittoria di SYRIZA.
“La nostra iniziativa avrà il nome di “Kalimera Grecia e Europa” ed è collegata alla raccolta firme che abbiamo promosso per il diritto del popolo greco di decidere in libertà il proprio governo senza intimidazioni e pressioni dalla Troika, l’Unione Europea e gli insaziabili speculatori dei mercati. Saremo ad Atene il giovedì alla chiusura della campagna elettorale di SYRIZA e andremo via quando ci sarà la luce di quel buon giorno ci auguriamo per i popoli di tutta l’Europa”, aggiunge Roberto Musacchio, senza partito e già deputato di Rifondazione Comunista e uno dei protagonisti delle raccolta delle firme.
Una voglia di rimanere "uniti" accanto al popolo greco quello della Brigata internazionalista Kalimera G25 proprio come le parole che Argyrios Argiris Panagopoulos ha espresso a tutta la sezione padernese durante l'incontro pre-natalizio al circolo Arci Bellezza di Milano.Non ci resta che augurare buon viaggio a tutta la Brigata Kalimera G25!
Alcuni hanno addirittura battezzato lo spostamento come Brigata Kalimera G25, dove il G25 sta a sottolineare la data esatta delle elezioni mentre la parola “Kalimera” è ben nota e segnala per tutti noi il grande cambiamento che provocherà la vittoria di SYRIZA.
“La nostra iniziativa avrà il nome di “Kalimera Grecia e Europa” ed è collegata alla raccolta firme che abbiamo promosso per il diritto del popolo greco di decidere in libertà il proprio governo senza intimidazioni e pressioni dalla Troika, l’Unione Europea e gli insaziabili speculatori dei mercati. Saremo ad Atene il giovedì alla chiusura della campagna elettorale di SYRIZA e andremo via quando ci sarà la luce di quel buon giorno ci auguriamo per i popoli di tutta l’Europa”, aggiunge Roberto Musacchio, senza partito e già deputato di Rifondazione Comunista e uno dei protagonisti delle raccolta delle firme.
Una voglia di rimanere "uniti" accanto al popolo greco quello della Brigata internazionalista Kalimera G25 proprio come le parole che Argyrios Argiris Panagopoulos ha espresso a tutta la sezione padernese durante l'incontro pre-natalizio al circolo Arci Bellezza di Milano.Non ci resta che augurare buon viaggio a tutta la Brigata Kalimera G25!
Riforma elettorale: un passato che ritorna
di Domenico Gallo
Quest’anno la befana porterà un dono molto velenoso a tutti gli italiani: il 7 gennaio infatti inizierà al Senato la discussione sulla nuova legge elettorale, l’Italicum, portata in aula a tambur battente, prima che venisse esaurito l’esame in Commissione, per soddisfare l’esigenza di Renzi di confezionare il regalo agli italiani prima che le Camere siano distolte dal lavoro legislativo per l’elezione del capo dello Stato.
Com’è noto, molte ed autorevoli critiche sono state sollevate nei confronti della prima versione dell’Italicum concordata fra Renzi e Berlusconi ed approvata, senza troppe varianti, dalla Camera dei Deputati. In particolare, l’appello dei giuristi, pubblicato dal manifesto del 27/1/2014, ha segnalato lo sconcerto della cultura giuridica democratica di fronte ad una riforma elettorale che riproduce con poche modifiche lo stesso sistema elettorale che la Consulta ha annullato con la sentenza n. 1/2014, mantenendo un enorme premio di maggioranza, le liste bloccate ed addirittura raddoppiando le soglie di sbarramento.
Nel passaggio al Senato si annuncia un peggioramento decisivo della pur pessima riforma approvata dalla Camera: il premio di maggioranza non verrà più attribuito alla coalizione ma alla singola lista che, superando una certa soglia, otterrà un voto in più delle altre, ovvero che prevarrà nel ballottaggio. In questo contesto il prevedibile dissenso dei partiti minori, esclusi dai vantaggi della coalizione, verrebbe tacitato con un abbassamento al 3% delle soglie di sbarramento, mentre il privilegio delle liste bloccate verrà sostanzialmente conservato, rendendo bloccato il capolista in un sistema elettorale fondato su liste corte.
In questo modo, attraverso la riforma elettorale si realizzerebbe un cambiamento epocale del sistema politico di governo. Per legge verrebbe attribuita la maggioranza politica e la guida del Governo ad un solo partito, a prescindere dalla volontà del popolo sovrano. Per rendersi conto della gravità di questa svolta, basti pensare che, dal 24 aprile del 1944 (secondo governo Badoglio) ad oggi, in Italia si sono sempre e solo succeduti governi di coalizione, o quantomeno sostenuti da una maggioranza di coalizione. Persino nel 1948, quando la Dc ottenne la maggioranza assoluta dei seggi, De Gasperi preferì formare un governo di coalizione, per assicurarsi quel minimo di pluralismo che gli consentiva di non restare prigioniero dei suoi padrini politici in Vaticano. Anche con la svolta del maggioritario determinata dalla legge Mattarella e poi con il Porcellum in Italia si sono sempre alternati governi sostenuti da una maggioranza di coalizione. Nella cosiddetta seconda Repubblica le maggioranze parlamentari, per quanto coese, hanno dato vita a governi di coalizione, che hanno mantenuta aperta una sia pur minima dialettica politica nella determinazione delle scelte di governo.
Si tratta indubbiamente di una svolta giacobina, che assicura artificiosamente tutto il potere ad un solo partito. Inoltre questa svolta si realizza in un momento in cui il partito politico ha perduto del tutto il carattere di una struttura della società civile, ha cessato anche di essere un intellettuale collettivo, per trasformarsi in un mero apparato di potere oligarchico, una signoria dominata da uno o pochi uomini al comando ed impermeabile ad ogni condizionamento persino dei propri elettori (come insegna la vicenda del Job’s Act).
Nella storia italiana l’unico precedente del governo di un solo partito, determinato dalla legge elettorale, risale al 1924 ed è stato frutto della legge Acerbo, che rispondeva alla necessità del Capo politico dell’epoca di assicurarsi un Parlamento sottomesso ai suoi voleri e di sbarazzarsi dei condizionamenti delle coalizioni, che costituivano indubbiamente un ostacolo alla realizzazione del suo programma politico. La legge Acerbo, attraverso un enorme premio di maggioranza assicurato ad una sola lista, attribuiva il controllo della maggioranza politica e del governo ad un solo partito. Il dibattito che si svolse in occasione dell’approvazione della legge Acerbo è attuale ancora oggi, data la notevole somiglianza di quella riforma con l’Italicum nella nuova versione proposta da Renzi. Giovanni Amendola osservò che la riforma elettorale cambiava la natura del Parlamento perché attribuiva al governo la facoltà di nominarsi la sua maggioranza. Il governo non dipendeva più dal Parlamento, ma, viceversa, il Parlamento dipendeva dal governo. E così avvenne!
Grazie al premio di maggioranza assegnato ad una sola lista, il Partito della Nazione, guidato da un giovane presidente del Consiglio, pagando il modesto prezzo di imbarcare nel listone qualche fuoriuscito dei partiti alleati, ottenne una schiacciante maggioranza formata da uomini di fiducia “nominati” dal Capo politico. La riforma Acerbo ottenne l’effetto voluto: consentì al Capo politico di sbarazzarsi del ricatto di partiti e partitini e determinò l’avvento di un partito unico al governo che, per vicende successive, si impose come unico partito. La legge Acerbo fu lo strumento determinante che consentì a Mussolini di stravolgere la Costituzione dell’epoca e di portare a compimento il suo progetto politico.
Non si può ignorare, pertanto, il valore costituzionale delle leggi elettorali, che è sempre stato ben chiaro ai teorici dello Stato di diritto. Oltre 200 anni fa Domenico Romagnosi osservava che: «La teoria delle elezioni altro non è che la teoria della esistenza politica della Costituzione.. E’ evidente che quando il diritto elettorale venga radicalmente modificato è la Costituzione che viene posta in discussione».
È assurdo che in Italia si vogliano imporre modelli elettorali che il nostro Paese ha già conosciuto con esiti nefasti, come se la Storia non esistesse e la memoria dovesse essere confinata fuori dalla politica. Un Paese che liquida la propria memoria è destinato a rivivere i fatti che ha dimenticato.
lunedì 5 gennaio 2015
Esca la Germania dall'euro non la Grecia - Comunicato Stampa di Paolo Ferrero
“Nelle settimane che precedono la vittoria di Syriza in Grecia la Merkel comincia un fuoco di cannoneggiamento preventivo contro Tsipras per difendere i suoi privilegi illegali che i vigliacchi che oggi fanno i primi ministri in Europa – a cominciare da Renzi – non hanno mai messo in discussione. E’ infatti evidente che l’unico paese che oggi fa pagare i suoi comportamenti illegali agli altri è la Germania, che da anni ha un surplus di esportazioni e viola sistematicamente i trattati europei ma nessuno, a partire da Renzi, dice nulla. Eppure questa è l’unica violazione dei trattati che penalizza gli altri paesi.
E’ infatti evidente che un debito o un deficit maggiore sono unicamente una fonte di investimento ad alto rendimento per gli altri paesi mentre una eccedenza sistematica nelle esportazioni danneggia tutti gli altri in modo irrimediabile. Per questo la Merkel va mandata a quel paese e va difeso il diritto del popolo greco che attraverso Syriza vuole cambiare politica economica.
Solo l’uscita dall’austerità può determinare una uscita dalla crisi vantaggiosa per tutti, per questo, se ritiene, sia la Germania a uscire dall’Euro, staremo tutti meglio e la Merkel la smetterebbe di contrabbandare i suoi interessi particolari per gli interessi di tutti!”.
Solo l’uscita dall’austerità può determinare una uscita dalla crisi vantaggiosa per tutti, per questo, se ritiene, sia la Germania a uscire dall’Euro, staremo tutti meglio e la Merkel la smetterebbe di contrabbandare i suoi interessi particolari per gli interessi di tutti!”.
PAOLO FERRERO
Segretario nazionale di Rifondazione Comunista
Segretario nazionale di Rifondazione Comunista
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