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venerdì 30 giugno 2017

PADERNO CONSUMISMO E CEMENTIFICAZIONE

Ieri sera si è riunita in Sala Giunta la Commissione Territorio padernese con un ordine del giorno che toccava tematiche estremamente importanti quali la R3 e l'ampliamento Carrefour.
Una seduta dove si notava immediatamente  la mancanza di partecipazione cittadina  mentre erano  presenti i soliti addetti ai lavori  : consiglieri,assessori ,  rappresentanti di partiti ed associazioni.
La prima parte è stata dedicata al recupero dei semiterrati ad uso residenziale, terziario o commerciale per poi passare alla R3 recupero di Via Gorizia " La variante prevede ancora una volta lo spostamento di volumetrie in un'area a verde pubblico con la costruzione di tre palazzine (circa 60 appartamenti) in una zona libera e verde tra via Dalla Chiesa e Via Gorizia". La scelta di edificazione  ricade quindi  su un parco , un polmone verde della nostra città che dovrebbe esser considerato una ricchezza intoccabile  ma poichè poco frequentato diviene fonte di obiettivi che nulla hanno a che vedere con il bene comune.

Il progetto pur mantenendo la fascia boscata ha riscontrato immediatamente la contrarietà del rappresentante M5S che non solo ha rilevato il consumo di suolo elevato ma ha sottolineato l'importanza della zona verde poichè vicina alle corsie della nuova  Rho-Monza in fase di ingrandimento   .Il cons.Giuranna della lista civica IXC ha non solo espresso contrarietà ma ha fatto presente  quanto sia tristemente famoso il primato della nostra regione in quanto a cementificazione mentre risultano silenti i consiglieri PD .
Il punto successivo riguardante l'ampliamento del Carrefour ha poi generato una discussione che in alcuni casi è arrivata a toccare toni anche piuttosto violenti nei confronti del cons.Giuranna che con un accorato intervento  ha ricordato l'importanza del piccolo commercio già costantemente in difficoltà  ma soprattutto ha sottolineato   il  fatto che le navette gratuite di trasporto cosi' tanto inneggiate per far raggiungere il centro commerciale ,altre non sarebbero che un invito all'acquisto e al consumo con zone che nelle vicinanze  del Carrefour subirebbero ulteriore  cementificazione  per allargamento parcheggio, terrazza panoramica, ricongiungimento con una struttura a ridosso della Milano Meda che permetterebbe l'accesso al Parco Toti e forse anche un nuovo Multisala  (e le Giraffe?)
Molte le argomentazioni portate avanti dall'amministrazione con progetti che variano da un nuovo Palazzo Sanità, ad un Centro Sportivo rimodernato,sino all'abbellimento del quadrilatero..
Tanta carne al fuoco tutto proiettato verso quel  neoliberismo sempre piu' sfrenato che  vede la competizione come la caratteristica che definisce le relazioni umane, esercitando un potere sempre piu' forte sulle scelte di acquisto dei cittadini stessi.
Meno cemento, meno consumismo e piu' vivibilità in una Paderno Dugnano che rischia di collassare con sempre meno polmoni verde  sempre piu' autostrade ed un fiume Seveso che necessita di piu' attenzione e manutenzione.


mercoledì 28 giugno 2017

CETA :CENTRODESTRA E CENTROSINISTRA COMPATTI



COMUNICATO STAMPA

CETA – FORENZA (ALTRA EUROPA – GUE/NGL): «CENTROSINISTRA E CENTRODESTRA SEMPRE COMPATTI QUANDO SI TRATTA DI VOTARE PER IL NEOLIBERISMO! VERGOGNOSA ASSENZA DI MDP: L’ACCORDO UE E CANADA VA FERMATO!»
In Commissione al Senato anche oggi abbiamo avuto la dimostrazione plastica della continuità e dell’omogeneità di scelte tra centrodestra e centrosinistra quando si tratta di difendere il neoliberismo – dichiara Eleonora Forenza, eurodeputata de L’Altra Europa – gruppo GUE/NGL – . Così, PD e Forza Italia hanno bocciato la richiesta di sospensiva sul CETA, l’accordo commerciale tra Ue e Canada, mentre Art.1 – MDP era assente: un’assenza ingiustificabile. Ci siamo battuti al Parlamento europeo perchè il Ceta dovesse essere discusso dai parlamenti nazionali prima di una eventuale ratifica.  Ma a quanto pare democratici e progressisti non sono interessati a discuterne. La lotta comunque continua, dentro e fuori le aule dei Parlamenti, da Bruxelles dove ora mi trovo, a quelli nazionali, e in tutte le piazze, come è stato fatto oggi a Roma grazie alla rete Stop-ttip Italia. Il CETA, che mette a rischio i prodotti italiani, l’ambiente e la democrazia, non deve essere ratificato».

27 giugno 2017

martedì 27 giugno 2017

VENEZUELA INFORMAZIONE A SENSO UNICO

Domani sera alla festa di Rifondazione di Cernusco un'importante iniziativa sulla tragica situazione venezuelana.
Pubblichiamo l'appello di numerosi italiani residenti a Caracas che denunciano il gravissimo stato  in cui si trovano

Care italiane, cari italiani, cari connazionali,
leggendo nei siti on line di gran parte dei quotidiani italiani ed ascoltando i report radiofonici e televisivi emessi dalla Rai e da altre catene, abbiamo purtroppo registrato che rispetto ai fatti venezuelani, vige una informazione a senso unico che rilancia esclusivamente le posizioni e le interpretazioni di una delle parti che si confrontano.
Abbiamo anche letto e ascoltato spesso che l’attenzione prestata alla situazione venezuelana viene giustificata per la presenza in Venezuela di una “consistente comunità italiana o di origine italiana” in sofferenza e che sembrerebbe essere accomunata in modo unanime alle posizioni dell’opposizione.
Noi sottoscrittori di questa lettera, siamo membri di questa comunità. Ma interpretiamo in modo assai diverso l’origine e le cause della grave situazione che attraversa il paese dove viviamo da tanti anni e dove abbiamo costruito la nostra vita e formato le nostre famiglie. Siamo in questo paese perché vi siamo arrivati direttamente o perché siamo figli e nipoti di emigrati italiani che raggiunsero il Venezuela nel dopoguerra per emanciparsi dalla situazione di povertà o di mancanza di opportunità e di lavoro in Italia.
In tanti abbiamo condiviso e accompagnato il progetto di socialismo bolivariano proposto da Chavez e proseguito da Maduro, sia come militanti o elettori, sia partecipando direttamente il progetto di un Venezuela più giusto e solidale.
Ciò che era ed è per noi inaccettabile è che in un paese così bello e ricco di risorse e di potenzialità, decine di milioni di persone vivessero da oltre un secolo in una situazione di oggettiva apartheid, al di fuori da ogni opportunità di emancipazione sociale e quindi senza i diritti essenziali che sono quelli di una vita dignitosa, cioè quello delle reali condizioni di vita, di lavoro, di educazione, di servizi sanitari pubblici, di pensioni per tutti. Questa situazione è durata in Venezuela per oltre 100 anni e bisogna chiedersi perché, soltanto all’inizio di questo secolo, con Hugo Chavez, per la prima volta nella storia di questo paese, questi problemi sono stati affrontati in modo deciso. E come mai, prima, questo non era accaduto. Chi oggi manifesta nelle strade dei quartieri ricchi delle città del nostro paese, gridando “libertà!” dove stava, cosa faceva, di cosa si occupava, prima che Chavez fosse eletto in libere elezioni democratiche ?
In questi anni, diverse agenzie dell’Onu e l’Onu stessa, hanno certificato che il Venezuela è stato tra i primi paesi al mondo nella lotta alla povertà, all’analfabetismo, alla mortalità infantile, raggiungendo risultati che non hanno confronti per la loro entità, rapidità e qualità.
Si citano la mancanza di prodotti di primo consumo e di farmaci, ma nessuno dice che è in atto una azione coordinata di accaparramento e di speculazione che ha fatto lievitare i prezzi e fatto crescere in modo esponenziale l’inflazione. Chi ha in mano il settore dell’importazione di questi prodotti ? Alcune grandi e medie imprese private per giunta sovvenzionate dallo Stato. La penuria di questi prodotti è in realtà l’effetto dell’inefficienza di questi gruppi privati nel migliore dei casi, o piuttosto dell’uso politico che essi stanno operando, analogamente a quanto avvenne in Cile, nel 1973 per abbattere il governo democratico di Allende.
E’ evidente che l’obiettivo principale di questa specie di rivolta dei ricchi (perché dovete sapere che le rivolte sono situate solo nei quartieri ricchi delle nostre città) sia rimettere in discussione tutte le conquiste sociali raggiunte in questi anni, svendere la nostra impresa petrolifera e le altre imprese nascenti che operano in settori strategici, come il gas, l’oro, il coltan, il torio scoperti recentemente e in grandi quantità nel bacino del cosiddetto arco minero: l’obiettivo di questi settori sociali è tornare al loro mitico passato, un passato feudale in cui una piccola elite godeva di tanti privilegi e comandava sul paese, mentre decine di milioni languivano nell’indigenza.
Noi non abbiamo una verità da trasmettervi; abbiamo però tante cose che possiamo raccontare e far conoscere agli italiani in Italia. Che possiamo dire ai vostri giornalisti e ai vostri media. A partire dal fatto che la comunità italiana non è, come oggi si vuol dare ad intendere, schierata con i violenti e con i vandali che distruggono le infrastrutture del paese o con i criminali che hanno progettato e che guidano le cosiddette proteste che non hanno proprio nulla di pacifico. La comunità italiana in Venezuela è composta di circa 150 mila cittadini di passaporto e oltre 2 milioni di oriundi. Questi cittadini, che grazie alla Costituzione venezuelana approvata sotto il primo governo di Hugo Chavez possono avere o riacquisire la doppia cittadinanza, hanno vissuto e vivono insieme agli altri venezuelani i successi e le difficoltà di questi anni. Gran parte di loro hanno sostenuto e sostengono il processo di modernizzazione e democratizzazione del Venezuela. Molti di loro sono stati e sono sindaci, dirigenti sociali e politici, parlamentari della sinistra, imprenditori aderenti a “Clase media en positivo”, ad organizzazioni cristiane come Ecuvives ed hanno sostenuto e sostengono il processo bolivariano. Diversi di loro hanno partecipato alla stesura della Costituzione, che molto ha preso dalla Costituzione italiana. In gran parte hanno sostenuto Hugo Chavez e sostengono Maduro, opponendosi alle manifestazioni violente e vandaliche organizzate dai settori dell’ultra destra venezuelana.
Un’altra parte, limitata, come è limitata l’elite venezuelana, è sulle posizioni dell’opposizione. Grazie a sostegni finanziari esterni svolgono una continua campagna di diffamazione del Venezuela bolivariano in molti paesi, compresa l’Italia.
L’Ambasciata italiana censisce una ventina di associazioni italiane in Venezuela. Si tratta di associazioni costituite sulla base della provenienza regionale dei nostri emigrati, veneti, campani, pugliesi, abruzzesi, siciliane, ecc. che aggregano circa 7.000 soci e che intrattengono relazioni stabili con l’Italia e le proprie regioni. Solo alcune di queste associazioni, insieme a qualche giornale sovvenzionato con fondi pubblici italiani, hanno svolto in questi anni, in piena libertà, una campagna di informazione contro l’esperienza bolivariana; esse hanno costituito talvolta le uniche “fonti di informazione” privilegiate e accreditate da diversi organi di stampa italiani.
Ma questa non è “la comunità italiana” in Venezuela. Ne è solo una parte limitata, le cui opinioni vengono amplificate da alcuni organi di informazione. Il resto della comunità italiana e il resto del mondo degli oriundi italo-venezuelani si organizza e si mobilità in questo paese nello stesso modo in cui si mobilita e si organizza il resto del paese. Vi è chi è contro e chi è a favore del processo bolivariano.
Da questo punto di vista, non vi è alcun pericolo per la collettività italiana in Venezuela. Come in ogni paese latino americano, e come dovunque, si parteggia e si lotta con visioni politiche e sociali differenti.
Strumentalizzare la presenza italiana in Venezuela è un gioco sbagliato, pericoloso e che non ha alcun fondamento se non l’obiettivo di alimentare lo scontro e la menzogna.”


Caracas, Venezuela, 23 giugno 2017

lunedì 26 giugno 2017

LEZIONE DEL VOTO IN LOMBARDIA

I risultati degi ultimi ballottaggi elettorali in Lombardia fotografano una situazione  dove la disaffezione alla politica  e la sfiducia nelle istituzioni appare sempre piu' in salita assieme ad un PD punito per le politiche attuate sino ad oggi.
Pubblichiamo il comunicato stampa PRC Lombardia

La lezione del voto in Lombardia. Alle regionali liste alternative e contrapposte al Pd e al Centro Sinistra
 
Il secondo turno delle elezioni in Lombardia segna il crollo del PD che trascina con sè anche i propri alleati in coalizioni di centro sinistra variamente articolate.
Nei comuni con popolazione superiore ai 15.000 abitanti il Partito Democratico perde il controllo di 14 governi locali scendendo dai 22 amministrati a 8, mentre il centro destra conquista 13 Comuni,passando da 3 a 16 .
Si tratta di un risultato che è conseguenza in primo luogo delle politiche neoliberiste dei governi Pd degli ultimi anni, con i continui tagli agli enti locali che hanno profondamente minato il ruolo sociale dei comuni resi inutili rispetto alla crescita di disagi, marginalità sociale e perdita di diritti.
E’ anche l’effetto di politiche amministrative, di una gestione del territorio e dei rapporti con i potentati economici locali nei quali il PD è apparso spesso indistinguibile dal centro destra.
La Sinistra antiliberista, pur non vincendo nessun ballottaggio, ha avuto i successi più significativi, andando ben oltre il suo insediamento tradizionale, nei comuni dove ha saputo costruire proposte unitarie radicate nelle società locali nettamente alternative al PD ed ai centri sinistra variamente declinati.
Quanto avvenuto rappresenta una lezione importante per le imminenti elezioni regionali per le quali Rifondazione Comunista è impegnata nella costruzione di liste unitarie alternative al Pd della Sinistra antiliberista, dei soggetti sociali e dei movimenti che in questi anni si sono distinti nell’opposizione alle politiche antipopolari portate avanti sia dai governi nazionali a guida pd che dalla giunta regionale guidata dalla Lega e dalle destre.
 
Milano, 26 giugno 2017

venerdì 23 giugno 2017

FERMO STORIE DI FRANCESCA LA MANTIA

Fermo Storie è il nuovo libro di Francesca La Mantia regista di quel docu-film sulla Resistenza intitolato "La memoria che resta". Francesca  giovane siciliana di Bagheria ormai milanese d'adozione si misura non solo con la macchina da presa ma anche con un 
testo ricco di racconti destinato ad un giovane pubblico.
Oggi la incontreremo a Novate Mil.se- Via Bertola  a RIFOinFESTA , dove ci racconterà personalmente il suo percorso dalla splendida terra di Sicilia  con i suoi innumerevoli, colori e paesaggi ad un nord piu' freddo ,sicuramente meno ricco di panorami  naturali.
Vi aspettiamo assieme ad altri compagni e compagne che si riconoscono in valori importanti quali la "memoria degli ultimi" la "memoria che resta" tutta la libertà e democrazia trasmessaci dai tanti partigiani e partigiane che hanno saputo guardare oltre e regalarci un Paese in cui i diritti fossero bene primario.

Giovanna Baracchi    PRC circolo A. Casaletti  Paderno Dugnano 



mercoledì 21 giugno 2017

CEMENTIFICAZIONE ?NO GRAZIE

La notizia è corsa subito sulla maggior parte dei social, il parchetto di Via Gorizia verrà adibito alla costruzione di nuove palazzine.
Diminuiscono cosi' i già risicati spazi verdi presenti nella città , dopo la violenza portata dal mostro Rho-Monza che prosegue la sua avanzata imperterrita non solo con l'orripilante muro e le minuscole mitigazioni che tentano disperatamente di sopravvivere, il taglio degli alberi di Via IV Novembre per il rinnovamento della stazione ferroviaria, il taglio degli alberi di Palazzolo ecco che  si procede con la prossima tappa ovvero l'eliminazione di un importante spazio verde.
Una città sempre meno a misura d'uomo ma diciamolo pure a misura d'auto e ricca di cemento ....non è quella che desiderano molti cittadini !

                       CEMENTO NO GRAZIE!

 


COMUNICATO DI SINISTRA SENAGO



COMUNICATO STAMPA DI SINISTRA SENAGO 
 
Sinistra Senago ringrazia le cittadine ed i cittadini che hanno accordato la propria fiducia alla nostra lista e hanno creduto nel nostro programma e nella persona di Francesco Bila' come simboli di un forte cambiamento per una vera inversione di rotta l governo della città. Sinistra Senago ha rappresentato e vuole continuare a perseguire un progetto per una vera alternativa di governo fortemente collocato a sinistra della nostra città. Vogliamo ringraziare soprattutto Francesco per il coraggio e lo spirito di sacrificio mostrati in questa campagna elettorale. Non era facile e la generosità di Francesco e' stato  un elemento indissolubile della ventata di freschezza che ha caratterizzato anche la campagna elettrale del nostro comune. Sicuramente il risultato elettorale (307 voti pari al 3,82%) non ci vede soddisfatti ed entusiasti. Nelle elezioni amministrative il primo dato si cui vogliamo soffermarci è l'astensione: un senaghese su due non ha partecipato al voto!  Questo dato desta ancora piu' attenzione e sorpresa proprio perchè si trattava di elezioni comunali; si votava per l'elezione dell'ente piu' vicino alla cittadinanza. Purtroppo le nostre posizioni non entreranno nel consiglio comunale di Senago, ma faremo in modo che anche dall'esterno non manchi mai lo stimolo di una sinistra unita che vuole mettere in gioco tutte le proprie idee a favore di una città in un momento politico ed economico delicato come quello che stiamo vivendo. Non siamo una lista civica e quindi non pensiamo di abdicare al nostro progetto politico ed al nostro ruolo, semplicemente per un risultato elettorale avverso e negativo. Pensiamo invece che, oggi piu' che mai, via siano ampie condizioni perchè una coalizione della sinistra unita si ritrovi a Senago come in tutta Italia a  percorrere una strada che porti miglioramento delle condizioni di vita degli italiani. Siamo gli stessi che oggi si trovano in piazza a protestare per la reintroduzione dei voucher, che hanno partecipato alla campagna referendaria per l'acqua pubblica che continuano a difendere l'art. 18 cancellato dal Jobs Act, che hanno contestato la cosiddetta buonascuola, che si sono opposti alla riforma elettorale Italicum e infine che si sono battuti contro la riforma costituzionale che il 4 dicembre è stata sonoramente bocciata dal corpo elettorale del paese. Il risultato dell'11 giugno vede adare al ballottaggio il sindaco uscente Lucio Fois e la candidata della coalizione di centro destra e della Lega Nord Magda Beretta con un netto vantaggio di quest'ultima. Pensiamo che vi siano chiare ed evidenti responsabilità per questo risultato che ha mostrato un forte malessere nella cittadinanza e che non è stato intercettato. Riteniamo che il 25 giugno si debba operare una scelta che salvaguardi la democrazia e la partecipazione a Senago. Sappiamo che l'attuale coalizione di centro-destra si è già trovata nel 2009 alla guida dell'amministrazione di Senago. Le cittadine ed i cittadini ricorderanno sicuramente la breve stagioe tra il 2009 ed il 2011 con le destre ad amministrare la città ed i loro continui litigi interni, un'esperienza che condusse al commissariamento cittadino proprio nella fase in cui si prendevano ancora decisioni rilevanti relativamente alla realizzazione delle vasche di laminazione. Crediamo che con questo centrodestra al governo della città si potranno rivivere momenti bui già affrontati dalle senaghesi e dai senaghesi e che il Comune non avrà una guida solida e duratura. Infine l'attuale configurazione del centro-destra guidato da Lega Nord e da Beretta contiene al proprio interno elementi di una destra pericolosa ed eversiva collegata con ambienti neofascisti che non vorremmo mai potessero occupare le istituzioni della città.
Per tutte queste ragioni riteniamo prioritario ed indispensabile partecipare al voto di ballottaggio il prossimo 25 giugno.






lunedì 19 giugno 2017

PADERNO E LA BIBLIOTECA

Qualche tempo addietro l'apertura della nuova biblioteca venne criticata spesso dal  centro-destra con l'appellativo di    "cattedrale nel deserto", oggi dopo circa 8 anni è un punto di riferimento importante per la nostra città. Talmente apprezzata da giovani e non che risulta difficile  trovare persino posto per studiare, cosi' molti studenti  sono costretti a ritrovarsi seduti al bar di fianco.
Una situazione sempre piu' insostenibile tanto che molti vi rinunciano cercando rifugio nei comuni confinanti. 
Occorrerebbe acquistare qualche tavolo e sedia in piu', quel poco che potrebbe risolvere una situazione un po' precaria poichè non è lo spazio che manca!

 

CONGRESSO REGIONALE PRC CON CUBA SIEMPRE!

Ieri si è svolto a Milano il Congresso Regionale PRC che ha visto la riconferma del segretario Antonello Patta.
102 delegati provenienti da diverse zone della Lombardia , 76 uomini e 26 donne fra cui   per la prima volta la nostra rappresentante padernese Giovanna Baracchi , firmataria dell'ordine del giorno su Cuba votato ed approvato all'unanimità .

Il Congresso Regionale del Partito della Rifondazione Comunista della Lombardia, riunitosi a Milano il 18 giugno 2017, condanna con fermezza le recenti dichiarazioni del presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, rilasciate a Miami. Un discorso che ci ha catapultati in piena guerra fredda, con una serie di misure contro la Repubblica di Cuba e con la cancellazione dell’accordo che ristabiliva le relazioni diplomatiche firmato da Barak Obama. Una regressione di enorme portata, che conferma la “nuova” attitudine imperialista degli Stati Uniti, come la scelta di cancellare l’accordo in quel di Miami, da Trump rinominata “la piccola Avana”, dove si concentra il settore anticubano più radicalizzato, con dichiarazioni fuori dalla storia, degne del miglior “maccartismo”. Non a caso Trump era accompagnato dal senatore dell’ultradestra, Marco Rubio, uno dei rappresentanti del pensiero più retrogrado del Partito Repubblicano. Ancora più assurda la motivazione con cui è stata giustificata la sospensione dell’accordo: i presunti benefici derivanti dall’aumento del turismo dopo l’accordo sarebbero andati alle Forze Armate. Così, con questa ridicola motivazione, sono state annunciate nuove restrizioni ai viaggi dei cittadini statunitensi verso Cuba e un rafforzamento del Bloqueo. Vale la pena ricordare che anche nell’ultima, ennesima, votazione delle Nazioni Unite, nell’ottobre 2016, per la rimozione del Bloqueo a Cuba, dei 193 paesi membri, 191 paesi si sono  espressi a favore e solo due si sono astenuti: Stati Uniti e Israele. Oggi rafforzare il Bloqueo, contro l’opinione di tutti i paesi del mondo, rappresenta una retrocessione preoccupante, come l’influenza che Rubio ha sulle politiche rivolte all’America Latina e ai Caraibi in generale.
Infatti questo è solo l’ultimo atto, in ordine di tempo, di un’attitudine aggressiva, che ricorda i peggiori anni e le peggiori azioni statunitensi, e che, a partire dagli attacchi al Venezuela fino all’appoggio alle destre colombiane, gli Stati Uniti stanno riprendendo nei confronti del continente latino americano. Ribadiamo il pieno sostegno al governo della rivoluzione bolivariana del Venezuela del presidente Maduro, e a tutti i governi progressisti della regione.
Il Congresso Regionale del Partito della Rifondazione Comunista della Lombardia si unisce alle voci internazionali che pretendono la fine dell’assurdo Bloqueo esercitato dagli Usa contro il popolo cubano, il pieno rispetto della sovranità, la fine delle ingerenze nella politica interna della Repubblica di Cuba e la restituzione della base navale di Guantanamo.
Cuba è sempre stata esempio di solidarietà internazionale, dall’Africa all’America Latina intera, e non è mai stata una minaccia per la sicurezza degli Stati Uniti.
Reiteriamo il nostro sostegno alla Rivoluzione Cubana, ricordando il Comandante in capo Fidel Castro Ruz a quasi un anno dalla sua scomparsa, e il compagno rivoluzionario Ernesto Che Guevara nell’anno del cinquantesimo anniversario del suo omicidio.
Presentato.da:
Anna Camposampiero, Federazione di Milano
Giovanna Baracchi, Federazione di Milano
Luciano Muhlbauer, Federazione di Milano
Gianpiero Bonvicino, Federazione di Bergamo
Vittorio Armanni, Federazione di Bergamo




RETE BERGAMASCA PER ALTERNATIVA AL G7


Esistono realtà che si stanno muovendo e stanno creando un'effettiva alternativa in campo agroindustriale, la Rete Bergamasca per l'alternativa al G7 è il concreto e ne è l'esempio attraverso la comunicazione rivolta al ministro Martina  che condividiamo pienamente.
(17.06.17) BERGAMO. BREVI NOTE PER IL MINISTRO MAURIZIO MARTINA - DALLA RETE BERGAMASCA PER L’ALTERNATIVA AL G7
Ieri una delegazione della nostra “Rete Bergamasca per l’alternativa al G7″ era presente all’incontro promosso dalle cooperative sociali sul tema “Dove vanno le politiche agricole” nell’ambito della festa in corso al Lazzaretto. Era pure prevista la partecipazione del Ministro dell’agricoltura Maurizio Martina, che però non è venuto e si è limitato ad una comunicazione via skype. Di seguito l’intervento di Orazio Rossi, a nome della nostra Rete.


Signor Ministro Martina,
questo intervento vuole portare la voce della “Rete Bergamasca per l’alternativa al G7″. La Rete ha lanciato un appello il 1° Maggio, giorno dedicato alla Festa del Lavoro, di tutti i lavoratori, quindi anche di quelli agricoli, settore tanto travagliato da lavoro nero, sommerso, irregolare, sfruttato, talvolta inumano.
L’appello è rintracciabile sulla pagina Fb dedicata e vi hanno aderito, fino ad ora, una quarantina di soggetti della società civile da tutte le parti d’Italia, tra partiti, associazioni, organizzazioni, onlus, ong, fondazioni, aziende agricole, organizzazioni di base di contadini, soggetti vari di economia solidale, cittadini.
La rete è in continua espansione, sempre aperta ed inclusiva, attraverso un percorso informativo e formativo, di cui i principali appuntamenti sono stati, sono e saranno i seguenti:
- 19 Maggio assemblea pubblica in cui i temi sono stati: il sistema agroindustriale mondiale con le sue ricadute sulla qualità del cibo, sull’ambiente, sulle comunità contadine e le speculazioni finanziarie sulle materie prime agricole
- Stasera, 16 Giugno, ore 21,00 presso la biblioteca di Seriate, assemblea pubblica dal titolo: per un’altra umanità possibile: le prevaricazioni dell’agroindustria e le lotte delle comunità contadine per l’autodeterminazione alimentare, dove avremo il privilegio di avere con noi Francisco Dal Chiavon, co-fondatore dei Sem Terra, movimento dei contadini brasiliani e portavoce della Via Campesina, il più grande movimento mondiale delle comunità contadine
- Nel mese di Settembre, assemblea pubblica su PAC (Politica Agricola Comunitaria) e proposta di Legge sull’agricoltura contadina in Italia

- Il 14 e 15 Ottobre, in concomitanza con la riunione del G7 Agricoltura a Bergamo, è previsto un social forum diffuso sulla città e nella provincia.
Questa sera, con questo nostro breve contributo, vorremmo stare sul tema di questo incontro pubblico, “dove avnno le politiche agricole?”, unendoci al Bio-distretto Agricoltura Sociale Bergamo, per usare le stesse parole del volantino di questa iniziativa: “Far giungere la voce critica per farsi interprete della battaglia per un’agricoltura sostenibile, per il diritto al cibo sano, per la lotta contro la fame, per la fertilità della terra”.
Quindi ecco di seguito alcune considerazioni veloci, proprio usando questi stessi titoli che ho elencato ora.

* Fertilità della terra e, quindi, tutela del suolo
Nella primavera del 2015 si era avviato un iter parlamentare su una proposta di Legge per la Tutela del Suolo particolarmente lento e travagliato a causa delle resistenze presenti in quasi tutti i gli schieramenti politici. La proposta di Legge, con il tempo è stata limitata e modificata in più punti con la conseguenza di essere meno incisiva nella difesa del suolo. La verità è che ancora oggi c’è chi ritiene che la crescita del nostro paese debba continuare a far leva su una nuova fase di sviluppo edilizio.
E’ veramente sconcertante prendere atto che ancora oggi, a Roma e negli Enti locali, c’è chi ritiene di affidare le sorti della crescita ad una nuova ondata di cementificazione, senza considerare che il livello di guardia è giàstato ampiamente superato e che stiamo recando un danno irreparabile alle generazioni future .
Ssolo due dati: 1) Alla fine degli anni Sessanta su una superficie totale di 30 milioni di ettari, 18 milioni erano destinati all’agricoltura; nell’arco di poco più di quarant’anni la superficie agricola è scesa al di sotto di 13 milioni di ettari: una perdita pari a Liguria, Lombardia ed Emilia Romagna messe insieme. 2) Ogni giorno in Italia il cemento divora 100 ettari di superficie agricola).
Il 12 Maggio 2016 finalmente il disegno di Legge ha ricevuto il via libera dalla Camera dei deputati ma ad oggi, dopo più di un anno, la discussione si è arenata in Senato. Noi riteniamo che sia importante approvare questa Legge in tempi brevi, anche imperfetta e peggiorata in più punti, piuttosto che accettare lo status quo normativo privo di ogni vincolo alla cementificazione. Diritto al cibo (sano, aggiungiamo noi) e quindi lotta alla fame, e quindi, aggiungiamo noi, sovranità alimentare Nella Carta di Milano, eredità di impegno futuro per tutti i protagonisti di Expo internazionale in Italia di Milano 2015, che aveva come mitico titolo “Nutrire il pianeta, energie per la vita” si legge questa frase:
“Adottare misure normative per garantire e rendere effettivo il diritto al cibo e la sovranità alimentare”.
Ma la carta di Milano da allora è rimasta lettera morta ed è stata dimenticata (così come tutti gli impegni presi nel documento approvato dai ministri e rappresentanti dell’Agricoltura di tutto il pianeta nel G7 agricoltura di Niigata, in Giappone, nel 2016).
Nella Carta di Milano il concetto di sovranità alimentare è citato ma non spiegato e nessuno del sistema agroindustria-multinazionali lo cita o lo adotta.Invece esso è al centro dei movimenti internazionali contadini, ed è stato coniato proprio dalla Via Campesina nel 1996 in occasione del Vertice mondiale sull’alimentazione, intesa come di seguito:
“La sovranità alimentare è il diritto dei popoli ad alimenti sani e culturalmente appropriati, prodotti con metodi realmente sostenibili. La sovranità alimentare appare come una delle risposte più potenti e realmente attuabili per la disponibilità di cibo, per la povertà e la crisi climatica.
La sovranità alimentare è il diritto dei popoli di definire direttamente e attivamente il proprio cibo e i propri sistemi agricoli: è, dunque, il mettere in primo piano i bisogni, le aspirazioni e il sostentamento di coloro che producono, distribuiscono e consumano alimenti nel cuore dei sistemi alimentari, e non è il mettere al centro degli interessi le esigenze dei mercati.
La sovranità alimentare, inoltre, è priorità di produzione alimentare locale e del suo consumo; offre a un Paese il diritto di proteggere i suoi produttori locali da importazioni a basso costo e dal controllo della produzione; assicura che i diritti di utilizzo e di gestione di terre, territori, acqua, sementi, bestiame e della biodiversità siano nelle mani di chi produce il cibo.
Questa idea è oggi un cardine globale della reale sostenibilità, i cui valori sono riconosciuti e sostenuti da una grande varietà di attori della vita sociale e politica internazionale”.
Un concetto così non verrà mai accettato dal sistema perché va contro di esso, perché si tratta di un sistema completamente alternativo e che poggia su basi totalmente diverse di visione dell’umanità.
* Agricoltura sostenbile, ma dove vanno le Politiche agricole (Pac)
In Europa
- Il 49% dei proprietari (5.880.000 aziende) dispone del 2% dei terreni dedicati all’agricoltura (3.400.000 ettari - media: 5,7 ettari).
- Il 48% dei proprietari (5.760.000 aziende) dispone del 48% dei terreni dedicati all’agricoltura (81.600.000 ettari - media: 14,17 ettari).
- Il 3% dei proprietari (360.000 aziende) dispone del 50% dei terreni dedicati all’agricoltura (85 milioni di ettari - media: 236 ettari).
In Italia
- L’ 87% del totale delle aziende riceve fino a 5.000 euro l’anno di fondi dalle Pac (media di 1.000 euro)- Il 13% riceve i 2/3 dei fondi restanti
- Lo 0,11% del totale delle aziende riceve 150.000 euro ed oltre (media 285.000 euro)
- Le aziende che ricevono più di 500.000 euro sono solo 90 (media di 880.000 euro)
- Lo 0,01% delle aziende da sole prendono poco più del 2% del totale della somma erogata in Italia
- Il 20% dei beneficiari riceve l’85,7% di tutta la spesa, mentre al restante 80% va un misero 14,3%.
Insomma per non farla lunga e rimandando a settembre per un esame più approfondito, le Pac sono un lucido strumento di sterminio della realtà del mondo contadino attraverso leggi e provvedimenti di politica economica e agricola, normative, regolamenti e tanta propaganda che spesso usa preconcetti pseudo-scientifici.
Per concludere su questo punto e sul nostro intervento, signor Ministro, le ricordiamo che giace nei meandri del Parlamento una proposta di Legge per il riconoscimento delle Agricolture Contadine in Italia che permetterebbe, se approvata ed adottata in Italia, di avere una normativa di legge specifica per il mondo contadino che non può sopravvivere sottostante ad un unico corpus normativo europeo ed italiano dimensionato sulle grandi agricolture industriali.
Le chiediamo perciò, signor Ministro, se vuole bene a questo tipo di agricoltura naturale, a questa umanità, a queste comunità contadine e rurali, a queste donne e uomini liberi ed agro-ecologici, che amano la propria terra, di adoperarsi affinché questa proposta di Legge riemerga dai cassetti della commissione agricoltura parlamentare e si diriga verso la discussione e la luce della sua approvazione.
Questi italiani e questa umanità sono ancora l’ossatura del made in Italy, dei territori e dell’ancor meraviglioso ed incantevole paesaggio rurale italiano.

 Grazie (O. Rossi, Rete Bergamasca per l’alternativa al G7)

sabato 17 giugno 2017

MALASCUOLA DURA REALTA'

Esiste una bella pagina su fb  dedicata alla scuola gestita da un Comitato Scolastico di Paderno  che si occupa di approfondimenti in merito , oggi come oggi imperversa la sempre piu' "malascuola", una situazione di apparente tranquillità in cui versano docenti e operatori scolastici.
Riprendiamo il post apparso il 16 giugno che narra una realtà precaria  e dove il riconoscimento del "ruolo " appare semplicemente miraggio. Una realtà dura in cui è difficile ritrovare quella solidarietà e appoggio che durante gli ultimi anni è venuta a mancare sia da parte di un sindacato con posizioni sempre piu' arretrate sia da partiti e movimenti politici che hanno perso come obiettivo primario il bene comune.

Docenti pluriabilitate che insegnano da anni nella scuola pubblica statale,ancora devono alzare la voce per veder riconosciuto il sacrosanto diritto al RUOLO
"siamo maestre a tutti gli effetti da ben e più 17 anni..il titolo ce lo siamo guadagnati su campo..attraverso concorsi vinti, corsi, lauree..e chi più né ha più né metta......, solo ad una cosa aspiriamo...il RUOLO da ben 17 anni..che e' un nostro sacrosanto diritto"

Così parla una delle lavoratrici che hanno partecipato alla giornata di mobilitazione nazionale di ieri a Roma.
Non solo le lavoratrici delle Scuole dell'Infanzia sono alle prese con i perversi meccanismi dell'immissione in Ruolo, anche gli adempimenti che riguardano gli altri livelli scolastici per i precari ci sembrano degni di una trama kafkiana (vedi sotto), oppure, si tratta meno metaforicamente, di un insulto al lavoro.
Colloqui e comitati di valutazione: dei secondi fanno parte anche genitori di alcuni istituti. Molto si potrebbe dire sul livello di trasparenza e garantismo di questa istituzione, manco a dirlo, modificata sostanzialmente dalla legge 107/2015
A parte che nelle valutazioni può pesare l'arbitrio dei Dirigenti scolastici, per quanto riguarda la possibilità di esercitare la propria libertà di insegnamento indipendentemente bisognerebbe discutere proprio della presenza dei genitori entro questo organo per quanto riguarda le scuole di infanzia e primarie.
Restano aperti dubbi sul funzionamento di questo comitato, anche se la legge esclude alcune componenti (es, appunto, genitori) nel momento in cui si tratta di valutare gli "anni di prova" dei docenti "come vengono scelti i docenti che fanno parte del comitato? La rosa dei docenti scelta quali requisiti deve possedere oltre, si spera, all’imparzialità e all’indipendenza dagli influssi filo dirigenziali? Ha luogo una candidatura di docenti? E i rappresentanti dei genitori e degli studenti? Da che cosa si parte per la loro individuazione?", per fare un esempio e via dicendo.
Sottoscriviamo fortemente quanto espresso dalle maestre in lotta:

"L'unione fa la forza e le GAE Infanzia (noi aggiungiamo Primaria, secondaria di 1°e secondo grado) devono unirsi per manifestare il proprio dissenso verso il trattamento che i Governi passati e l'attuale in carica , ci hanno riservato.
Ma non è con la giurisprudenza che si risolveranno molti punti.Ora è il momento di agire , di essere unite, di manifestare pacificamente il nostro dissenso, di dare un segno forte di presenza, per ricordare che esistiamo. Siamo al punto di partenza,incombe sulla nostra categoria, il progetto 06 che non ha nulla di rassicurante per noi (questo per quanto riguarda l'infanzia) È indiscutibile che chi ci ha ingannato finora lo potrebbe fare in futuro vogliamo per tutte le appartenenti alle GAE a pieno titolo, a prescindere dalle simpatie tra gruppi o meno, un riconoscimento dei nostri sacrifici.
Evidenziamo che i sindacati ci hanno abbandonato e che il nostro Comitato,autofinanziato anche dai membri che lo compongono,è l'unico a scendere in piazza per urlare la nostra rabbia".

lunedì 12 giugno 2017

SENTIERI ANTIMAFIA DEL PRC A. CASALETTI


Casa Memoria e sentieri antimafia è stato un percorso che alcune compagne del nostro circolo hanno intrapreso settimana scorsa.
L'arrivo a Cinisi paese natale di Peppino Impastato è stato  solo l'inizio di giornate intense di incontri e visite . 
 La partenza dalla casa natia di Peppino ovvero  Casa Memoria assieme a tanti studenti di una IV liceo provenienti dalla Toscana è stata motivo di vera soddisfazione . Tanti giovani interessati alla vita dell'attivista comunista  morto il 9 maggio 1978 per mano mafiosa ,tanti ragazzi catturati dal  video di Felicia Bartolotta mamma di Peppino  proiettato senza sosta . Un'atmosfera indimenticabile dove vecchio e nuovo si fondono incontrando l'unico pensiero  di un presente che non vuole dimenticare un passato giudicato scomodo ancora da molti.  Casa Memoria racchiude il lavorio di tanti anni, tanti compagni e compagne  che assieme a Giovanni Impastato   continuano a sostenere una memoria che è ormai parte di Cinisi stessa. L'incontro con Giacomo Randazzo amico di Peppino ne è l'esempio cosi' nel semiterrato si puo' ammirare una fedelissima ricostruzione della stessa Cinisi , del Mulinazzu e della sua gente contadina prima di essere violentata nel territorio con l'ampliamento dell'aeroporto di Punta Raisi. Uno spettacolare scenario di vita perfettamente ricostruito  nei minimi particolari, un gigantesco "presepio"corredato da foto dell'epoca assieme a quelle del giovane Peppino che  marciava e manifestava assieme ai poveracci cui vennero strappate quelle terre tramandate da anni e anni senza contratti scritti.
 I 100 passi che si contano attraverso le pietre d'inciampo posizionate sul marciapiede di Corso Umberto a Cinisi  accompagnano tutti sino alla casa del boss Tano Badalamenti oggi divenuta biblioteca comunale. Una requisizione che ha dato i suoi frutti e che presto sarà ampliata.
In serata l'incontro alla pizzeria di  Giovanni Impastato  dove si è parlato anche del suo nuovo scritto "Oltre i cento passi", un impegno, una costanza che prosegue con buoni risultati:numerose le presenze, le visite a Casa Memoria assieme a percorsi destinati alle nuove generazioni , Giovanni rappresenta oggi la resistenza di Peppino e Felicia un insegnamento a cui molti di noi fanno riferimento.
Nelle giornate successive si è proseguito per Portella della Ginestra, posta in una zona abbastanza impervia verso quella Piana degli Albanesi dove la presenza di una forte comunità albanese è piu' viva che mai. Portella è il ricordo di tante vite ,tanti lavoratori che decisero di combattere e ribellarsi contro un sistema che li voleva schiavi e silenti. Dopo  70 anni  non bastano le semplici manifestazioni istituzionali bisogna tramandarne il ricordo attraverso l'insegnamento nelle scuole affinchè si possa passare il testimone alle giovani generazioni.
Momenti di commozione ed emozione anche  durante la visita a Capaci al memorial della strage e in quel di Palermo per la  visita alla tomba del giudice Giovanni Falcone. Tantissime persone , tanti che ne toccavano il marmo come a voler dimostrare solidarietà a chi ha sempre dimostrato difesa per la legalità. Oggi svetta davanti al municipio palermitano la scritta "Io sto con Nino Di Matteo" altro giudice che è sotto scorta da diversi anni: la Palermo sana   che dimostra solidarietà cercando di non abbandonare chi lotta contro un polipo da tentacoli sempre piu' lunghi.
La conclusione della visita siciliana è stata dedicata  al casolare in cui venne massacrato Peppino Impastato e alla tomba di famiglia ,  lasciando  un messaggio scritto a nome del circolo PRC A. Casaletti  di Paderno Dugnano.
 La Sicilia terra di innumerevoli profumi, di tanti che non ci stanno, coloro che resistono ,coloro che  non se ne vanno decisi a difendere  tutti gli ideali e i principi fondamentali della nostra Costituzione, un'amara terra bellissima che deve essere anche la nostra perchè solo uniti si posson affrontare ostacoli insormontabili , uniti si deve si puo'.  
"Profumi di ciuri, girsumini di notti poi canti e suoni rusari"







 




FESTA DEI POPOLI PROVOCAZIONE NEOFASCISTA

Continuano inarrestabili episodi di neofascismo , il riferimento all'applicazione della Costituzione è urgente in tal senso!
L'invito a tutti i compagni , compagne e antifascisti  della zona è quello di presenziare il piu' possibile per tutta la durata della festa

Provocazione neofascista alla festa per la Libertà dei Popoli di Cassano d’Adda.
 
Nella notte tra domenica 11 giugno e lunedì 12 ignoti hanno compiuto l’ennesima provocazione di stampo neofascista  imbrattando con svastiche, croci celtiche e frasi inneggianti a Hitler insegne e manifesti all’ingresso della festa per la Libertà dei Popoli di Cassano d’Adda.
Un atto vile che non ci stupisce sia per il costante impegno delle compagne e dei compagni che sono attivi sulle tematiche dell’antifascismo e dell’antirazzismo sia per il particolare momento che vede, soprattutto in Lombardia, un aumento  delle aggressioni, dei vandalismi e dell’attività di gruppi che si rifanno esplicitamente al fascismo e al nazismo. Gruppi che ottengono agibilità politica, spazi pubblici e patrocini grazie a forze come Lega Nord e Fratelli d’Italia nelle cui liste ormai costantemente vengono candidati loro esponenti.
Alle compagne e ai compagni di Cassano d’Adda tutta la solidarietà della Federazione Provinciale di Milano del Prc.

La Segreteria Provinciale PRC – Milano



ELEZIONI AMMINISTRATIVE E PAOLO FERRERO

Pubblichiamo il comunicato PRC sulle ultime amministrative ed il post di Paolo Ferrero neo eletto ad Angrogna


ELEZIONI AMMINISTRATIVE - PRC: «OTTIMO RISULTATO DELLE LISTE CIVICHE DI SINISTRA ALTERNATIVE AL PD»
«I risultati delle elezioni ammininistrative di ieri evidenziano la significativa affermazione di liste civiche e di sinistra alternative al Pd quando si presentano con candidati credibili e sono frutto di lavoro, iniziative sociali e programmi costruiti dal basso, capaci di aggregare settori popolari e giovani. Da Padova a Catanzaro, da Genova a L’Aquila, fino a Cuneo, Cernusco sul Naviglio, Molfetta, fino a Palermo, siamo soddisfatti come Rifondazione Comunista di aver costruito esperienze che unificano sinistra e movimenti raccogliendo consenso e suscitando partecipazione. Anche laddove eravamo l'unico partito a sostenere una lista di  alternativa - come per esempio a La Spezia - abbiamo abbondantemente superato il 4%. Rifondazione è oscurata dai media ma nei territori è presente anche più di sigle che occupano permanentemente gli spazi televisivi. Il risultato delle comunali incoraggia l'impegno per la costruzione anche a livello nazionale di un polo di sinistra alternativo al Pd».
Maurizio Acerbo , segretario nazionale PRC-SE
Raffaele Tecce, responsabile nazionale Enti Locali PRC-SE

12 giugno 2017

"Con il 24,25% sono stato eletto consigliere comunale di Angrogna nella lista Montagna bene comune. Obiettivo raggiunto perchè come ho detto in queste settimane il nostro avversario non era il sindaco uscente e ricandidato ma il governo nazionale ed europeo che con le politiche neoliberiste affamano i comuni di montagna (e non solo) e il nostro obiettivo non era di governare il comune ma di costruire un movimento sulla questione della montagna. Auguri quindi a Mario Malan riconfermato Sindaco di Angrogna e grazie alle 106 persone che hanno voluto sostenere il nostro progetto politico. Adesso comincia il lavoro per arrivare alla convenzione dei popoli di montagna! Amunt!"
Paolo Ferrero 
 


lunedì 5 giugno 2017

MASSETTI E LA SINISTRA DISPERSA


Apprendiamo dal blog quipadernodugnano il richiamo che l'ex sindaco Gianfranco Massetti attraverso il post  "Friburgo e noi"   pone all'attenzione di tutte le forze politiche presenti sul nostro territorio in merito   all'avvicinarsi della  prossima scadenza elettorale.
L' attuale Lista Civica Insieme per Cambiare appare come la piu' attiva, giustamente citata come  la piu' propositiva,  mentre  il PD risulta  silente la sinistra è data per dispersa   e sorda al richiamo di  un'unitarietà per affrontare la prossima battaglia. 
Spiace dover constatare  che l'ex sindaco ometta di citare   i due quesiti referendari dello scorso anno  portati avanti  proprio da  quell'insieme di forze che rappresentano ancora la sinistra padernese. Il risultato del 4 dicembre  2016 ha proprio sottolineato l'importanza di una sinistra viva ed attenta allo smantellamento dello stato sociale e della nostra Costituzione attuato proprio dal partito di governo  che ha difeso politiche lavorative e scolastiche distruttive  trovando nel liberismo piu' sfrenato il suo habitat.
Constatiamo ancora per l'ennesima volta che risulta difficile sottolineare  l'esistenza di  forze a  dimensioni relativamente "ridotte"  ma  che partecipano alla vita politica della città, affiancandosi a quelle piu' conosciute, pertanto il giudizio che scaturisce dal post di Gianfranco Massetti  appare molto approssimativo   ignorando il lavoro di chi è costantemente  presente a differenza di chi lo e' relativamente.
Ci auguriamo che da questo piccolo confronto possa scaturire un lavoro politico serio, costante e vicino alle problematiche della gente cosa alquanto difficile ma non impossibile affinchè un'alternativa in quel di Paderno sia attuabile ma soprattutto reale. 

  Le compagne e i compagni PRC circolo A. Casaletti 


CORMANO:COMUNICATO STAMPA PRC.PARTITO SOCIALISTA,VERDI,SI,LISTA CIVICA

Pubblichiamo il comunicato stampa di varie forze politiche quali Partito della Rifondazione Comunista, Verdi, Sinistra Italiana e Lista Civica Cormano con Cocca dopo gli ultimi sviluppi della nuova situazione amministrativa venuta a crearsi.

“Premesso il deterioramento dei rapporti tra il Pd e le altre forze politiche del centrosinistra, antecedente le dimissioni dell’assessore Chiara Passani, ma di cui è conseguenza, si chiarisce che la scelta del nuovo assessore è frutto di una decisione della sindaco, pur legittima, ma non discussa, né tanto meno concordata, con le altre forze. I gruppi della maggioranza (escluso il Pd), infatti, da tempo hanno illustrato per iscritto le ragioni del dissenso sulla cessione dell’immobile di via Dall’Occo così come prospettata. Hanno, quindi, sollecitato a più riprese lo scioglimento di questo e di altri nodi politici ancora aperti come premessa a un confronto in merito alla figura del nuovo assessore. Ora, sicuramente a Francesca Tagliola, nuova assessore ai servizi sociali, va un augurio sincero di buon lavoro, ma permangono comunque elementi di criticità: l’approccio alle Politiche Abitative, l’acquisizione e gestione del centro sportivo di via Europa, il tema del testamento biologico”.


Premesso il deterioramento dei rapporti tra il Pd e le altre forze politiche del centrosinistra, antecedente le dimissioni dell’assessore Chiara Passani, ma di cui è conseguenza, si chiarisce che la scelta del nuovo assessore è frutto di una decisione della sindaco, pur legittima, ma non discussa, né tanto meno concordata, con le altre forze. I gruppi della maggioranza (escluso il Pd), infatti, da tempo hanno illustrato per iscritto le ragioni del dissenso sulla cessione dell’immobile di via Dall’Occo così come prospettata. Hanno, quindi, sollecitato a più riprese lo scioglimento di questo e di altri nodi politici ancora aperti come premessa a un confronto in merito alla figura del nuovo assessore. Ora, sicuramente a Francesca Tagliola, nuova assessore ai servizi sociali, va un augurio sincero di buon lavoro, ma permangono comunque elementi di criticità: l’approccio alle Politiche Abitative, l’acquisizione e gestione del centro sportivo di via Europa, il tema del testamento biologico”. “Si prende atto comunque della nuova situazione venutasi a determinare e, pur nella lealtà al programma sottoscritto con il Pd, le altre forze della coalizione continueranno a dare il loro contributo, valutando, di volta in volta, nelle sedi in cui ne è assicurata la presenza; a cominciare dal consiglio comunale e dalle commissioni cui partecipa il consigliere di Sinistra Italiana Maurizio Bovo. Per il resto, constatato il nuovo stato dei rapporti nella coalizione di centrosinistra e vista la omogeneità di una giunta monocolore Pd che non corrisponde all’articolazione dell’allora coalizione di centrosinistra, si ritiene necessario verificare con il sindaco e il Pd le possibilità di un rilancio delle ragioni dello stare insieme per il resto del mandato, instaurando un ‘modus operandi’ più collegiale. È tempo di fare un bilancio e una verifica di questi 3 anni di coalizione

Sinistra Italiana, Rifondazione Comunista, Partito Socialista, lista civica Cormano con Cocca e Verdi 


NO EURECO 2 DOMANI LA SENTENZA DEL TAR

Domani 6 giugno 2017 la sentenza  del  ricorso presentato al Tar sull' insediamento di una nuova Eureco nel nostro territorio.
La richiesta richiede  una sospensiva dell’apertura dell’impianto per rifiuti pericolosi  proprio nel luogo in cui avvenne la tragedia dove persero la vita 4 operai  il 4 novembre 2010 ed altri rimasero feriti. Una piccola Thyssen che non puo' e non deve essere dimenticata.


domenica 4 giugno 2017

PADERNO: RIMBORSO LIBRI SCUOLE MEDIE PER TUTTI

L'ammministrazione padernese attraverso un comunicato avvisa del rimborso  libri per tutti gli studenti che frequenteranno le scuole secondarie a partire dal prossimo anno scolastico.
Si tratta di un "bonus, fino a € 210,00 per le prime classi ed euro 160 per le seconde e le terze
indipendentemente dall'attestazione ISEE". 
Già " indipendentemente dal'attestazione ISEE" rivela ancora una volta che non si prenderà in seria considerazione chi è veramente in difficoltà dando la stessa opportunità a chi invece puo' permettersi non solo il tranquillo acquisto di libri ma anche la frequentazione in scuole private.
Riteniamo che sarebbe stato piu' giusto un rimborso equiparato alle condizioni patrimoniali effettive di ciascuna famiglia  oppure si poteva pensare di elargire tali opportunità privilegiando i frequentanti delle scuole pubbliche padernesi, pertanto ribadiamo che visto il periodo di grave difficoltà in cui versano le nostre amministrazioni territoriali una piu' giusta e concreta proposta in tal senso avrebbe dovuto essere piu' mirata onde evitare inutili sprechi.