Etichette

Ultimi post

martedì 27 ottobre 2015

GIOVANNI ARDIZZONE SEMPRE NEI NOSTRI CUORI

Oggi corre il triste anniversario di morte di Giovanni Ardizzone. Una delegazione di persone nel pomeriggio  gli ha reso omaggio con una corona di fiori ,noi lo ricordiamo attraverso cio' che accadde quel 27 ottobre 1962

Il “giuvin stüdent” aveva 21 anni, era il figlio unico del farmacista di Castano Primo - una cittadina alle porte di Milano -, frequentava il secondo anno della facoltà di Medicina ed era un militante comunista.
Durante la settimana risiedeva nel collegio universitario Fulvio Testi di Sesto San Giovanni e la sua vita non era diversa da quella di tanti altri giovani che le pagine di “pernondimenticare.com” raccontano.
Le sue giornate passavano veloci divise tra studio, amici, musica, cinema e militanza politica. Volantinaggi, riunioni, manifestazioni .. Ardizzone e i suoi compagni non si risparmiavano, erano sempre disponibili. Anche il 27 ottobre 1962.
La “crisi dei missili” a Cuba era al culmine e in quel piovoso sabato d’autunno di 48 anni fa la Camera del Lavoro di Milano aveva indetto, come in tante altre città italiane, uno sciopero generale - allora si lavorava anche al sabato - per la pace, in solidarietà con il popolo cubano.
In programma c’era una manifestazione con comizio nel centro della città.
L’adesione delle fabbriche allo sciopero era stata impressionante con percentuali d’astensione dal lavoro che andavano dal 70 all’80 % e alcune casi addirittura al 100%. Anche il corteo, nonostante la pioggia, si annunciava imponente: decine di migliaia di lavoratori, studenti, semplici cittadini pronti a sfilare per le vie di Milano con le parole d’ordine, sugli striscioni e negli slogan, “Si alla pace No alla guerra”, “Cuba sì Yankee no”, “Fuori le basi nordamericane”.
In prima fila, come sempre, Giovanni Ardizzone con i suoi compagni.
Alla partenza del corteo non c’è nessuna particolare tensione nonostante la nutritissima presenza di polizia. Il questore ha schierato persino il Terzo Battaglione della Celere - corpo speciale anti-manifestazioni voluto dal ministro Scelba - giunto appositamente da Padova, ma fino nelle vicinanze di piazza Duomo non si registra alcun incidente. Il clima però muta all’improvviso quando la testa del corteo si accinge ad entrare nella piazza. Senza alcuna ragione la polizia riceve l'ordine di disperdere i manifestanti. Scoppia un finimondo di cariche e pestaggi, mentre il rombo dei motori delle jeep diventa la colonna sonora di un film che negli anni successivi altri cortei impareranno a conoscere e temere. Impreparati all'attacco a freddo i manifestanti tentano di reagire difendendosi come possono e con quello che trovano. Pietre e bastoni contro jeep e moschetti: il rapporto di forza è impari. I caroselli delle camionette li costringono a rifugiarsi nelle vie adiacenti inseguiti dai poliziotti che si scatenano in una vera e propria caccia all'uomo. Dove gli spazi sono più ampi le jeep si lanciano a folle velocità contro i manifestanti senza fermarsi davanti a nulla. Pare proprio cerchino di uccidere. E purtroppo ci riescono.Giovanni Ardizzone è investito e travolto in via Mengoni, tra la Loggia dei Mercanti e il Duomo. Rimane lì sul selciato con il giubbotto di fustagno marrone lacerato, il volto sporco di terra e gli occhi sbarrati. Più in là i resti di quella che era stata una bicicletta, ridotta in due tronconi informi e contorti. Ma le cariche omicide non si fermano. Altre due vittime restano al suolo: sono il muratore Nicola Giardino di 38 anni e l’operaio Luigi Scalmana, di 57.
Appare subito chiaro che per il giovane studente non c'è più nulla da fare: Giovanni Ardizzone morirà poche ore dopo in ospedale. Agli altri due feriti va meglio: dopo essere rimasti tra la vita e la morte per alcuni giorni riusciranno a riprendersi

SERVELLO AL FAMEDIO:ANPI E ANED DISERTERANNO LA CERIMONIA

Pubblichiamo il comunicato Anpi dopo la vergognosa scelta del comune di Milano

Al Sindaco di Milano Avv. Giuliano Pisapia
Al Presidente del Consiglio Comunale Prof. Basilio Rizzo Loro sedi.
L'ANPI e l'ANED di Milano non intendono partecipare alla Cerimonia di “scoprimento delle lapidi dedicate ai cittadini illustri di Milano”, organizzata dal Comune di Milano, al Cimitero Monumentale per lunedì 2 Novembre 2015.
Con questo atto l'ANPI e l'ANED confermano la loro netta opposizione e contrarietà all'iscrizione di Franco Servello al Famedio del Cimitero Monumentale decisa purtroppo all'unanimità dalla Commissione Consiliare per le onoranze al Famedio.
Franco Servello, senatore del Movimento Sociale Italiano, non ha mai rinnegato il suo passato e le sue nostalgie fasciste e fu tra gli organizzatori, con altri esponenti del Movimento Sociale Italiano, della manifestazione neofascista del 12 aprile 1973, vietata dalla Questura di Milano, nel corso della quale e degli incidenti provocati dai neofascisti venne ucciso Antonio Marino, Guardia di pubblica sicurezza, insignito il 5 maggio del 2009 dalla Presidenza della Repubblica della Medaglia d'Oro al merito civile. Poco importa se gli organizzatori della manifestazione furono assolti dalla Magistratura. La responsabilità politica degli incidenti ricade tutta sui promotori. ANPI e ANED ritengono che le iscrizioni al Famedio siano riservate ai cittadini che hanno dato lustro a Milano, città Medaglia d'Oro della Resistenza. Non é questo il caso di Franco Servello che si è sempre richiamato alle nostalgie del ventennio fascista.
Consideriamo questo atto gravemente contraddittorio con la dichiarata sensibilità espressa dall'Amministrazione Comunale che, tra le priorità inserite nel suo programma di governo, ha posto il valore dell'antifascismo.
Questa dolorosa ferita a Milano, capitale della Resistenza, tanto più grave in un momento in cui assistiamo al rifiorire di movimenti neofascisti e neonazisti, é inaccettabile e va assolutamente sanata.
Roberto Cenati, Presidente ANPI Provinciale di Milano.
Leonardo Visco Gilardi, Presidente ANED di Milano.

CIAPA NO BAND


Ci siamo occupati spesso di gruppi musicali resistenti sul nostro territorio e oggi è la volta della Ciapa no band.
La nascita del gruppo avviene nella provincia nord Milano nel 2008 con il duo  Zorzo Damiano (voce e chitarra scordata) e Alessandro Janes (voce).Oggi la band è costituita da parecchi elementi che vanno dalla batteria, alla fisarmonica,al clarinetto, al sassofono oltre che alle chitarre e al basso. Spesso si incontra il gruppo ad animare eventi che riguardano soprattutto l'antifascismo una sorta di impegno costante che fa emergere una caratteristica non comune.
I brani proposti partono dalla resistenza partigiana, alle lotte operaie per allargarsi al combat-folk e al folk cantautorale. 
Oltre a momenti di serio impegno, Ciapa no band regala tanta allegria e coinvolgimento, durante i loro concerti difficile annoiarsi e non rimanere coinvolti.
Un sito internet, con foto e date informa sui loro spostamenti e partecipazioni.

"La famiglia CIAPA NO, in continua evoluzione, è aperta a nuove contaminazioni culturali e musicali e promuove la valorizzazione della tradizione e della cultura popolare locale, perché memoria triste di “verdi” cartelli di paese"


La formazione attuale è composta da:
GIORDANO PARENTI: BATTERIA E PERCUSSIONI
GIOVANNI MARANGONI: FISARMONICA E TASTIERE
MARTINA GALLINI: CLARINETTO E SAXOFONO SOPRANO
GIORGIO ARMANNI: VOCE E CHITARRA
RAFFAELE FRAGOLA: BASSO
ALESSANDRO IANES: VOCE, FISA E FISCHIETTI
DAMIANO ZORZO: VOCE E CHITARRE

domenica 25 ottobre 2015

SERATA CON LA COMUNITA' PALESTINESE DELLA LOMBARDIA


Venerdi' 23 ottobre 2015 al Mudec di Milano, la Comunità Palestinese della Lombardia ha dedicato una serata alla lettura di "Stato d'Assedio" del poeta Mamhoud Darwish con gli attori Anna Delfina Arcostanza e Marco Gobetti- musiche dal vivo di Beppe Turletti-Il dr. Khader Tamimi ha curato la presentazione davanti ad un folto pubblico di persone fra cui la consigliera del comune di Milano Anita Sonego che tanto si è battuta proprio lo scorso mese per il riconoscimento dello Stato Palestinese . Era presente anche una nostra delegazione padernese che aveva ricevuto l'invito dalla Comunità Palestinese della Lombardia. Momenti di commozione durante la lettura del capolavoro di Mamhoud Darwish che sono poi culminati con l'intervento dell'Ambasciatrice Palestinese in Italia Dott.ssa Mai Al Kaileh.

Uno stato che resiste alle continue violazioni dei diritti umani, un popolo che resiste ad una repressione continua davanti ad un'inerme comunità internazionale incapace di intervenire .Un muro che divide, check-point dove la gente muore sotto il sole cocente dopo ore di attesa, giornate senza acqua, ambulanze che non riescono a raggungere gli ospedali perchè bloccate ore ore intenzionalmente sono solo alcuni degli episodi che normalmente accadono nella vicina Palestina.

Ieri pomeriggio , un corteo di solidarietà è partito da p.zza San Babila per raggiungere p.zza Cairoli ed in numerose città italiane si sono svolti altri cortei.

"Resistere significa:accertarsi della forza del cuore e dei testicoli, e del tuo male tenace: il male della speranza. In quel che resta dell'alba,cammino verso il mio involucro esterno e quel che resta della notte, ascolto il rumore dei passi rimbombare al mio interno e saluto chi come insegue l'ebbrezza della luce,lo splendore della farfalla" da Stato d'assedio

Mahmoud Darwish oltre che poeta,scrittore e politico  ha redatto il testo della Dichiarazione d'Indipendenza dello Stato Palestinese, documento promulgato nel 1988 e riconosciuto da diversi stati.
La serata si è conclusa con un invitante rinfresco e prelibatezze palestinesi-
FREE FREE PALESTINE




I
 




mercoledì 21 ottobre 2015

BENVENUTA SINISTRA NORD MILANO

E' nata ed è già realtà la Sinistra Nord Milano. Ieri sera 20 ottobre 2015 alle ore 21.00  nella sede PRC Che Guevara di Cinisello Balsamo una ottantina di persone circa, provenienti da Cormano, Paderno Dugnano, Bresso, Zona 9  Milano , Cusano Milanino,   e la stessa Cinisello B.  hanno  deliberato la nascita del Coordinamento della Sinistra Nord Milano.
"Un Cordinamento rappresentativo dei territori coinvolti nel percorso e di natura provvisoria, che si occupi, in questa prima fase, di attivare i gruppi di lavoro proposti dalle scorse assemblee  e di redigere, in tempi brevi, una bozza di “manifesto” contenente la base di valori sui quali intendiamo costruire la nostra proposta politica.Si auspica che il nostro percorso, che si inserisce nel processo nazionale di costruzione del soggetto unitario della sinistra, possa essere da stimolo per il compimento dello stesso, dimostrando che una sinistra unita è possibile quando ci si concentra sui contenuti  e si lavora concretamente a partire dai territori, praticando il radicamento negli stessi con un profilo chiaro, lasciando da parte le incomprensioni passate e concentrandosi sul futuro."
dice Nadia Rosa responsabile sezione PRC- Cinisello B.
Nascono nuove prospettive, nuovi elementi che si muoveranno e saranno presenti nel nostro Nord Milano, territorio che ha bisogno di una presenza attiva di una sinistra  propositiva e attuale.
Presenti anche  nostri due giovani rappresentanti padernesi Franz ed Alessandro.
I temi su cui lavorare sono già stati definiti e saranno:

COSTITUZIONE E RIFORME;
ISTRUZIONE AMBIENTE E TERRITORIO (Trasporti)      
CITTA' METROPOLITANA  
CASA E SERVIZI ALLA PERSONA
DIRITTI CIVILI E INTEGRAZIONE 

LAVORO
COMUNICAZIONE (Stampa & propaganda) 
Chiunque fosse interessato a partecipare al lavoro dei gruppi, o volesse altre info a riguardo, puo’ scrivere a nordmilanosinistra@gmail.com
 

sabato 17 ottobre 2015

WE LOVE GRAFFITI

Oggi  a fianco del ponticello che porta all'Istituto Gadda, si sono  dati appuntamento alcuni artisti "underground"per esprimere la propria creatività attraverso la nascita di uno splendido murales.
La proprietaria della casa ha messo a disposizione  dei giovani writer la parte posteriore dell'anonimo muro che ora con le attuali colorazioni ha assunto un aspetto piu'  decente ma soprattutto allegro.
Moltissime persone  incuriosite si sono soffermate a guardare ma anche  per complimentarsi con gli artisti che ne sono rimasti un po' stupiti.
Le nostre periferie, le nostre grige città prendono forma e colore attraverso queste nuove espressioni artistiche;insegna molto la città di Berlino Est dove un intero quartiere è stato completamente reso famoso dalla "street-art" cosi' da risultare  tappa importante per numerosi visitatori.
Chissà forse apprezzeremo ancora i nostri "writers" di provincia ,per ora ecco alcune foto!!!




"Il graffitismo nasce a Philadelphia nei tardi anni sessanta sui treni e si sviluppa in seguito a New York negli anni settanta fino a raggiungere una prima maturità stilistica a metà degli anni ottanta.
TAKI 183 è un writer dei primi anni '70 che, insieme a Rammellzee, apre la strada al graffitismo ed allo sviluppo dell'Aerosol-art a New York. Un esempio italiano è Carlo Torrighelli, (Laveno 1909-Milano 1989)meglio noto come C.T. , che opera a Milano  sempre negli anni '70, nella zona di Parco Sempione. Torrighelli fu anche partigiano  , si trasferì da Laveno a Milano nel dopoguerra, dove si sposò ed ebbe un figlio. Divenne un attivo membro della sezione di porta Garibaldi del Partito Comunista italiano , dove si avvicinò alla retorica politica, iniziando con discorsi interni al partito, e finendo in pubblici comizi caratterizzati dalla ripetizione ossessiva di slogan, che divennero dei mantra coloriti con affermazioni volutamente provocatorie verso il pubblico, come "popolo bue""

 

M5S ed Insieme per Cambiare opposizione che si muove

Sulla pagina politica di questo mese sulla La Calderina il M5S e la lista civica Insieme per Cambiare ,all'opposizione nell'attuale amministrazione padernese si fanno sentire lanciando anche nuove proposte.

Insieme per Cambiare ribadisce l'importanza dei servizi ASL attraverso la chiusura dello sportello medico attuata nel periodo estivo per una citta' come quella di Paderno Dugnano che conta quasi 50.000 abitanti. Oggi l'apertura dello sportello  avviene solamente per due giorni la settimana che sicuramente risultano essere veramente pochi.

 La preoccupazione è relativa non solo all'apertura bisettimanale ma anche a tutto cio' che sta accadendo intorno alla riforma sanitaria che come sappiamo prevede solo tagli e nulla di buono.

All'orizzonte anche la proposta del M5S riguardante i parlamentini dei quartieri , fiore all'occhiello delle precedenti amministrazioni di centro-sinistra e sinistra ormai ridotti alla chiusura totale.

I Consigli di Quartiere , 7 strutture che permettevano la partecipazione cittadina sono aule silenziose ed anche poco sfruttate. Il M5S propone 7 serate in ogni quartiere dedicate alla partecipazione diretta popolare, cosa non da poco visto il costante silenzio di questa città in materia di problematiche quotidiane.

 Non vi sono dubbi sulla riaperture di queste 7 strutture che durante le amministrazioni precedenti hanno generato attraverso la volontà popolare rinnovi ed elementi importanti per la nostra città che sono alla base del bene comune. 

Opposizione in movimento...finalmente!





APPELLO DALLA PALESTINA

Tutti i giorni attraverso i social possiamo informarci, attingere e vedere grazie a video personali cio' che accade realmente in Palestina. Un popolo che non vuole perdere la sua identita' che da oltre 60anni resiste ad un'occupazione terribile con un vergognoso muro di separazione ,con i check-point dove la gente rimane ore e ore . La Palestina dove i diritti umani sono continuamente calpestati ed un mondo che guarda senza nemmeno dissentire.
I ragazzi di Music for Peace creativi nella notte sono sempre in movimento , dalle raccolte alimentari a quelle farmacologiche.  Pubblichiamo l'appello con la speranza che vengano istituiti vari punti di raccolta
"Con preghiera di massima diffusione: RICEVIAMO DALLA PALESTINA LE LISTE DEL MATERIALE OSPEDALIERO NECESSARIO E URGENTE, CHE PUBBLICHIAMO NELLE IMMAGINI DI SEGUITO. Chi volesse aderire organizzando un punto raccolta farmaci è pregato, prima di iniziare con qualunque attività, di contattarci in privato oppure tramite email all'indirizzo segreteria@creatividellanottemusicforpeace.org


Per coloro che hanno già aderito in passato possiamo sentirci anche telefonicamente."

RACCOLTA FIRME IN PRIMAVERA

RIFONDAZIONE COMUNISTA SOSTIENE QUESTI REFERENDUM SU CUI RACCOGLIEREMO LE FIRME IN PRIMAVERA.
Questa mattina una delegazione del Coordinamento per la Democrazia Costituzionale ha presentato alla Corte di Cassazione due quesiti per l’effettuazione di altrettanti referendum abrogativi della legge elettorale recentemente approvata dalla attuale maggioranza parlamentare (italicum).
Il CDC, sentito il parere di numerosi costituzionalisti, ritiene che la nuova legge non rispetti la sentenza della Corte Costituzionale (la n. 1 del gennaio 2014) che ha dichiarato lncostituzionale il cosiddetto ‘porcellum’ e in realta' ne riproponga gli inaccettabili effetti distorsivi ipermaggioritari che porterebbero nuovamente alla composizione di un Parlamento non rispondente alla volontà espressa dagli elettori e dalle elettrici. Viene così tradito il principio della rappresentanza, fondamento di qualunque sistema democratico.
I quesiti presentati chiedono in particolare:
- la restituzione ai cittadini del potere di scegliere i propri rappresentanti, mediante la cancellazione della priorità assegnata alla figura dei capi-lista nei vari collegi e della facoltà loro concessa di candidature plurime (fino a 10), che consente alle segreterie di partito il potere di nominare gran parte dei deputati;
- l’abbandono del meccanismo del ‘premio’, che assegna di fatto la maggioranza assoluta alla lista (cioè al partito) che ottiene il 40% dei voti, e del ‘ballottaggio’, che amplifica gli effetti negativi del ‘premio’, assegnandolo alla lista che, pur non avendo ottenuto nemmeno il 40%, vince il secondo turno indipendentemente dal numero dei votanti; si potrebbe così assegnare un potere assolutamente sproporzionato a un partito che avesse ottenuto meno del 25% (per esempio) dei consensi. Il quesito è volto a ristabilire l’eguaglianza dei cittadini nell’esercizio del diritto di voto e ad assicurare il carattere rappresentativo della assemblea parlamentare.
Il CDC ritiene indispensabile che su un provvedimento così gravemente lesivo del dettato costituzionale, approvato da una maggioranza raccogliticcia di un Parlamento la cui legittimità è stata messa in discussione dalla citata sentenza della Corte costituzionale, siano chiamati a esprimersi gli elettori, soprattutto per le conseguenze gravissime che deriverebbero dalla eventuale approvazione anche delle modifiche costituzionali attualmente all’esame del Parlamento. Si verrebbe così a creare una intollerabile concentrazione di potere nelle mani del leader del partito vincente, privo di controlli e garanzie per le minoranze parlamentari (che rappresenterebbero però la maggioranza degli elettori).
Il CDC intende quanto prima procedere alla attivazione del comitato referendario, invitando alla collaborazione tutte le organizzazioni e i cittadini che condividono le sue preoccupazioni e intendono far valere la sovranità assegnata loro dall’articolo 1 della Costituzione.
Roma, 16 ottobre 2015

giovedì 15 ottobre 2015

PILLOLA DEL GIORNO DOPO LA FOFI RICHIAMA I FARMACISTI

La Federazione dell'Ordine Farmacisti Italiana dopo la segnalazione di Vitadidonna richiama al rispetto delle regole i farmacisti che creano ostruzionismo alla vendita dell'anticoncezionale d'emergenza.
"La determinazione 21 aprile 2015, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale dell’8 maggio u.s., l’AIFA ha modificato la determinazione del 2011 relativa al regime di rimborsabilità e prezzo del medicinale per uso umano “ellaOne” (ulpristal) ha previsto la seguente duplice classificazione del farmaco ai fini della fornitura: per le pazienti di età pari o superiore a 18 annui: medicinale non soggetto a prescrizione medica, ma non da banco (SOP); per le pazienti di età inferiore a 18 anni: medicinale soggetto a prescrizione medica da rinnovare volta per volta (RNR)”, ricorda la Fofi.
a) alle donne maggiorenni, quale medicinale SOP nelle farmacie e negli appositi spazi di vendita o parafarmacie, di cui all’art. 5 del D.L. 223/2006 convertito dalla L. 248/2006.
In tal caso il medicinale può essere dispensato alle donne di età pari o superiore ai diciotto anni, previa esibizione di un documento di identità, in corso di validità, che ne attesti la maggiore età. Il medicinale può, altresì, essere dispensato ad altri soggetti maggiorenni muniti di delega, che dovranno comunque esibire copia del documento di identità, in corso di validità, della donna maggiorenne che intende assumere il farmaco in questione, al fine di poterne verificare, anche in questo caso, la maggiore età;

b) alle donne minorenni, quale medicinale soggetto a prescrizione medica da rinnovare volta per volta (RNR), esclusivamente nelle farmacie.
In tale ipotesi, il farmaco può essere dispensato alle donne minorenni, previa esibizione della prescrizione medica. Il medicinale può essere altresì dispensato ad altri soggetti muniti di delega, a condizione che forniscano in originale la prescrizione medica.

La Fofi ricorda infine che il Ministero ha chiarito che, nel momento in cui sarà possibile procedere alla vendita online dei farmaci senza prescrizione medica (che, come è noto, non è ancora possibile in quanto si è in attesa del logo nazionale), in considerazione delle complesse modalità di dispensazione del farmaco in questione, “deve considerarsi vietata la vendita on-line dello stesso medicinale, anche nell’accezione di SOP, essendo estremamente complesso, se non quasi impossibile, accertare, in caso di vendita a distanza, la maggiore età dell’utilizzatrice”.

La Fofi ribadisce quindi ai farmacisti “la necessità di attenersi scrupolosamente alle sopra indicate modalità di dispensazione di tale farmaco, evitando di porre in essere comportamenti non conformi alle regole”.

CASA POUND A NOVATE MILANESE

Nuove provocazioni di Casa Pound a Novate Milanese.

Pubblichiamo l'appello della segreteria provinciale milanese che richiama al presidio di Novate M.se tutti gli antifascisti e le forze democratiche


 

Milano 15 ottobre 2015

La Segreteria Provinciale di Rifondazione Comunista, invita tutti gli antifascisti dell'area metropolitana milanese, ad opporsi all'ennesima provocazione di Casa Pound a Novate Milanese. Invita le rappresentanze istituzionali,le autorità cittadine, l'ANPI, i partiti democratici e i movimenti, alla ferma opposizione politica e chiede alle autorità preposte di negare l'uso della piazza ad una organizzazione dichiaratamente fascista.

 

 

La Segreteria Provinciale - PRC

martedì 13 ottobre 2015

I SOLDI CI SONO!!!


Al via questa settimana la campagna del PRC LOMBARDIA
 

COMUNICATO COMITATO SOSTEGNO VITTIME EURECO


ARRESTATO MARIO MANTOVANI

Pubblichiamo il comunicato del segretario regionale PRC Lombardia Antonello Patta

MILANO 13 OTTOBRE 2015
ARRESTATO MARIO MANTOVANI, VICEPRESIDENTE REGIONE LOMBARDIA.


ANTONELLO PATTA – SEGRETARIO REGIONALE P.R.C. LOMBARDIA:” MARONI A CASA, RIPULIAMO LA LOMBARDIA” Apprendiamo la notizia dell’arresto di Mario Mantovani vicepresidente di Regione Lombardia, già Senatore e Sottosegretario alle infrastrutture del governo Berlusconi effettuato questa mattina all’alba con le accuse di corruzione, concussione turbativa d’asta e abuso d’ufficio.

Altre nove persone sono indagate, tra cui l’assessore regionale al Bilancio Massimo Garavaglia, braccio destro del governatore Roberto Maroni.

E’ la conferma che in Lombardia il sistema corruttivo e le ruberie a danno dei contribuenti non sono finiti con l’era Formigoni.

Altro che la pulizia annunciata! Le famose scope di Maroni sono servite a mettere temporaneamente sotto il tappeto il lerciume che sta venendo a galla e che conferma che Lega e Centro Destra sono il vero problema della Lombardia.

I soldi ci sono e vanno a ingrassare le cripte del malaffare e della speculazione mentre si racconta che non ci sono per abolire i Ticket, e per il salario minimo.

MARONI E LE DESTRE A CASA per una Lombardia libera, pulita e che metta al primo posto i cittadini e i loro bisogni e non gli interessi dei ceti politici e gruppi di potere affaristici che governano la Lombardia da 22 anni.

lunedì 12 ottobre 2015

FRANZ E PSICOSUONO ARTISTI RESISTENTI

  Franz Englaro e Psicosuono sono artisti che abbiamo imparato ad apprezzare e conoscere soprattutto durante le fiere di paese . Un vasto territorio come questo sottolinea la difficoltà nel  conoscersi, i  sette quartieri  raccolgono realtà provinciali ma poi grazie  alla musica si ritrovano. 

 Partiamo subito con Franz Englaro non solo musicista ma anche attivista e militante della sezione PRC Casaletti .

Tanti  conoscono Franz , la sua edicola Alfa, il suo sorriso da eterno rockettaro, la sua esplosiva capacità di ricercare, di assemblare band e musicisti. 

Franz il menestrello, quello che attraverso il social-rock come lo chiama lui ha deciso di trasmettere messaggi piu' che propositivi ed è proprio questo che fa emergere  l'artista , l'estro della ricerca.

A volte lo si trova in p.zza Duomo a Milano con la sua chitarra e la sua armonica, magari preso nel regalare cover associate a pezzi propri , a volte lo si incontra in qualche bar in collaborazione con qualche altro solista o band, ma Franz resiste ed è presente piu' che mai. 

Oggi un grande augurio da noi tutti per il suo compleanno associato a quello per l'attesa del nuovo e primo CD.  

Se consideriamo Englaro un'artista resistente che dire allora della band Psicosuono ormai attiva 

 sul territorio da oltre 10 anni?

Stefano De Marchi (chitarra)ed Elisabetta Giglioli(voce) gli ideatori ed anche autori di svariati pezzi senza dimenticare gli altri componenti che collaborano oggi con tanta solidarietà ed allegria da Betty Accorsi (sax), Dario Merati (basso), Fabrizio Carriero (batteria), Claudio Bellamacina(chitarra) ad Elisa Costanzo(voce). Un genere quello proposto da Psicosuono rock contaminato da jazz,progressive e funky,insomma un mix esplosivo.

Parlando con Stefano che è anche insegnante di chitarra moderna e jazz si intuisce che non si tratta del solito gruppo che si esibisce proponendo cover, ma che attraverso un'attenta ricerca offre testi e musiche propri. Difficile come sottolinea Stefano apparire in pubblico, i locali stessi tendono a non dare spazio al nuovo preferendo brani conosciuti , quindi favorendo chi fa il solito scontato repertorio. "Il contesto non è facile, molti gruppi originali che conosciamo hanno già da tempo gettato la spugna. Ma noi no. Crediamo nelle nostre capacità e nelle nostre idee, non ci spaventano ne' la fatica nè i sacrifici che abbiamo fatto, che stiamo facendo e che affronteremo" ribadisce Stefano De Marchi. 

Anche per Psicosuono a breve la nascita di un nuovo cd, non il primo poichè ne sono stati prodotti altri due, assiene all'attesa dell'arrivo  di un nuovo componente familiare per Stefano ed Elisabetta!!!!

Una ricchezza musicale presente sul nostro territorio di elevato livello  e chissà che forse qualcuno non prenda seriamente in considerazione questi nostri artisti che senza l'aiuto di nessun talk-show stanno proseguendo un cammino tutto in salita!

 Franz e Psicosuono noi facciamo il tifo per voi e per la vostra resistenza attiva!!!!!




domenica 11 ottobre 2015

TTIP ALLA FERA DE DUGNAN 2015

Il banchetto STOP-TTIP allestito alla Fera de Dugnan 2015 oggi ha visto l'avvicinarsi di numerose persone sia per chiedere di cosa si trattasse sia per aderire alla raccolta firme in corso.
A Berlino ieri una folla di 250.000 persone ha riempito l'intera città per dire NO  a questo trattato,mentre il Comitato Padernese solo nella data odierna ha raccolto 103 firme!

Ricordiamo brevemente di cosa si tratta:
Il TTIP è gravissimo per 2 motivi:

1. Il primo motivo è che si vogliono livellare al ribasso tutte le norme che tutelano l’ambiente, la salute, il lavoro, l’agricoltura… nel solo interesse delle grandi multinazionali.

Poiché negli Stati Uniti la sanità non è un diritto ma si paga, anche da noi dovrebbe funzionare così: non più la tessera sanitaria, ma il bancomat per curarsi!

Poiché negli USA si possono allevare gli animali con ormoni, o coltivare organismi geneticamente modificati, anche da noi d’ora in poi dovrebbe funzionare così!

Poiché l’acqua è nelle mani di poche multinazionali: lo stesso!

Poiché si può licenziare dall’oggi al domani senza che chi lavora possa opporsi in alcun modo: lo stesso!

2. Per poter meglio realizzare questi obiettivi,il TTIP prevede l’istituzione di un tribunale internazionale privato a cui ogni multinazionale possa rivolgersi perché vengano condannati gli stati che approvano norme a tutela dell’ambiente o del lavoro o della sanità e della scuola pubblica. In modo che quegli stati siano multati in nome del primato della proprietà e della concorrenza!!!

Il TTIP prevede in sostanza che tutto venga privatizzato: i beni comuni e i diritti dei cittadini a vantaggio delle mire di guadagno dei grandi centri economici, mettendo a rischio la sicurezza alimentare e ambientale, la scuola, la sanità, i diritti del lavoro.

E vuole cancellare la sovranità popolare perché ogni stato dovrà sottostare al ricatto delle grandi corporations: una scelta di gravità inaudita che semplicemente distrugge la democrazia.

Ed è gravissimo che il governo Renzi voglia accelerare la firma del TTIP e degli altri trattati come il CETA (l’accordo commerciale tra Unione Europea e Canada) ed il TISA (l’accordo sui servizi), che hanno gli stessi obiettivi. 

Il gruppo di parlamentari europei L'Altra Europa continua a battersi contro questo inaccettabile trattato

 

QUESTA E' LA SETTIMANA DI  MOBILITAZIONE TTIP  !!!!!!FIRMATE- FIRMATE -FIRMATE-FIRMATE!!!!

 

FERA DE DUGNAN


Oggi a Paderno Dugnano come ogni anno la fiera a partire dalle ore 09.00

da Piazza Matteotti, Via Buozzi, Via Gramsci, Via Madonna, Via Rotondi mercatino delle bancarelle, animazione bimbi c

on Dugnapark 2015, aperitivi, balli folk e momenti musicali con gruppi come Yellow Flag e Psicosuono.

Presente anche una mostra dedicata all'antifascismo dell'Anpi sez. Cazzaniga e  una mostra sulla prima guerra mondiale di cui ricorre il centenario.

Presenti numerose associazioni e comitati fra cui il TTIP .

Ricordiamo che l'antica Fera de Dugnan era quella tradizionale del bestiame che si tenne fino a 50 anni fa . Oggi questa manifestazione è ancora possibile grazie ai volontari che se ne occupano e rappresenta un momento di partecipazione popolare importante.

sabato 10 ottobre 2015

HASTA SIEMPRE COMANDANTE!


Ieri 10 ottobre 2015 si è svolta nella sede dell'associazione culturale Concetto Marchesi di Milano l'iniziativa in ricordo di Ernesto Che Guevara  a cui era presente anche una nostra delegazione padernese.

Numerosi gli ospiti, fra cui la console cubana Olga Dalmau ,Filly Lupo e Tazio Forte giovani musicisti che  hanno impreziosito gli interventi con spazi musicali di elevato livello e non da ultimo la sorpresa dello scultore-operaio Alessandro Toni di Reggio Emilia che ha donato una sua creazione su pietra. "Così volti emergono dal sasso, incompiuti, quasi intrappolati tra la nostra dimensione e quella della roccia."

Degno di nota l'intervento storico del direttore  de El Moncada, periodico dell'Ass.Amicizia Italia-Cuba,  che  facendo riferimenti storici importanti non solo relativi alla vita del Che ha illustrato il periodo peronista correndo poi verso i movimenti che ne scaturirono (vedi juventud guevarista).

L'iniziativa è stata dedicata al poeta -operaio spezzino  e segretario della sez. PRC di La Spezia  Aldo Lombardi che scrisse "L'alba di Che Guevara" ,scomparso nel 2005.

Le parole conclusive della console cubana Olga Dalmau riguardavano  le ultime notizie del "BLOQUEO" che nonostante lo spiraglio d'apertura americana continua  ma soprattutto non sono mancati riferimenti alla figura del Che quale punto di riferimento piu' che attuale nella società cubana.

Un grazie a Gianni Fossati Ass.ne Amicizia Italia -Cuba circ.Arnaldo Cambiaghi per la splendida iniziativa.

Il "Che" vive, hasta siempre Comandante!


venerdì 9 ottobre 2015

52 anni dalla tragedia del Vajont



9 ottobre 1963 ore 22.39 una delle stragi italiane che conta la perdita di circa 2000 persone.
Interi paesi sommersi , intere famiglie smembrate, come i tanti corpi spazzati via da quell'enorme onda gigantesca che in  pochi attimi distrusse tutto.
Due anni fa assieme  alla delegazione Aiea (Ass Italiana.Esposti Amianto ) di Paderno Dugnano raggiungemmo  la diga e partecipammo al ricordo di quella tragedia.
Incontrammo i superstiti e ne scaturi' questa riflessione  che riproponiamo nel ricordo di chi non c'è piu'.

"Gente ricca di umanità, gente con una forza d'animo inaspettata in quest'Italia cosi' diversamente "diversa". Questi giorni trascorsi con chi porta ancora addosso il dolore di non esser compreso per torti subiti anche anni addietro, mi ha reso una volta di piu' partecipe e soprattutto come diceva Vik "human".Ci sono momenti in cui il cuore smette di funzionare,si arresta non vuole ripartire per non accorgersi che fa male ascoltare lo sconvolgimento di chi ha vissuto tragedie di affetti e cose perdute per colpa di chi sapeva e poteva evitare."La vergogna di essere sopravvissuto ai miei familiari" queste le parole con cui Bepi ha iniziato il suo racconto, pacato, calibrando ogni vocabolo, dolorosamente il ricordo dello strazio di tutte quelle persone smembrate, di quei corpi denudati dall'onda del Vajont e soprattutto dal silenzio del "dopo" che nessuno ha mai avuto il coraggio di raccontare( voluto anche da chi ha lavorato perchè non avvenisse). 
L'abbandono, il rimanere in pochi a sostenere cause con tempistiche degne di paesi sottosviluppati non hanno scalfito la dignità dei pochi superstiti che sino ad oggi hanno resistito.Il maledetto profitto che continua ad influenzare le vite di tutti noi ha ucciso,continua ad uccidere senza che nessuno di noi possa rendersene conto...non è cosi' ci siamo detti che non deve esser cosi', quando Bepi raccontava davanti a quella diga scuotevo la testa, scuotevamo la testa io, Lorena e Rossella venute da lontano per ascoltare, per ricordare , per testimoniare che esistono persone di una razza diversa: una razza umana. Tina Merlin,Lucia Vastano, Paolini hanno avuto il coraggio di forare un muro, quel muro che era stato costruito per non concedere mai "udienza" a chi era considerato conto contadino o ignorante e soprattutto destinato a "pagare".Mi dico che non ho fatto nulla, solo km di strada guidata assieme ad altre due donne ,Lorena e Rossella da una grande forza, come quella di chi prima di noi ha trovato in nome di una giustizia che nn c'è stata, come le scuse che mai sono arrivate o arriveranno ....Una lezione di vita che non scordero' .. una lezione che non scorderemo"
.

giovedì 8 ottobre 2015

NO ALLE PRIMARIE DEL CENTROSINISTRA A MILANO

 Pubblichiamo il comunicato redatto in data 07 ottobre 2015 condiviso anche dalla sezione PRC  Casaletti di Paderno Dugnano (Mi)




Il PRC avanza per le elezioni 2016 la proposta di costruzione di una lista elettorale unitaria, autonoma ed alternativa al PD per il Comune di Milano, no alla partecipazione delle primarie di centro sinistra, proseguiamo l’attuale consigliatura in linea con gli obbiettivi indicateci nel 2011 dai cittadini ed elettori milanesi.
l Comitato Politico Federale del PRC riunitosi il 6 ottobre 2015, dopo un lungo e articolato dibattito:
“Il PRC propone alla sinistra organizzata milanese (SEL, Altra Europa con Tsipras, Possibile, ACT) e tutte le rappresentanze collettive e associative, alle personalità della sinistra sociale, sindacale e di movimento, di avviare insieme un percorso per far nascere una lista elettorale unitaria autonoma ed alternativa al PD per il Comune di Milano. Una lista non sommatoria dei soli proponenti e sigle, perché basata sull’autonomia dei singoli partecipanti/aderenti e nella sovranità delle decisioni localmente prese. Auspichiamo che la nascita della lista della sinistra milanese, possa elaborare insieme ai cittadini/e, ai militanti della sinistra sociale e politica, nei quartieri e future municipalità milanesi, un proprio programma/progetto per la città di Milano e municipalità. Una nuova proposta di qualità politica per la città di Milano, che parli innanzi tutto ai quanti oggi si sentono senza rappresentanza….”
“..Insieme a tanti cittadini e militanti politici della sinistra, non dimentichiamo la grande stagione politica e di partecipazione popolare che nel 2011 ha strappato alle destre la città di Milano dopo 17 anni. La non ricandidatura del Sindaco Pisapia, insieme al nuovo scenario politico nazionale che ha posto fine all’esperienza del centrosinistra, ha però aperto una nuova e diversa stagione politica, che interroga tutta la sinistra cittadina. Un nuovo corso che non può lasciarci indifferenti. Vi è quindi una evidente precarietà politica nelle primarie di coalizione proposte da PD e SEL, con candidature solo interne al PD e così soggette alle decisioni ed orientamenti del PD nazionale. Primarie quindi molto lontane da quelle che caratterizzarono la stagione del 2011.
“Considerando che le primarie di Milano, sono state decise senza la piena condivisione del PRC e che le stesse contengono tratti consistenti di incertezza e aleatorietà, sia in relazione alle candidature, che ad oggi sono tutte interne al PD, che al loro effettivo svolgimento, ciò rende per noi inaccettabile la partecipazione alle primarie del centro sinistra milanese.”“..L’esperienza dell’Amministrazione Pisapia pur tra difficoltà ed evidenti contraddizioni, ha prodotto risultati nuovi e positivi sotto il profilo dell’equità, dei diritti civili, dell’onestà dell’amministrazione pubblica, nella salvaguardia delle aziende pubbliche e nell’ambito dello sviluppo della sharing economy. Rilevanti sono stati i condizionamenti dovuti alle scelte delle precedenti amministrazioni e per questo il nostro giudizio è fortemente critico. Critico sulle scelte effettuate nella politica di spesa essenzialmente concentrata solo su grandi opere infrastrutturali, che hanno drenato risorse economiche enormi a scapito di un adeguato intervento su case popolari, periferie e sostegno deciso al welfare, come la politica e rapporti con i dipendenti comunali, il personale precario non stabilizzato e con il decentramento sul piano delle risorse economiche...Valutiamo positivo l’operato del gruppo consigliare “Sinistra per Pisapia – FdS” e dei nostri rappresentanti nei CdZ, mossi sempre in continuità con gli obiettivi che la lista si è sempre posti; auspichiamo che si operi nello stesso modo nei mesi che separano le elezioni del 2016, per salvaguardare gli obbiettivi indicateci nel 2011 dai cittadini ed elettori milanesi. Di particolare rilevanza dovrà essere l’impegno affinché l’amministrazione avvii uno stanziamento straordinario e significativo di bilancio, per la ristrutturazione e consegna delle case popolari sfitte e risanamento straordinario. Pensiamo necessario ed urgente definire un percorso partecipato della cittadinanza sulle aree di Expo 2015, avanzando la proposta che contestualmente alle elezioni 2016 sia indetto un referendum consultivo. Avanziamo inoltre la richiesta, che Comune e Città Metropolitana richiedano al governo il varo della legge elettorale per l’elezione diretta del Sindaco e Consiglio Metropolitano congiuntamente alle elezioni del Comune di Milano, per ridare senso e valore democratico all’istituzione che deve svolgere un ruolo al servizio di 3,5 milioni di cittadini.”

mercoledì 7 ottobre 2015

48 anni fa la scomparsa di Ernesto Che Guevara






Interessante incontro a cui non mancare!!!!

MSF GRAZIE A RIFONDAZIONE COMUNISTA

 Riportiamo l'intervista di Stefano Galieni con il grazie del Presidente di MSF indirizzato a PRC ed al segretario Paolo Ferrero


Loris De Filippi, oggi Presidente di Medici Senza Frontiere in Italia è una persona nota a chi segue da noi tanto le tematiche internazionali quanto alcune questioni di disagio in Italia. Più di 11 anni fa denunciava la violenza degli allora Cpt (oggi Cie) per migranti e poi le condizioni di sfruttamento nei campi, sempre dei lavoratori immigrati, soprattutto nel Meridione. Impegnato direttamente in numerose aree di crisi, da Haiti all’Indonesia dello Tsunami, alla Siria alla Repubblica Centrafricana, oggi coordina un po’ tutte le attività dell’organizzazione premiata con il Nobel per la Pace nel 1999. Lo raggiungo che è ancora sconvolto e indignato per il criminale bombardamento effettuato da mezzi della Nato sull’ospedale afgano di Kunduz e che è costato la vita a 22 persone, numerosi i feriti, praticamente distrutto il complesso ospedaliero. E ovviamente è di questo ma non solo che vuole parlare.
«Il danno è stato enorme. Non solo i morti e i feriti ma si è cancellata l’esistenza dell’unico ospedale traumatologico del nord dell’Afghanistan, del solo ospedale a Kunduz in grado di fare interventi chirurgici. Parliamo di una città di 300 mila abitanti, grande come Bologna. In queste settimane di guerra era invaso da feriti tanto che il 1 ottobre avevamo diramato un comunicato per parlarne. Quando è iniziato il bombardamento c’erano 185 persone, di questi 40 bambini di cui 3 erano in terapia intensiva. Sono morti tutti e 3. E poi si è distrutta ogni risposta sanitaria, il direttore dell’ospedale, medici, infermieri, tecnici, anche i guardiani e i farmacisti. Irreparabile».
Il governo di Kabul ha dichiarato all’inizio che ospitavate talebani
«Quando arrivano feriti non domandiamo con chi stanno. Potevano esserci anche talebani ma erano feriti e disarmati perché negli ospedali non entrano armi e noi curiamo ovunque le persone a prescindere dal loro ruolo».
Lo definirebbe un attacco casuale?
«Mi è già capitato di utilizzare una parola forte e di dire che era premeditato. Riflettendoci a mente fredda come si potrebbe definire un attacco che dura per più di mezz’ora condotto con Hercules AC130 (detto fortezza volante), hanno bombardato più volte pur conoscendo il nostro Gps, e potendo vedere bene che si trattava di una grande struttura sanitaria, peraltro conosciuta da tutti. Noi vogliamo capire per dare un giudizio sereno ma ci è difficile credere nell’errore. Si era anche in una fase cruciale del conflitto per il controllo della città, era in atto uno scontro forte fra governativi e talebani. Di fatto la violazione della Convenzione di Ginevra è inequivocabile, si tratta di un crimine di guerra vigliacco. Per noi il 3 ottobre resterà un sabato nero. Quando ci è giunta la notizia stavamo celebrando un altro 3 ottobre orrendo, quello di Lampedusa, molti di noi erano a Ferrara per ricordare quell’altro massacro».
Avete deciso di lasciare Kunduz ma restate in Afghanistan?
«Restiamo nel sud del Paese, a Lashkar Gah e Kabul ma torneremo a Kunduz non appena sarà possibile. Dobbiamo rimettere in piedi la struttura ma torneremo. Abbiamo stretto un patto con quella gente, con i civili che vivono in quella situazione assurda da quando abbiamo deciso di “esportare la democrazia”. Torneremo ma i nostri operatori e le persone che curiamo debbono essere messe in sicurezza».
Quale è stata la reazione dei civili?
«Al momento è ancora difficile da capire. C’è il coprifuoco nella zona e non abbiamo in questo momento interlocutori. Ma per tutti, anche per i talebani, si tratta di un fatto molto grave. Ora non abbiamo basi, solo un patto da mantenere».
E fuori dall’Afghanistan?
«La società civile e tante organizzazioni sono state commoventi. Ci hanno dato aiuto e ci spingono ancora di più a voler andare a fondo per conoscere le responsabilità. Nel mondo si dice che stavolta gli americani se la sono presa con il nemico sbagliato. Questo ci convince ancora di più dell’importanza di avere una Commissione Internazionale Indipendente che valuti l’accaduto. Lo dobbiamo alle 22 vittime, alle loro famiglie e non ci accontenteremo di indagini unilaterali. In Italia anche c’è stata forte attenzione, a cominciare da Emergency che si è fatta carico dei nostri feriti fino a tante piccole associazioni e singoli che hanno voluto mostrarci solidarietà. C’è un risveglio da noi provocato anche da altri fattori, che ci fa ben sperare. Con questo attacco non hanno colpito Msf, ma tutti e non si può parlare di errore o, come si è detto all’inizio di “danni collaterali”. Ripeto ci sono 22 famiglie che oggi sono a terra e anche per loro va combattuta una battaglia di civiltà».
Sono mancate le istituzioni
«Lo dico con franchezza. Non ho avuto il tempo di andarmi a cercare tweet e comunicati stampa con accuratezza ma mi sembra che dal governo italiano non sia giunto nulla. Non dico per Msf ma neanche il cordoglio per le vittime da parte di Renzi e del ministro Pinotti. Il silenzio».
Tra l’altro, ed è un paradosso, operazioni come quella su Konduz, aumentano l’instabilità e costringono le persone a fuggire. Col risultato che poi in Europa giungono altri profughi
«Si è il primo dei paradossi, ma ce ne sono altri, altrettanto drammatici e grotteschi. Ce ne stiamo accorgendo con la campagna Milionidipassi (http://milionidipassi.medicisenzafrontiere.it/) con cui stiamo affrontando la questione. Da mesi, anche nel centro destra, sta passando la logica per cui si capisce l’importanza di dare protezione ai cittadini siriani – ed è giusto sia chiaro – ma si dimentica di cosa accade a chi esce da 14 anni di guerra mai terminata e da decenni di disordini violenti. Quelli che arrivano dall’Afghanistan cosa sono ora? Si tratta di transumanze umane importantissime ma costoro, come chi proviene da altri paesi, saranno discriminati in quanto non siriani. Noi sempre in Afghanistan nel 2004 abbiamo perso 5 colleghi, condividiamo con gli afghani la tragedia, l’abbiamo condivisa fisicamente, capiamo sulla nostra pelle di cosa si tratti. Nella mia città Udine ce li siamo trovati sulle panchine, senza un minimo di accoglienza dignitosa. E c’è chi tranquillamente parla di rispedirli al loro paese perché lì la guerra è finita».
Intanto Msf continua ad operare in molte aree di conflitto
«Si abbiamo ripreso ad operare nella Repubblica Centrafricana, dove la situazione peggiora e in Yemen. Due posti di cui si parla poco. Ma stiamo anche attuando una riflessione per come aiutare il desk che segue l’Afghanistan, rafforzandolo. Stiamo richiamando del personale in un continuo dialogo fra Kabul e Bruxelles. E poi prosegue, almeno fino al 31 dicembre il lavoro di salvataggio con la task force che opera in Italia, Grecia e area balcanica. In pratica gran parte del Mediterraneo, Macedonia, Serbia e Croazia».
Siete fra i pochi che continuano i soccorsi in mare
«Si con la nave principale, la Bourbon Argos, e poi con la Dignity I e la My Phoenix, in collaborazione con un privato, MOAS. Ma vediamo il rischio di istituzionalizzazione del nostro operato. Anche su questo stiamo ragionando. Non vorremmo finire con l’essere rassicurati da un Ministero dell’Interno che ci dice di non aver più bisogno di noi e poi venire a sapere di altri naufragi e altre vittime. Vogliamo essere certi che non solo verranno impiegati fondi e messe a disposizioni capacità ma essere certi che ci saranno vie sicure e legali per entrare in Europa. Altrimenti ci sentiremmo colpevoli per ogni ulteriore vittima».
Ci sarà ancora molto lavoro da fare allora temo
«Si e lo faremo. Ma vorrei concludere aggiungendo un ringraziamento. Nel silenzio di molti abbiamo assai apprezzato il sostegno che ci è giunto da Paolo Ferrero e dal vostro partito. Lo avete fatto immediatamente e in maniera limpida. Avete interpretato il sentimento di molti italiani che vogliono partire con le nostre missioni in Afghanistan. Uno dei nostri, italiano, era appena tornato prima della strage. Speriamo che anche altri si facciano sentire come voi, per fare quello che non ha fatto il governo. Un governo che non ha trovato il tempo per assumere una posizione. Questo invece fa molto male».
Stefano Galieni

SETTIMANA DI MOBILITAZIONE TTIP


IL NO ALLA TEORIA GENDER NELLE SCUOLE

Il Consiglio Regionale della Lombardia approva dopo scrutinio segreto la mozione del no alla teoria gender nelle scuole. Una votazione che ha visto tutto il centro-destra unito e compatto .
 Quindi niente libri che potrebbero risultare pericolosi per l'educazione e crescita dei bambini.
 Ma che cosa è la teoria del gender?
"La teoria del gender, quale segnale più problematico delle concezioni dell'uomo, dovrebbe essere, secondo chi la contesta, una teoria che postulerebbe l'inesistenza delle differenze biologiche, a parte quelle strutturali, tra i sessi e quindi l'eguaglianza assoluta tra maschi e femmine, tra uomini e donne. Chi la promuove, cioè alcuni organismi internazionali , sosterrebbero, tra le tante cose, la sostituzione del termine "sesso" con quello di "genere", l'estensione del diritto al matrimonio alle coppie dello stesso e così la possibilità di adottare e di accedere alle tecniche di riproduzione assistita."
In Regione Lombardia  Pd , Patto civico e M5S hanno parlato di disinformazione e di documento ignorante e oscurantista.
Le opposizioni in regione Lombardia promettono battaglia contro un documento che pare fatto apposta per colpire indirettamente le unioni civili, la parità di genere ed anche l'omosessualità.
Si lotta ancora per ottenere leggi che tutelino tutti gli individui indiscriminatamente e la creazione di un documento simile allontana in qualche modo  la possibilità di progredire in questo senso.
Previsto anche un incontro anti-gender per il 17 ottobre 2015 al grattacielo Pirelli con il Presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni, il capogruppo Lega Nord ed alcuni docenti dell'Università Cattolica e Bicocca.

domenica 4 ottobre 2015

CUBA FIRMATO IL PROTOCOLLO DI NAGOYA

Pubblichiamo questa notizia pervenuta da il circolo  "Associazione di amicizia Italia-Cuba Arnaldo Cambiaghi" di Milano gestito da Gianni Fossati


L’isola più grande delle Antille ha firmato l’accordo con carattere vincolante per la realizzazione del terzo obiettivo dell’Accordo sulla Diversità Biologica.

Cuba è ora Parte del Protocollo di Nagoya riferito all’accesso alle Risorse Genetiche e di Partecipazione Giusta ed Equa dei Benefici Derivati dal suo Utilizzo, dato che ha depositato di recente presso le Nazioni Unite il suo strumento di adesione.
La direzione dell’Ambiente del Ministero della Scienza, Tecnologia e Ambiente, ha informato Granma che questo accordo ha carattere vincolante e implementa il terzo obiettivo dell’Accordo sulla Diversità Biologica, che comprende lo stabilimento di un regime internazionale per la distribuzione giusta ed equilibrata dei beni emanati con l’uso delle risorse genetiche.
Il Protocollo è stato adottato durante la Conferenza delle Parti, effettuata nell’ottobre del 2010 nella città giapponese di Nagoya, dopo sei anni di intensi negoziati.
Cuba ha firmato sin dal principio l’Accordo sulla Diversità Biologica firmato durante il Vertice della Terra del 1992, svolto a Rio de Janeiro, i cui propositi sono la conservazione della biodiversità e la garanzia dell’uso sostenibile delle sue componenti. 


da Granma Int. - autore: Orfilio Peláez - traduzione GM – foto: Ricardo López Hevia


La Nato bombarda ospedale






Riportiamo la riflessione di Paolo Ferrero sul  grave  fatto accaduto in data 3 ottobre .




Gli aerei Nato che hanno bombardato "per errore" un ospedale gestito da Medici senza frontiere, provocando morti e feriti, a Kunduz, in Afghanistan, è solo l'ultimo orrore di una guerra senza fine che l'Europa continua ad alimentare. Da anni diciamo che dall'Afghanistan bisogna andarsene, che la democrazia non l'abbiamo esportata e che la situazione nel Paese è totalmente fuori controllo.

Questa "favola" delle "guerre umanitarie" sta producendo barbarie, rafforzando il terrorismo islamico e producento migliaia di profughi: è responsabilità della Nato, da cui chiediamo di uscire.

La nostra solidarietà ai medici di MSF e il nostro cordoglio per tutte le persone vittime di questa ennesima strage.


LIBERI DI VIVERE,LIBERI D'AMARE

Ieri a Milano 3 ottobre 2015, dalle ore 14.00 tante associazioni,tante delegazioni anche di partito ,presenti in p.zza del Cannone accompagnati da tantissimi giovani accomunati dallo stesso spirito del "vivere liberi".I temi   di quest'iniziativa proposta da I Sentinelli di Milano erano quelli che toccavano tempi scottanti in un Paese che ancora fa fatica a legiferare in materie come eutanasia, unioni civili, fecondazione artificiale, omosessualità. Uno Stato deve tutelare tutti, deve essere sempre al di sopra delle parti invece ci ritroviamo a dover emigrare per scegliere di morire dignitosamente oppure per convalidare un' unione fra persone dello stesso sesso: nel 2015 i diritti civili stentano a prendere il volo.
Tanti gli interventi fra cui quello di Beppino Englaro con la sua grande perseveranza, l'enorme affetto per l'unica figlia a cui non ha voluto negare quella dignità che gli veniva proibita.
La nostra sezione ha presenziato e ha scattato alcune foto che Vi proponiamo assieme al messaggio




che I sentinelli di Milano hanno postato la settimana scorsa:
"Chiediamo con forza e determinazione alla politica e alle istituzioni laiche e repubblicane d’Italia, che si mettano al lavoro da subito per rimuovere una lunga serie di insopportabili ostacoli alla nostra libertà.
Chiediamo:
una legge per il matrimonio egualitario;
- una legge sulla fecondazione assistita;
- che si legiferi in materia di autodeterminazione del genere ai fini della rettificazione anagrafica;
- che venga applicata correttamente la legge 194 sull’interruzione volontaria di gravidanza, regolamentando e controllando con efficacia il fenomeno dell’obiezione di coscienza dei medici;
- che a ciascuno sia riconosciuta la libertà di scegliere in che modo lasciare questa vita;
- che si approvi presto una efficace legge contro l’omotransfobia;
- che “senza oneri per lo Stato” diventi una pratica nella gestione dei fondi per la scuola, e non vuote parole scritte nella Costituzione."