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martedì 14 febbraio 2017

CANTU' ANCORA PROVOCAZIONI NERE



La Segreteria Provinciale di Como del Partito della Rifondazione Comunista ed il Circolo Territoriale Prc/SE “Bassa Brianza”, esprimono la tutta la propria indignazione e condannano senza mezzi termini l’ennesima provocazione di stampo fascista ai danni dello stabile di Via Brambilla a Cantù all’interno del quale ci sono le sedi di CGIL, Arci, Auser, Pd, e dove si è riunito per due anni il Comitato Cantù Antifascista.

Mentre le forze democratiche e antifasciste si riuniscono alla luce del sole, loro scelgono il buio per vandalizzare la città, esattamente come facevano i loro predecessori durante il “ventennio”.
La tipologia di propaganda che le organizzazioni neofasciste stanno adottando in tutta la provincia di Como è quella delle scritte sui muri e delle affissioni abusive purtroppo rimaste nella maggior parte dei casi impunite.
Ancora una volta chiediamo con forza che chi ha il potere di farlo pretenda l’applicazione delle leggi vigenti, del reato di apologia di fascismo ed anche i Italia si arrivi all’immediata messa fuori legge di tutte le organizzazioni neofasciste e neonaziste.
Gli attacchi sferrati contro la CGIL, sono ormai una triste abitudine nella provincia di Como. Quando i neofascisti iniziano a prendersela con il sindacato delle lavoratrici e dei lavoratori la tenuta democratica del Paese è seriamente messa a rischio.
Auspichiamo in una posizione unitaria presa presto da tutte le organizzazioni, le realtà associative e le forze politiche che si riconoscono nei valori dell’antifascismo, della resistenza e della Costituzione da essa nata. 

Troppe volte e sempre più spesso si sono verificati simili fatti, e poco conta se Forza Nuova Cantù sostiene di prendere le distanze da coloro i quali hanno disegnato il loro logo sul muro dello stabile in via Brambilla.
Cantù, 14 febbraio 2017
 
 

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