Etichette

Ultimi post

mercoledì 12 ottobre 2016

CANNABIS TERAPEUTICA



Riceviamo  da Gianni Rubagotti questa notizia che pubblichiamo in merito alla battaglia portata avanti per Fabrizio Pellegrini e l'impossibilità di poter utilizzare la cannabis come terapia.

«Nemmeno una settimana fa il quotidiano “Il Dubbio” pubblicava una nostra lettera aperta ai Consiglieri della Regione Abruzzo, con cui chiedevamo loro l’immediata attuazione della Legge regionale n. 4/2014, che prevede l’istituzione di un Fondo di 50mila euro per tutelare il diritto costituzionale, come da art. 32 della Costituzione, alle cure gratuite per gli indigenti. Dopo più di due anni di attesa, i Consiglieri hanno finalmente approvato il decreto attuativo di quella legge e dovremmo essere soddisfatti della loro risposta che, tra virgolette, potremmo dire solerte”, lo dichiarano in una nota i Radicali Paolo Izzo, scrittore, e Gianni Rubagotti, segretario della Associazione per l’iniziativa radicale “Myriam Cazzavillan”.

«La nostra iniziativa “Il sabato è per Fabrizio” - proseguono - oltre a chiedere alla stessa Regione anche la nomina di un Garante dei detenuti, era ed è mirata all'emanazione di un provvedimento regionale che attuasse una “giusta" disciplina dell’erogazione dei farmaci a base di cannabis. Partivamo infatti dal caso di Fabrizio Pellegrini, malato di fibromialgia, resistente ad altri farmaci convenzionali, i cui dolori vengono alleviati soltanto dai cannabinoidi, tanto che nei giorni scorsi è stato trasferito in Emilia Romagna dove ha potuto trovare gratuitamente i farmaci necessari ad alleviare i dolori cronici che lo affliggono. Come da Costituzione».

«Tuttavia, è arrivato il colpo di scena abruzzese: il provvedimento approvato dai Consiglieri espressamente esclude proprio la fibromialgia di Pellegrini dalle patologie trattabili con cannabinoidi! Cioè una Regione sceriffo “bandisce” letteralmente Fabrizio, nella eventualità che volesse ritornare nella sua Regione. Una specifica sanitaria e giuridica "ad excludendum" che forse nemmeno cotanto ministero della Salute sarebbe riuscito a cogitare, pur avendoci abituati ai suoi arzigogolati divieti e proibizionismi. Perciò - concludono i due Radicali - siamo costretti a proseguire “Il sabato è per Fabrizio” in nome di Pellegrini e per tutti i pellegrini della salute e della giustizia che devono migrare di regione in regione, se non all’estero, per vedere rispettati i loro diritti». 


Nessun commento:

Posta un commento