Elisabetta Canitano , ginecologa, una che sta con le donne e per le donne.
Dalla sua pagina facebook una delle tante storie che popolano l'attualità italiana e a cui non ci si deve abituare ma innanzitutto continuare a contrastare.
A. è una ragazza. A. va dal ginecologo perchè ha dolori pelvici, e
insieme valutano che possa essere a rischio per un'infezione
sessualmente trasmessa. Il medico le prescrive dei tamponi per la
ricerca delle infezioni, che può fare nel Servizio Sanitario Regionale.
A. però la mattina non si può assentare perchè ha un contratto di lavoro
che non glielo permette (altrimenti detto
"senonvieninonhaibisognociao"). Così A. va da un privato apparentemente
solidale, che gli dice "Carissima.....questi
esami costano tantissimo......facciamone uno solo, uno di quelli che
costano poco, qui noi andiamo per gradi!!" Così A. paga una sciocchezza
un esame che non le serve e intanto l'infezione vera, non diagnosticata,
magari cammina. A torna dal ginecologo venti giorni dopo. Lui le spiega
che bisogna ricominciare da capo. Nel frattempo però il contratto di
lavoro di A. è scaduto, così può andare nel servizio pubblico.
Ricordatemi le linee guida per la protezione delle donne dalle malattie
sessualmente trasmessibili. La medicina come merce fa male. Difendete la
sanità pubblica !! Nei paesi civili esistono servizi apposta per le
MST. Non qui.
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