Chi di noi non ha mai sentito dire in qualche luogo pubblico "non possiamo mica tenerli tutti !" , il classico disco rotto che non vuol andare avanti , lo sdoganamento dei famosi discorsi da bar è imperante ,ormai dopo anni ha trovato nel suo rappresentante piu' popolare una voce che ogni giorno tuona e abbaia contro chi arriva disperatamente da lontano. Non a caso i nostri media sono ferocemente attivi ad ogni minima riflessione, battuta o quant'altro pur di distogliere l'attenzione su gravi problematiche di sopravvivenza che il Paese ormai vive di diversi anni.
Un governo che ancora non accenna a proporre politiche lavorative che aiutino e sblocchino situazioni incancrenite è quello che il popolo incantato ha voluto credendo a quel nuovo che prometteva un Eden difficile da trovare.
I giovani continuano ad esser precari, forse ancor piu' di prima, gli anziani invecchiano nei posti di lavoro, altri vi muoiono, eppure nulla fa decollare una nuova poltica lavorativa da cui ripartirebbe tutto. Dignità, diritti, sopravvivenza, cultura, sanità,umanità tutta roba vecchia da solaio. Difficile far cambiare idea a chi si rifugia nella tranquillità di quel piccolo orticello, immune da crisi, dove l'aria condizionata d'estate ed il riscaldamento d'inverno non mancano mai. Cosa vogliono tutte queste persone? Smettiamola di fare i buonisti, come se comportarsi umanamente fosse una colpa!
Riportiamo volentieri la riflessione di Stefano Galieni, la vera dimostrazione che fra i tanti "pour parler" da bar o da panchina ,esiste qualcuno che ha ancora bene in mente chi siamo ,cosa vogliamo e cosa facciamo!
Non è bastato per Josefa - dichiara Stefano Galieni, responsabile
Immigrazione di Rifondazione Comunista - Sinistra Europea - dover
restare 48 ore in mare con la certezza di morire prima di essere
soccorsa in mare dall'equipaggio di Open Arms, l'Ong in questo momento
più odiata da Salvini & company. Ci voleva la solita fake news che
riprendeva le sue unghie con lo smalto per sminuirne la tragedia
vissuta. Per fortuna un'ottima giornalista come Annalisa Camilli
dell'Internazionale, che ringraziamo, ha
smontato l'ennesima bufala per denigrare chi ha osato salvarsi. Di
insulti ne arriveranno ancora altri ma questa figuraccia è la cifra di
un pensiero diffuso di cui la Lega e il M5S sono oggettivamente
portatori e che è necessario smontare in ogni momento. Ed è necessario
continuare a denunciare quanto avviene sulle coste libiche, con la
responsabilità del governo italiano e della cosiddetta Guardia costiera
libica. Per questo, come Prc, partecipiamo oggi al presidio indetto da
numerose realtà a sostegno dei migranti che si ritrovano oggi alle 18 a
Roma, davanti al Teatro dell'Opera per avvicinarsi al Viminale».
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