Dalla pagina del Comitato per la Scuola Pubblica
QUELLA TENTAZIONE AUTORITARIA A PADERNO DUGNANO.
CITTADINI DEMOCRATICI, UNIAMOCI!
Nascono come gruppi o pagine dove ci si scambia
informazioni, l'aria all'apparenza "neutrale", se pur una certa
sospetta enfasi si intravede nell"insistenza sul concetto di
"regolamento": un manifesto senza nessun valore legale, che viene
partorito solo dalla fantasia di chi amministra e si sente il padrone
della sua "creatura sociale".
L'unica ispirazione dell'attività sui social network dovrebbe però essere uno spirito sociale autentico e la democrazia.
Chi propone questi gruppi di discussione Facebook in realtà ha sempre
uno scopo politico recondito: nel caso del gruppo Sei di Paderno se e
delle sue successive metamorfosi: Paderno viverci o meglio morirci e
morirci in silenzio, è sempre stato gestito da noti supporters della
giunta azzurro-leghista.
Ospita infatti senza troppi problemi
qualsiasi locandina pubblicitaria che provenga da liste tipo "Paderno
Dugnano Cresce", credendo che la gente sia stupida e non sappia che
questo è un gruppo nato in sostegno alla campagna elettorale della
destra, vanta amicizie e presenze nel gruppo di consiglieri, assessori
in maggioranza, però oggi gli amministratori hanno deciso una nuova (nel
senso che non hanno mai perso l'abitudine) epurazione degli iscritti a
colpi di ban.
Si sono viste simili scene rispetto alle vicende di
Limbiate, allorché nel gruppo analogo del comune vicino ci sono state
persone che criticavano la giunta Romeo, sempre rifacendosi a scuse
sommarie varie di regolamenti infranti.
Tutto molto fumoso e oscuro, l'unica cosa evidente é che sta tornando la censura.
Nel mirino sono finiti i commenti di chi citava Salvini in senso
critico e chi ha fatto notare che il razzismo è un problema di una certa
importanza che meriterebbe di essere trattato su tutti i mezzi di
informazione.
In compenso hanno raccomandato a chi frequenta il
gruppo di occuparsi di pubblicità, del meteo e tuttalpiù della coda al
supermercato.
Infatti l'aspetto più inquietante è il fatto che
mentre giurano di "non fare politica" in realtà-guarda caso- respingono e
ghettizzano il pensiero controcorrente rispetto all'attuale governo e
amministrazione locale.
In tal caso Paderno non funziona, si respira
un aria sempre più pesante a partire dalle Scuole dove tuona il
comando: "non si fa politica". Non si deve fare la politica che non
piace ad alcuni, quella opposta e'ben accetta.
Non fare politica,
come qualcuno anche sul gruppo censore ha fatto notare, significa
portare la città nell'oscurantismo e nella dittatura del pensiero unico.
In quanti non ci stiamo?
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