Pubblichiamo il commento del segretario provinciale PRC Matteo Prencipe in merito alla questione dei migranti non in regola dopo la proposta dell'Ass. del Comune di Milano alla Sicurezza Rozza .
"L'Assessora alla Sicurezza Rozza risponde alle "anime belle" della sua
giunta. Probabilmente in diversi qualche imbarazzo lo stanno provando a
dover riaprire il CIE. Standing ovation assicurata da Lega ed affini e
forse pure dai grillini,così silenti a Milano da essere invisibili.
Comunque cara signora assessora, se non c'è ancora uno straccio di piano
nazionale per l'accoglienza, se lo stesso non si decide ad essere
affidato alle strutture e personale pubblico, se nei centri gestiti da
"cooperative sociali" sempre più in odore di affari sulla pelle di
questi poveracci (Mafia capitale docet), cosa vuole che diventino i CIE
se non campi di detenzione? Meglio essere "anima bella" che fare
propaganda sulla pelle dei poveracci."
MERCOLEDÌ 04 GENNAIO 2017
MIGRANTI, ROZZA: "SERVE LUOGO PER RIMPATRI, ANIME BELLE NON SI STRACCINO VESTI"
(OMNIMILANO) Milano, 04 GEN - "Io credo che la questione posta dal
ministro Minniti sia giustissima e ritengo che dobbiamo individuare
luoghi dove poter organizzare i viaggi per i rimpatri". Così l'assessore
alla Sicurezza Carmela Rozza affronta, a margine di una conferenza
stampa, la questione dell'eventuale riapertura di un Cie a Milano dopo
le dichiarazioni del ministro dell'Interno Marco Minniti sulla necessità
di aumentare il numero di espulsioni dei migranti irregolari. "È
inutile - ha proseguito Rozza
riferendosi alle polemiche di questi giorni - che le anime belle si
straccino le vesti sui Cie: oggi funziona che a un cittadino
extracomunitario a cui non viene riconosciuto il diritto di soggiorno
nel nostro paese viene dato un foglietto verde con su scritto 'vattene' e
puntualmente non se ne va. È chiaro che le espulsioni devono diventare
veloci e ci deve essere un luogo dove le persone che non hanno diritto a
rimanere nel nostro territorio vengano allocate in attesa del
trasferimento. Non devono diventare centri di
detenzione, ma devono
essere luoghi dove si organizza il viaggio, poi penso che Minniti ci
spiegherà meglio l'organizzazione. Se non vogliamo gli invisibili ci
deve essere un luogo dove le persone che non hanno diritto di stare nel
nostro paese siano allocate in attesa di rimpatrio", ha concluso.
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