Vogliamo liberare il lavoro dalla precarietà e dalla mancanza di tutele.
Per questo motivo sosteniamo la campagna nazionale per il Sì ai referendum popolari per l'abrogazione dei voucher e per la responsabilità solidale negli appalti.I due quesiti referendari sono nati dalla mobilitazione #SfidaxiDiritti e dalla stesura della Carta dei Diritti Universali del Lavoro, promossa dalla CGIL e condivisa da milioni di cittadini in centinaia di piazze e luoghi di lavoro in tutta Italia.
Diciamo Sì all'abrogazione dei voucher perché non vogliamo più accettare il loro uso indiscriminato.Siamo passati da circa 500mila voucher nel 2008 a oltre 133 milioni nel 2016! Questo strumento non ha ridotto la precarietà, ma l'ha estesa e istituzionalizzata, non ostacolando affatto il lavoro nero. Il lavoro occasionale va normato con contratti completi di tutte le garanzie contributive, previdenziali e assicurative.
Diciamo Sì all'abrogazione dei limiti di «responsabilità solidale» negli appalti.Non vogliamo differenze di trattamento tra chi lavora nell’azienda committente e chi in un’azienda appaltatrice o in sub-appalto. Il sistema degli appalti deve garantire gli stessi diritti e le stesse tutele a tutti, senza distinzioni
Oggi, con questo referendum, abbiamo una grande opportunità per rimettere in moto la partecipazione democratica dei cittadini, liberare il lavoro dalla precarietà e cambiare l’Italia in meglio.
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