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lunedì 20 marzo 2017

MORIRE PER UNA VITA DIVERSA

La denuncia del PRC di Como oggi ancora per l'ennesima volta evidenzia una situazione sul filo del rasoio. Migranti che tentano di  varcare frontiere chiuse  e che rimangono mutilati , folgorati, uccisi durante questo tentativo. Inaccettabile il silenzio delle amministrazioni , una disumanità continua ed insostenibile.
Abbiamo il dovere di trovare un modo che garantisca a chi cerca rifugio in Europa la massima libertà di movimento tutelandone la sicurezza. E’ impensabile che per cercare di scappare alla morte in Africa si muoia folgorati al confine con la Svizzera.»Così il segretario del Circolo cittadino del Prc/SE Stefano Rognoni commenta il ferimento di un migrante che tentava di passare la frontiera Svizzera.

Proprio ieri la trasmissione di Gramellini su Rai 3 mostrava come molti messicani nel tentativo di raggiungere gli Stati Uniti restassero folgorati o mutilati dal treno sul tetto del quale avrebbero voluto passare la frontiera. 

Le sacrosante polemiche che desta il muro che il Presidente americano Trump intende costruire alla frontiera con il Messico non possono restare vuote parole di condanna per un altro Paese mentre non si interviene per evitare che ciò avvenga qui da noi.


Fabrizio Baggi, nel ricordare l’adesione del Prc alla rete Como Senza Frontiere rilancia la manifestazione del pomeriggio «Per denunciare la situazione sempre più drammatica provocata dalla criminale chiusura delle frontiere al passaggio delle persone, per chiedere ancora una volta che le frontiere vengano aperte e che l’Europa diventi non solo un luogo dove i capitali si muovono senza ostacoli ma anche una terra dove chi fugge da fame e conflitti possa trovare l’opportunità di una vita dignitosa».
 

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