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domenica 25 settembre 2016

COMO :FUORI I FASCISTI DALLA MIA CITTA'

Como antifascista unita contro le manifestazioni concesse dalle amministrazioni comunali in città e provincia , la forza delle ragioni democratiche vince su chi vuole portare avanti campagne contro il diverso e la chiusura dei corridoi umanitari.
Fabrizio Baggi attraverso il blog del PRC di Como ci aggiorna su quanto è accaduto durante questi ultimi giorni.

Cantù: «Dopo la riuscita innegabile dell’ iniziativa: «Fuori i fascisti dalla mia città » tenutasi venerdì 23 settembre 2016 presso la sala ARCI di Cantù via Ettore Brambilla durante la quale, dopo aver presentato ancora una volta la prima campagna per la messa fuori legge di tutte le organizzazioni neofasciste e neonaziste dopo aver tirato le file sul suo andamento, sulle adesioni finali ed aver fatto una piccola analisi di quanto e cosa abbia spinto il comitato promotore a lanciare la petizione Saverio Ferrari_(Memoria Antifascista), Alice Rossi_(coordinatrice U.D.S. Como), Ettore Onano_(Segretario generale Fiom/Cgil Como), Annamaria Francescato (Como Senza Frontiere), con le loro relazioni, hanno sviscerato, ognuno per la sua parte, il tema dell’antifascismo, sabato 24 Settembre, al parco di Villa Argenti, durante l’iniziativa Mischiantu - sabato 24/09 @Parco Argenti tantissime realtà antifasciste, democratiche e che si riconoscono nei valori della Resistenza e della Costituzione da essa nata si sono ritrovate su un primo sollecito di alcune forze organizzate e della cittadinanza attiva per una giornata di festa, all’aperto all’insegna dei valori della Democrazia.
Più di 30 i gazebo presenti, la presentazione di un libro, musica, aperitivo, confronto e solidarietà.
Ecco per cosa si è distinta oggi Cantù. Nonostante il sindaco e la giunta abbiano deciso di concedere per la quarta volta consecutiva uno spazio pubblico ai neonazisti di forza nuova, con l’aggravante che quest’anno, il “Campo Solare” è da poco stato intitolato ai Partigiani Locali.
Una larghissima fetta della città si è schierata dalla parte della causa antifascista partecipando alle iniziative messe in campo
Il gruppo che ha lanciato l’iniziativa: [Libera Como, Cantù Cricket Club, ACG Azione e Coinvolgimento Giovani, Agesci Cantù, Teranga Como, ASPEm Onlus, I Bambini DI Ornella, Associazione Gruppo Appartamento, Arcigay Varese, Coordinamento Liberi Insieme, ANPI Mariano-Cantù, Il Pollo Bastardø, Circolo Arci Virginio Bianchi, Arci Terra e Libertà, Comitato Cantù Antifascista, CGIL Como, promotori per l'intitolazione del campo solare ai partigiani canturini, Coordinamento Comasco Pace, Emergency - Como] ha ribadito la necessità di rispondere con fermezza alle provocazioni dei neofascisti di FN , ormai purtroppo sdoganati da anni a Cantù a causa di una distorta visione della libertà di pensiero del sindaco e della giunta.
La nostra provincia sta attraversando da circa 2 mesi e mezzo un periodo storico politico estremamente delicato, l’arrivo dei migranti a Como ha giocato un assist non indifferente alla destra più becera che sta facendo della disperazione di persone umane la propria arma vincente per le campagne elettorali del 2017, ma la popolazione antifascista ha dimostrato senza indugio che la vera cittadinanza della provincia di como è un’altra. E’ quella dei 700 volontari che orbitando attorno al tema San Giovanni”, è quella dei 15o al presidio antifascista del 30 agosto in risposta alle 20 persone che qualche giorno prima sotto l’insegna di Como si comaschi (falsa associazione guidata da forza nuova) hanno urlato contro i migranti e contro chi stava cercando di migliorate la loro situazione, è quella della sala gremita di ieri sera e lo è quella degli attivisti e dei visitatori che hanno animato oggi il parco di Villa Argenti.
Inutile negarlo, questa volta la nostra provincia, vecchia, ricca e borghese ed i suoi abitanti hanno realmente avuto modo di sorprenderci positivamente.
FUORI I FASCISTI DALLA MIA CITTA’ recita lo slogan di questi giorni e insieme ai colori, alla solidarietà ed ai temi dell’antifascimo e dell’antirazzismo ha dimostrato che il reale problema non sono le migrazioni bensì le frontiere chiuse, la mancanza di corridoi umanitari, e la strumentalizzazione di persone che scappano da paesi in guerra, dalla fame e dalla miseria.

Como 25 settembre 2016

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