I parchi cittadini, lo abbiamo ripetuto sino alla nausea sono un bene collettivo a cui attingere soprattutto durante i mesi primaverili-estivi quando una passeggiata in mezzo al verde crea sollievo dalla canicola ma che hanno una loro funzionalità anche in stagioni piu' fredde. Un grande bene cui si è abituati , un vero e proprio toccasana per chi vive in comuni ad alta densità di inquinamento non solo atmosferico ma anche acustico.
Sicuramente la scelta di una variante per poter edificare in un parco non privilegia la collettività ma anzi la esclude e la emargina , preferendo il procedere verso una cementificazione già in atto da diverso tempo.
Il Parco di Via Gorizia a ridosso dell'attuale Milano-Meda e Rho-Monza ne è l'esempio.
Salvare una zona verde dalla cementificazione ricercando altre soluzioni come le numerose aree dismesse potrebbe risolvere il problema ma cosi' non è, vi è la contrarietà ampiamente espressa di voler procedere ugualmente senza prestare ascolto ai cittadini che riunitisi in un Comitato stanno raccogliendo numerose firme.
A Bresso , comune confinante, il sindaco lotta strenuamente per evitare una vasca di laminazione all'interno del Parco Nord accanto agli abitanti del condominio a ridosso proprio dello stesso, ricorrendo a tutti i mezzi democratici per poter evitare uno scempio da cui difficilmente si potrà tornare indietro.
Un esempio forte di tutela del territorio dove è proprio il bene comune di un parco a rappresentare una grande ricchezza ma anche un esempio di vicinanza a coloro che si oppongono all'ennesima devastazione dei luoghi in cui abitano, la differenza sostanziale e importante sta proprio in questo: saper ascoltare chi è stato elettore, un dovere a cui non ci si deve e non ci si puo'sottrarre.
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