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martedì 3 ottobre 2017

OLTRE I CENTO PASSI IN AULA CONSILIARE

Un fine settimana intenso quello appena trascorso in compagnia di Giovanni Impastato fratello di Peppino attivista DP e giornalista  ucciso dalla mafia nel 1978,fondatore di Casa Memoria a Cinisi. Un tour di 3 giorni in cui Giovanni ha presentato il suo libro "Oltre i cento passi" visitando diversi luoghi , approdando nel finale in Aula Consiliare a Paderno Dugnano.
Un'iniziativa fortemente voluta dal circolo PRC A. Casaletti grazie alla collaborazione di Claudia Pinelli figlia di Pino e Gino Marchitelli membro della segreteria provinciale del Partito della Rifondazione Comunista di Milano.
La partecipazione pomeridiana è stata particolarmente sentita destando la nostra città dal solito torpore che la circonda. In tanti hanno voluto ascoltare ed incontrare Giovanni perfino il sindaco Marco Alparone ha portato il suo saluto rimanendo sino alla fine colpito non solo dal racconto di uno spaccato di Sicilia ma anche dalla grande tenacia ed  impegno contro quel muro di silenzio che ancora attanaglia il  nostro Paese.  Vecchie e nuove realtà che tornano a riproporsi contro quella legalità che dovrebbe avere la meglio e che fa ancora fatica ad affiorare. 
Giovanni è attento, ascolta gli interventi del segretario provinciale PRC di Milano Matteo Prencipe onorato di sedergli accanto e di Claudio Cusin PRC Bollate che racconta la mafia dei nostri territori, quella che i "polentoni" faticano a riconoscere, il tutto moderato da Lorena Tacco .
Presenti numerosi giovani a testimonianza che la figura di Peppino sopravvive costantemente nel tempo e Casa Memoria una realtà attiva , stupenda, funzionante ,appropriata proprio per spiegare che la mafia si combatte con la cultura ,come diceva Felicia Bartolotta mamma di Peppino che per prima apri' la sua casa  nel corso di Cinisi spiegando cosa era accaduto. Felicia è stata esempio di rottura con un mondo che la voleva silente e sottomessa dimostrando resistenza e sete di giustizia ma non di vendetta.
Due ore e mezza trascorse velocemente, tutti rapiti dalle parole di Giovanni  che ha piu' volte ribadito l'importanza del proseguire "oltre i cento passi"nonostante i depistaggi iniziali e la fatica di giungere alla verità.
Infine, degno di nota l'intervento del  piccolo Rinaldo che  legge   il suo pensiero su Peppino definendolo "un comunista bravo" scatenando numerosi applausi dalla platea. 

La voce di Peppino è viva ,ed agisce ancora attraverso Giovanni ribadendo che"Non c'è antimafia se non dal basso, nell'opposizione quotidiana, lontano dalla ribalta e dalle seduzioni del potere e dei soldi"




 

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