Il film Pride sottolinea dei valori e dei diritti a cui noi teniamo
particolarmente omettendo una parte fondamentale della sua storia e del
suo essere comunista. Completiamo quindi questo quadro con il seguente articolo.
di Peter Frost
‘Pits and Peverts’. L’eredità del comunista Mark Ashton
Ci sono voluti trenta anni alla BBC e all’industria cinematografica britannica
per raccontare l’incredibile storia di Mark Ashton.
Trenta
anni sono un lungo periodo di tempo, effettivamente un buon paio di anni in più
rispetto alla tragicamente breve vita di Ashton – una vita interrotta dall’
Aids a soli 26 anni nel 1987.
Mark, un mercuriale giovane irlandese, era un attivista per i diritti
gay e uno dei fondatori – alcuni direbbero il fondatore – di Lesbiche e Gay
Sostengono i Minatori (LGSM) durante l’epico sciopero degli anni ‘80 dei
minatori .
LGSM si misero insieme per sostenere i minatori britannici durante lo
sciopero lungo un anno del 1984-5.C’erano 11 gruppi LGSM in tutto il paese.
Quello di Londra era il più grande.
Il nuovo film PRIDE sarà sicuramente un grande successo. (…)
Mi
è piaciuto molto il film. Mi ha fatto ridere e mi ha fatto piangere, ma lascio
una recensione completa ad altri. C’è una storia più importante da raccontare.
Il
film parla di due difficili lotte parallele della classe lavoratrice. In primo
luogo la lotta di lesbiche e gay negli anni ‘80 contro il pregiudizio
omofobico, la violenza di strada e contro la minaccia terrificante del virus
HIV-Aids.
L’altra battaglia è stata quella dei minatori della Gran Bretagna per
fermare Margaret Thatcher e il suo governo che stavano uccidendo la loro
industria e il loro sindacato.
Quello è stato un periodo in cui Sir
James Anderton, allora
comandante della polizia della Grande Manchester, pronunciò la sentenza omofobica che
i malati di Aids gay vivevano in un
“fogna umana creata da loro stessi.”
Sui minatori in sciopero fu altrettanto grossolano. Descrisse picchetti
di massa e manifestazioni di strada come “atti di terrorismo” e i
sindacati come “una mafia industriale politicamente
motivata al lavoro.” Avrebbe
dovuto essere licenziato, ma la Thatcher sapeva che aveva bisogno degli alleati
della polizia reazionaria come Anderton nella sua battaglia per distruggere i
sindacati britannici, a cominciare dai minatori.
In
questo vortice storico Ashton è stato uno dei primi a rendersi conto della connessione tra due gruppi entrambi sotto attacco da parte della prepotente Thatcher,
del suo feroce governo e della sua polizia addomesticata e reazionaria.
Ashton
disse ai suoi amici attivisti gay: “Le comunità minerarie sono vittime della
prepotenza come lo siamo
noi, sono molestate dalla polizia, proprio come noi. Una comunità
dovrebbe dare solidarietà a un’altra. È davvero illogico dire: ‘Sono gay e sto
difendendo la comunità gay, ma non mi importa di nient’altro’ “.
La Thatcher, naturalmente, ebbe anche il sostegno incrollabile di
Rupert Murdoch e del suo terribile omofobico e anti-sindacale aborto di
giornale, il Sun.
I redattori del giornale senz’altro collegarono i due gruppi in quello
che doveva essere uno dei titoli più disgustosi mai scritti. “Pozzi e
pervertiti” esso urlava in enormi caratteri in prima pagina. Il Sun
chiaramente intendeva minare la causa e ridicolizzare i minatori in sciopero o
banalizzare il loro sostegno da parte di lesbiche e gay. In realtà finì per
avere esattamente l’effetto opposto.
I
cosiddetti pervertiti si appropriarono di quel titolo di prima pagina per
intitolare una grande manifestazione di raccolta fondi organizzata da LGSM di
Ashton all’Electric Ballroom di Camden, Londra. Il concerto stesso fu un
enorme successo – raccogliendo 5.650 sterline (l’equivalente di più di 20.000
sterline in moneta di oggi) per i minatori in sciopero e le loro famiglie nel
sud del Galles.
Al
concerto David Donovan, del NUM (National Union of Mineworkers) del Dulais,
disse al pubblico di almeno 1.500 persone, per lo più gay e lesbiche:
“Avete
indossato il nostro distintivo, ‘Coal not dole‘ (carbone non sussidio) e sapete
cosa significa subire aggressioni, quanto noi. Ora noi ci appunteremo il vostro
distintivo – noi sosterremo voi”.
“Le cose non cambieranno tutte d’un tratto, ma ora 140.000 minatori
sanno che ci sono altre cause e altri problemi. Sappiamo di neri e gay e
disarmo nucleare, e non sarà mai più lo stesso “.
La
raccolta fondi fu messa in evidenza dai Bronski Beat, il cui cantante Jimmy
Somerville avrebbe continuato con i Communards, un gruppo che avrebbe
registrato For A Friend, omaggio personale di Somerville a Ashton.
“Arriva l’estate e mi ricordo come avremmo marciamo / Avremmo Marciato
per l’amore e la pace, insieme mano nella mano.”
Il nuovo film PRIDE racconta una bella storia e la racconta bene, anche
se uno dei suoi temi principali è venuto fuori dai vari armadi è triste che un’anta
importante rimanga chiusa saldamente inchiodata.
Ashton
era molte cose, ma era prima di tutto un comunista. Non ha mai nascosto questo
fatto. Purtroppo il film non menziona quello che era uno dei fattori più
importanti che hanno guidato e ispirato Ashton in tutte le sue azioni.
Ho
conosciuto e lavorato, con Ashton durante lo sciopero dei minatori quando era
segretario generale della Lega dei giovani comunisti (YCL).
È
triste ma forse prevedibile che la BBC ha tenuto l’adesione di Ashton del
Partito comunista e il suo ruolo di primo piano nella YCL fuori dalla trama
completamente.
Ero
orgoglioso di lavorare con Ashton e altri comunisti nella raccolta di fondi e
di sostegno per i minatori.
Aiutammo
a picchettare centrali elettriche e depositi di carburante, organizzammo
raccolte di fondi , manifestazioni e raccolte per strada.
Il
feroce governo della Thatcher aveva sequestrato i fondi del NUM il che
significava che era inutile per i sostenitori inviare le donazioni tramite il
sindacato nazionale.
Al
contrario i gruppi di sostegno in tutta la Gran Bretagna adottarono le singole
comunità minerarie . Il Gruppo LGSM di Londra di Ashton si gemellò con Dulais
Valley nel sud del Galles.
Avevano
scelto quella particolare miniera dopo aver incontrato una certa riluttanza ad
accettare il sostegno di altri gruppi di minatori.
Ashton
e suoi compagni LGSM di Londra raccolsero una sorprendente cifra di 20.000
sterline per gli scioperanti visitarono il villaggio gallese in solidarietà e
per consegnare moneta, cibo e altri rifornimenti.
Le
alleanze che Ashton e la sua campagna instaurarono tra LGBT e sindacati si sono
rivelate un punto di svolta importante nello sviluppo delle lotte e delle
tematiche LGBT.
Gruppi di minatori cominciarono a sostenere e sottoscrivere e
partecipare a vari eventi del Gay Pride. Quello dei minatori e altri stendardi
sindacali furono alla testa della manifestazione del Gay Pride nel 1985 a
Londra.
Nello
stesso anno, in occasione della conferenza del 1985 del partito laburista a
Bournemouth, fu deliberato di impegnare il partito a sostenere i diritti di
uguaglianza LGBT.
La
questione era stata proposta e sconfitta precedentemente. Questa volta il
supporto unanime da parte del NUM determinò la vittoria nella votazione contro
una forte opposizione da parte di molti nell’esecutivo nazionale del partito
laburista.
Nel
1988 il NUM è stato tra gli alleati più convinti della campagna della comunità
LGBT contro la Section 28, il tentativo di vietare qualsiasi menzione
dell’omosessualità nelle scuole.
A
Ashton venne diagnosticato l’AIDS il 30 gennaio 1987. Solo 12 giorni dopo la
polmonite prese la sua giovane vita.
La
sua morte prematura suscitò una risposta straordinaria, non solo da parte della
comunità gay, ma anche della sinistra e del movimento operaio in generale.
Bandiere rosse, rosa e arcobaleno e striscioni delle unions dei
minatori tutte sventolavano al suo impressionante funerale a Lambeth.
La
sua memoria vive nel Mark Ashton Red Ribbon Fund. Il suo nome è ancora onorato
nelle valli ex minerarie del sud del Galles e ora il film PRIDE farà conoscere
almeno una parte della sua storia ad un pubblico molto più ampio.
Andate a vederlo. Vi farà ridere molto e piangere un po’, ma cosa più
importante vi spingerà ad agire – e questa è l’unica eredità che il comunista
Mark Ashton avrebbe mai voluto.
articolo originale dal Morning Star.
http://www.morningstaronline.co.uk/a-772e-Pits-and-perverts-the-legacy-of-communist-Mark-Ashton/a-772e-Pits-and-perverts-the-legacy-of-communist-Mark-Ashton#.VKH8-sD_Q
traduzione di Maurizio Acerbo
Il film Pride sottolinea dei valori e dei diritti a cui noi teniamo
particolarmente omettendo una parte fondamentale della sua storia e del
suo essere comunista. Completiamo quindi questo quadro con il seguente articolo.
di Peter Frost
‘Pits and Peverts’. L’eredità del comunista Mark Ashton
Ci sono voluti trenta anni alla BBC e all’industria cinematografica britannica per raccontare l’incredibile storia di Mark Ashton.
Trenta
anni sono un lungo periodo di tempo, effettivamente un buon paio di anni in più
rispetto alla tragicamente breve vita di Ashton – una vita interrotta dall’
Aids a soli 26 anni nel 1987.
Mark, un mercuriale giovane irlandese, era un attivista per i diritti
gay e uno dei fondatori – alcuni direbbero il fondatore – di Lesbiche e Gay
Sostengono i Minatori (LGSM) durante l’epico sciopero degli anni ‘80 dei
minatori .
LGSM si misero insieme per sostenere i minatori britannici durante lo
sciopero lungo un anno del 1984-5.C’erano 11 gruppi LGSM in tutto il paese.
Quello di Londra era il più grande.
Il nuovo film PRIDE sarà sicuramente un grande successo. (…)
Mi
è piaciuto molto il film. Mi ha fatto ridere e mi ha fatto piangere, ma lascio
una recensione completa ad altri. C’è una storia più importante da raccontare.
Il
film parla di due difficili lotte parallele della classe lavoratrice. In primo
luogo la lotta di lesbiche e gay negli anni ‘80 contro il pregiudizio
omofobico, la violenza di strada e contro la minaccia terrificante del virus
HIV-Aids.
L’altra battaglia è stata quella dei minatori della Gran Bretagna per
fermare Margaret Thatcher e il suo governo che stavano uccidendo la loro
industria e il loro sindacato.
Quello è stato un periodo in cui Sir
James Anderton, allora
comandante della polizia della Grande Manchester, pronunciò la sentenza omofobica che
i malati di Aids gay vivevano in un
“fogna umana creata da loro stessi.”
Sui minatori in sciopero fu altrettanto grossolano. Descrisse picchetti
di massa e manifestazioni di strada come “atti di terrorismo” e i
sindacati come “una mafia industriale politicamente
motivata al lavoro.” Avrebbe
dovuto essere licenziato, ma la Thatcher sapeva che aveva bisogno degli alleati
della polizia reazionaria come Anderton nella sua battaglia per distruggere i
sindacati britannici, a cominciare dai minatori.
In
questo vortice storico Ashton è stato uno dei primi a rendersi conto della connessione tra due gruppi entrambi sotto attacco da parte della prepotente Thatcher,
del suo feroce governo e della sua polizia addomesticata e reazionaria.
Ashton
disse ai suoi amici attivisti gay: “Le comunità minerarie sono vittime della
prepotenza come lo siamo
noi, sono molestate dalla polizia, proprio come noi. Una comunità
dovrebbe dare solidarietà a un’altra. È davvero illogico dire: ‘Sono gay e sto
difendendo la comunità gay, ma non mi importa di nient’altro’ “.
La Thatcher, naturalmente, ebbe anche il sostegno incrollabile di
Rupert Murdoch e del suo terribile omofobico e anti-sindacale aborto di
giornale, il Sun.
I redattori del giornale senz’altro collegarono i due gruppi in quello
che doveva essere uno dei titoli più disgustosi mai scritti. “Pozzi e
pervertiti” esso urlava in enormi caratteri in prima pagina. Il Sun
chiaramente intendeva minare la causa e ridicolizzare i minatori in sciopero o
banalizzare il loro sostegno da parte di lesbiche e gay. In realtà finì per
avere esattamente l’effetto opposto.
I
cosiddetti pervertiti si appropriarono di quel titolo di prima pagina per
intitolare una grande manifestazione di raccolta fondi organizzata da LGSM di
Ashton all’Electric Ballroom di Camden, Londra. Il concerto stesso fu un
enorme successo – raccogliendo 5.650 sterline (l’equivalente di più di 20.000
sterline in moneta di oggi) per i minatori in sciopero e le loro famiglie nel
sud del Galles.
Al
concerto David Donovan, del NUM (National Union of Mineworkers) del Dulais,
disse al pubblico di almeno 1.500 persone, per lo più gay e lesbiche:
“Avete
indossato il nostro distintivo, ‘Coal not dole‘ (carbone non sussidio) e sapete
cosa significa subire aggressioni, quanto noi. Ora noi ci appunteremo il vostro
distintivo – noi sosterremo voi”.
“Le cose non cambieranno tutte d’un tratto, ma ora 140.000 minatori
sanno che ci sono altre cause e altri problemi. Sappiamo di neri e gay e
disarmo nucleare, e non sarà mai più lo stesso “.
La
raccolta fondi fu messa in evidenza dai Bronski Beat, il cui cantante Jimmy
Somerville avrebbe continuato con i Communards, un gruppo che avrebbe
registrato For A Friend, omaggio personale di Somerville a Ashton.
“Arriva l’estate e mi ricordo come avremmo marciamo / Avremmo Marciato
per l’amore e la pace, insieme mano nella mano.”
Il nuovo film PRIDE racconta una bella storia e la racconta bene, anche
se uno dei suoi temi principali è venuto fuori dai vari armadi è triste che un’anta
importante rimanga chiusa saldamente inchiodata.
Ashton
era molte cose, ma era prima di tutto un comunista. Non ha mai nascosto questo
fatto. Purtroppo il film non menziona quello che era uno dei fattori più
importanti che hanno guidato e ispirato Ashton in tutte le sue azioni.
Ho
conosciuto e lavorato, con Ashton durante lo sciopero dei minatori quando era
segretario generale della Lega dei giovani comunisti (YCL).
È
triste ma forse prevedibile che la BBC ha tenuto l’adesione di Ashton del
Partito comunista e il suo ruolo di primo piano nella YCL fuori dalla trama
completamente.
Ero
orgoglioso di lavorare con Ashton e altri comunisti nella raccolta di fondi e
di sostegno per i minatori.
Aiutammo
a picchettare centrali elettriche e depositi di carburante, organizzammo
raccolte di fondi , manifestazioni e raccolte per strada.
Il
feroce governo della Thatcher aveva sequestrato i fondi del NUM il che
significava che era inutile per i sostenitori inviare le donazioni tramite il
sindacato nazionale.
Al
contrario i gruppi di sostegno in tutta la Gran Bretagna adottarono le singole
comunità minerarie . Il Gruppo LGSM di Londra di Ashton si gemellò con Dulais
Valley nel sud del Galles.
Avevano
scelto quella particolare miniera dopo aver incontrato una certa riluttanza ad
accettare il sostegno di altri gruppi di minatori.
Ashton
e suoi compagni LGSM di Londra raccolsero una sorprendente cifra di 20.000
sterline per gli scioperanti visitarono il villaggio gallese in solidarietà e
per consegnare moneta, cibo e altri rifornimenti.
Le
alleanze che Ashton e la sua campagna instaurarono tra LGBT e sindacati si sono
rivelate un punto di svolta importante nello sviluppo delle lotte e delle
tematiche LGBT.
Gruppi di minatori cominciarono a sostenere e sottoscrivere e
partecipare a vari eventi del Gay Pride. Quello dei minatori e altri stendardi
sindacali furono alla testa della manifestazione del Gay Pride nel 1985 a
Londra.
Nello
stesso anno, in occasione della conferenza del 1985 del partito laburista a
Bournemouth, fu deliberato di impegnare il partito a sostenere i diritti di
uguaglianza LGBT.
La
questione era stata proposta e sconfitta precedentemente. Questa volta il
supporto unanime da parte del NUM determinò la vittoria nella votazione contro
una forte opposizione da parte di molti nell’esecutivo nazionale del partito
laburista.
Nel
1988 il NUM è stato tra gli alleati più convinti della campagna della comunità
LGBT contro la Section 28, il tentativo di vietare qualsiasi menzione
dell’omosessualità nelle scuole.
A
Ashton venne diagnosticato l’AIDS il 30 gennaio 1987. Solo 12 giorni dopo la
polmonite prese la sua giovane vita.
La
sua morte prematura suscitò una risposta straordinaria, non solo da parte della
comunità gay, ma anche della sinistra e del movimento operaio in generale.
Bandiere rosse, rosa e arcobaleno e striscioni delle unions dei
minatori tutte sventolavano al suo impressionante funerale a Lambeth.
La
sua memoria vive nel Mark Ashton Red Ribbon Fund. Il suo nome è ancora onorato
nelle valli ex minerarie del sud del Galles e ora il film PRIDE farà conoscere
almeno una parte della sua storia ad un pubblico molto più ampio.
Andate a vederlo. Vi farà ridere molto e piangere un po’, ma cosa più
importante vi spingerà ad agire – e questa è l’unica eredità che il comunista
Mark Ashton avrebbe mai voluto.
articolo originale dal Morning Star.
http://www.morningstaronline.co.uk/a-772e-Pits-and-perverts-the-legacy-of-communist-Mark-Ashton/a-772e-Pits-and-perverts-the-legacy-of-communist-Mark-Ashton#.VKH8-sD_Q
traduzione di Maurizio Acerbo
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