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giovedì 22 gennaio 2015

Congresso PD padernese: troppe assenze, chiedetevi perché?


Leggendo dal blog "La scommessa" la relazione di Gianfranco Massetti, ex sindaco padernese, relativa al congresso PD cittadino, svoltosi domenica scorsa, siamo stimolati ad una puntuale e costruttiva replica.
Si parla di innovazione, progresso e cambiamento, ma non si capisce in quale direzione!
Se ci basiamo sulle politiche nazionali, vediamo solo un complessivo e profondo arretramento sui temi del lavoro, delle pensioni, dei giovani, dei diritti individuali e collettivi che non potrà aiutare le politiche locali.
L'analisi dell'esito del voto avvenuto lo scorso anno e di quello precedente evidenzia un decadimento delle proposte politiche territoriali e di una inesistente partecipazione alle esigenze della popolazione e alle lotte dei comitati e delle associazioni locali.
La coalizione di centro-sinistra che ha governato il nostro comune dal 2004 al 2009 è stata coesa perché ha realmente impostato e realizzato politiche innovative come il bilancio partecipato, sviluppo della partecipazione democratica di quartiere, proposte convenienti sulla 167, autocostruzione, edilizia popolare.
Politiche che la destra ha smantellato in presenza di una opposizione del PD che è stata purtroppo troppo morbida per non dire inesistente se non connivente con la maggioranza.
Questo genera sfiducia e smarrimento. Se gli iscritti sono pochi, può essere un problema generalizzato, ma per il PD probabilmente è dovuto alla sua trascurabile se non inesistente presenza su temi scottanti e sensibili quali la Rho-Monza, la 167, il tema dell'antifascismo, i lavoratori Eureco, la presenza di amianto sul territorio, l'ambiente con il caso della Leganti, la chiusura dei quartieri, i diritti civili...

Per chi è di sinistra è fondamentale collaborare con chi agisce realmente ispirandosi ad idee di sinistra, in difesa dei diritti dei lavoratori e delle persone più svantaggiate, dell'ambiente e del territorio, della democrazia e dell'antifascismo e non con chi cerca compromessi o si fa condizionare dalle destre a tutti i livelli e realizza politiche liberiste imposte da potentati economici e lobbistici.
Per esempio oggi un tema non trattato, addirittura nascosto, e che potrebbe condizionare in futuro la vita di tutti noi, è relativo alla sottoscrizione del T.T.I.P (Transatlantic Trade & Investment Partnership), un trattato che favorisce le multinazionali ed i potentati economici a scapito della nostra alimentazione, ambiente e diritti che vede il governo Renzi intenzionato a siglarlo.

Caro Gianfranco, non basta rinnovare il Direttivo del partito per respirare aria nuova, le vere alternative partono da idee realmente di sinistra che non facciano pagare il peso della terribile crisi sempre alle classi più deboli ed agire rimboccandosi le maniche e lavorando costantemente e coerentemente in questa direzione.

In questo momento la silente Paderno Dugnano ha bisogno di politiche e persone che abbiano coerenza con la tradizione e con quanto proclamato e per ristabilire quella fiducia nella soluzione dei tanti problemi che la gente si trova ad affrontare quotidianamente.

Nel caso non concordassi con queste scelte... auguri. 

Il Direttivo del Circolo PRC “A. Casaletti” - Paderno Dugnano


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