L'Anpi Savona ribadisce la propria contrarietà nei confronti del Comune di Noli per la targa dedicata alla Brigatista Nera Giuseppina Ghersi.
La riflessione di Ivano Tajetti Anpi Provinciale di Milano apparsa oggi sulla sua pagina fb riporta al giusto posto una verità ormai da tempo volutamente ignorata.
"Anime belle" Vi è bastato l'ennesimo articolo su una ragazzina uccisa
dai Partigiani nel 1945... Una storia riproposta da cinquanta anni
dai fascisti, da sempre viene usata da chi
naturalmente dimentica che cosa c'era nella nostra terra nel 1944/45 e
come era l'Italia durante la Seconda Guerra Mondiale dopo vent'anni di
dittatura fascista.
Il mio parere.? Piena adesione alla posizione che
ANPI Savona tiene da sempre, il loro documenti sulla "storia"
sono spesso ignorati e sarebbe utile andarseli a rileggere... prima di
dare credibilità ad articoli e giornalisti, a posizioni che spesso
contrastano verità storiche che da sempre hanno denunciato "anche"
errori e misfatti da parte dei Partigiani, il tutto attenendosi a chi
purtroppo la storia l'ha vissuta, senza alimentare polemiche e spunti
prettamente fascisti o meglio di chi vuole distorcere la storia per
legittimarsi. -
"Solo la presenza del Comitato di Liberazione Nazionale e dei
Comandi Partigiani riuscì ad impedire che la Liberazione si trasformasse
in un massacro e infatti pochi furono i casi di giustizia sommaria –
che giustizia non è – ma che furono il risultato dell’odio seminato con
le atrocità compiute dai fascisti e dai nazisti. E’ in quel contesto
storico che avviene la violazione e l’uccisione di Giuseppina Ghersi. E
se qualcuno vuole fare davvero qualcosa per la sua memoria dovrebbe
vigilare ed agire per impedire che il fascismo risollevi la testa, come
invece sta accadendo in questi tempi in cui organizzazioni neofasciste e
razziste operano seminando ancora odio in Italia ed in Europa".
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