Pochi giorni fa una delegazione del circolo di Rifondazione Comunista di Partinico si è recata ad Amburgo per far visita al compagno Emiliano Puleo, detenuto ormai da circa due mesi nel carcere di Billwerder della città tedesca.
L’incontro
con Emiliano si è svolto in un clima di forte emozione. Nonostante la
prigionia si trova però in buone condizioni anche se la lunga detenzione
comincia ormai a farsi sentire. Le lunghe giornate di noia sono
alleviate dalle numerosissime lettere che gli arrivano dai compagni
siciliani e da ogni parte d’Europa. Il calore e la solidarietà che
arrivano all’interno del carcere stanno aiutando ad affrontare la
detenzione con maggiore forza e dignità nella consapevolezza di essere
dalla parte del giusto. Le assurde restrizioni che la direzione del
carcere aveva, inizialmente, imposto sono state allentate e, di
conseguenza, i detenuti possono ricevere i libri che, data la situazione
in cui si trovano, rappresentano un importante momento di “evasione”.
In
Germania l’opinione pubblica tedesca sta cominciando lentamente a
prendere consapevolezza di cosa è realmente accaduto nei giorni del G-20
e di come la polizia ha condotto la gestione dell’ordine pubblico.
Alcuni filmati, forniti per altro dalla stessa polizia, smentiscono
molte delle ricostruzioni che coinvolgono i manifestanti arrestati in
quei giorni.
La
delegazione ha inoltre incontrato il deputato della “Die Linke” Martin
Dolzer , portavoce Giustizia del gruppo della sinistra tedesca nel
Parlamento di Amburgo. Il parlamentare ha spiegato che, proprio a
ridosso del vertice, sono state inasprite le norme che regolano le
manifestazioni di piazza; ha sottolineato come il capo della polizia
tedesca si sia contraddistinto per la sua linea dura e poco rispettosa
dei diritti umani. Ha
inoltre rilevato un atteggiamento di accanimento, soprattutto nei
confronti degli “stranieri”, da parte dei giudici tedeschi; questa linea
dura proprio ieri ha fatto la prima vittima. Il processo nei confronti
di un manifestante olandese si è concluso infatti con la condanna, senza
il beneficio della condizionale, a due anni e sette mesi di detenzione,
pena perfino più elevata di quella richiesta dal pubblico ministero
stesso che era di un anno e nove mesi. Cogliamo l’occasione per
esprimere la nostra solidarietà e vicinanza al compagno olandese,
vittima designata di una giustizia che, in questa occasione, si sta
dimostrando estremamente iniqua. Se queste pesanti condanne saranno
applicate anche nei prossimi processi, conclude Martin Dolzer, ciò si
configurerebbe come un attacco inaccettabile e preoccupante sui diritti
fondamentali.
Nei
prossimi giorni la difesa di Emiliano sarà affiancata da un secondo
difensore per garantire al nostro compagno la massima tutela nella fase
processuale. Nel frattempo continuiamo con le manifestazioni di
solidarietà e sostegno morale a Emiliano; dopo l’iniziativa svolta
domenica scorsa a Partinico, il giorno tre settembre in Piazza
Verdi a Palermo si terrà un presidio contemporaneamente a un sit-in che
si svolgerà davanti al carcere di Billwerder di Amburgo.
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