Val Trebbia terra che si estende dalla pianura piacentina all'Appennino e che raggiunge parte della provincia genovese. Terra che riconosce nei mesi estivi la sopravvivenza per un intero anno.
Luoghi ricchi di verde, ricchi di storia ma abbandonati per mancanza di possibilità lavorative .
Cerignale è un comune di 127 persone a circa 750mt di altezza amministrato da Massimo Castelli .
Un borgo fra i piu' belli e caratteristici dove le persone si riappropriano di spazi comuni come il forno e la possibilità di cenare e cantare tutti assieme.
Si fa presto a dire che gli amministratori son tutti uguali, sempre
pronti a prendere, commenti sbrigativi che non tengono conto di chi
invece si prodiga ed ama profondamente il luogo che lo ha eletto primo
cittadino. Cerignale un esempio che molti comuni della Val Trebbia
dovrebbero prendere in considerazione, la depressione, l'essere rimasti
in pochi anzi pochissimi puo'risultare uno stimolo per riproporre e
rilanciare posti a tanti di noi cari. Massimo Castelli ne è sicuramente
punto vivo e di forza, un borgo che sa di ritorno alle origini di un
popolo contadino che ha saputo resistere alla guerra e alla fame,
un'atmosfera condita di tanta socialità che si respira passeggiando,
dove le persone si riappropriamo del loro essere "umani" .Angoli dove anche la nostrra visione spazia verso un
panorama verde assieme ad una piazza dove appaiono personaggi come
Nelson Mandela, Jimi Hendrix, Falcone e Borsellino divenuti cosi' parte
di una Val Trebbia che delle sue acque riesce a farne punto di
riferimento e cavallo di battaglia. Vi sono angoli ricchi di fiori, di
ricordi contadini e di quello che eravamo noi popolo di migranti oggi
incattivito e dimentico di quel che abbiamo sofferto,ancora una volta
strumentalizzato da quell'infame potere di pochi che vogliono gestire
la mente di molti.
Merita sicuramente una visita tutto il paese con una capatina al ristorante albergo del pino dove si possono gustare specialità del luogo assaporando una cucina casereccia e semplice come i panorami verdi che si assaporano sotto uno splendido pergolato dove l'uva appare già in via di maturazione.
Un grazie vivissimo per questo spaccato di splendido
"comune" bene di cui molti non sono consci ma che in alcuni suscita
ancora voglia di nuovi cammini tenendo ben presente che gli altri siamo
sempre noi.
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