Riceviamo da Serena Campani (insegnante e giornalista) questo articolo che volentieri pubblichiamo e rilanciamo sull'attuale situazione in Venezuela e Nicaragua
Nella serata di lunedì 30 Aprile si è svolta a Riglione -Pisa-
presso la Casa del Popolo di Pisanello, una interessante iniziativa su
temi riguardanti l'America Latina, organizzata dal Giga (Gruppo
Insegnanti Geografia Autorganizzati) in collaborazione con le
associazioni Ita-Nica, Italia-Cuba e con la redazione pisana di Lotta
Continua. Ospiti d'onore della serata Eduardo Barranco, console generale
aggiunto de segunda del consolato venezuelano di Milano e Geraldina
Colotti, giornalista e scrittrice, venuta in Toscana per presentare il
suo ultimo libro Dopo Chávez. Come nascono le bandiere.
Il Prof. Andrea Vento, ha aperto la serata facendo una breve
introduzione sulla complessa situazione attuale dell'America Latina,
soffermandosi in particolare sulle dinamiche economiche e geopolitiche
in corso.
In seguito Mauro Rubichi e Andrea Grillo, che si occupano di
cooperazione internazionale col Nicaragua, hanno provato a tirare le
fila dei fatti che stanno proprio in questi ultimi giorni accadendo in
quel paese e di cui la stampa internazionale pare essere ancora poco
informata.
Come inquadrare la complessa situazione seguita alla sconfitta
dell'ultima rivoluzione del secolo scorso? Gli ospiti hanno tentato di
problematizzare il tema mostrando i tanti attori e le ingerenze che
agiscono contro i paesi progressisti in un quadro geopolitico
caratterizzato dal ritorno di forze reazionarie in America Latina.
Alcuni interventi del pubblico hanno fatto inoltre notare la consonanza
delle violenze scoppiate con sospetta simultaneità in Nicaragua con le
devastazioni mercenarie che hanno attaccato per mesi il Venezuela
bolivariano.
Infine Geraldina Colotti ha parlato del suo ultimo lavoro, un libro che partendo dalla morte di Chávez
affronta e ricostruisce le vicende venezuelane del governo Maduro
arrivando fino al dicembre scorso. Un volume che inquadra la rivoluzione
bolivariana nel portato storico di quelle novecentesche e ne identifica
innovazioni e criticità.
A conclusione è intervenuto il console Eduardo Barranco. Il
diplomatico ha delineato un quadro della situazione del Venezuela che
alle soglie delle elezioni si sta trovando a fronteggiare un attacco
internazionale mediante un blocco economico e finanziario guidato in
prima linea dagli Stati Uniti.
Tuttavia, seppure in difficoltà a causa della situazione
internazionale avversa, il Venezuela non si arrende e sta continuando
nel suo percorso verso il socialismo: proprio pochi mesi fa è stata
consegnata la due milionesima casa popolare completamente ammobiliata.
Il Venezuela, stato con circa 30 milioni di abitanti, ricco di petrolio,
riserve di gas naturale, oro e acqua, fa assai gola agli Stati Uniti,
che dopo l'elezione di Trump hanno attuato una politica economica molto
aggressiva a livello internazionale, portando i loro alleati a fare
altrettanto.
Il 20 Maggio si svolgeranno le elezioni presidenziali e il console è
ottimista e ha ragioni per ritenere che il presidente Maduro verrà
rieletto come rappresentante del popolo e del socialismo bolivariano.
Entrambi gli ospiti hanno però fatto appello alla vigilanza
internazionale per smascherare e contrastare le operazioni di
boicottaggio della democrazia partecipata venezuelana, programmate dalle
forze conservatrici dentro e fuori il paese. “Dobbiamo prepararci -ha
detto Barranco- a un periodo simile a quello sofferto da Cuba durante il
cosiddetto “perìodo especial”. Con la differenza – ha aggiunto- che il
Venezuela non è un'isola, è ricco di risorse e con la coscienza del
popolo organizzato e con la solidarietà internazionale l'imperialismo
subirà un'altra sconfitta”.
Nel frattempo è stata organizzata una campagna stampa a livello
internazionale in sostegno al Venezuela volta a contrastare la “guerra
mediatica” che i media main stream stanno portando avanti da mesi ormai.
In Facebook e sugli altri social network si può aderire alla attività
del Comando Comunicacional Internacional con l'hashtag #Tod@sconMaduro
per sostenere la candidatura del presidente Nicolàs Maduro allle
presidenziali del 20 Maggio.
Ha detto Geraldina Colotti, coordinatrice della campagna in Italia:
“Se siamo capaci di spiegare al vicino perché difendere il Venezuela è
difendere la possibilità che esista un'altra opportunità per il
socialismo, anche in questo secolo e anche in questa Italia senza
memoria, abbiamo già compiuto un pezzo importante del cammino comune”.
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