A Novate Milanese pochi giorni fa si è svolta un’assemblea con una trentina di partecipanti tra cui diversi giovani delle scuole superiori che non si erano mai visti, che ci hanno chiesto di proseguire nella costruzione di Potere al Popolo.
La nostra discussione si è incentrata sulle proposte di campagna referendaria contro il pareggio di Bilancio e per difendere e rilanciare il ruolo della scuola pubblica; faremo banchetti unitari in tutti i comuni in cui siamo presenti. E’ necessario costruire una campagna nazionale per l’abolizione della Legge Fornero e del Jobs Act e per la riduzione dell’orario di lavoro a parità di salario,
rilanciando la nostra presenza davanti alle fabbriche e nei luoghi
della precarietà e dello sfruttamento come ad esempio il centro
commerciale di Arese o le tante aziende e false cooperative della
logistica sparse nel nostro territorio. Salute e ambiente, oltre alla precarietà e alla vertenza lavorativa e contrattuale
sono invece i temi su cui la maggior parte dei compagni sono impegnati
localmente. Contrasto alla chiusura di presidi ospedalieri e alla
pericolosa “riforma” dei gestori delle malattie croniche, apripista per
una completa privatizzazione del sistema di prevenzione sanitaria in
Lombardia. Contrasto alle grandi opere sul territorio di tutta la
regione Lombardia in difesa della vocazione produttiva e agricola sempre
più aggredita dalla cementificazione e dalle autostrade come la Tem e
la Rho Monza, già realizzate e altre ancora in fase di progettazione.
Per proseguire nel percorso unitario di Potere al Popolo, stiamo pensando ad una assemblea pubblica su lavoro e precarietà
a Paderno Dugnano a cui invitare esponenti del sindacalismo di base e
compagni della sinistra Cgil (Il sindacato è un’altra cosa) che si sta
avvicinando al XVIII congresso. Il 12 aprile nel comune di Bresso si terrà la prima assemblea in assoluto di Potere al Popolo,
per verificare tra le altre cose la possibilità di aggregare un gruppo
di aderenti a Potere al Popolo e, se possibile, lanciare una nostra
lista alle amministrative del 10 giugno.
La riunione, durata 3 ore,
ha visto oltre 20 interventi e una discussione appassionata e accesa ma
rispettosa delle sensibilità e differenti posizioni espresse, al
termine della quale si è deciso di diramare il presente comunicato e di
ribadire l’urgenza della costruzione di un processo di partecipazione
democratica dal basso, attraverso l’indizione di assemblee territoriali e
tematiche locali che individueranno le questioni politiche su cui
intervenire e i gruppi di lavoro che dovranno occuparsene.
Divisi siamo niente, uniti vinceremo!
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