Il 25 aprile è gioire è manifestare nelle piazze, purtroppo a Cinisello comune non molto lontano da Paderno D. non sempre è possibile, la denuncia della segretaria Prc Nadia Rosa con il seguente comunicato che racconta come si sono svolti i fatti nella mattinata in cui era previsto il corteo cittadino.
25 APRILE 2016 – 25 APRILE 2017. COS’E’ CAMBIATO A CINISELLO?
Storia triste in una giornata di Festa.
Un anno passa in fretta, ma in politica spesso può portare con se cambiamenti epocali, anche in una cittadina dalla marcata tradizione democratica come Cinisello Balsamo.
Sono ormai passati una decina d’anni dalla mia prima elezione a
Segretaria cittadina del Partito della Rifondazione Comunista, incarico
che sono orgogliosa e onorata di ricoprire tutt’oggi.
Ebbene MAI
avrei pensato di dover denunciare un fatto di simile, un episodio
politicamente gravissimo di cui è stato vittima il nostro Partito (e non
solo), proprio il giorno delle celebrazioni per la Liberazione dal
Nazifascismo.
Tutto è
cominciato come ogni anno, con le compagne e i compagni riuniti fuori
dalla chiesa in Piazza Soncino, in attesa della partenza del Corteo
cittadino.
Dispiegate le bandiere ed il nostro striscione, che io
stessa ho portato insieme alle altre compagne e compagni lungo tutto il
percorso (ogni anno ne facciamo uno diverso dato che per la nostra
comunità il 25 Aprile rappresenta, insieme al 1 maggio, l’appuntamento
più importante dell’anno), ci uniamo alle altre forze politiche e
associazione presenti, intonando canti gioiosi e slogan, nonostante
quest’anno avessimo dimenticato il megafono che di consueto utilizziamo
in questa occasione affinché si uniscano alla festa anche le numerose
cittadine e cittadini che si affacciano dai balconi applaudendo al
passaggio del corteo.
Eravamo comunque felici in quanto lo
spezzone in cui abbiamo sfilato era particolarmente animato e colorato,
grazie alla presenza delle compagne e dei compagni del Collettivo 20092 e
le famiglie del Movimento Casa ( che, con i loro numerosi bambini,
hanno un pochino abbassato l’età media di un corteo dove purtroppo il
bianco dei capelli era il colore preponderante ).
Carichi e
festosi, nonostante la pioggia che ha determinato un piccolo
rallentamento del pezzo in cui sfilavamo, riusciamo anche noi ad
arrivare all’imbocco di Piazza Gramsci, pronti ad ascoltare il comizio
delle Istituzione e dei rappresentanti dell’Anpi.
Ma l’accoglienza
che abbiamo ricevuto non è stata quella di sempre: niente applausi per
noi questa volta, ma una dottoressa della questura accompagnata dai suoi
colleghi, che blocca il nostro striscione e le nostre bandiere
all’altezza della Banca e ci dice che non ci è consentito accedere alla
piazza in quanto il nostro corteo non risultava autorizzato.
Sgomenti facciamo presente che siamo parte del corteo cittadino, con il quale abbiamo sfilato dall’inizio della Manifestazione.
A quel punto ci viene contestato il fatto di non aver comunicato in
prefettura la presenza dello striscione e, alle nostre rimostranze (sono
13 anni che portiamo uno striscione, sempre diverso, alla
manifestazione cittadina e nessuno ci ha mai informato si trattasse di
una pratica illegale) ci è stato chiesto, anzi no, ordinato, di fornire i
documenti per l’identificazione…chissà se l’Associazione dei Cani della
Protezione Civile aveva segnalato la presenza del proprio
striscione..speriamo, altrimenti sono certa avrebbero ricevuto il nostro
stesso trattamento, cosa davvero un pochino triste in una giornata di
Festa.
Siamo invece certi che a ricevere il nostro stesso
trattamento siano stati i compagni e le compagne dello Spazio 20092, ai
quali invece è stato contestato l’utilizzo non autorizzato del megafono.
E pensare che noi eravamo così contenti che l’avessero portato, visto
che noi quest’anno, come detto, a differenza degli scorsi (almeno 13)
anni l’abbiamo dimenticato.
A loro va la nostra solidarietà.
Dopo essere stati identificati siamo infine arrivati in piazza, in tempo
per ascoltare gli appelli all’unità, per sentire parlare di Gramsci,
dell’importanza della lotta partigiana e per il ringraziamento di aver
partecipato anche quest’anno alla manifestazione cittadina.
Scriviamo sentire, ascoltare e non VEDERE in quanto, davanti al nostro
striscione, si sono posizionate le forze dell’ordine e quindi non siamo
riusciti a veder bene quanto accadesse sul palco.
Il Partito
della Rifondazione Comunista di Cinisello Balsamo ritiene quanto
accaduto e sopra descritto politicamente gravissimo.
Pertanto chiede
alla Sindaca Siria Trezzi di verificare in tempi brevi l’accaduto con
le forze dell’ordine, affinché si chiarisca se da oggi a Cinisello
Balsamo questo è il trattamento che deve aspettarsi una forza politica
democratica che ha fatto dei valori della Resistenza antifascista la
base del suo agire politico, e se lo stesso trattamento sarà riservato a
tutti le giovani e i giovani che, anche se in modo critico rispetto
all’Amministrazione, si impegnano nella Città per migliorarla e renderla
più accogliente
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