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lunedì 16 febbraio 2015

Costituzione:una questione democratica

Momenti di grande fermento e cambiamento quelli che in questi ultimi giorni animano il nostro governo. Variare la Costituzione , in particolare  l'art.78:" Le Camere deliberano lo stato di guerra  e conferiscono al Governo i poteri necessari " definito ormai  articolo simbolico ,
cosi' come il fastidioso "l'Italia ripudia la guerra" verranno  sepolti per lasciar spazio a quel nuovo e a quelle riforme che faranno ripartire il nostro Paese.
Oggi il ricordo di Piero Calamandrei e delle sue parole piu' vive che mai dovrebbero far riflettere chi ha intrapreso nuove strade.
 Assemblea costituente del 7.3.1947.
"-Io mi domando, onorevoli colleghi, come i nostri posteri, tra cento anni, giudicheranno questa nostra Assemblea costituente.
Se la sentiranno alta e solenne come noi oggi sentiamo alta e solenne.

Credo che i nostri posteri sentiranno più di noi, tra un secolo, che da questa nostra Costituente è nata veramente una nuova storia e si immagineranno che in questa nostra assemblea, mentre si discuteva della nostra Costituzione repubblicana, seduti su questi scranni non siamo stati noi, uomini effimeri i cui nomi saranno cancellati e dimenticati, ma sia stato tutto un popolo di morti, di quei morti che noi conosciamo ad uno ad uno, caduti nelle nostre file, nelle prigioni e sui patiboli, sui monti e nelle pianure, nelle steppe russe e nelle sabbie africane, nei mari e nei deserti, da Matteotti a Rosselli, da Amendola a Gramsci fino ai giovinetti partigiani.
Essi sono morti senza retorica, senza grandi frasi, con semplicità, come se si trattasse di un lavoro quotidiano da compiere, il grande lavoro che occorreva per restituire all’Italia libertà e dignità.
Di questo lavoro si sono riservata la parte più dura e più difficile, quella di morire, di testimoniare con la Resistenza e la morte la fede nella giustizia.
A noi è rimasto un compito cento volte più agevole, quello di tradurre in leggi chiare, stabili e oneste il loro sogno di una società più giusta e più umana, di una solidarietà di tutti gli uomini alleati a debellare il dolore.
Assai poco, in verità, chiedono i nostri morti, non dobbiamo tradirli.-"
SE QUALCUNO, FRA QUELLI CHE DI NOTTE E DA SOLI, HA VOTATO IL SOVVERTIMENTO DELLA COSTITUZIONE NATA DALLA RESISTENZA VOLESSE RISPONDERGLI.........

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