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mercoledì 11 gennaio 2017

PADERNO DUGNANO TRAFFICO IN TILT

Il ritorno alla normalità dopo le festività natalizie come era prevedibile lascia il posto al solito caos generato dagli orari  di punta in cui molti automobilisti attraversano la nostra citta',
Oggi,  impraticabile Via Rotondi, causa lavori in corso alla stazione di Via IV Novembre  con un passaggio a livello preso d'assalto e con lunghe code nel centro. 
Un disagio in aumento che dovrebbe far riflettere o  cercare migliorie nel far defluire almeno gli autobus verso altri percorsi per non intasare ulteriormente le vie a senso unico del quadrilatero ,soprattutto evitando il triste spettacolo di auto che pur di abbandonare la coda si lanciano sulla pista ciclabile .
Come era stato evidenziato la scorsa settimana, inquinamento dell'aria ed inquinamento acustico vanno di  pari passo  aggravando la situazione in caso di precipitazioni nevoso che a breve dovrebbero giungere  anche nelle nostre zone.
 

COMO E I MIGRANTI DIMENTICATI

Passati svariati mesi dall'estate 2016, abbiamo chiesto un aggiornamento sulla questione migranti di Como a Fabrizio Baggi Prc che   sappiamo difficile nonostante i continui appelli di intervento  rivolti alle istituzioni dall'associazione  Como senza Frontiere .  Purtroppo l'arrivo del freddo rappresenta sempre  un ostacolo in piu' alla già precaria situazione in cui vengono a trovarsi queste persone troppo spesso dimenticate da chi dovrebbe occuparsene in modo civile.


A quattro mesi dall’apertura del “campo governativo “ di CRI e Prefettura la situazione che si trovano a vivere le persone che hanno scelto di utilizzarlo è tutt’altro che facile.
Partendo dal presupposto che, allo stato attuale delle cose,  solo minori, donne e nuclei familiari (marito, moglie e figli) hanno la possibilità di accedervi ed  il risultato è che, dopo un lungo periodo di sovraffollamento oggi abbiamo un campo utilizzato per metà e ed una cinquantina di persone che ogni notte cercano un riparo di fortuna. Prima dell’arrivo del grande freddo nei luoghi nascosti della città contrastati dalla repressione delle forze dell’ordine che doveva impedire la formazione di “bivacchi” o “accampamenti improvvisati” ; poi nella solita ed indipendente parrocchia di Rebbio accompagnati gruppi di volontari che ogni notte fanno delle ronde definite “solidali”.
Contro le nostre aspettative, e venendo meno a tutte le garanzie che le istituzioni avevano dato oggi il campo rivela la sua unica funzione ovvero ristabilire il “decoro urbano”, sgomberare la stazione San Giovanni e nascondere i migranti dalla vista e dalla memoria della cittadinanza lariana.
Nessuna iniziativa di integrazione viene svolta nel campo gestito da CRI, bensì solamente all’esterno e, ancora una volta, esclusivamente su base volontaria. In uno spazio di una ex circoscrizione due volte alla settimana si tengono lezioni di lingua italiana e momenti di intrattenimento musicale accostati al rito del the.
Sempre su base volontaria vengono svolti servizi importanti quali il sostegno psicologico da parte di Medici Senza Frontiere  e l’assistenza legale da parte dell’Osservatorio Giuridico per i Diritti dei Migranti.
Ancora una volta è da segnalare una fortissima mancanza di intervento da parte del’amministrazione comunale a guida PD che dovrebbe rielaborare un piano politico globale per far si che una città di frontiera come la nostra sia pronta ad accogliere, integrare ed aiutare le persone in transito. Infine dovrebbe prendere una posizione sulla barbara pratica delle deportazioni.
Altro gravissimo problema che il campo ha dimostrato di non saper (o voler) risolvere è quello della gestione dei minori non accompagnati. Il DL 18 agosto 2015/n°142 che disciplina le misure di accoglienza per i minori stranieri non accompagnati prevede che in presenza di arrivi consistenti e ravvicinati vengano disposte strutture ricettive temporanee apposite. Questo a Como non avviene ed all’interno del campo convivono adulti e moltissimi ragazzi minorenni creando così spiacevoli situazioni fino ad arrivare alle tragedie appena sfiorate quali il tentato suicidio di una ragazzo di sedici di qualche settimana fa che non appena uscito dall’ospedale è stato reintrodotto nel campo.
La Rete Como Senza Frontiere ha fatto richiesta al Comune, circa un mese fa, di mettere a disposizione  uno spazio per implementare il servizio dei dormitori cittadini i cui posti erano insufficienti già prima dell’emergenza migranti. In questo modo nessun migrante correrebbe il rischio di morire assiderato come stava per succedere già un paio di volte dall’inizio del freddo invernale. Ad oggi non è ancora stata data risposta perché la politica del Comune ed anche delle associazione che come Caritas dovrebbero occuparsi di accoglienza sembra essere quella di fornire un servizio il più scadente possibile (o di non fornirlo affatto) per disincentivare gli arrivi e scoraggiare le persone in transito.
Questa situazione non è da imputare soltanto alla nostra città ma è la lampante conseguenza di una politica migratoria italiana ed europea che considera i migranti dei numeri e che permette la libera circolazione dei capitali ma non delle persone.

Como, 11 gennaio 2017


lunedì 9 gennaio 2017

RIFONDAZIONE OSPITA CHI RISCHIA L'ASSIDERAMENTO

Il Partito della Rifondazione Comunista pur nel suo piccolo dimostra come sempre grande umanità e disponibilità nell'aiuto che dovrebbe essere fornito da altre strutture.
Il significato è contenuto in questo piccolo post  di Paolo Ferrero che riassume il tipo di società "umana" in cui Rifondazione Comunista continua a credere.

Ieri, nove richiedenti asilo che rischiavano l'assideramento a Pordenone, sono stati ospitati nella sede provinciale di Rifondazione Comunista per passare la notte. Questo in base ad un elementare principio di umanità che evidentemente gli amministratori comunali di Pordenone non conoscono. Fa impressione che, appena passato il Natale, amministrazioni locali che allestiscono presepi e inneggiano al cristianesimo, non siano per nulla preoccupati che i novelli Giuseppe, Maria ed anche Gesù - per non parlare dei re magi - possano tranquillamente morire assiderati. Noi comunisti la pensiamo in modo diverso. Per noi gli uomini e le donne sono tutti eguali e tutti hanno diritto a non morire di freddo. Anche per questo oggi saremo in piazza a Gorizia per denunciare la ipocrita gestione delle politiche migratorie dei governi europei che vogliono costruire nuovi CIE, come a Gradisca, o centri di smistamento, come a Cona (VE), che sono luoghi indegni.



sabato 7 gennaio 2017

PADERNO DUGNANO LAVORI IN CORSO

Terminati i festeggiamenti per il nuovo anno ,la città riprende piano piano  il suo aspetto  quotidiano: cantieri aperti sulla Milano-Meda ed anche in pieno quadrilatero per il rinnovo della stazione in Via IV Novembre. Smog e code in agguato o piu' semplicemente ritrovano  la loro normalità assieme alle tante malattie che ne conseguono: allergie,malattie dell'apparato respiratorio e stress .
A nulla valgono gli allarmi che durante gli ultimi giorni abbiamo ascoltato dai mass-media dove si evidenziava l'enormità di  smog che possiedono le nostre citta' ma di questo noi padernesi  ne siamo pienamente consci comprese le lotte degli anni scorsi per un interramento della Rho-Monza , proposte inascoltate assieme a quelle piccole e discrete mitigazioni richieste  per poter riavere un minimo di equilibrio rispetto al mostro di 14 corsie con cui si è costretti a convivere.
Vengono in mente quelle parole di una vecchia canzone piu' attuale che mai:
 "Là dove c'era l'erba ora c'è
una città,
e quella casa
in mezzo al verde ormai,
dove sarà?"

Inquinamento dell'aria,inquinamento acustico il male del nostro tempo a cui dobbiamo far fronte cercando l'equilibrio attraverso i polmoni verdi che non devono venire a mancare, mai!

NAZIFASCISMO A MILANO

Continuano,purtroppo, le manifestazioni neofasciste che trovano sempre piu' terreno fertile nelle amministrazioni che paiono non accorgersi di concedere con tanta facilità spazi ad organizzazioni xenofobe e razziste.
Le proteste dei Comitati Lombardi Antifascisti , Anpi e Arci fanno riferimento all'applicazione di quella Costituzione che in tanti hanno difeso durante l'ultimo Referendum del 4 dicembre 2016.
Il 14 gennaio 2017 Forza Nuova con un manifesto choc   prevede una manifestazione proprio  a Milano città Medaglia d'Oro della Resistenza.
Pubblichiamo l'appello dell'Anpi Prov.le di Milano , dell'Arci di Milano ,del Comitato Lombardo Antifascista e Memoria Antifascista a cui si unisce anche il nostro circolo PRC A. Casaletti e il post sulla pagina PRC Prov.le di Milano : condividiamo l'appello di Memoria Antifascista, e ne condividiamo anche la preoccupazione e lo sdegno. Come PRC siamo pronti a reagire insieme a tutte le realtà e singoli antifascisti. Nessuna manifestazione fascista sarà tollerata, e ci uniamo alla richiesta di intervento fermo e risoluto da parte delle autorità preposte e del Sindaco affinchè non ci tocchi vedere per l'ennesima volta nelle nostre strade manifestazioni di questo genere

È stato ufficialmente preannunciato un corteo nazionale di Forza Nuova nel centro di Milano per sabato 14 gennaio alle 17.30. Nella locandina che lo pubblicizza e che recita “Per la sovranità in piazza!”, le immagini rimandano alle adunate del regime mussoliniano degli anni Venti e Trenta, con schiere di militi disegnate, alcune con il fez e la bandiera nera impugnata. Un’aperta ed esplicita apologia del fascismo. Ricordiamo a tale proposito che ben due sentenze della Cassazione hanno già da tempo (nel 2010 e nel 2011) ritenuto legittimo equiparare Forza Nuova a una formazione “antisemita” e definirla come “nazifascista”.
Chiediamo a maggior ragione alle autorità se e come sia stato possibile autorizzare tale evento nelle vie centrali della città. Forza Nuova da tempo sta cercando un proprio spazio a destra della stessa destra più becera, radicalizzando parole d’ordine soprattutto contro i profughi e i migranti che giungono nel nostro Paese, ma anche seminando odio e veicolando notizie false e allarmistiche, come accaduto di recente accusando i migranti, sulle proprie pagine facebook, di essere portatori dei batteri della meningite.
Una tale manifestazione rappresenterebbe dunque un’offesa ma anche un pericolo per Milano, che vedrebbe sfilare nugoli di neofascisti magari nelle stesse pose ritratte nella locandina.
Chiediamo al Sindaco Giuseppe Sala di intervenire affinché tale eventualità venga scongiurata.
Nessuna manifestazione fascista sarà tollerata nella nostra città e invitiamo tutte le realtà antifasciste a reagire tempestivamente.
Milano, 05 gennaio 2017
MEMORIA ANTIFASCISTA 
COMITATO LOMBARDO ANTIFASCISTA




L'ANPI Provinciale di Milano chiede alle Istituzioni e alle pubbliche autorità di intervenire tempestivamente perchè Milano, Città Medaglia d'Oro della Resistenza, non venga ulteriormente oltraggiata da iniziative promosse da organizzazioni che si pongono in aperto contrasto con i principi sanciti dalla Costituzione repubblicana nata dalla Resistenza e con le leggi Scelba e Mancino.
Questo ennesimo provocatorio episodio è particolarmente preoccupante anche perchè è previsto proprio a ridosso del Giorno della Memoria nel quale si ricordano la Shoah, le famigerate leggi antisemite del 1938, la deportazione politica, operaia e quella dei 650.000 militari italiani catturati dai tedeschi dopo l'8 settembre 1943.
Milano, capitale della Resistenza, non può più tollerare che la Memoria di chi ha sacrificato la propria vita per la libertà di tutti noi venga continuamente oltraggiata.

Milano, 6 gennaio 2017
Roberto Cenati – Presidente ANPI Provinciale di Milano

Arci Milano dice no alla manifestazione di Forza Nuova
Apprendiamo con preoccupazione che Forza Nuova avrebbe deciso di tenere una manifestazione intitolata “per la sovranità” e pubblicizzata attraverso manifesti di chiaro stampo fascista nei quali si vedono sfilare miliziani che portano bandiere nere.
Arci Milano, da sempre impegnata per l’integrazione per la crescita culturale e sociale della città chiede con forza al Sindaco, alle istituzioni e alla Prefettura di intervenire affinché sia impedita la manifestazione dal carattere eversivo, razzista, e perfino intimidatorio.
La città di Milano, che in questi anni si è distinta per la sua capacità di accoglienza e di solidarietà non può essere teatro di una manifestazione apertamente intollerante.
Arci Milano impegna fin da subito tutti i suoi circoli territoriali perché siano portatori sempre di più di una cultura accogliente, pacifica, tollerante, includente e chiede a tutti i suoi iscritti di impegnarsi per la difesa della democrazia e della Costituzione antifascista.
Per il Comitato Arci Milano
Nicola Licci,
Presidente



mercoledì 4 gennaio 2017

MILANO E IL RIMPATRIO DEI MIGRANTI NON IN REGOLA

Pubblichiamo il commento del segretario provinciale PRC Matteo Prencipe in merito alla questione dei migranti non in regola  dopo la  proposta dell'Ass. del Comune di Milano alla Sicurezza Rozza .

"L'Assessora alla Sicurezza Rozza risponde alle "anime belle" della sua giunta. Probabilmente  in diversi qualche imbarazzo lo stanno provando a dover riaprire il CIE. Standing ovation assicurata da Lega ed affini e forse pure dai grillini,così silenti a Milano da essere invisibili. Comunque cara signora assessora, se non c'è ancora uno straccio di piano nazionale per l'accoglienza, se lo stesso non si decide ad essere affidato alle strutture e personale pubblico, se nei centri gestiti da "cooperative sociali" sempre più in odore di affari sulla pelle di questi poveracci (Mafia capitale docet), cosa vuole che diventino i CIE se non campi di detenzione? Meglio essere "anima bella" che fare propaganda sulla pelle dei poveracci."



MERCOLEDÌ 04 GENNAIO 2017
MIGRANTI, ROZZA: "SERVE LUOGO PER RIMPATRI, ANIME BELLE NON SI STRACCINO VESTI"
(OMNIMILANO) Milano, 04 GEN - "Io credo che la questione posta dal ministro Minniti sia giustissima e ritengo che dobbiamo individuare luoghi dove poter organizzare i viaggi per i rimpatri". Così l'assessore alla Sicurezza Carmela Rozza affronta, a margine di una conferenza stampa, la questione dell'eventuale riapertura di un Cie a Milano dopo le dichiarazioni del ministro dell'Interno Marco Minniti sulla necessità di aumentare il numero di espulsioni dei migranti irregolari. "È inutile - ha proseguito Rozza
riferendosi alle polemiche di questi giorni - che le anime belle si
straccino le vesti sui Cie: oggi funziona che a un cittadino extracomunitario a cui non viene riconosciuto il diritto di soggiorno nel nostro paese viene dato un foglietto verde con su scritto 'vattene' e puntualmente non se ne va. È chiaro che le espulsioni devono diventare veloci e ci deve essere un luogo dove le persone che non hanno diritto a rimanere nel nostro territorio vengano allocate in attesa del trasferimento. Non devono diventare centri di
detenzione, ma devono essere luoghi dove si organizza il viaggio, poi penso che Minniti ci spiegherà meglio l'organizzazione. Se non vogliamo gli invisibili ci deve essere un luogo dove le persone che non hanno diritto di stare nel nostro paese siano allocate in attesa di rimpatrio", ha concluso.

martedì 3 gennaio 2017

MERCATO RIONALE E AUMENTO DELLA POVERTA'

I mercati rionali a Paderno Dugnano si svolgono il martedi' in via Oslavia e il venerdi' a Palazzolo,un appuntamento a cui  la città risponde sempre con tanta affezione.
Giovani e meno giovani spaziano volentieri fra una bancarella e l'altra in cerca del buon affare oppure per  far semplicemente acquisti di beni di prima necessità a buon prezzo.
Avvicinandosi l'ora di pranzo, inizia lo smantellamento delle bancarelle e purtroppo si assiste al triste  spettacolo di una nuova folla di persone che rovista fra le cassette ed i beni scartati dagli ambulanti.
  Un esercito di nuovi poveri   in crescita che fa riemergere una realtà  sommersa  in  cui versano sempre piu'  famiglie.Un po' di prezzemolo leggermente ingiallito, piuttosto che una patata annerita ed una zucchina vecchia aiuta la sopravvivenza di chi è al limite in una società dove la povertà è in brillante crescita a dispetto di chi vuol far credere il contrario.
In questi giorni il ministro Martina parla di sostegno ai piu' deboli:  "I dati Istat ci dicono che un milione e 600 mila famiglie, ovvero 4,5 milioni di persone hanno varcato la soglia della povertà assoluta, un minore su tre è a rischio. Ecco, loro devono essere la priorità. Parliamo di famiglie con reddito Isee sotto i tremila euro"...Un' attualità che avrebbe dovuto esser presa in considerazione tempo addietro e che oggi forse inizia a destare qualche preoccupazione poichè l'aumento della povertà riguarda una sopravvivenza sempre piu' difficile in un Paese dove l'emergenza lavoro continua senza risoluzione da piu' di vent'anni.