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mercoledì 16 dicembre 2015

ERO E RESTERO' SEMPRE COMUNISTA



Armando Cossutta partigiano comunista classe 1926 ci ha lasciato.
Noi vogliamo ricordarlo con uno stralcio del discorso di Mirano nel 2009 attualissimo per la realtà odierna.
"Le destre di cui parliamo sono destre “costituzionalmente eversive”: un giudizio lucido, tremendo.Sono costituzionalmente eversive perché, per la prima volta nella storia della Repubblica, sovvertono apertamente la forma e la sostanza del dettato costituzionale, come dimostrano gli attacchi ai soggetti storici della rappresentanza, dal Parlamento, ai sindacati, ai partiti e persino alla Corte Costituzionale ed al Capo dello Stato, in un conflitto senza precedenti sulla giustizia.I connotati di questa destra sono il plebiscitarismo ed il populismo, che in nome del valore del suffragio universale scardinano gli assetti costituzionali dei poteri. Sono i connotati dei nuovi regimi autoritari di massa dai quali derivano le politiche economiche e sociali “di classe”; l’attacco alla scuola pubblica ed alla stessa laicità dello Stato, ai diritti fondamentali di espressione, al costume ed al tenore di vita del popolo italiano; l’attacco all’eguaglianza, che è fondamento di libertà e di giustizia. Fondamento della democrazia.

Intanto la crisi continua a colpire i più deboli, i licenziamenti si susseguono, i disoccupati aumentano. Ed i poveri sono ormai milioni e milioni, cittadini disperati di ogni regione, di ogni sesso, di ogni età, di ogni colore.Non insisto. Ma desidero aggiungere che io considero grave la situazione anche perché, come ho detto all’inizio, c’è stata una inadeguata consapevolezza delle trasformazioni profonde che stavano avvenendo, delle cause, delle responsabilità,e che ritengo derivi dall’indebolimento di quello che considero il “pensiero forte”, quello costituzionalista, che nei decenni passati aveva permeato la società, che non solo aveva costruito emancipazione sociale, crescita civile, ma che aveva anche rappresentato una bussola per una cultura critica, una cultura politica rigorosa.
Dentro a questo pensiero c’era la memoria della nostra storia, c’erano principi, valori, l’idea di una società ma anche di una comunità, la difesa di un patto sociale che aveva costruito non solo diritti e conquiste di libertà, ma che aveva anche saputo costruire convivenza tra le persone. Da tempo questo “pensiero forte” si è disperso, accanto all’idea di una modernizzazione che tutto avrebbe cambiato.Una straordinaria dimostrazione di forza e di consapevolezza, in nome della difesa della legalità, della democrazia, dei diritti. E che è stata anche l’espressione di una critica alla politica, ai partiti, ai loro ritardi, tatticismi, autoreferenzialità. Questa critica deve essere ascoltata.
Ma occorre oggi andare avanti, guardare avanti, occorre ascoltare ma anche unire, allargare la mobilitazione, unire le proteste, l’indignazione, per costruire insieme una straordinaria stagione di resistenza politica, culturale, di passioni, impegno, intelligenze. In nome di quel “pensiero forte” che non può essere disperso, e che deve essere per tutti prioritario.
Come vecchio partigiano ed uomo di sinistra ho sempre pensato alla democrazia come bene supremo, condizione di un progresso fondato su una politica eticamente forte, e penso ancora oggi alla democrazia, minacciata e calpestata, come condizione della convivenza tra le donne e gli uomini, in un mondo plurale, multietnico e multi religioso, e perciò profondamente, veramente unitario: il mondo che abbiamo voluto costruire con la vittoria del 25 aprile, la nascita della Repubblica, l’approvazione della Costituzione. E che rimane il nostro obiettivo.

Viva la Repubblica nata dalla Resistenza, fondata sul lavoro, sulla libertà, sulla giustizia,sull’eguaglianza; viva la Repubblica democratica italiana!"

La figura di Armando Cossutta è stata e continuerà a rimanere un forte punto di riferimento per tanti ,sia come politico sia come antifascista. 

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