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martedì 28 aprile 2015

28 Aprile 2015 – Giornata mondiale a sostegno delle vittime da amianto

Ogni anno in Italia muoiono 4mila persone per malattie asbesto-correlate con oltre 15mila casi di mesotelioma maligno diagnosticato dal 1993 al 2008 (Registro Nazionale Mesotelioma di Inail). Malattie per le quali ancora oggi non esiste una cura.
Dai dati del Consiglio Nazionale Ricerche–Inail si stima che esisterebbero 32 milioni di tonnellate di amianto da bonificare distribuite su una superficie di 75mila ettari di territorio.
Nel 1992 l’amianto è stato messo al bando, ma poco o niente si è fatto per affrontare in modo adeguato il grave ed enorme problema della bonifica. La legge 257 prevedeva che fossero approvati i Piani Regionali Amianto entro 180 giorni dalla sua pubblicazione, ma solo alcune Regioni lo hanno approvato: tra queste, la Lombardia.
Il Piano Nazionale Amianto, messo faticosamente insieme dai passati governi, sebbene insufficiente nella sostanza, non è stato neanche preso in considerazione dall’attuale premier che rottama tutto tranne l’amianto, che fa tutto velocemente, tranne risolvere problemi urgenti come le bonifiche e la cura del territorio. Questa emergenza e necessità potrebbe diventare anche occasione di lavoro per molti.
Il Piano invece è ancora oggi fermo in Conferenza Stato Regioni, dove, per mancanza di fondi, continua ad essere rimandata la sua discussione.
Fondi che invece vengono impiegati per comprare aerei da guerra, per finanziare grandi opere inutili, per realizzare infrastrutture che saranno causa di gravi rischi per la salute delle popolazioni.
L’esempio della Pedemontana, programmata per l’Expo, rende l’idea di come si sperperino 1,2 miliardi dei contribuenti per smantellare il bosco delle querce di Seveso (simbolo del disastro dell’Icmesa) che contiene enormi quantità di manufatti e terra contaminati da diossina e la Regione Lombardia concede una deroga alla legge 15/2008 art. 4 comma 9 proprio per permettere a Pedemontana di scavare nel bosco, come se la diossina fosse sparita.
I Piani per affrontare il problema amianto non servono a nulla se non vengono stanziati i fondi necessari, e attualmente sono previsti fondi solamente per alcuni “siti” compiendo una discriminazione geografica nei confronti delle Vittime dei malati e dei cittadini esposti.
Il fondo per le Vittime è un’altra ingiustizia che va eliminata perché risarcisce solo i lavoratori e non tutte le Vittime dell’amianto.
Ricordiamo che la pericolosità dell’amianto era nota da più di un secolo, nonostante ciò lo Stato ha permesso la produzione e diffusione su tutto il territorio nazionale di questo minerale killer facendo arricchire imprenditori criminali sulla pelle di migliaia e migliaia di lavoratori e cittadini.
A livello nazionale il censimento va a rilento e solo 10 regioni hanno realizzato una concreta mappatura, ma la lentezza con la quale stiamo intervenendo ci vorranno più di 85 anni per bonificare tutto il territorio.
L’amianto non è stato bandito in tutto il mondo, vi sono ancora paesi che lo producono: Russia, Canada, Cina, Brasile … ed anche lo esportano nei paesi in via di sviluppo di Africa, Asia, America Latina dove non esistono forme di tutele sociali e sanitarie.
Per quanto riguarda l’Europa non c’è nessun interesse a tutelare la salute dei cittadini, l’unico interesse è rivolto all’andamento dei mercati, dei bilanci e alla salvaguardia degli interessi di pochi potenti.
La vita delle persone di fronte a questi interessi non vale niente, le Vittime dell’amianto come le migliaia e migliaia di esseri umani che muoiono nel mediterraneo sono realtà simili in un sistema che considera le persone come banali oggetti.
Abbiamo visto i vari esiti dei processi Eternit, Thyssenkrupp: alla fine nessuno paga! Nessuno va in carcere! Tutti assolti!
Mentre è diffusa l’opinione che il nemico da combattere sia il diverso, il nero, lo sporco, colui che vive nelle roulotte, che fa della manovalanza criminale, che ci porta via il lavoro, non capiamo che il vero nemico da combattere è quello che da sempre sfrutta la collettività (tutti noi), che si arricchisce senza il minimo scrupolo, che non rispetta la nostra salute e la nostra vita, ma solo perché è vestito bene, vive in belle e lussuose dimore e siede su poltrone del potere è invidiato, considerato e rispettato.
Il numero delle Vittime dell’amianto continuerà a salire se non sarà totalmente bonificato, il rischio è altissimo perché anche l’esposizione di una sola fibra può essere pericolosissima.
Dobbiamo quindi, noi tutti, sollecitare le Istituzioni e tutti gli organi competenti affinché si adoperino per il raggiungimento di questo fondamentale obiettivo!
Dobbiamo chiedere e volere la sorveglianza sanitaria gratuita per tutti gli esposti all’amianto che si sono ammalati: professionali, familiari ed ambientali.
Ed infine dobbiamo richiedere l’apertura degli sportelli informativi sull’amianto.
In questo giorno il nostro pensiero va a tutte le Vittime dell’amianto di tutto il mondo, ai loro familiari e per noi, alle Vittime padernesi come quelle dell’ex Ispra (fabbrica che produceva macchine per produrre cemento amianto – eternit) dove tanti lavoratori sono morti di mesotelioma, a quelle della Metalli Preziosi, senza dimenticare i casi singoli o le Vittime per esposizione ambientale, queste ultime non avranno né giustizia, né un risarcimento da parte di nessuna Istituzione.
Conoscenza e partecipazione potrà aiutarci e migliorare il futuro delle giovani generazioni!

Ass. It. Esposti Amianto
sez. di Paderno Dugnano

a.i.e.a.padernodugnano@fastwebnet.it 
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Sito ufficiale http://www.associazioneitalianaespostiamianto.org/





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