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giovedì 14 maggio 2020

Paderno Dugnano. Lettera aperta nel tempo della didattica a distanza. La risposta dell’Amministrazione Comunale.




Pubblichiamo un post del Comitato per la scuola pubblica di Paderno Dugnano dal sito di Sinistra Alternativa -Paderno Dugnano

Pubblichiamo la risposta delle Assessore, con delega a scuola e servizi sociali, alla “lettera aperta sulla scuola” inviata lo scorso 24 aprile, e una nostra riflessione in merito.
Paderno Dugnano, 5 maggio 2020
Gentile Signora e Comitato per la Scuola pubblica di Paderno Dugnano,
Vi ringraziamo per la comunicazione inviataci, che in qualche modo anticipa il confronto con la cittadinanza e tutti i portatori d’interesse, che stiamo predisponendo in relazione alla così detta “Fase 2”.
Io e l’Assessore Scorta vi rispondiamo per quanto di competenza.
Iniziando dal tema della scuola, v’informiamo che lo scorso venerdì si è tenuto un incontro con i Dirigenti scolastici nel quale si è concordato l’avvio di un tavolo di lavoro comune che, a fronte delle esigenze emerse e dell’evoluzione della situazione, avrà il compito di trovare soluzioni, favorire raccordi, rimodulare, laddove è possibile, il Piano Diritto allo Studio in corso e formularne un adeguato alle nuove istanze per il prossimo anno scolastico. Gli Istituti scolastici hanno informato circa l’attività di didattica a distanza che, in diverse forme, è stata attivata in tutti i plessi scolastici. Sono state riferite le misure prese per dare risposta alle difficoltà delle famiglie circa la disponibilità di device e connettività. In relazione a questo problema, come a quello delle sanificazioni, gli Istituti si sono attivati per utilizzare le risorse messe a disposizione dal Decreto Cura Italia e in alcuni casi hanno attivato anche altri canali. Resta inevasa una parte di domanda alla quale si sta cercando di dare risposta.
Riguardo al tema della connettività, l’Amministrazione comunale nella seduta di Giunta del 23 aprile scorso, ha approvato la bozza di convenzione fra il Comune di Paderno Dugnano e Infratel Italia S.p.a. che consente al nostro Comune di entrare nel progetto WIFI.ITALIA.IT promosso dal MISE, per incrementare la rete di accesso gratuito ad internet da parte dei cittadini (hot spot gratuiti).
Regione, come da Voi richiamato, con il contributo E-Learnig ha attivato risorse a sostegno dei nuclei in difficoltà, opportunità della quale abbiamo cercato di dare ampia informazione. L’accesso alla misura, per i contenuti e le modalità, può indubbiamente essere precluso proprio ai nuclei più svantaggiati. Di questo siamo consapevoli e il tema sarà oggetto del lavoro sul Piano Diritto allo studio. Uno degli obiettivi è riuscire a destinare più risorse per l’acquisto di supporti tecnologici e connettività che le scuole potranno usare per far fronte a questo problema.
Sotto il profilo dei criteri applicati, con l’entrata nella fase di lockdown, le scelte adottate per i servizi prima infanzia, e i servizi educativi comunali, hanno tenuto conto della disponibilità dei soggetti del terzo settore incaricati, laddove applicabile l’art. 48 del Decreto Cura Italia, di rimodulare l’offerta su progetti e servizi a distanza che potessero garantire supporto e mantenere il contatto con le famiglie. Tra questi lo sportello di consulenza pedagogica prima infanzia, l’attivazione della piattaforma digitale WESCHOOL, i tour virtuali per i genitori dei servizi per le iscrizioni ai servizi di prima infanzia, la partecipazione al servizio “Restiamo in contatto” per le scuole primarie e dell’infanzia, curato dai gestori dei servizi pre e post scuola ma aperti a tutta la cittadinanza. Gli stessi criteri sono stati applicati per attivare, sulla base dei contratti in essere con gli Enti del Terzo Settore, servizi rivolti alle famiglie comprensive di persone con disabilità. A tale fine i progetti condivisi con l’Amministrazione, hanno perseguito lo scopo di volere conservare e sviluppare le competenze, nonché di evitare l’isolamento sociale di soggetti e famiglie fragili. Tra le azioni messe in campo si menzionano la didattica a distanza e l’utilizzo di strumenti e interventi di supporto alle famiglie.
Sotto il profilo economico, data la chiusura delle attività in presenza, si è provveduto da subito a sospendere le rette dei servizi di prima infanzia e, non appena è stato chiaro che la situazione non avrebbe permesso di riprendere l’attività, ad attivare i rimborsi (in corso) a quanti avevano già provveduto a pagare i servizi pre e post scuola. Questo (unito ad altri profili) comporterà minori entrate e problemi di tenuta degli equilibri di bilancio. Su questo stiamo già lavorando anche per reperire risorse altrove. L’impegno è in ogni caso è di non gravare su nessuno.
In questa prima fase di epidemia, il sostegno alle famiglie è stato articolato in un’ottica necessariamente di emergenza.
In primo luogo, si è cercato di sostenere quelle famiglie che hanno iniziato a manifestare segnali di difficoltà con riferimento alla didattica a distanza. La modifica delle modalità della didattica ha, infatti, portato all’emersione di alcune situazioni di fragilità familiare, per le quali si sta valutando un intervento specifico di accompagnamento. La prima preoccupazione dell’intervento sociale è stata quella di fornire un supporto di vicinanza affinché non andassero perdute competenze acquisite in ambito scolastico e non si cronicizzassero le (nuove) difficoltà emerse.
In secondo luogo, le risorse fornite dal Governo come fondo di solidarietà in alcuni casi hanno – di fatto – sopperito al servizio mensa sul quale alcune famiglie contavano per fornire pasti ai propri figli. Altre ipotesi sono al vaglio per verificare di stanziare un ulteriore contributo destinato al sostegno alimentare.
Con riferimento all’incrementarsi di richiesta di servizi di sostegno psicologico di cui alla vostra lettera, v’informiamo che dall’inizio dell’emergenza, l’ATS ha attivato un servizio telefonico di ascolto e supporto psicologico rivolto a coloro che sono in condizione d’isolamento e/o quarantena domiciliari, ma aperto anche
ai cittadini esposti in stato di forte disagio psicologico. Nell’ambito del progetto comunale “Io resto a casa” sono state, inoltre, attivate due linee telefoniche gestite dagli assistenti sociali aperte a tutti i cittadini.
Continuano a essere seguite le famiglie e le persone che già prima dell’epidemia erano in carico ai servizi sociali. Restano aperte ancora domande di ricevere sostegno psicologico, a cui stiamo cercando di dare risposta.
Alcuni progetti e interventi che erano previsti nel Piano Diritto allo studio 2019-20 non possono essere attivati – tra cui il Consiglio dei ragazzi e il Consiglio dei bambini. Tali progetti saranno ripresi nelle forme che saranno consentite. L’idea è comunque di non lasciare incompiuto quanto le classi hanno avviato.
Sono state altresì sospese le iniziative di carattere sportivo e ludico che erano state previste quali momenti di condivisione per le famiglie. Tra queste rientrano i laboratori, gli incontri in materia di educazione e vita famigliare, ma anche la festa dello sport, momento elettivo d’incontro, gioco e sport.
Rispetto al futuro, è difficile definire scenari attendibili ma, sulla base di quanto sembra prospettarsi, siamo già al lavoro da qualche settimana per delineare soluzioni organizzative e gestionali che possano garantire un’offerta di servizi per il periodo estivo e per la conciliazione, che rispettino i parametri di sicurezza, ma soprattutto il bisogno dei nostri bambini e ragazzi di vivere situazioni di normalità e di socialità. Da qui la scelta, anticipata rispetto ai discorsi in atto in questi giorni, di aprire le iscrizioni ai Centri Estivi. Stiamo valutando sedi e aree verdi, in relazione a risorse disponibili e necessarie.
Importante in questa fase il raccordo con le scuole, non solo per preparare l’avvio dell’anno scolastico e l’articolazione dei servizi di supporto, ma anche per realizzare, come vorremmo, attività dedicate a quanti occorre recuperare terreno, perché nella fase di lockdown sono rimasti tagliati fuori o in situazione di
svantaggio.
In un’ottica temporale più lunga, ci si aspetta che potranno ripartire anche le attività sportive. Ci stiamo preparando, pertanto, a tale fase successiva, perché sia rafforzato il coordinamento e la collaborazione, già in essere, con le associazioni sportive, affinché se individuino modalità sicure per reinserire la pratica
dell’attività fisica nella crescita dei nostri bambini e ragazzi.
Su questo da parte nostra c’è l’impegno e la volontà.
Tra i grandi temi che dovremo affrontare insieme come Amministrazione, famiglie (incluse quelle con articolari fragilità), sport e istituzioni scolastiche, c’è quello della mobilità pedonale e ciclabile che deve essere studiata e realizzata affinché almeno gli studenti della scuola secondaria di primo e secondo grado possano recarsi in autonomia a scuola. C’è il tema del Piano degli orari che deve essere riformulato. Il tema della fruizione delle aree verdi, delle aule virtuali e all’aperto. Il tema della conciliazione e del supporto pedagogico e psicologico a famiglie, studenti e insegnanti.
Chiudiamo dicendo che è in ogni caso prematuro anticipare soluzioni. Dobbiamo aspettare le linee guida in elaborazione da parte del Governo e avere conferma della messa in disponibilità di risorse aggiuntive.
Riteniamo, tuttavia, che la fase che stiamo attraversando non debba essere vissuta solo nei suoi aspetti negativi. Deve, a nostro avviso, essere colta come opportunità per realizzare innovazione, produrre servizi inclusivi, a misura di tutti, capaci di una nuova e migliore convivenza, rispettosa di quelli che sono gli equilibri che l’ambiente ci richiede.
Cordiali saluti
L’Assessore alla Scuola, Cultura, Giovani,
Partecipazione, Comunicazione Qualità della Vita
Anna Varisco
L’Assessore ai Servizi e Politiche Sociali, Famiglia,
Diritti Civili, Integrazione Sociale
Michela Scorta
L’ASSESSORE ALL’ISTRUZIONE DEL COMUNE DI PADERNO RISPONDE ALLA NOSTRA LETTERA SULL’EMERGENZA SCOLASTICA CAUSATA DALLA PANDEMIA COVID 19.
L’Assessore Anna Varisco e l’Assessore ai servizi sociali Michela Scorta, con l’interessamento del giornale Il Cittadino hanno firmato la lettera in risposta alle domande nostre e di Sinistra Alternativa Paderno Dugnano, in merito alle tante difficoltà che hanno riferito più genitori della nostra città e alle tante problematiche sollevate sia da famiglie che da insegnanti, impegnati a Paderno Dugnano, da una parte e dall’altra, in questa didattica di emergenza, formalizzata dal Ministero della Pubblica Istruzione che ha istituito per decreto, in maniera più o meno esaustiva (siamo comunque governati da un sistema che stabilisce l’autonomia degli Istituti scolastici) le linee guida della didattica a distanza (dad).
L’ Amministrazione comunale, in replica alle questioni che abbiamo sollevato, ci ha informato che è stato avviato il tavolo di confronto allo scopo di licenziare il prossimo piano cittadino per il Diritto allo studio, intervento evidentemente già in programma da prima degli eventi che riguardano la nostra, considerato il fatto che è attualmente aperto quello per l’anno 2019-2020 ( già aggiornato rispetto al precedente per quanto concerne i criteri di attribuzione del diritto al bonus libri per le scuole secondarie che è stato in ottobre di quest’anno scolastico associato all’indicatore Isee e riservato ai nuclei con reddito complessivo uguale o inferiore a ventimila euro).
Il Piano per il Diritto allo Studio qui citato, può essere declinato entro precisi vincoli di bilancio, per cui probabilmente non è l’unico strumento che la pubblica Amministrazione dovrebbe-potrebbe chiamare in causa in questo caso.
E’ comunque importante che ogni cittadino, soprattutto se lavoratore della scuola o genitore di studenti, si tenga informato e vigile e avanzi, se è il caso, richieste agli uffici competenti sull’elaborazione di tale documento programmatico futuro considerato che l’Assessorato dichiara in quest’occasione che: “l’avvio del tavolo comune, a fronte delle esigenze emerse e dell’evoluzione della situazione, avrà il compito di trovare soluzioni, favorire raccordi, rimodulare, laddove è possibile, il Piano Diritto allo Studio in corso e formularne uno adeguato alle nuove istanze per il prossimo anno scolastico”.
Abbiamo quindi dedotto che eventuali nuovi interventi per le famiglie coinvolte nella Dad potrebbero trovare applicazione a partire dal prossimo settembre-ottobre. In ogni caso, i contratti di comodato d’uso che le scuole hanno adesso stipulato con chi si è dichiarato in necessità di pc in prestito per i bambini hanno valenza fino al prossimo 30 giugno.
E considerato che il nostro interlocutore ammette che, ad oggi, resta inevasa una parte di domanda di mezzi informatici pervenuta dalle famiglie che non sono autosufficienti rispetto al consentire a tutti i figli di seguire adeguatamente le videoconferenze o le lezioni asincrone.
Ricordiamo che comunque la domanda che noi avevamo precisamente rivolto al Sindaco e alla Giunta era: “In che percentuale le famiglie di ogni istituto della città hanno fatto richiesta dei tablet per i propri figli/e e quante di queste hanno potuto essere aiutate con il comodato del computer?
Cioè, in che numero di studenti una parte della nostra popolazione si trova direttamente esposta al rischio di rientrare in una fascia di emarginati scolasticamente dispersi? Con tutto ciò che ne conseguirà per loro e per la società in futuro?”
Sappiamo che alcuni Dirigenti Scolastici della zona hanno nel frattempo notificato che con propri mezzi e finanziamenti pervenuti riescono a soddisfare il bisogno di attrezzatura di circa il 10% del bacino di utenza dei propri Istituti. A livello nazionale, secondo l’Istat il 33% delle famiglie italiane non ha pc.
Il Piano di cui parliamo richiama il ruolo degli Enti locali, i quali entrano a pieno titolo nel sistema dell’istruzione scolastica e sono tenuti a condividere e a cooperare con le istituzioni scolastiche, e prima ancora con le famiglie e gli studenti, nell’attuazione del loro diritto allo studio.
Per quanto riguarda quello relativo all’anno in corso (che si sta chiudendo), presenta una serie di voci di stanziamento risorse di cui attendiamo di capire se verrano aggiornate.
Ad esempio: Contributo Materiali di Pulizia, uso gratuito spazi: area Metropolis 2.0 e auditorium e spazio mostre Tilane per iniziative delle scuole, stanziamento per mediazione linguistica e culturale, sportelli di ascolto per scuole secondarie di primo grado, progetto “Ricucire la rete-prevenzione del disagio minorile”, stanziamento per il CAG Ciao Ragazzi, stanziamento per il progetto : “Il nome degli alberi”, per il progetto “Le praterie del web” per le scuole secondarie di primo grado che coinvolge massimo 4 classi seconde, per il progetto” Incontriamo il nostro “fiume”: il Seveso”, per il progetto” Oggi parliamo con” che prevede incontri tra il Comune e singole classi, finanziamenti per il progetto “Il Superlibro”, per l’iniziativa “Buon Compleanno Paderno Dugnano”, per il progetto “L’acqua è un bene” “fra i progetti educativi del CAP), stanziamenti in sostegno alle Scuole Paritarie.
E’interessante il fatto che tramite l’Amministrazione le scuole possono, ad occasione, utilizzare gli spazi della biblioteca Tilane, questa è un informazione che varrebbe la pena tenere a mente.
Non tutte le famiglie hanno internet a casa come diciamo nella nostra lettera e, soprattutto, sta accadendo purtroppo più spesso che le connessioni siano deboli e saltino proprio nei tanti momenti in cui i bambini e le loro maestre sono collegati per poter fare lezione.
A questo proposito, l’Assessore ci dice che: “il tema sarà oggetto del lavoro sul Piano Diritto allo studio. Uno degli obiettivi è riuscire a destinare più risorse per l’acquisto di supporti tecnologici e connettività che le scuole potranno usare per far fronte a questo problema”, mentre, il pacchetto famiglia varato dalla Regione Lombardia, citato sempre nella risposta, viene confermato anche qui come un bando che esclude una gran parte di persone in diritto di studiare, essendo comunque anche a rimborso e quindi che obbliga, sempre se ne abbiano i mezzi economici, ad un discreto investimento iniziale. Il prezzo di anche solo un tablet oggi varia dalle 250 alle 500 euro.
Rispetto alla continuità dei servizi socio-educativi, il Comune ha attuato una serie di iniziative, che per molte famiglie in stato di svantaggio potrebbero rivelarsi un ottimo punto di riferimento, a condizione di poter risolvere la loro problematica strutturale ed economica di non possedere tablets e supporti tecnologici, di poter pagare il canone della connessione e di essere assistiti o formati nell’utilizzo della rete e dei devices in caso di mancanza di competenze, dovendosi spesso approcciare adesso per la prima volta a questi metodi.
L’aspetto economico e socio-psicologico che interessa la popolazione e che viene richiamato nell’intervento dell’Assessore facendo riferimento alla sospensione effettuata delle rette dei servizi per la prima infanzia e al rimborso (avviato ma da molti ancora non ricevuto) delle mensilità del pre e post scuola è chiaramente condizionato dalle preoccupazioni che i cittadini stessi si trovano a dover gestire qualora non siano stati, nei precedenti due mesi di attività scolastica, o non siano oggi e per il prossimo periodo da qui a fine anno attrezzati con tutto ciò che è imprescindibile all’istruzione a distanza, unitamente al dover cercare di far fronte ad affitto, utenze , debiti finanziari che il governo non sta concretamente provando a sostenere.
Pensiamo che il futuro, se è vero che è incerto nel suo immaginarsi, però è rappresentabile solo mettendo al centro (dove forse per certi aspetti non era neppure prima di questo ultimo mese di febbraio) di ogni politica la scuola pubblica e i servizi educativi. In questo senso i cittadini hanno sollevato precise questioni e questo alimenta le preoccupazioni di fondo della società, il fatto che la vita quotidiana di uomini e soprattutto donne che lavorano funziona conciliando un tempo che è sempre più contingentato e prezioso.
Con una riorganizzazione dello spazio scolastico che sembra quasi certo si vedrà nei prossimi mesi, si può compromettere una vita familiare già pesantemente provata, ecco perché l’intervento politico dell’ente locale se lungimirante e basato su un programma che abbia l’intento di compensare degli equilibri che sarebbe impossibile reinventare per il cittadino singolo lasciato a sé stesso, sarebbe concretamente e non solo demagogicamente un’ opportunità per realizzare innovazione, produrre servizi inclusivi, a misura di tutti, rispettosi di quelli che sono le stabilità che l’ambiente ci richiede.
Comitato per la Scuola Pubblica Paderno Dugnano

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