Avremmo voluto intervenire prima sulla decisione della Giunta Comunale, che istituiva il “CONTRIBUTO
SOSTEGNO ALIMENTARE - PACCO
ALIMENTARE, ma l’avviso pubblico era del
3 aprile 2020 e la raccolta delle domande partiva il 6 aprile 2020, quindi i
tempi erano estremamente ristretti.
Pensiamo però che vi sia ancora spazio e tempo, anche a fronte dell’esperienza fatta, per fare chiarezza e
correggere il tiro e soprattutto garantire a tutti gli aventi diritto il
supporto, anche se timido, per la sopravvivenza. Per riassumere, si tratta
dello stanziamento di 400 milioni di euro da parte dello Stato destinati ai
COMUNI per aiutare le fasce più deboli della cittadinanza.
A Paderno Dugnano sono stati
riservati 245.500 euro circa.
La Giunta Comunale ha deliberato il 2 aprile le linee guida per
definire le modalità per avere accesso al contributo a Sostegno Alimentare.
La delibera prevede che il fondo viene suddiviso il 2 parti:
1 1 - Per
“misura contingente” dovuta agli effetti che il COVID 19 ha prodotto sui
nuclei famigliari e/o sui soggetti in merito alle condizioni economiche
2 - Misura strutturale per tutti coloro che sono già indigenti e che si sono visti
aggravare la loro situazione per effetto del CO VID 19.
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Ora la prima domanda è : ma gli stanziamenti
comunali in essere, prima dei 245.500 euro continuano ad essere corrisposti per
quelli che erano già indigenti?
C’è poi il problema degli aventi diritto
per la Misura Contingente, ma la fame fa differenza tra chi ha il permesso di soggiorno
e chi no?
Tutta la platea dei piu’ deboli va
assolutamente considerata negli interventi di aiuto e di solidarieta e ci
riferiamo ai lavoratori precari, ai lavoratori in nero, ai senza fissa dimora,
ai licenziati, ai migranti. Insomma la fame e’ fame per tutti.
Crediamo che la giunta abbia perso, anche
in questa situazione, una grande occasione e cioè non ha voluto praticare
percorsi per rilanciare l’aggregazione
dei quartieri e quindi prevedere punti di raccolta delle domande in tutti 7
quartieri.
Invece non sono previsti a Cassina Amata,
Calderara, Villaggio Ambrosiano.
Tanti sono gli anziani nel Comune di
Paderno Dugnano e parecchi di loro non hanno né la disponibilità, né la
conoscenza per l’uso dei mezzi informatici, INTERNET o altro.
L’informazione oggi, purtroppo , gira
totalmente o quasi sui mezzi elettronici, lo stesso percorso per fare la
domanda del PACCO ALIMENTARE è affidato agli strumenti dell’informatica.
L’informazione è importante e i mezzi per renderla
disponibile a tutti devono coinvolgere tutti.
Qui nasce il problema, che sta tutto nella
decisione della Giunta, ed è relativo al problema della solidarietà sociale.
Noi abbiamo assoluto rispetto della CARITAS, spesso ci troviamo ad operare sulle
stesse barricate, ma il mondo della solidarietà non si suddivide tra
professionisti dei servizi sociali , CARITAS e parrocchie e il resto del mondo
sindacale e dell’associazionismo.
Non è stato fatto nessun tentativo di
coinvolgimento del resto dell’associazionismo e del mondo sindacale e poi non ci
si può lamentare che non abbiamo incontrato tutti gli aventi diritto agli
interventi di solidarietà.
Anche perché la solidarietà vive e funziona
se la riempiamo di contenuti tutti i giorni .
Ora
, dovrebbe essere partita la seconda fase
del CONTRIBUTO SOSTEGNO ALIMENTARE, che prevede l’erogazione di buoni
spesa da utilizzare in vari esercizi
commerciali.
Crediamo che alcune domande sull’esperienza
dei PACCHI ALIMENTARI meritino risposte, non siamo così esigenti come leggiamo
nella interrogazione presentata dal consigliere comunale Gianluca Bogani, cioè
non ci interessa conoscere la taglia degli indumenti indossati dai lavoratori
che hanno lavorato al confezionamento dei pacchi piuttosto che del nome e
cognome delle galline che hanno prodotto le uova per la pasta.
Però alcune domande servono per capire
l’esito della prima fase:
1 - Quante domande sono pervenute?
2 - Se vi sono state domande respinte, quante e con quali motivazioni.
3 - A quanto corrisponde in termini economici l’intervento fatto.
4 - Quali nuclei famigliari sono stati interessati dal PACCO ALIMETARE e cioè
quanti con:
1 o 2 persone
3 o 4 persone
oltre 4 persone
5 - Quale azienda o ente è stato incaricato di occuparsi di tutto il
percorso
relativo alla formazione del PACCO ALIMETARE .
Ora siamo nella seconda fase dell’intervento di sostegno alimentare,
quella che viene gestita con l’erogazione di BUONI SPESA con le stesse modalità per gli aventi
diritto.
Secondo noi bisognerebbe correggere il tiro nell’indirizzo delle
critiche che
riguardano la prima fase, quella del PACCO ALIMETARE.
La prima correzione riguarda il coinvolgimento, superando la selezione
delle
deleghe che è stata fatta.
Non solo parrocchie e Caritas, ma allargamento all’associazionismo
compreso quello sindacale ed estensione dei riferimenti in tutti i 7 quartieri.
Va esteso il fronte degli aventi diritto, la fame è fame con o senza il
permesso di soggiorno.
L’informazione va resa disponibile per tutti, con o senza strumenti informatici.
A Paderno Dugnano abbiamo già avuto modo di porre il problema della
partecipazione, è un problema serio, non solo in una fase come questa, ma sempre.
Sono state smantellate tutte le strutture che rendevano praticabile la
partecipazione.
In una situazione dove tutti sono convinti che lo stare insieme sia una
condizione indispensabile per reggere al meglio la battaglia, o la guerra, che
stiamo combattendo non è consentito selezionare deleghe o riferimenti che
servono a gestire interventi di aiuto alla popolazione, a tutta le popolazione.
Così si contribuisce a creare un sistema virtuoso di coinvolgimento
della popolazione, utile oggi, ma molto di più per il futuro , per il domani,
se è vero , come tutti sostengono , che si deve cambiare e che nulla potrà
essere più come prima.
Attenzione che tra chi professa il cambiamento c’è anche chi vuole
ridurre gli spazi democratici, noi già oggi dobbiamo batterci per evitare che
ciò avvenga.
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