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giovedì 7 maggio 2020

IL PACCO ALIMENTARE




Avremmo voluto intervenire prima sulla decisione della Giunta  Comunale, che istituiva il “CONTRIBUTO SOSTEGNO ALIMENTARE  - PACCO ALIMENTARE,  ma l’avviso pubblico era del 3 aprile 2020 e la raccolta delle domande partiva il 6 aprile 2020, quindi i tempi erano estremamente ristretti.

Pensiamo però che vi sia ancora spazio e tempo, anche a fronte  dell’esperienza fatta, per fare chiarezza e correggere il tiro e soprattutto garantire a tutti gli aventi diritto il supporto, anche se timido, per la sopravvivenza. Per riassumere, si tratta dello stanziamento di 400 milioni di euro da parte dello Stato destinati ai COMUNI per aiutare le fasce più deboli della cittadinanza.

A Paderno Dugnano sono stati riservati 245.500 euro circa.

La Giunta Comunale ha deliberato il 2 aprile le linee guida per definire le modalità per avere accesso al contributo a  Sostegno Alimentare.

La delibera prevede che il fondo viene suddiviso il 2 parti:

1   1 -    Per “misura contingente” dovuta agli effetti che il COVID 19 ha prodotto sui 
            nuclei famigliari e/o  sui soggetti in merito alle condizioni economiche
    
     2 -   Misura strutturale per tutti coloro che sono già indigenti e che si sono visti 
            aggravare la loro situazione per effetto del CO VID 19.

2   
Ora la prima domanda è : ma gli stanziamenti comunali in essere, prima dei 245.500 euro continuano ad essere corrisposti per quelli che erano già indigenti?

C’è poi il problema degli aventi diritto per la Misura Contingente, ma la fame fa differenza tra chi ha il permesso di soggiorno e chi no?

Tutta la platea dei piu’ deboli va assolutamente considerata negli interventi di aiuto e di solidarieta e ci riferiamo ai lavoratori precari, ai lavoratori in nero, ai senza fissa dimora, ai licenziati, ai migranti. Insomma la fame e’ fame per tutti.


Crediamo che la giunta abbia perso, anche in questa situazione, una grande occasione e cioè non ha voluto praticare percorsi  per rilanciare l’aggregazione dei quartieri e quindi prevedere punti di raccolta delle domande in tutti 7 quartieri.

Invece non sono previsti a Cassina Amata, Calderara, Villaggio Ambrosiano.

Tanti sono gli anziani nel Comune di Paderno Dugnano e  parecchi  di loro non hanno né la disponibilità, né la conoscenza per l’uso dei mezzi informatici, INTERNET o altro.

L’informazione oggi, purtroppo , gira totalmente o quasi sui mezzi elettronici, lo stesso percorso per fare la domanda del PACCO ALIMENTARE è affidato agli strumenti dell’informatica.

L’informazione  è importante e i mezzi per renderla disponibile a tutti devono coinvolgere tutti.

Qui nasce il problema, che sta tutto nella decisione della Giunta, ed è relativo al problema della solidarietà sociale.

Noi abbiamo assoluto rispetto della  CARITAS, spesso ci troviamo ad operare sulle stesse barricate, ma il mondo della solidarietà non si suddivide tra professionisti dei servizi sociali , CARITAS e parrocchie e il resto del mondo sindacale e dell’associazionismo.

Non è stato fatto nessun tentativo di coinvolgimento del resto dell’associazionismo e del mondo sindacale e poi non ci si può lamentare che non abbiamo incontrato tutti gli aventi diritto agli interventi di solidarietà.
Anche perché la solidarietà vive e funziona se la riempiamo di contenuti tutti i giorni .

Ora , dovrebbe essere partita la seconda fase  del CONTRIBUTO SOSTEGNO ALIMENTARE, che prevede l’erogazione di buoni spesa  da utilizzare in vari esercizi commerciali.

Crediamo che alcune domande sull’esperienza dei PACCHI ALIMENTARI meritino risposte, non siamo così esigenti come leggiamo nella interrogazione presentata dal consigliere comunale Gianluca Bogani, cioè non ci interessa conoscere la taglia degli indumenti indossati dai lavoratori che hanno lavorato al confezionamento dei pacchi piuttosto che del nome e cognome delle galline che hanno prodotto le uova per la pasta.

Però alcune domande servono per capire l’esito della prima fase:

1 - Quante domande sono pervenute?

2 - Se vi sono state domande respinte, quante e con  quali motivazioni.

3 - A quanto corrisponde in termini economici l’intervento fatto.

4 - Quali nuclei famigliari sono stati interessati dal PACCO ALIMETARE e cioè
      quanti con:

      1 o 2 persone 
      3 o 4 persone
      oltre 4 persone

5 -  Quale azienda o ente è stato incaricato di occuparsi di tutto il percorso 
      relativo alla formazione del PACCO  ALIMETARE .

Ora siamo nella seconda fase dell’intervento di sostegno alimentare, quella che viene gestita con l’erogazione di BUONI  SPESA con le stesse modalità per gli aventi diritto. 

     Secondo noi bisognerebbe correggere il tiro nell’indirizzo delle critiche che 
     riguardano la prima fase, quella del PACCO ALIMETARE.

     La prima correzione riguarda il coinvolgimento, superando la selezione delle
     deleghe che è stata fatta.
   
Non solo parrocchie e Caritas, ma allargamento all’associazionismo compreso quello sindacale ed estensione dei riferimenti in tutti i 7 quartieri.

Va esteso il fronte degli aventi diritto, la fame è fame con o senza il permesso di soggiorno. 

L’informazione va resa disponibile per tutti, con o senza  strumenti informatici.

A Paderno Dugnano abbiamo già avuto modo di porre il problema della partecipazione, è un problema serio, non solo in una fase come questa, ma sempre.

Sono state smantellate tutte le strutture che rendevano praticabile la partecipazione.

In una situazione dove tutti sono convinti che lo stare insieme sia una condizione indispensabile per reggere al meglio la battaglia, o la guerra, che stiamo combattendo non è consentito selezionare deleghe o riferimenti che servono a gestire interventi di aiuto alla popolazione, a tutta le popolazione.

Così si contribuisce a creare un sistema virtuoso di coinvolgimento della popolazione, utile oggi, ma molto di più per il futuro , per il domani, se è vero , come tutti sostengono , che si deve cambiare e che nulla potrà essere più come prima.

Attenzione che tra chi professa il cambiamento c’è anche chi vuole ridurre gli spazi democratici, noi già oggi dobbiamo batterci per evitare che ciò avvenga. 



              


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