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domenica 15 marzo 2015

Indimenticabile Rachel

"Rachel Corrie, 23 anni, attivista statunitense dell'International Solidarity Movement, è stata assassinata il 16 marzo 2003, schiacciata da una ruspa israeliana. Rachel tentava di evitare che la ruspa demolisse l'abitazione di un medico palestinese nella Striscia di Gaza.
Con una decisione sconcertante la Corte di Haifa il 28 agosto 2012 ha respinto, dopo un giudizio durato circa 7 anni, la richiesta di risarcimento danni avanzata dai genitori di Rachel Corrie nei confronti dello Stato d’Israele, sostenendo che la morte di Rachel è stata un “deplorevole incidente”, il conducente del mezzo (un militare) è stato ritenuto non responsabile della sua morte, posto che Rachel, che insieme ad altri manifestanti si opponeva con il proprio corpo all’avanzata del bulldozer, avrebbe dovuto tenersi a distanza di sicurezza mentre il soldato non poteva vederla. Il Giudice ha sostenuto inoltre che lo Stato d’Israele non è responsabile dei danni poiché il Bulldozer Caterpillar D9 che schiacciò Rachel era “impegnato in un combattimento”.
A quasi un anno dall’appello, presentato lo scorso 21 maggio, anche l’Alta Corte ha detto no. Con la sentenza emessa il 12 febbraio di quest'anno, anche la Corte Suprema invoca la giustificazione usata dai precedenti tribunali: “l’eccezione delle attività di combattimento”, ovvero l’esercito israeliano non può essere ritenuto responsabile per azioni avvenute in una zona di guerra.
Questa sentenza dimostra ancora una volta quanto profondamente tutte le istituzioni di Israele sono complici nell’impunità di cui godono i militari israeliani. La Corte Suprema ignora gli argomenti di diritto internazionale in materia di protezione di civili e difensori dei diritti umani nei conflitti armati."Questo breve sunto sul chi era Rachel Corrie  estrapolato da un evento in rete vedrà l'attivarsi di una presidio  in data  16 marzo 2015  davanti a Palazzo Marino- Milano  per ricordarne non solo la figura, ma il sacrificio a cui vanno incontro parecchi volontari dei diritti.umani. Diritti umani calpestati in ogni modo da chi continua ormai da anni a non voler ammettere i propri crimini spalleggiato da alleati democratici. Il sacrificio di Rachel, come quello di altri attivisti, non deve passare inosservato, ci sono giovani pronti ad aiutare ,pronti a stare accanto a popolazioni devastate da anni di guerriglia, dove la semplice ricerca del pane quotidiano rappresenta scogli invalicabili.Lo Stato di Israele ha ancora una volta cercato giustificazioni nell'ingiustificabile: una ragazza che si pone davanti a  un bulldozer è in zona di guerra.Pararsi con il proprio corpo davanti a un bulldozer è come "combattere", puo' essere ,ma è pur sempre una guerra impari, visto che le armi di Rachel erano rappresentate dal proprio corpo.Oggi dopo 12 anni non dimentichiamo e riportiamo proprio il pensiero di Rachel tratto dal suo diario; "
Ho fatto  un sogno in cui cadevo, cadevo verso la morte,da una roccia liscia e friabile come i precipizi di Utah, ma mi tenevo e quando ogni pezzo di roccia a cui mi tenevo crollava mi aggrappavo ad un altro. Non avevo il tempo di pensare a niente,solo di reagire,come se fossi in un videogame di adrenalina. E sentivo di non poter morire, non poter morire piu' volte nella mia testa". La sezione padernese Casaletti ha dedicato una parte del murales interno proprio a Rachel per non dimenticare mai questa giovane  e coraggiosa donna.


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