Riceviamo dal circolo A. Cambiaghi - Ass.ne Amicizia Italia Cuba la serie di iniziative in attesa dell'incontro con Aleida Guevara figlia del Che .
Iniziative il cui ricavato, al netto delle spese,
andranno a sostenere Cuba per i danni dell'uragano Irma, e per il
progetto dell'Ospedale Oftalmico "Ernesto Che Guevara" a Cordoba (
Argentina). prenotazioni entro il 20-
3358321080 pierfranco.arrigoni@gmail.com / cacioppo.francesco@gmail.com/ nadia.b612@gmail.com-
menu: piatti cubani, vino acqua dolce caffè rhum
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mercoledì 15 novembre 2017
NOI ABBIAMO UN PIANO!NONUNADIMENO A ROMA
25 NOVEMBRE GIORNATA MONDIALE CONTRO LA VIOLENZA ALLE DONNE
CRIMINI DI GENERE IN ITALIA
2012 - 157
2013 - 179
2014 - 152
2015 - 141
2016 - 145
A LUGLIO 2017 - 38
Siamo le stesse che l’8 marzo hanno costruito il primo sciopero globale insieme alle donne di tutto il mondo, dalla Polonia all’Argentina, dagli Stati Uniti alla Turchia, dalla Spagna al Brasile. Il prossimo 25 novembre inonderemo di nuovo le strade di Roma, per lanciare un messaggio chiaro: non ci fermeremo finché non saremo libere dalla violenza maschile e di genere in tutte le sue forme.
In un anno di mobilitazioni, campagne, assemblee nazionali e tematiche, mettendo in rete esperienze e saperi femministi, abbiamo scritto un Piano femminista contro la violenza maschile e di genere, uno strumento di lotta e di rivendicazione, un documento di proposta e di azione che porteremo in piazza a Roma il 25 novembre. Un documento politico femminista che considera la violenza maschile e di genere come fenomeno strutturale e sistemico, che non può essere affrontato aumentando le pene dei reati o con approcci emergenziali ma a partire dall’esperienza dei centri antiviolenza e del movimento femminista. Per contrastare la violenza maschile e di genere nella sua complessità, non vogliamo più polizia nelle strade e nemmeno assistenza, ma autonomia, libertà e giustizia sociale!
Combattere la violenza maschile e di genere significa mettere in discussione la cultura e i rapporti sociali che la sostengono. Non abbiamo bisogno di tutori o guardiani, non siamo vittime e non ce la siamo cercata. Lottiamo per un cambiamento strutturale, a partire dalla scuola, dal lavoro, dalla salute, dall’amministrazione della giustizia e dai media, pretendiamo il rispetto dei nostri percorsi di libertà e autodeterminazione e della nostra indipendenza. Per questo reclamiamo i mezzi e le risorse per autodeterminarci e scegliere sulle nostre vite.
Il Piano è il nostro programma di lotta contro la violenza patriarcale e capitalistica. Non ci fermeremo di fronte agli stupri e femminicidi quotidiani. Non ci fermeremo fino a quando non otterremo la libertà dalla violenza sessista che viviamo nei posti di lavoro, dalle molestie, dalle discriminazioni e dagli abusi di potere, ma anche quella quotidiana dello sfruttamento e della precarietà. Non ci fermeremo finché non saremo libere dalla violenza che viviamo quando i tagli di bilancio programmati dai governi nazionali ed europei impoveriscono le nostre vite e attaccano i centri antiviolenza e la loro autonomia. Non ci fermeremo finché non saremo libere dalla violenza
sui social media e dei giornali, che ci colpevolizzano o vittimizzano silenziandoci.
Non ci fermeremo finché non saremo libere dalla violenza del razzismo istituzionale e dei confini, finché gli stupri saranno strumentalizzati per giustificare il razzismo in nome delle donne. Non ci fermeremo finché non saranno abolite le misure istituzionali che di fatto espongono le donne migranti a quotidiane violenze nei campi profughi, come gli accordi bilaterali con Libia e Turchia, e che aggrediscono migranti, prostitute e donne trans in nome di un inaccettabile “decoro”, come le leggi Minniti.
Inonderemo lo spazio pubblico per affermare la determinazione delle nostre rivendicazioni, delle nostre pratiche quotidiane di cambiamento, mutualismo e solidarietà: la forza di migliaia di donne, trans e queer unite che si riconoscono nel #Metoo, Anche Io, per trasformarlo in #WeToogether, Noi Insieme.Saremo nelle strade a lottare per la nostra autonomia. Vogliamo libertà di movimento nelle città e attraverso i confini, il potere di decidere delle nostre vite negli ospedali e nei tribunali, di scegliere il nostro destino fuori da ruoli che ci vengono imposti. Vogliamo un reddito di autodeterminazione, un salario minimo europeo, welfare e diritti, per essere libere di scegliere sui nostri corpi e le nostre vite.
Non ci fermeremo: abbiamo un Piano!
Info pullman dalle varie città
Bari: https://www.facebook.com/events/1591690227541267/
Bologna: https://www.facebook.com/nonunadimenobologna/
Brescia:
Fabriano: https://www.facebook.com/events/1425930520856768/
Firenze: https://www.facebook.com/events/163007364288385/
Genova: https://www.facebook.com/events/299903533829103/
Jesi: https://goo.gl/e8Gtk8
Perugia:
Milano: https://www.facebook.com/events/165566237369918/
Salerno: https://goo.gl/EZmBvW
Taranto: https://www.facebook.com/events/157434348087934/
Torino: https://www.facebook.com/events/1921187784811430/
CRIMINI DI GENERE IN ITALIA
2012 - 157
2013 - 179
2014 - 152
2015 - 141
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A LUGLIO 2017 - 38
Siamo le stesse che l’8 marzo hanno costruito il primo sciopero globale insieme alle donne di tutto il mondo, dalla Polonia all’Argentina, dagli Stati Uniti alla Turchia, dalla Spagna al Brasile. Il prossimo 25 novembre inonderemo di nuovo le strade di Roma, per lanciare un messaggio chiaro: non ci fermeremo finché non saremo libere dalla violenza maschile e di genere in tutte le sue forme.
In un anno di mobilitazioni, campagne, assemblee nazionali e tematiche, mettendo in rete esperienze e saperi femministi, abbiamo scritto un Piano femminista contro la violenza maschile e di genere, uno strumento di lotta e di rivendicazione, un documento di proposta e di azione che porteremo in piazza a Roma il 25 novembre. Un documento politico femminista che considera la violenza maschile e di genere come fenomeno strutturale e sistemico, che non può essere affrontato aumentando le pene dei reati o con approcci emergenziali ma a partire dall’esperienza dei centri antiviolenza e del movimento femminista. Per contrastare la violenza maschile e di genere nella sua complessità, non vogliamo più polizia nelle strade e nemmeno assistenza, ma autonomia, libertà e giustizia sociale!
Combattere la violenza maschile e di genere significa mettere in discussione la cultura e i rapporti sociali che la sostengono. Non abbiamo bisogno di tutori o guardiani, non siamo vittime e non ce la siamo cercata. Lottiamo per un cambiamento strutturale, a partire dalla scuola, dal lavoro, dalla salute, dall’amministrazione della giustizia e dai media, pretendiamo il rispetto dei nostri percorsi di libertà e autodeterminazione e della nostra indipendenza. Per questo reclamiamo i mezzi e le risorse per autodeterminarci e scegliere sulle nostre vite.
Il Piano è il nostro programma di lotta contro la violenza patriarcale e capitalistica. Non ci fermeremo di fronte agli stupri e femminicidi quotidiani. Non ci fermeremo fino a quando non otterremo la libertà dalla violenza sessista che viviamo nei posti di lavoro, dalle molestie, dalle discriminazioni e dagli abusi di potere, ma anche quella quotidiana dello sfruttamento e della precarietà. Non ci fermeremo finché non saremo libere dalla violenza che viviamo quando i tagli di bilancio programmati dai governi nazionali ed europei impoveriscono le nostre vite e attaccano i centri antiviolenza e la loro autonomia. Non ci fermeremo finché non saremo libere dalla violenza
sui social media e dei giornali, che ci colpevolizzano o vittimizzano silenziandoci.
Non ci fermeremo finché non saremo libere dalla violenza del razzismo istituzionale e dei confini, finché gli stupri saranno strumentalizzati per giustificare il razzismo in nome delle donne. Non ci fermeremo finché non saranno abolite le misure istituzionali che di fatto espongono le donne migranti a quotidiane violenze nei campi profughi, come gli accordi bilaterali con Libia e Turchia, e che aggrediscono migranti, prostitute e donne trans in nome di un inaccettabile “decoro”, come le leggi Minniti.
Inonderemo lo spazio pubblico per affermare la determinazione delle nostre rivendicazioni, delle nostre pratiche quotidiane di cambiamento, mutualismo e solidarietà: la forza di migliaia di donne, trans e queer unite che si riconoscono nel #Metoo, Anche Io, per trasformarlo in #WeToogether, Noi Insieme.Saremo nelle strade a lottare per la nostra autonomia. Vogliamo libertà di movimento nelle città e attraverso i confini, il potere di decidere delle nostre vite negli ospedali e nei tribunali, di scegliere il nostro destino fuori da ruoli che ci vengono imposti. Vogliamo un reddito di autodeterminazione, un salario minimo europeo, welfare e diritti, per essere libere di scegliere sui nostri corpi e le nostre vite.
Non ci fermeremo: abbiamo un Piano!
Info pullman dalle varie città
Bari: https://www.facebook.com/events/1591690227541267/
Bologna: https://www.facebook.com/nonunadimenobologna/
Brescia:
Fabriano: https://www.facebook.com/events/1425930520856768/
Firenze: https://www.facebook.com/events/163007364288385/
Genova: https://www.facebook.com/events/299903533829103/
Jesi: https://goo.gl/e8Gtk8
Perugia:
Milano: https://www.facebook.com/events/165566237369918/
Salerno: https://goo.gl/EZmBvW
Taranto: https://www.facebook.com/events/157434348087934/
Torino: https://www.facebook.com/events/1921187784811430/
martedì 14 novembre 2017
Sinistra, Acerbo (Prc): «Grande amarezza per annullamento assemblea Brancaccio. Restiamo d’accordo con obiettivi iniziali del percorso»
COMUNICATO STAMPA
SINISTRA – ACERBO (PRC): «GRANDE AMAREZZA PER ANNULLAMENTO ASSEMBLEA DEL BRANCACCIO DI MONTANARI E FALCONE. RESTIAMO D’ACCORDO CON GLI OBIETTIVI INIZIALI DEL PERCORSO»
«Con grande amarezza – dichiara Maurizio Acerbo, segretario nazionale di Rifondazione Comunista – Sinistra Europea – stamattina abbiamo preso atto dell’annullamento dell’assemblea che avrebbe dovuto rilanciare il percorso del Brancaccio.
Tomaso Montanari ha ricostruito le circostanze che hanno portato alla decisione.
Invece di investire sul Brancaccio, cioè la creazione di una lista unica a sinistra davvero innovativa e non solo partitica, MDP-SI-Possibile hanno preferito un accordo di vertice su un profilo politico ambiguo che prelude a liste che riprodurranno gli attuali gruppi parlamentari.
Noi abbiamo sempre pubblicamente condiviso i criteri proposti da Tomaso e Anna per costruire liste innovative e aperte e che dessero il segno di una rottura con i governi del centrosinistra e gli errori del passato. Non condividiamo la scelta di annullare assemblea perchè riteniamo che il Brancaccio abbia tutto il diritto di proporre contenuti e metodi per costruire lista unitaria.
Comprendiamo il momento e non ce la prendiamo con l’ingenerosa simmetria tra il comportamento di MDP-SI-Possibile e la nostra coerente partecipazione al percorso.
Noi fin dal primo momento abbiamo detto che solo sul terreno di una “sinistra nuova e radicale” come quella proposta al Brancaccio a giugno avremmo partecipato a una lista “unica” ed è per questo che non ci siamo seduti ai tavoli tra partiti.
Eravamo e siamo convinti, come Tomaso Montanari e Anna Falcone hanno ripetuto mille volte, che unità, radicalità, partecipazione e rinnovamento delle liste siano elementi indispensabili per costruire una proposta credibile per milioni di persone di sinistra che non votano più o si sono rivolti verso il M5S.
Tomaso Montanari lo attesta scrivendo che il nostro è “l’unico partito” rimasto nel percorso che lui e Anna Falcone hanno promosso.
Continueremo a lavorare nello spirito del Brancaccio e delle cento assemblee che si sono svolte: per una lista unitaria della sinistra antiliberista, alternativa al Pd e alle altre destre, che si batta per un programma di attuazione della Costituzione, costruita con la democrazia e la partecipazione dal basso».
13 novembre 2017
domenica 12 novembre 2017
SINISTRA ITALIANA SOSTIENE LA LOTTA DI SALVIAMO IL PARCO
Pubblichiamo il comunicato di SI Sinistra Italiana che si unisce alle altre forze politiche, associazioni e comitati che sostengono la lotta di Salviamo il Parco di Via Gorizia
PRANZO PARTIGIANO DELLA SEZIONE ANPI DI PADERNO D.
Domenica prossima , come di consueto l'annuale Pranzo Partigiano autogestito dalla sezione A. Cazzaniga di Paderno D.
Quest'anno il tema trattato sarà l'approfondimento della figura di Salvo D'Acquisto che con il suo sacrificio salvo' la vita di numerose persone ,ma la tematica poco affrontata come quella dei carabinieri che scelsero di non aderire alla Repubblica di Salo' e di unirsi alle formazioni partigiane, sarà presentata dal Pres. dell'Anpi Provinciale di Milano Roberto Cenati.
Una giornata ricca di approfondimenti e di canti assieme agli iscritti e al Coro "Il Fiore del Partigiano".
SUCCESSO DEL NUOVO FIRMA DAY
Il FIRMA DAY riproposto in quest'ultimo fine settimana conferma per l'ennesima volta che i cittadini hanno a cuore la sopravvivenza del Parco di Via Gorizia.
In molti si sono fermati anche solo per avere notizie sulla questione ,dopo che l'attuale amministrazione aveva ribattezzato l'iniziativa "Menzogna Day", un fastidio generato dalle code formatesi ai precedenti banchetti per firmare e che ha allarmato coloro che vogliono a tutti i costi far costruire nell'area verde 3 palazzine con relativi box e vie d'accesso.
La raccolta firme proseguirà anche la prossima settimana al mercato di Via Oslavia dalle ore 09.00 alle ore 12.00, si potrà dare una chance di sopravvivenza al parco apponendo una semplice firma.
In molti si sono fermati anche solo per avere notizie sulla questione ,dopo che l'attuale amministrazione aveva ribattezzato l'iniziativa "Menzogna Day", un fastidio generato dalle code formatesi ai precedenti banchetti per firmare e che ha allarmato coloro che vogliono a tutti i costi far costruire nell'area verde 3 palazzine con relativi box e vie d'accesso.
La raccolta firme proseguirà anche la prossima settimana al mercato di Via Oslavia dalle ore 09.00 alle ore 12.00, si potrà dare una chance di sopravvivenza al parco apponendo una semplice firma.
"In gergo la gente chiama “foglie” le orecchie
è come se sentissero, come se gli alberi conoscessero la musica
ma la verde lingua degli alberi è un gergo ben più antico
chi può sapere cosa essi dicono quando parlano agli uomini
gli alberi parlano albero
come i bambini parlano bambino"
è come se sentissero, come se gli alberi conoscessero la musica
ma la verde lingua degli alberi è un gergo ben più antico
chi può sapere cosa essi dicono quando parlano agli uomini
gli alberi parlano albero
come i bambini parlano bambino"
Jacques Prèvert
venerdì 10 novembre 2017
COMITATO DELLA SCUOLA PUBBLICA :SCUOLE CITTADINE INAGIBILI ALTRO CHE MENZOGNA DAY!
Pubblichiamo l'interessante post, apparso sulla pagina fb del Comitato per la Scuola Pubblica di Paderno Dugnano ,che lancia un forte messaggio all'attuale amministrazione ,per la sistemazione della scuole pubbliche , un problema che affligge la nostra città da diversi anni , ancora irrisolto.
Pare che invece le priorità siano ben altre, come quelle di costruire 3 palazzine in un parco pubblico abbandonando progetti di sistemazione aule scolastiche ormai al limite dell'agibilità. Il Comitato per la Scuola Pubblica pur all'inizio, sta dimostrando di lavorare nel ricercare soluzioni ,soprattutto evidenziando e denunciando problematiche che potrebbero divenire anche pericolose
PADERNO:LA GIUNTA CELEBRA L'ATTACCO DELLE OPPOSIZIONI CON IL SUO "MENZOGNA DAY"E PUBBLICA LA VARIANTE R3.
INTANTO LE SCUOLE CITTADINE SONO INAGIBILI.
POTREBBE IMPIEGARE IL TEMPO IN MODO PIU'SANO?
Parlavamo gia'un paio di mesi fa della Scuola Padernese (della frazione di Incirano) "La Casetta", gia'Scuola di Via Anzio.
Fra l'altro siamo, come genitori direttamente coinvolti nelle vicende di questo Istituto che e'frequentato da Vincenzo da due anni.
Il gia'ben noto e denunciato problema dei soffitti delle classi e'rimasto "al suo posto"dall'ultimo articolo da noi pubblicato, nonostante dal punto di vista metereologico la stagione appena trascorsa sia stata un periodo particolarmente felice: caldo e secco per oltre un mese, durante il quale ci si aspettava di vedere l'area transennata e gli operai ai posti previsti.
Invece, con un vero e proprio scatto di reni, fulmineamente in corrispondenza della violenta pioggia iniziata domenica scorsa, guarda caso il lunedi'immediatamente dopo geometra e manovali erano sul posto per un sopralluogo.
Ora, l'Amministrazione comunale parla di lavori rimandati a causa proprio di avverse condizioni climatiche, cosa che appunto fa montare lo scetticismo dei genitori dei bambini.
Tra un sopralluogo e la comunicazione di certo inizio lavori corredata da circolare della Dirigenza scolastica si sono verificate: comunicazioni via telefono, per appuntamento presso l'Urp, dietro segnalazione via app MyPaderno e via mail tra uno "zoccolo duro"di mamme giustamente combattive -che hanno anche reclamato l'intervento del Sindaco in persona- e gli uffici tecnici competenti del nostro Comune.
Le voci parlano anche di inizio attivita'gia'programmato (senza guardare troppo le previsioni del tempo...giustamente?evidentemente? ma come? Se poi dicono che con la pioggia non si potra'lavorare!)proprio per il famoso lunedi', del Sindaco che avrebbe eroicamente evitato la chiusura della scuola, di un appalto assegnato e poi rifiutato da una Ditta in pochi giorni.
Mito o verita', sta di fatto che la Scuola di Via Anzio si ritrova attualmente con una classe inagibile, nella costrizione per le insegnanti di suddividere i bambini aumentando il numero di presenze per le classi rimaste aperte e con le proprie importanti attivita'didattiche ed educative gravemente compromesse.
Da diverso tempo, inoltre, problemi di infiltrazioni riguardano anche la Palestra del complesso Scuola Primaria Mazzini adiacente la Scuola d'Infanzia: ci si puo'augurare di non assistere ad una nuova certificazione di inagibilita'che vada ad ostacolare l'esercizio dello sport dei ragazzi.
La vicenda e'solo l'ultima di una lunga serie: Paderno puo'"vantarsi" di una serie di peripezie edilizie (come il crollo della controsoffittatura della mensa delle scuole De Marchi, le annose questioni dell'amianto di Calderara e del Villaggio Ambrosiano) che interessano gli edifici scolastici, nei quali si interviene piu'per emergenza che per svolgere manutenzione, dimostrando scarsa attenzione verso le insegnanti che hanno il diritto di lavorare nelle condizioni idonee e dei cittadini che mandano i figli a Scuola.
Apprendiamo dalla pubblica delibera della Variante R3 che in certi casi di diritti (diritti edificabili) il comune e'largo di manica con alcuni.
Nello stesso tempo, i bambini e le insegnanti di Paderno hanno sempre meno diritto all'istruzione ed a una Scuola sicura.
9 Novembre 2017 Csp Paderno Dugnano
Pare che invece le priorità siano ben altre, come quelle di costruire 3 palazzine in un parco pubblico abbandonando progetti di sistemazione aule scolastiche ormai al limite dell'agibilità. Il Comitato per la Scuola Pubblica pur all'inizio, sta dimostrando di lavorare nel ricercare soluzioni ,soprattutto evidenziando e denunciando problematiche che potrebbero divenire anche pericolose
PADERNO:LA GIUNTA CELEBRA L'ATTACCO DELLE OPPOSIZIONI CON IL SUO "MENZOGNA DAY"E PUBBLICA LA VARIANTE R3.
INTANTO LE SCUOLE CITTADINE SONO INAGIBILI.
POTREBBE IMPIEGARE IL TEMPO IN MODO PIU'SANO?
Parlavamo gia'un paio di mesi fa della Scuola Padernese (della frazione di Incirano) "La Casetta", gia'Scuola di Via Anzio.
Fra l'altro siamo, come genitori direttamente coinvolti nelle vicende di questo Istituto che e'frequentato da Vincenzo da due anni.
Il gia'ben noto e denunciato problema dei soffitti delle classi e'rimasto "al suo posto"dall'ultimo articolo da noi pubblicato, nonostante dal punto di vista metereologico la stagione appena trascorsa sia stata un periodo particolarmente felice: caldo e secco per oltre un mese, durante il quale ci si aspettava di vedere l'area transennata e gli operai ai posti previsti.
Invece, con un vero e proprio scatto di reni, fulmineamente in corrispondenza della violenta pioggia iniziata domenica scorsa, guarda caso il lunedi'immediatamente dopo geometra e manovali erano sul posto per un sopralluogo.
Ora, l'Amministrazione comunale parla di lavori rimandati a causa proprio di avverse condizioni climatiche, cosa che appunto fa montare lo scetticismo dei genitori dei bambini.
Tra un sopralluogo e la comunicazione di certo inizio lavori corredata da circolare della Dirigenza scolastica si sono verificate: comunicazioni via telefono, per appuntamento presso l'Urp, dietro segnalazione via app MyPaderno e via mail tra uno "zoccolo duro"di mamme giustamente combattive -che hanno anche reclamato l'intervento del Sindaco in persona- e gli uffici tecnici competenti del nostro Comune.
Le voci parlano anche di inizio attivita'gia'programmato (senza guardare troppo le previsioni del tempo...giustamente?evidentemente? ma come? Se poi dicono che con la pioggia non si potra'lavorare!)proprio per il famoso lunedi', del Sindaco che avrebbe eroicamente evitato la chiusura della scuola, di un appalto assegnato e poi rifiutato da una Ditta in pochi giorni.
Mito o verita', sta di fatto che la Scuola di Via Anzio si ritrova attualmente con una classe inagibile, nella costrizione per le insegnanti di suddividere i bambini aumentando il numero di presenze per le classi rimaste aperte e con le proprie importanti attivita'didattiche ed educative gravemente compromesse.
Da diverso tempo, inoltre, problemi di infiltrazioni riguardano anche la Palestra del complesso Scuola Primaria Mazzini adiacente la Scuola d'Infanzia: ci si puo'augurare di non assistere ad una nuova certificazione di inagibilita'che vada ad ostacolare l'esercizio dello sport dei ragazzi.
La vicenda e'solo l'ultima di una lunga serie: Paderno puo'"vantarsi" di una serie di peripezie edilizie (come il crollo della controsoffittatura della mensa delle scuole De Marchi, le annose questioni dell'amianto di Calderara e del Villaggio Ambrosiano) che interessano gli edifici scolastici, nei quali si interviene piu'per emergenza che per svolgere manutenzione, dimostrando scarsa attenzione verso le insegnanti che hanno il diritto di lavorare nelle condizioni idonee e dei cittadini che mandano i figli a Scuola.
Apprendiamo dalla pubblica delibera della Variante R3 che in certi casi di diritti (diritti edificabili) il comune e'largo di manica con alcuni.
Nello stesso tempo, i bambini e le insegnanti di Paderno hanno sempre meno diritto all'istruzione ed a una Scuola sicura.
9 Novembre 2017 Csp Paderno Dugnano
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