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venerdì 27 aprile 2018

PRIMO MAGGIO CONTRO LO SFRUTTAMENTO







APPELLO 1 MAGGIO
PER UN PRIMO MAGGIO DI LOTTA CONTRO LO SFRUTTAMENTO

A tutte le lavoratrici e ai lavoratori,
a chiamata, precari, subordinati sotto falsa partita iva, freelance, operai della logistica, delle cooperative, insegnanti, operatori del terzo settore, GDO, dipendenti pubblici e privati, artisti, intermittenti, disoccupati, agli studenti sfruttati con l’Alternanza Scuola-Lavoro, ai ricercatori, richiedenti asilo, g2, migranti e a tutti gli esclusi e ai marginalizzati dell'area metropolitana e non.

A tutte le realtà autoorganizzate, i collettivi, i comitati, le reti di realtà cittadine, i coordinamenti territoriali, le organizzazioni sindacali e politiche conflittuali.

La crisi continua a colpire d
uro le fasce più deboli della popolazione e a dilagare in tutta Europa nonostante opinionisti ed esperti strombazzino a reti unificate una ripresa inesistente. L'Unione Europea ed il suo braccio armato, la troika, preparano versioni aggiornate delle ormai consuete ricette di austerità: allo scopo di salvaguardare stabilità monetaria e bancaria, pareggio di bilancio e contenimento del debito pubblico, ci si accanisce sadicamente sulle nostre condizioni di vita e di lavoro.

A questo fronte di “guerra interna” si somma la violenza della guerra vera e propria combattuta o fomentata, dall’Ucraina all’appoggio a Erdogan, dalla complicità con Israele al interventismo sempre più marcato nel continente africano, che costringe milioni di persone a fuggire in cerca di un futuro migliore e senza bombe sulla testa.


Tramite il Jobs Act, la precarietà lavorativa si è definitivamente realizzata come condizione generalizzata e strutturale, in una società in cui nuove forme di schiavismo e caporalato, lavoro gratuito come tirocinio formativo o volontariato, hanno trovato occasione propizia per rigenerarsi e attecchire. Nuove frontiere di sfruttamento raggiungono l'apice nelle discriminazioni di genere.

Beni e servizi vengono valorizzati attraverso sistemi di condivisione che creano circuiti di guadagno inediti e non ancora del tutto formalizzati. Non a caso, proprio nel momento in cui modelli economici come quelli del capitalismo delle piattaforme mettono al lavoro milioni di utenti senza riconoscere loro nulla, intere masse di lavoratori digitali sono sottoposte a nuovi protocolli di business e di controllo. Algoritmi e big data.

I governi che si sono susseguiti alla guida delle istituzioni negli ultimi due decenni hanno creato le condizioni per la crescita della presenza e dello sdoganamento di formazioni neofasciste nelle amministrazioni pubbliche e sui media.
Nelle cabine elettorali passa un messaggio populista di intolleranza e razzismo, attraverso l’omologazione di destra e di sinistra. Ogni manifestazione di diversità culturale diventa capro espiatorio da sacrificare e deportare a favore della guerra tra poveri, mascherata da lotta contro il terrorismo e l' invasione.

Noi opponiamo alla guerra tra poveri, una prospettiva di pace e solidarietà nel segno di un’alternativa internazionalista e rivoluzionaria. Nel rispetto interculturale sposiamo un messaggio di comunione tra i popoli capace di offrire una via d’uscita reale da questo universo monolitico, basato su merci, profitto e competizione, dove la sopraffazione si riduce a unico mezzo di affermazione personale. Cerchiamo soluzioni valide a problemi complessi! Abbiamo scoperto tanto tempo fa che i muri servono solo a chi li erige. Sosteniamoci a vicenda e miriamo al bene comune. Solo così riusciremo ad abbattere le barriere che nascondono la fortuna di pochi sulla povertà del 99%.


Gli interessi e i diritti dei lavoratori non sono tutelati grazie alle leggi approvate, gli accordi ed i contratti firmati dai sindacati complici: il diritto di sciopero e di rappresentanza sono sotto attacco, il diritto di contrattazione collettiva è compromesso.

Il Primo Maggio è nostro! Rivendichiamo diritti e tutele, sicurezza sul lavoro contro le morti bianche, continuità di reddito e un nuovo Welfare che sia in grado di mettere al centro l’accesso incondizionato per tutte e tutti ai servizi di base come la casa, la mobilità, la sanità, l’istruzione, la conoscenza e la previdenza.

Scenderemo in piazza per tutte e tutti coloro che non hanno voce, che non possono scioperare o che saranno costretti a lavorare il giorno del Primo Maggio, perché sono sottoposti a una qualche forma di ricatto.

Attraverseremo le strade della metropoli per manifestare la nostra volontà di autodeterminarci e reagire davanti a tutte le forme di sfruttamento e di divisione sociale.

DICIAMO NO ALLA SCHIAVITU' DEL PRECARIATO!

Vogliamo costruire un’alternativa basata sulla solidarietà, sull'organizzazione dal basso e sul bene comune. Solo attraverso il senso di comunità e ricostruendo il tessuto sociale, possiamo resistere e rispondere al sistema capitalista, patriarcale e fascista che manovra le nostre vite.

OCCORRE CREARE CONFLITTO PER RIPRENDERCI IL NOSTRO PRESENTE E FUTURO!
PRETENDIAMO REDDITO, DIRITTI E GARANZIE PER TUTT*!!!

ADERISCONO ALL'APPELLO:


Deliverance Milano
Strike Raiders
Collettivo Zam
Lume
Lambretta
Macao
Rimake
Casc Lambrate
Rete Studenti Milano
Lavoratori della scuola autoorganizzati
USB
CUB
SGB
USI
SI Cobas
SLAI Cobas
Clash City Workers
Fronte Popolare
Eurostop Milano
Il Ponte della Ghisolfa
FAI
Ri-maflow
SPA Leoncavallo
Potere al popolo Milano
Sinistra Anticapitalista Milano

Rifondazione Comunista Milano

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