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giovedì 29 dicembre 2016

PRC :BILANCIO DI FINE ANNO E AUGURI

Il fine anno coincide sempre con il bilancio annuale del lavoro portato a termine dal nostro circolo PRC . L'anno che stiamo per lasciare ci ha visti impegnati su diversi fronti, a volte   ricchi di ostacoli ma superati   grazie alla nostra caparbietà e resistenza    raggiungendo  risultati piu' che soddisfacenti.
Il 2016 è iniziato con numerose iniziative: dalla Palestina con l'ospite Diego Siragusa alla presentazione del libro di Nunzia Volpe "La bambina che parlava alla luna"con il partigiano Athos Zanca , alla mostra fotografica sull'ex manicomio  di Limbiate Mombello sino a dare un contributo sostanzioso per circa 15gg  alla Festa della Rifondazione Comunista di Novate Mil.se , una partecipazione che ci ha visti protagonisti come circolo assieme a Vittorio Agnoletto e ad Hani Gaber della Comunità Palestinese della Lombardia.
Terminata l'estate la tragedia del terremoto ci ha richiamati alla  raccolta di beni da destinare alle Brigate Attive di Solidarietà, dove i nostri volontari coinvolti direttamente nei luoghi del disastro si sono attivati immediatamente per portare soccorso.
Il mese di settembre abbiamo partecipato alla Festa dei Circoli PRC Nord Milano di Cinisello con numerosi gruppi musicali , uno splendido evento che si è concretizzato grazie al supporto del compagno Franz Englaro, mentre a  novembre abbiamo festeggiato il terzo anniversario dalla ristrutturazione presentando il libro di Roberto Farina  "L'anarchia molto cordialmente" con Claudia Pinelli figlia di Pino .
Una serata  è stata dedicata anche  alla figura di Fidel Castro scomparso improvvisamente a fine novembre
Non da ultimo siamo stati impegnati con la realizzazione del Comitato No Trivelle che poi si è trasformato nel Comitato per il  NO  al referendum costituzionale  occupandoci attivamente assieme ad altre forze politiche aderenti a manifestazioni, banchetti ed eventi sul nostro territorio.
Tutto questo è stato possibile  grazie alla condivisione , uno dei punti di forza,che porta i  compagni a non ricercare  protagonismi individuali ponendo sempre lo spirito comunitario quale principale elemento  per un lavoro costante ed anche ricco di risultati.
I nostri auguri per un Buon Anno sono destinati a tutti voi che ci seguite, poichè dall'apertura di questo blog oggi possiamo dire con soddisfazione di aver raggiunto le 44.500 visualizzazioni, un ottimo risultato che è stato possibile grazie a chi ci legge quotidianamente.
 I compagni e le compagne del circolo PRC A. Casaletti 

 

mercoledì 28 dicembre 2016

ANPI SEZ.PADERNO D. REALTA' ATTIVA

Il 15 dicembre scorso i 4 partigiani viventi che costituiscono la colonna portante dell'Anpi padernese sono stati insigniti della piu' alta onoreficenza che la città di Paderno Dugnano riconosce ai propri cittadini benemeriti ovvero "la Calderina d'Oro".
Angelo Villa, Aldo Mariani , Gildo Negri ed Athos Zanca sono stati applauditissimi di fronte ad una bella platea di gente accorsa per assistere alla premiazione.  Un segnale positivo dovuto al lavoro  svolto dalla sez. Anpi A.Cazzaniga durante tutti questi anni  , un riconoscimento dovuto e particolarmente  apprezzato da tutti gli iscritti ed attivisti.
Gli appuntamenti con la sezione Anpi proseguiranno a partire dal mese di Gennaio 2017 con il pranzo partigiano di domenica 22 gennaio  che quest'anno sarà dedicato all' approfondimento dei militari internati IMI, passaggio dovuto per dare il giusto valore politico a questa parte di storia fra i vari ospiti Roberto Biscardini ed il Presidente Anpi Prov.le di Milano Roberto Cenati  .
                                         Gildo Negri Presidente Anpi sez. A. Cazzaniga mostra la Calderina d'Oro


martedì 27 dicembre 2016

FURTO ALLA SCUOLA MEDIA ALLENDE

La notte fra Natale e Santo Stefano una banda di ladri ha fatto irruzione nella scuola media S. Allende di Incirano impadronendosi di una certa quantità di materiale informatico per un valore di circa settemila euro.
La refurtiva costituita  da sei computer, 15 tablet, due videoproiettori, due casse acustiche e due Vivitek Novopro rappresenta un grosso danno per la nostra città assieme al problema della sicurezza che ormai dilaga ovunque.
Ripetute sono state le richieste durante questi ultimi anni di una statistica  relativa  alla tematica della sicurezza sul nostro territorio a cui non è mai stata nessuna risposta.
 Furti, rapine,atti vandalici sono ormai all'ordine del giorno anche a Paderno Dugnano, pertanto occorrerebbe conoscere alcuni dati per poter ricercare soluzioni adeguate affrontando una situazione non facile ma che deve esser presa in esame al piu' presto .



lunedì 26 dicembre 2016

CENTRI COMMERCIALI APERTI A SANTO STEFANO

La scelta di alcuni centri commerciali di rimanere aperti anche durante la giornata di Santo Stefano  non è sicuramente un bene, il diritto al riposo durante queste giornate festive viene meno, a farne le spese i lavoratori della grande distribuzione come sempre ipersfruttati.
Pubblichiamo il comunicato del PRC di Como che ha subito condannato queste aperture che non creano nuova occupazione ma bensi' continuano a non concedere altre scelte agli stessi lavoratori navigando verso il piu' totale e sfrenato consumismo a dispetto dell'umano.

Aperture dei commerciali durante le festività natalizie: Baggi e Tavecchio (Prc/SE_Como): «Ancora una volta ci troviamo davanti al non rispetto dei diritti di chi lavora nella grande distribuzione. Ancora una volta la liberalizzazione dei mercati viene pagata dai lavoratori. Invitiamo al boicottaggio dei centri commerciali aperti durante le giornate del 26 dicembre e 01 gennaio».
Apprendiamo da una nota della Filcams CGIL che a Mestre – il Centro commerciale “Carrefour” ha ufficializzato le aperture nelle giornate del 26 dicembre e del 1 gennaio.
Inaccettabile! Ancora una volta siamo costretti, nostro malgrado, ad assistere ad una scelta aziendale che va nella totale direzione del mancato rispetto dei diritti di chi lavora, a vantaggio del consumismo più selvaggio.
Quello della grande distribuzione è ad oggi uno dei settori più critici sia per quanto riguarda l'utilizzo di società cooperative in appalto che non si attengono nemmeno ai minimi diritti delle lavoratrici e dei lavoratori che per quanto riguarda il rispetto dei riposi settimanali.
Tutto questo è una conseguenza diretta della liberalizzazione selvaggia dei mercati.
Invitiamo tutta la cittadinanza a boicottare quei supermercati e que centri commerciali che, come il Carrefour di Mestre, infischiandosene totalmente dei propri collaboratori e dei loro diritti hanno deciso di mantenere aperti i punti vendita durante le festività natalizie.
Como, 21 dicembre 2016 
 
 

sabato 24 dicembre 2016

AUGURI DAL CIRCOLO PRC A.CASALETTI

L'arrivo del Natale coincide sempre con la fase terminale di un anno, il nostro è stato particolarmente intenso ma ora piu' che mai il nostro augurio  piu' grande deve volare verso tutti voi e le vostre famiglie:                 Buone Feste a tutti !!!!!

 
     I compagni e le compagne del circolo PRC A. Casaletti



 

venerdì 23 dicembre 2016

NATALE E LA PACE

Natale alle porte,nonostante una crisi che è ormai la nuova realtà ,  arriva puntuale  il caos con la gente catapultata nell'acquisto di cibo e beni da regalare in una giornata che in tanti altri paesi sarà vissuta in mezzo a guerre ,fame, emarginazione. Anni fa si diceva che a Natale si era tutti piu' buoni, l'eterna favoletta da raccontare, smentita poi  il giorno successivo da  una  realtà  ben diversa.
La nostra esportazione di guerra e morte non cessa e probabilmente non cesserà, le politiche di pace non vengono prese in considerazione cosi' le immagini di sofferenza che vediamo risultano sempre le stesse: bambini, soldati, bombardamenti,morte,distruzione,assieme ai barconi di disperati che fuggono e che nessuno vuole; ecco la macchina della guerra, la fiorente industria che ci lascia sopravvivere nel nostro piccolo orizzonte incantato dove ancora fame e disperazione arrivano solo a sfiorarci. Eppure abbiamo bisogno di pace,se ne parla poco non si affronta mai seriamente un'argomento che vorrebbe dire applicare seriamente un articolo della nostra Costituzione, poichè il rischio che oramai stiamo correndo è quello dell'abitudine alle immagini di guerra assieme alla rassegnazione del non poter fare nulla.
Non a caso riprendiamo dal blog Corpicivilidipace il principio dell' accoglienza e tolleranza, la base per poter parlare ed introdurre argomenti come l'educazione alla pace, materia a cui non si è piu' abituati.
"Proprio dall'UNESCO, infatti, l'Organizzazione delle Nazioni Unite per l'Istruzione, la Scienza e la Cultura, è partita, ormai più di venti anni fa, la iniziativa della “Dichiarazione sul Principio di Tolleranza”, che l'organizzazione ha adottato in occasione della Conferenza Generale del 16 Novembre 1995, e con la quale essa ha inteso ed intende lanciare un richiamo, un monito e una chiamata all'impegno, tanto alle autorità quanto ai popoli, ad agire e mobilitarsi per gli ideali e i valori della convivenza: una convivenza declinata in senso attivo, fonte di eguaglianza e inclusione.
Non a caso, infatti, come recita in Preambolo, «l’attuale crescita dell’intolleranza, della violenza, del terrorismo, della xenofobia, del nazionalismo aggressivo, del razzismo, dell’antisemitismo, dell’esclusione, della emarginazione e della discriminazione, nei confronti delle minoranze nazionali, etniche, religiose e linguistiche, dei rifugiati, dei lavoratori e dei migranti, degli immigrati e dei gruppi vulnerabili», nonché «l’aumento degli atti di violenza e di intimidazione ai danni di persone che esercitano la propria libertà di opinione e di espressione» costituiscono comportamenti «che minacciano il consolidamento della pace e della democrazia, sia a livello nazionale, sia a livello internazionale, e che costituiscono altrettanti ostacoli allo sviluppo». Sin dall'inizio, cioè, sono individuati esplicitamente, nei grandi e tragici capitoli della discriminazione, del fanatismo, dell'intolleranza, dell'antisemitismo e del razzismo, i mali che, tra gli altri, alimentano conflitti e segregazioni e attraversano imperiosamente il nostro tempo, imponendo una risposta civile e sociale.Ma non c'è solo questo: c'è, in particolare, da attrezzare una risposta, che non può non basarsi sul terreno educativo, della formazione delle giovani generazioni e della maturazione delle coscienze, e non può, al tempo stesso, non alimentarsi di percorsi effettivi e concreti di eliminazione delle diseguaglianze e di contrasto alla povertà in tutte le sue forme, nella consapevolezza, ribadita peraltro anche da numerosi passaggi della conferenza in S. Tommaso, che la pace non possa essere declinata come un ideale irenico e astratto, né possa limitarsi alla sola, fin troppo comoda e funzionale, «assenza della guerra», ma debba essere invece declinata in una maniera più completa ed esigente, come costruzione di relazioni sociali improntate alla libertà e alla giustizia, insieme, come superamento delle condizioni materiali e sociali che alimentano la separazione nelle nostre società, come occasione, e cioè in positivo, di «pace positiva», di costruzione attiva della pace.

Lo ribadisce, in un passaggio successivo, ancora la Dichiarazione, quando puntualizza che non si può intendere il “principio di tolleranza” come “concessione”, “accondiscendenza”, “compiacenza”; bensì sottolinea, all'art. 1, che «la tolleranza è un atteggiamento attivo, animato dal riconoscimento dei diritti universali della persona umana e delle libertà fondamentali dell’altro. In nessun caso la tolleranza potrà essere invocata per giustificare attentati a tali virtù fondamentali». In questo senso, attivo, essa può porsi a fondamento delle società democratiche e pluralistiche e concorrere alla prevenzione della violenza e alla costruzione di un ordine fondato appunto su “pace con giustizia”.
Gianmarco Pisa  PRC Napoli che abbiamo incontrato lo scorso anno , da anni si occupa di questa tematica ed attraverso il suo blog ci aggiorna su quanto sia importante la politica di pace cosi' troppo spesso accantonata ed usata in occasioni d'obbligo come quella  natalizia. Che sia un Buon Natale per tutti pensando alla pace, alla tolleranza, all'accoglienza piu' spesso poichè non è mai abbastanza in un mondo dove la violenza ha sempre piu' spazio.



mercoledì 21 dicembre 2016

ASSOCIAZIONI E COMITATO RISPONDONO ALLA LETTERA APERTA PD

Pubblichiamo la risposta che Aiea (Ass.ne Ital. Esposti Amianto),Medicina Democratica e Comitato a sostegno Famigliari Vittime Eureco hanno indirizzato alla lettera aperta  della segretaria PD Paola Cattin ,apparsa ieri sul blog La Scommessa.
Associazioni che ormai da diversi anni abbiamo imparato ad apprezzare e conoscere durante  gravi problematiche territoriali sorte a danno della nostra comunità. Una profonda e seria riflessione su quanto esternato nella lettera aperta che ci trova concordi nell'affermare che determinate scelte portano all'allontanamento dei nostri cittadini dalla politica locale a danno di chi invece continua ad impegnarsi seriamente.

Il segretario del PD padernese ha un bel coraggio ad affermare che il suo partito è presente e attivo nel suo territorio.
Infatti è magicamente ricomparso, dopo anni di silenzio, con un mese di banchetti organizzati e incontri pubblici, in occasione della scongiurata "deforma" della Costituzione proposta dal segretario nazionale Matteo Renzi e clamorosamente bocciata dal POPOLO ITALIANO.

Dov'era il PD padernese nelle numerosissime iniziative sul territorio organizzate dalle associazioni in difesa dell'ambiente, della salute dei cittadini e dei lavoratori nei luoghi di lavoro?

Dov'era il PD padernese alla cena organizzata sabato scorso, per sostenere i lavoratori dell'Eureco (fabbrica dove sono bruciate vive 4 persone) che tutt'ora sono senza lavoro e vivono in situazioni di grave disagio?

Dov'era il PD padernese quando siamo andati a protestare davanti a Città Metropolitana che ha rilasciato tutti i permessi al nuovo impianto di smaltimento rifiuti pericolosi che sorgerà nel sito dell'ex Eureco?

Non c'era, forse perchè i permessi sono stati rilasciati dalla giunta targata PD che non ha fatto una scelta politica , ma tecnica,  passando  un colpo di spugna sul sangue di quattro esseri umani ed infischiandosene del volere di tutti i cittadini padernesi che hanno detto NO al nuovo impianto.

Questo comportamento fa capire che il partito democratico non è portatore del "nuovo" e tanto meno si può definire partito di "sinistra".

Anche per quello che  riguarda le politiche nazionali, le azioni fatte dal governo Renzi (tanto caro al segretario padernese) jobs act, voucher, la buona scuola  ecc. ecc. non hanno niente a che fare con la sinistra.
Sono l'espressione invece di un sistema liberista che da sempre punta all'eliminazione dei diritti dei lavoratori e dei cittadini e allo sfruttamento dei più deboli, per non avere ostacoli al proprio obiettivo:  fare profitto, usando nel corso degli anni un certo tipo di politica asservita ai poteri forti, e la "deforma costituzionale" ne era un esempio, venduta agli italiani come una grande innovazione esempio di modernità.
Renzi e il suo PD, è talmente legato a questi poteri che, infischiandosene del volere dei cittadini italiani, ha riproposto per il nuovo (si spera temporaneo) governo gli stessi protagonisti che sono stati bocciati dal voto.
Alla faccia del partito "democratico" Berlusconi al suo confronto è un bimbo in fasce!!
Credo, spero che gli italiani aprano definitivamente gli occhi e con il prossimo voto chiudano definitivamente la stagione renziana.

Lorena Tacco per:
Associazione Italiana Esposti amianto
Medicina Democratica
Comitato a Sostegno dei Famigliari Vittime e Lavoratori Eureco


 

martedì 20 dicembre 2016

PD E PADERNO DUGNANO

Il blog di Giovanni Giuranna "La scommessa" pubblica la "lettera aperta" inviata dalla segretaria del PD di Paderno Dugnano Paola Cattin dopo aver dato spazio all'Assemblea nazionale del Partito Democratico.
Una lettera che precisa quanto sia importante la presenza sul territorio ma che vede anche un Partito Democratico proiettato in avanti verso  un percorso di innovazione che ritrova le proprie radici nella persona trainante di Matteo Renzi. Sottolineare la presenza  dell'ultimo mese durante la campagna referendaria non ha pero' il sapore del nuovo, i banchetti e la vicinanza con la gente si conquistano con la costanza che ultimamente sul nostro territorio è venuta meno. Le aziende del territorio stanno scomparendo , i piccoli negozianti fanno fatica a rimanere aperti , le serrande chiuse aumentano, le tasse strozzano i cittadini ,i giovani difficilmente trovano un'occupazione a tempo indeterminato,  lo spettro di una nuova Eureco è alle porte...il PD locale in tutto questo lasso di tempo si è assopito ne è la prova di quanto sia svuotato lo stesso consiglio comunale dove dai banchi dell'opposizione è difficile ritrovare voci che stiano veramente vicini alle persone,già quelle persone   che hanno l'unica  priorità di arrivare a fine mese dignitosamente senza recarsi alla Caritas in cerca di un pasto. Il recupero di questa vicinanza avviene non con la speranza del "nuovo"ma mettendoci sempre la faccia e soprattutto  dimostrando solidarietà presenziando. Settimana scorsa  il Comitato a sostegno dei famigliari e vittime Eureco ha organizzato una cena di solidarietà ma nessun rappresentante del PD locale ha scelto di parteciparvi  sottolineando
ancora una lontananza su tematiche che dovrebbero invece essere rilevanti  per una  politica progressista.
Infine  il commento sull'ex sindaco Gianfranco Massetti che rinnova il suo impegno lavorativo locale pare fuori luogo, poichè è una persona che pur individualmente ha sempre cercato di esser presente rendendo pubblico il proprio pensiero.
Il riferirsi alla condivisione e non al primeggiare potrebbe essere un buon riferimento iniziando ad applicarlo costantemente e non solamente quando ci siano scadenze obbligatorie.

I compagni e le compagne del circolo PRC A. Casaletti.




domenica 18 dicembre 2016

PAOLO FERRERO ELETTO ALLA VICE PRESIDENZA SINISTRA EUROPEA



COMUNICATO STAMPA

Sinistra - Paolo Ferrero (PRC-Sinistra Europea) eletto vice presidente della Sinistra Europea
Paolo Ferrero, segretario nazionale di Rifondazione Comunista - Sinistra Europea, è stato eletto ieri sera a Berlino vice presidente del Partito della Sinistra Europea, con Maite Mola, Pierre Laurent e Margarita Mileva. Il nuovo presidente è Gregor Gysi.
"È un onore e una grande responsabilità per me essere stato eletto vice presidente di un partito che insieme a tutte le forze di sinistra in Europa abbiamo fondato oltre dieci anni fa a Roma. Un partito che continua a crescere, presente in tutti i paesi dell'Unione Europea e che vuole essere la casa di tutte le persone, le forze sociali e politiche che hanno in comune la lotta all'austerità, al neoliberismo e alle destre. C'è bisogno di unire sempre di più le lotte per cambiare questa Europa delle banche e dei poteri forti governata da popolari e socialisti".


La nuova Presidenza del Partito della Sinistra Europea - Party of the European Left- Parti de la Gauche Europeenne
la nostra Eleonora Forenza

Alexis Tsipras

CENA SOLIDALE PER I LAVORATORI EURECO

Si è svolta ieri sera al centro Ein Karem  la cena di solidarietà per gli ex lavoratori Eureco che dopo la tragedia accaduta 6 anni fa ancora non riescono a reinserirsi nella società e non hanno un posto di lavoro.
La serata voluta dal Comitato a Sostegno delle Vittime e Famigliari Eureco ha visto la partecipazione di numerose persone, dal consigliere comunale Giovanni Giuranna all'insegnante Alberto Manzoni.
Un momento di assoluta vicinanza con chi è ancora in estrema difficoltà  nonostante una sentenza che ha definitivamente condannato l'ex proprietario Merlino ma che vede riaffacciarsi lo spettro di una nuova azienda  per lo smaltimento di rifiuti tossici proprio nello stesso posto.
Un ringraziamento speciale  a Stefano De Marchi e Betty Accorsi Travellin'Folk che hanno animato la serata .
Presente anche una delegazione della nostra sezione PRC A.Casaletti .

venerdì 16 dicembre 2016

PRC COMO VIGILA SUI NUOVI FASCISMI

L'attivissima segreteria comasca vigila su nuovi spazi concessi a Casa Pound, la presentazione di un libro di Tremonti ne è l'esempio e le istituzioni concedono a discapito di una Costituzione che nella sua integrità difficilmente trova applicazione.
Pubblichiamo la lettera di denuncia della segreteria PRC Como


Como, 15 dicembre 2016
 
Alla C.A del Direttore dell’Hotel Grand Visconti Palace
 
Veniamo a conoscenza dagli organi di stampa che la vostra struttura ha fatto la scelta di concedere una sala dell’Albergo all’organizzazione neofascista Casa Pound per la presentazione dell’ultimo libro del Senatore già ex Ministro dell’economia Giulio Tremonti.
Partendo dal presupposto che Casa Pound, organizzazione politica dal chiarissimo contenuto fascista non dovrebbe nemmeno avere la possibilità, secondo le leggi vigenti Scelba e Mancino) e la stessa Costituzione nata dalla Resistenza, di poter fare conferenze o di avere agibilità politica, ancora più grave è il fatto che un Senatore della Repubblica; che sulla Costituzione ha fatto un giuramento, si faccia promotore di quei contenuti antidemocratici accettando un invito e presentando,durante un’iniziativa simile il suo ultimo libro.
Vogliamo, con questa lettera esprimere tutto il nostro dissenso in merito alla scelta che ha fatto la vostra azienda, e contestualmente far leva sul vostro senso civico chiedendovi avere rispetto per chi ha dato la vita per valori fondamentali come la Libertà e la Democrazia e la Costituzione Repubblicana tra le altre cose appena difesa dal Popolo italiano.
Vi chiediamo pertanto di ritornare sui vostri passi e negare la possibilità ai “fascisti del terzo millennio” – come amano definirsi i militanti di Casa Pound di poter utilizzare il vostro albergo per una conferenza che sicuramente conterrà temi in antitesi con i valori costituzionali.
Vogliamo pensare che si sia trattato di una leggerezza e non di una scelta politica e ci piace pensare che farete quanto necessario per rimediare a questo grave fatto.
Comunichiamo infine che pubblicheremo sul nostro sito www.rifondazionecomo.blogspot.it Il testo di questa lettera.
Distinti saluti:
Per la Segreteria Provinciale Prc/SE Como
Fabrizio Baggi - Responsabile Organizzazione
 
 
 
 

martedì 13 dicembre 2016

C'E' BISOGNO DI REDDITO MINIMO NON DI LEGGE ELETTORALE

Pubblichiamo le ultime dichiarazioni del segretario PRC-Sinistra Europea  Paolo Ferrero

 «Il governo Renzi bis é uno schiaffo alla sovranità del popolo italiano. Il Parlamento faccia il reddito minimo e non si occupi di legge elettorale»
Paolo Ferrero, segretario nazionale di Rifondazione Comunista – Sinistra Europea, dichiara:
«La nascita del governo Renzi bis con il mandato di rifare la legge elettorale é uno schiaffo alla sovranità del popolo italiano. Noi chiediamo che si vada al voto appena la Consulta si sarà pronunciata sulla costituzionalità dell’italicum, senza che il parlamento metta nuovamente le mani sulla legge elettorale. É un parlamento eletto sulla base di una legge elettorale incostituzionale e che ha varato a sua volta una legge elettorale che sara certamente dichiarata incostituzionale. Il parlamento non è legittimato a scrivere nuove regole per ingabbiare la volontà del popolo italiano e tantomeno lo è il governo Renzi bis. Il governo, invece della legge elettorale, si occupi di povertà e faccia il reddito minimo, in modo che si vada a votare rapidamente e che l’elettorato non ci debba andare con la pancia vuota».
 
12 dicembre 2016


lunedì 12 dicembre 2016

PROVINCE E CITTA' METROPOLITANE ALLO SBANDO

Ci siamo soffermati spesso nel sottolineare quanto siano stati deludenti i risultati delle Città Metropolitane ma oggi l'allarme giunge dalla Fp Cgil che traccia un quadro desolante della tragica situazione attuale dove sia come Province che come Città Metropolitane a farne le spese son sempre i soliti dipendenti con decurtazioni sempre piu' elevate sullo stipendio.


"Un "quadro sconfortante e di assoluta indeterminatezza" delinea lo stato in cui versano Province e Città metropolitane, oramai al collasso, a due anni e mezzo dall'approvazione della legge Delrio e a pochi giorni dall'esito referendario. È quanto si legge in una nota della Fp Cgil nazionale in merito all'appello lanciato dall'Upi (Unione province italiane) al presidente della Repubblica Mattarella sullo stato in cui versano le Province.

Questi enti, spiega la Funzione pubblica Cgil, “come rilevato dalla stessa Upi, si trovano sull'orlo del collasso finanziario, molte già ampiamente nel baratro, per effetto dei tagli, con dipendenti che subiscono, in ragione dello sforamento ovvio del patto di stabilità, decurtazioni pesanti al salario e con il restringimento progressivo dei servizi offerti. Le Province sono in mezzo al guado e mai come adesso con una prospettiva di futuro totalmente incerta”.
Secondo la Fp Cgil per ovviare allo stato di collasso e per poter garantire un'offerta adeguata di servizi ai cittadini, bisogna intervenire sulle risorse, azzerando il taglio di un miliardo previsto per il 2017 e restituire a Province e Città metropolitane le stesse capacità assunzionali riconosciute al sistema delle autonomie locali. "Ma se questi sono interventi urgenti, serve offrire un orizzonte a questi enti, integrando le funzioni fondamentali con altre che per loro natura ormai non possono non essere amministrate se non in forma sovra comunale. Un modo - conclude la Funzione pubblica Cgil - per invertire il declino al quale pare siano condannate queste istituzioni, un'esigenza non solo dei lavoratori coinvolti ma anche per quel complesso di diritti e di servizi alle comunità che rappresentano”.

venerdì 9 dicembre 2016

DETTAGLI DI VOTO

Lunghissime analisi sono state quelle esternate sui dati del voto post referendum, percentuali regionali, cittadine ecc., vale la pena invece soffermarsi su alcuni dati che forse  potrebbero invitare ad eventuali riflessioni.
La percentuale di voto piu' alta dei SI è stata quella dei pensionati con il 61%, i NO erano il 39% cosi' i nostri anziani si sono espressi a favore del cambiamento proposto da Renzi di per contro gli studenti hanno totalizzato il piu' alto numero di NO con il 79% e il SI al 21%.
 Emerge da questi dati una fortissima contrapposizione che indica quanto sia distante la politica renziana nei confronti dei giovani mentre dall'altra parte si verifica il contrario, gli anziani appoggiano con un dato elevato la proposta della revisione Costituzionale.
Su Liberation Jozsef scrive: "nonostante le promesse di Renzi di trasformare il paese in pochi mesi e nonostante le riforme adottate, l'Italia è ancora impantanata nella crisi economica e nella disoccupazione" , sicuramente gli studenti toccano con mano una realtà che li vede sempre piu sfruttati , senza possibilità alcuna poichè da diversi anni ormai le politiche di un rinnovamento nel mondo del lavoro son state abbandonate dai governi che si sono succeduti sino ad oggi, quindi potrebbe essere una spiegazione all'alta percentuale di NO raggiunta.
 Altro dato interessante sono le percentuali rilevate a seconda del livello di istruzione.

                                                                  SI                 NO
Licenza elem. o media                              47                   53
Licenza di scuola superiore                      35                   65
Laurea o oltre                                            39                   61 




MANIFESTAZIONE IN RICORDO DI P.ZZA FONTANA

Domani 10 dicembre 2016 la manifestazione antifascista per ricordare la strage impunita di P.zza Fontana sarà animata anche dalla presenza di Franz Englaro e dalla  sua musica.Sarà presente anche il circolo PRC A. Casaletti di Paderno D. con una delegazione.

12 DICEMBRE 1969-12 DICEMBRE 2016
RICORDARE LA STRAGE DI PIAZZA FONTANA

OGGI COME ALLORA SI CAVALCA LA PAURA PER UNA NUOVA STRATEGIA DELLA TENSIONE CONTRO PROFUGHI E MIGRANTI

OGGI COME ALLORA IN PRIMA FILA FASCISTI, XENOBI E RAZZISTI IN ITALIA COME IN TURCHIA, UNA DITTATURA CHE REPRIME A LIVELLO DI MASSA E CONTINUA A NEGARE I DIRITTI DEL POPOLO CURDO


Il 12 dicembre 1969 una bomba scoppiava in Piazza Fontana.
Una bomba che, facendo 17 morti e decine di feriti, unita alla morte di Giuseppe Pinelli assassinato tre giorni dopo nella Questura di Milano e al depistaggio che accusava l’innocente Pietro Valpreda, inaugurava la “Strategia della Tensione”, ovvero la costruzione sistematica di paura volta a criminalizzare i movimenti sociali e le richieste di diritti e libertà che in quegli anni riempivano le strade.

47 anni dopo il mondo si presenta molto diverso e in tanti faticano persino a ricordarsi di quella strage, del suo senso e delle responsabilità politiche e istituzionali ai massimi livelli dello Stato. Ma anche dopo quasi cinque decenni la paura continua ad essere merce preziosa sul mercato della politica e, anzi, in questi tempi di crisi, crescente disuguaglianza sociale e nuove e vecchie solitudini urbane, sembra vivere una nuova e triste primavera.
E c’è anche chi, come il regime di Erdogan, ha riproposto i temi e i metodi classici della strategia della tensione.

Si stimola, si cavalca e si esalta la paura e ogni questione diventa un problema di sicurezza e motivo di odio verso il “diverso”. A cominciare dalle guerre diffuse al ricatto del lavoro senza diritti alla devastazione dei territori, fino ai migranti e i profughi che sono i primi bersagli, da indicare come untori e invasori e contro cui innalzare le barricate.
I professionisti dell’odio sono sempre loro, i fascisti, gli xenofobi e i razzisti, ma è l’ipocrisia dei governi a spianare la strada.

Gli interventi militari occidentali in Medio Oriente sono iniziati nel 1991, molte dittature in Africa hanno trovato ripetutamente complicità e copertura ai massimi livelli in casa nostra. Il traffico d’armi dall’Europa e dall’Italia verso paesi in guerra, come l’Arabia Saudita, non si è mai arrestato, anzi. E, soprattutto, è continuata con sempre più intensità una politica che aggrava lo squilibrio economico e sociale tra le aree del mondo, così come all’interno dei singoli paesi. Chi oggi scappa da guerre, dittature e condizioni sociali insostenibili scappa da realtà che la politica di questa Europa ha contribuito a creare.

L’ipocrisia si manifesta con massima chiarezza nel caso dei rapporti con il regime di Erdogan, ormai avviato a trasformarsi in una dittatura senza attenuanti. Media indipendenti chiusi, giornalisti in carcere, deputati e sindaci curdi destituiti ed arrestati e una repressione di massa contro chiunque dissenta dal regime.
Eppure, dopo qualche frase di circostanza, continua tranquillamente l’accordo UE-Turchia, che prevede miliardi di euro in cambio del blocco con ogni mezzo, anche il più violento, dei profughi.

Noi stiamo dalla parte del popolo curdo, dell’esperienza del confederalismo democratico del Rojava e della resistenza democratica e popolare in Turchia. I movimenti curdi rappresentano oggi una delle poche, se non l’unica, voce fuori da un coro nefasto di settarismi, comunitarismi e autoritarsimi che prevale in quelle terre violentate dalla guerra.

Ovunque in Europa e nel mondo, dietro l’ipocrisia di classi dirigenti, impegnati a perseverare con le politiche neoliberiste e a devastare ciò che rimane del welfare, sta crescendo una destra, spesso dai tratti fascitoidi, che indica il nemico non in un modello sociale iniquo ed escludente, non nelle oligarchie economiche e finanziarie che orientano la politica di più di un governo e non in quelli che nella crisi si sono arricchiti a spese di chi la crisi continua a pagarla, bensì nel “diverso” e nell’”invasore”, in quello che sta appena peggio di te e minaccia il tuo precario status. È così, oggi come ieri, la costruzione della paura produce mostri, da Trump a Orban, dalla Le Pen a Salvini.

Ricordare la Strage di Piazza Fontana, oggi come ieri, non è un semplice esercizio di memoria.
È una scelta partigiana, di rifiuto della paura e della guerra tra poveri che ci vengono proposte, e di lotta per i diritti, per un futuro degno, libero e sostenibile per tutte e tutti.


PROMUOVONO:

Memoria Antifascista
Ponte della Ghisolfa
Comitato Lombardo Antifascista
CSOA Lambretta
Centro Sociale Cantiere
ZAM – Zona Autonoma Milano


Aderiscono:
Fronte Popolare
Rete della Conoscenza Milano
Federazione di Milano del Partito della Rifondazione Comunista
Redazione milanese di Lotta Continua
Naga Onlus
ANPI di Zona 8
Partito della Rifondazione Comunista/Sinistra Europea Lombardia
Associazione "Zona 3 per la Costituzione"
POQ -Partigiani in Ogni Quartiere
ACT! Agire Costruire Trasformare Milano
Associazione Le Radici e Le Ali
Link - sindacato universitario milanese
Osservatorio novarese sulle nuove destre
Movimento Agende Rosse - gruppo Peppino Impastato Milano
Unione degli Studenti Milano
Centro Culturale Concetto Marchesi
Partito Comunista Italiano Fed. di Milano
FGCI Milano
Federazione Provinciale di Como del Prc/Se
Leoncavallo Spazio Pubblico Autogestito
CostituzioneBeniComuni
Collettivo Autonomo Tenca
Sinistra Anticapitalista
Zona 8 Solidale
USB Lombardia
Collettivo Libero Spazio
FGCI Venezia
Collettivo Cardano
Collettivo GPS Boccioni
Coordinamento dei Collettivi Studenteschi di Milano
Collettivo Soy Mendel
A.N.P.I. Calvairate
Collettivo Palestina Rossa


IL VENTO DEL NO DI PACIFICO

Pubblichiamo volentieri l'analisi di Pacifico amico e simpatizzante sul post referendum

ll vento del No
Lobby e potere mediatico non bastano contro il popolo che si organizza
Di Pacifico
Il voto del 4 dicembre ha dato un esito assai positivo, sia pur per niente scontato. Con un’affluenza di quasi il 70% (molto più alto rispetto alle precedenti elezioni), il 59% dei votanti ha rimandato al mittente una controriforma costituzionale di stampo autoritario. Una riforma che, in combinazione con l’Italicum, avrebbe tolto ulteriormente rappresentanza ai cittadini e reso la vita ancor più facile a industriali, finanzieri, lobbisti e alle perfide Alleanza Atlantica (nell’articolo 78 si dava alla maggioranza della sola Camera la possibilità di deliberare lo stato di guerra) e Unione Europea (nella proposta di riforma costituzionale nell’articolo 117 si dava esplicita podestà legislativa all’Unione Europea, sancendo ancor più chiaramente la nostra subordinazione ad un trattato internazionale che ha portato come unico effetto il peggioramento dele condizioni materiali e quotidiani dei settori più deboli della popolazione).
L’epilogo del 4 dicembre non può che essere una boccata d’ossigeno, dopo anni di ripiegamento e riflusso.
Dopo anni, si è rivista una forte mobilitazione popolare (sia pur assai etereogenea) tramite vari comitati cittadini che con impegno e costanza si sono battuti, in maniera capillare, informando e spiegado i rischi di una riforma che ci avrebbe portati indietro di cento anni. Altro che novità! Il compito non era facile per niente, di fronte si aveva il primo partito in Italia in termini di voti (il PD), tutto il potere finanziario e confindustriale (vedere Briatore e Marchionne), i capi delle principali potenze colonizzatrici dell’Italia (con cui la borghesia “nostrana”, dando orgogliasamente sfoggio della propria vigliaccheria, svende, per propri interessi economici di parte, la sovranità nazionale e il benessere del popolo), come il pallido Obama e il panzer Merkel, oltre che una schiera di putridi intellettuali conformisti alla Benigni, Sorrentino, Ozpetek, Favino, Gabriele Salvatores, Paolo Virzì e via vomitando, con la loro aria di finti progressisti, ma autentici e putridi radical chic, che dalle loro case di lusso snobbano e disprezzano il popolo, sempre pronti ad essere servi del potere.
Nel fronte del No, oltre ad elementi populisti di centro e di estrema destra (Lega Nord), che per ragioni di bottega si sono schierati contro Renzi e la sua riforma, pur volendo un sistema elettorale maggioritario e il presidenzialismo, vi erano schierati anche settori popolari vittime dell’ideologia liberista: dai giovani vittime del Jobs act, ai meno giovani vittime della legge Fornero, dai comitati popolari contro le devastazioni ambientali (ricordo che la schiforma prevedeva, a favore delle grandi opere, la clausola di supremazia, che avrebbe dato ai governi centrali ancor più potere di devastare la natura con inutili opere volte solo ad ingrassare i grossi monopoli privati), ai partigiani che vorrebbero quantomeno si attuasse la Costituzione del 1948, frutto dei rapporti di forza che il proletariato impose grazie alla sua lotta al fascismo, fino ai “sinceri democratici” costituiti da ex presidenti o vice presidenti della corte costituzionale o eminenti costituzionalisti. Insomma un fronte assai ampio, ma che indica un netto rifiuto popolare nei confronti delle istituzioni, e dei loro referenti economici ed internazionali.
Nei confroniti di questo sentimento che serpeggia nel popolo, in Italia come in tutto “l’occidente”, i partiti non sanno dare una risposta e una proposta adeguate. E’ un sentimento spesso contradditorio, che ha nel suo seno ragioni contemporaneamente regressive e progressive, ma che indica, chiara come il sole, la netta volontà di rottura con l’ideologia liberista. Come comunisti, in questa fase storica, ci troviamo di fronte ad un bivio: o stiamo dalla parte del popolo, pur nelle sue contraddizioni, pur nelle sue ambivalenti forme, o stiamo, come gli intellettualini da salotto di cui sopra, dalla parte dei poteri forti, degli sfruttatori, dell’elitè culturali e politiche. Terze vie non sono date. Neppure sono proponibili vecchie strade, che certa sinistra di regime sta cominciando a portare avanti, di riunire cocci di partiti e di coalizioni (di centro sinistra) che tanti danni han fatto in passato e che non hanno nulla di buono e di nuovo per il futuro. Certi riferimenti politici, ormai, sono, per sempre, disattivati. Se si devono fare errori, se ne facciano di nuovi, e non sempre gli stessi.



PRC COMO CHIEDE APPLICAZIONE DELLA COSTITUZIONE

A poche ore dalla manifestazione antifascista milanese che si svolgerà domani pomeriggio con partenza da P.zza Fontana per ricordare la strage del 12 dicembre 1969, il Prc Como  chiede la rimozione dell'ennesimo manifesto fascista.Una città che continuamente deve fare i conti con la presenza massiccia di forze che la nostra Costituzione ha sempre condannato e che si riaffermano continuamente quando vi sono situazioni di crisi collettiva.Pubblichiamo la richiesta inviata da Fabrizio Baggi segreteria  PRC Como.



Alla C.A. del Comandante della Polizia Locale di Como
Alla C.A. del comando della Polizia Locale di Como

Como, 09 dicembre 2016

Con la presente vorrei segnalare alla S.V. che questa notte sono stati affissi abusivamente sulla pensilina dei bus di via Varesina fermata via Lissi manifesti di stampo fascista firmati dal gruppo di estrema destra fronte Veneto Skin Heads.

Indignato dall'ennesima provocazione e dal mancato rispetto delle regole che questi gruppi non perdono occasione di dimostrare faccio ufficiale richiesta a nome della Federazione Provinciale di Como del Partito della Rifondazione Comunista / Sinistra Europea che i manifesti illegali vengano rimossi il prima possibile che che le autorità preposte procedano a termini di legge nel rispetto della Costituzione Italiana e delle leggi vigenti.
Rimanendo a disposizione per eventuali chiarimenti colgo l'occasione per porgere cordiali saluti.
(In allegato le foto)
Per la Segreteria Provinciale di Como del Partito della Rifondazione Comunista
Fabrizio Baggi
Segretario Provinciale Organizzativo.

lunedì 5 dicembre 2016

COMUNICATO STAMPA: HA VINTO LA COSTITUZIONE



Vittoria schiacciante della Costituzione e di chi l'ha difesa a dispetto di un cambiamento che avrebbe dovuto portare fra le tante argomentazioni esternate maggiori benefici.
La nostra Costituzione rimane invariata,  proprio come la lotta che in tanti intrapresero durante la Resistenza in nome di un'unica parola:libertà.
Il Partito della Rifondazione Comunista circolo A. Casaletti di Paderno D. , durante la campagna referendaria si è schierato subito a favore del NO partecipando attivamente al Comitato costituitosi, ribadendo una posizione certamente molto diversa dal fronte quasi esclusivamente politico volto a cacciare chi aveva proposto  la deforma. L' attaccamento profondo ai valori  ed ideali antifascisti continuano ad animare una sinistra vera che sopravvive nella sua tanto rimarcata radicalità ma che è pronta a  fronteggiare scempi che in questo Paese vengono costantemente riproposti.
Rimaniamo fermi sui nostri principi oggi piu' che mai, sulle posizioni che ci vedono contrari al potentato delle banche, contro i diritti negati ai piu' deboli,contro la privatizzazione dei servizi , contro il precariato che uccide le nuove generazioni, contro l'emarginazione del diverso e dell'immigrato, contro il costante uso quotidiano di politiche a favore degli armamenti e puntando  al rinnovo di politiche del lavoro mai affrontate, tutte tematiche che vanno di pari passo con una Costituzione sempre valida mai applicata.
Il NO a questa proposta di revisione costituzionale è il messaggio di chi si è riconosciuto in un documento che nonostante lo scorrere del tempo risulta attuale e ne è la prova l'elevato numero di partecipazione popolare che ha scatenato.
Ribadiamo ancora che il nostro NO non è lo stesso di coloro che se ne sono appropriati con altri scopi e rimane legato a valori e principi di libertà ,uguaglianza,solidarietà e giustizia sociale.
I compagni e le compagne  del circolo PRC A. Casaletti 

giovedì 1 dicembre 2016

PERCHE' VOTARE NO

Siamo quasi giunti al fatidico 4 dicembre 2016 data che vedrà il nostro Paese coinvolto nell'ennesimo quesito referendario  ma di importanza sicuramente maggiore rispetto ad altri, la sovranità popolare espressione della repubblica democratica viene messa in discussione, a noi esporre e giudicare se è fattibile o meno quello che ci viene proposto.
Pubblichiamo le dichiarazioni di Roberta Fantozzi responsabile Lavoro di Rifondazione Comunista - Sinistra Europea, e Paolo Ferrero segretario nazionale di Rifondazione Comunista - Sinistra Europea, riassunte brevemente in   quel NO  che affonda le radici nella Costituzione stessa  :«Fornero ha dichiarato che voterà SI’ al referendum. Non ne dubitavamo. La sostanza della manomissione della Costituzione è il sequestro della sovranità popolare per imporre “l’agenda delle riforme” neoliberiste, senza più il fastidioso intralcio della democrazia. J.P.Morgan docet. La controriforma costituzionale non fa altro infatti che istituzionalizzare lo “stato di eccezione”, quello con cui sotto il ricatto della speculazione finanziaria, in un blitz di 17 giorni è stato quasi distrutto il sistema pensionistico pubblico. Con la controriforma della Costituzione, quello che è successo con l’approvazione della legge Fornero sulle pensioni diventerebbe la regola: tutti i poteri nelle mani dell’esecutivo, tempi ristrettissimi per imporre le leggi peggiori. Fornero vota SI’, noi NO!».