Paderno Dugnano, venerdi' 18 dicembre 2015 ore 21.00 al PRC Casaletti inizia la serata dedicata al ricordo di Giuseppe Pinelli partigiano anarchico assieme alla presentazione del libro" DOPO" della moglie Licia.
Una serata voluta da L'Altra Paderno Dugnano assieme all'ass.ne Punto Rosso e all'Anpi sez.Cazzaniga che hanno approfondito con l'aiuto di Claudia Pinelli figlia di Giuseppe la vita e la figura di questo partigiano anarchico, partendo proprio da un'accurata analisi delle brigate partigiane anarchiche costituitesi dopo il 1943 con la presentazione del video proposto da Loris Brioschi.
Gildo Negri presidente dell'Anpi padernese ha poi dato il proprio apporto storico avendo vissuto alcuni episodi importanti ,sottolineando sempre la difficoltà per aver portanto avanti certe posizioni.
Infine Claudia Pinelli ha impreziosito la conoscenza di Giuseppe Pinelli non solo per l'impegno politico ma anche per quello di padre e marito raccontando ad un pubblico sempre piu' rapito dall'interesse alcuni episodi sconosciuti riallacciandosi anche al libro della madre .
Licia Pinelli intitolando proprio "Dopo" il libro che la vede raccontare l' esperienza terribile non solo della perdita inaspettata del marito ma anche dell'ingiustizia, della mancanza di umanità cui è stata sottoposta dimostra la forza ed il coraggio di una donna che non ha mai perso nè la voglia, nè la speranza di ricercare una verità negata ma che soprattutto giunge alla stupefacente "normalità" nonostante tanto dolore.
Ci sono serate indimenticabili e quella di venerdi' scorso puo' definirsi tale poichè l'analisi, la voglia di conoscere ha decisamente preso il sopravvento ed ha scatenato anche la voglia di tornare ad "esserci".
Giuseppe Pinelli il semplice ferroviere anarchico che avrebbe dovuto esser dimenticato ha rappresentato un pezzo oscurato della nostra storia italiana ma che comunque non è stata dimenticata. Dopo 46 anni la memoria è viva, chiama ancora giustizia attraverso le nuove generazioni , la speranza che qualcosa cambi esiste contrapponendosi a chi la dava per spacciata.
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