8 MARZO
non significa solo mimosa, ristorante,divertimento ma il momento in cui si tirano le somme.
Ora piu' che mai è necessario continuare a mantenere le poche conquiste che altre prima di noi hanno contribuito a portare avanti sino ai giorni nostri: dalla 194, alle retribuzioni adeguate, alle leggi contro le violenze.
8 MARZO - ORIGINI STORICHE E SIGNIFICATO DELLA GIORNATA INTERNAZIONALE DELLA DONNA
La giornata internazionale della donna è stata istituita per ricordare le conquiste
economiche, sociali e politiche delle donne. Di conseguenza non è
possibile dimenticare le violenze e le discriminazioni cui sono ancora
fatte in molte parti del mondo. Sono passati più di cento anni dalla
prima celebrazione e gran parte delle persone non sa più il vero motivo
per il quale la commemorazione venga fatta proprio l’8 marzo. I più,
forse, ricordano di una fabbrica che lavorava il cotone che ha preso
fuoco negli U.S.A., all’inizio dello scorso secolo.
PERCHÈ L'8 MARZO?
All’inizio del secolo le celebrazioni per la giornata della donna non
avvenivano in tutti i paesi e non avevano una data internazionale. Ogni
paese aveva una data a se. Con lo scoppio della prima guerra mondiale le
celebrazioni della giornata della donna furono interrotte in tutti i
paesi coinvolti nel conflitto, finchè a San Pietroburgo, l’8 marzo 1917,
le donne guidarono una grande manifestazione che rivendicava la fine
della guerra. Il 14 giugno 1921 la seconda conferenza internazionale
delle donne comuniste fissò all’8 marzo la “Giornata Internazionale
dell’operaia”.
IN ITALIA.
In Italia la Giornata internazionale della donna si
tenne per la prima volta soltanto nel 1922, per iniziativa del Partito
Comunista d’Italia, che volle celebrarla il 12 marzo, in quanto prima
domenica successiva all’ormai storico 8 marzo. Verso la fine della
seconda guerra mondiale a Roma si formò l’UDI, unione Donne in Italia,
per iniziativa di donne appartenenti al PCI, al PSI, al Partito
d’Azione, alla Sinistra cristiana e alla Democrazia del Lavoro. Fu
proprio l’UDI a prendere l’iniziativa di celebrare, l’8 marzo 1945, la
prima giornata della donna nelle zone dell’Italia libera. L’anno
successivo la Giornata della Donna venne celebrata in tutta Italia.
LA PERDITA DELLA MEMORIA STORICA.
La connotazione fortemente
politica della Giornata della donna, l’isolamento politico della Russia e
del movimento comunista e, infine, le vicende della seconda guerra
mondiale, contribuirono alla perdita della memoria storica delle reali
origini della manifestazione. Così, nel dopoguerra, cominciarono a
circolare versioni più o meno fantasiose, secondo le quali l’8 marzo
avrebbe ricordato la morte di oltre cento operaie nel rogo di una
fabbrica di camicie. Altre versioni citano violente repressioni o
scioperi verificatisi in altre città degli Stati Uniti d’America.
LA FABBRICA CHE PRESE FUOCO.
La tragedia della fabbrica e dei lavoratori divorati dalle fiamme è, in
effetti, un fatto realmente accaduto, ma la data non è quella che
ricordiamo. Era il 25 marzo 1908 a New York quando la fabbrica della
Triangle Company andò interamente a fuoco uccidendo 146 lavoratori, in
gran parte donne. L’8 marzo però non nacque per ricordare questa
tragedia.
LA MIMOSA.
La comparsa della mimosa risale al 1946
quando, per iniziativa di Teresa Noce, Rita Montagnana e Teresa Mattei,
tre esponenti del Partito Comunista Italiano, si decise di adottare
come simbolo della Giornata della Donna la mimosa, pianta che fiorisce
proprio nei primi giorni di marzo.
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