Ieri 15 marzo 2016 ore 19,00 Consiglio Comunale a Paderno Dugnano, aula pienissima solo posti in piedi.
Cittadini e relativi Comitati presenti per mostrare a tutta la maggioranza che è ora di ascoltare i bisogni di chi da piu' mesi raccoglie firme e cerca soluzioni per la Via S.Ambrogio a Palazzolo assieme all'interrogazione sui famosi "semafori intelligenti" che hanno impoverito le tasche di molti abitanti.
Discussioni molto dure con un'opposizione che ha cercato di sottolineare l'enorme importanza di queste problematiche ma che hanno visto poi la maggioranza respingere la mozione di Via S.Ambrogio ,mentre per la questione "semafori" è stato ribadito che la taratura dei macchinari verrà controllata ad un anno dal funzionamento.
Riportiamo il commento del Comitato S.Ambrogio che tanto si è battuto in questi ultimi tempi per cercare soluzioni alternative all'abbattimento degli alberi
"Bocciata la mozione di richiesta di stralcio presentata dalle opposizioni.
Al termine della discussione in Consiglio comunale, con l’intervento
conclusivo dell’assessore alle infrastrutture e lavori pubblici è emerso
chiaramente che la nostra proposta è stata completamente ignorata.
Nonostante fosse stato invitato ufficialmente all’assemblea indetta dal
Comitato svoltasi il 10 di marzo scorso, durante la quale avrebbe
potuto prendere visione del progetto nei dettagli, il Sindaco ha preferito non presentarsi.
Quanto espresso in chiusura di dibattito dall’assessore evidenzia il
totale disinteresse nei confronti della proposta di riqualificazione,
nessun componente della giunta ha richiesto di visionare il progetto.
Il risultato di questa volontà di ignorare altre soluzioni ha portato a
liquidare sommariamente l’argomento. Con un improvvisato schizzo su
block notes l’assessore ha voluto estremizzare, ipotizzando una sezione
stradale che arriverebbe ad occupare 18 metri, cosa che non corrisponde
assolutamente a quanto da noi proposto.
Considerare la somma
aritmetica dei singoli ingombri minimi previsti dalla normativa, non ha
alcun senso perché le dimensioni della sezione stradale non lo
permettono e perché la nostra proposta cerca di integrare i percorsi
pedonali e ciclabili in modo da limitare l’ingombro nella carreggiata e
al tempo stesso di ridurre la velocità di percorrenza delle biciclette,
garantendo all’utente un servizio di qualità e in piena sicurezza."
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