Rifondazione Comunista esprime il proprio sostegno allo sciopero
generale del lavoro pubblico promosso da USB per il 20 novembre e a
tutte le mobilitazioni che saranno messe in campo contro la legge di
stabilità e le politiche del governo Renzi. Mentre l'esecutivo favorisce
l’evasione fiscale e continua a destinare una gran quantità di risorse
per le imprese e i più ricchi, continua la distruzione di ogni servizio e
funzione pubblica. I tagli alla sanità pari in due anni a 6,7
miliardi, alle regioni per cui si prevedono nel prossimo triennio 17
miliardi di ulteriori tagli, alle partecipate e agli investimenti,
rendono evidente la volontà di accelerare la distruzione del welfare. Ed
è inaccettabile il nuovo blocco del turn-over che mette in discussione
lo svolgimento di servizi essenziali, come lo è il rifiuto di rinnovare
il contratto dei lavoratori pubblici: non si può chiamare rinnovo la
mancia insultante che il governo mette a disposizione dopo 6 anni di
blocco della contrattazione. I 300 milioni stanziati, che si traducono
in aumenti di 16 centesimi al giorno, sono infatti meno di un dodicesimo
di quello che varrà a regime il taglio dell’Ires, cioè della tassa sui
profitti: un insulto, appunto.
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