DI PAOLO FERRERO
Mi dicono che ieri sera in televisione
il sindaco di Milano Giuliano Pisapia abbia detto che la sinistra non si
fa con le mummie di Rifondazione. Al netto del buon gusto - ma si sa,
la classe non è acqua - è bene capire perché il primo cittadino di
Milano - ed importante esponente di SEL - si produca in gratuito attacco
a Rifondazione. Il nodo è molto semplice: il processo di avvio di un
processo costituente della sinistra è in corso. Abbiamo prodotto
un primo positivo documento che afferma chiaramente che la sinistra
deve unirsi per costruire un quarto polo, alternativo alla destra come
al M5S e al PD. A gennaio vi sarà l'assemblea di partenza della
costituente. Questa chiarezza nel definire la sinistra come alternativa
al PD non piace a tutti. Non piace a Pisapia - che continua a difendere
Renzi - non piace a chi vuole continuare a collaborare con il PD sia a
livello locale che nazionale. In altri termini chi vuole costruire una
sinistra a responsabilità limitata, subalterna al PD, attacca
Rifondazione Comunista e lo fa usando i soliti argomenti che usava
Achille Occhetto quando ha sciolto il PCI: il nuovo contro il vecchio.
Così Pisapia cerca addirittura di chiuderci in un sarcofago. Ce ne
faremo una ragione e soprattutto continueremo la nostra azione unitaria
per costruire anche in Italia una sinistra degna di questo nome:
attraverso un processo ampio e partecipato, contrapposto
all'antropologia e alla politica di Renzi, principale esponente politico
della destra italiana.
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