La Federazione dell'Ordine Farmacisti Italiana dopo la segnalazione di Vitadidonna richiama al rispetto delle regole i farmacisti che creano ostruzionismo alla vendita dell'anticoncezionale d'emergenza.
"La determinazione 21 aprile 2015, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale
dell’8 maggio u.s., l’AIFA ha modificato la determinazione del 2011
relativa al regime di rimborsabilità e prezzo del medicinale per uso
umano “ellaOne” (ulpristal) ha previsto la seguente duplice
classificazione del farmaco ai fini della fornitura: per le pazienti di
età pari o superiore a 18 annui: medicinale non soggetto a prescrizione
medica, ma non da banco (SOP); per le pazienti di età inferiore a 18
anni: medicinale soggetto a prescrizione medica da rinnovare volta per
volta (RNR)”, ricorda la Fofi.
a) alle donne maggiorenni, quale medicinale SOP nelle farmacie e negli
appositi spazi di vendita o parafarmacie, di cui all’art. 5 del D.L.
223/2006 convertito dalla L. 248/2006.
In tal caso il medicinale può essere dispensato alle donne di età pari o
superiore ai diciotto anni, previa esibizione di un documento di
identità, in corso di validità, che ne attesti la maggiore età. Il
medicinale può, altresì, essere dispensato ad altri soggetti maggiorenni
muniti di delega, che dovranno comunque esibire copia del documento di
identità, in corso di validità, della donna maggiorenne che intende
assumere il farmaco in questione, al fine di poterne verificare, anche
in questo caso, la maggiore età;
b) alle donne minorenni, quale medicinale soggetto a prescrizione
medica da rinnovare volta per volta (RNR), esclusivamente nelle
farmacie.
In tale ipotesi, il farmaco può essere dispensato alle donne minorenni,
previa esibizione della prescrizione medica. Il medicinale può essere
altresì dispensato ad altri soggetti muniti di delega, a condizione che
forniscano in originale la prescrizione medica.
La Fofi ricorda infine che il Ministero ha chiarito che, nel momento in
cui sarà possibile procedere alla vendita online dei farmaci senza
prescrizione medica (che, come è noto, non è ancora possibile in quanto
si è in attesa del logo nazionale), in considerazione delle complesse
modalità di dispensazione del farmaco in questione, “deve considerarsi
vietata la vendita on-line dello stesso medicinale, anche nell’accezione
di SOP, essendo estremamente complesso, se non quasi impossibile,
accertare, in caso di vendita a distanza, la maggiore età
dell’utilizzatrice”.
La Fofi ribadisce quindi ai farmacisti “la necessità di attenersi
scrupolosamente alle sopra indicate modalità di dispensazione di tale
farmaco, evitando di porre in essere comportamenti non conformi alle
regole”.
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