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martedì 23 gennaio 2018

CONSIGLIO COMUNALE PADERNESE NUOVE PRESENZE

Ieri sera , come previsto, al Consiglio Comunale è stata attuata  la surroga dopo le dimissioni dei due consiglieri comunali M5S :Emiliano Abbati ed Achille Cezza. Il loro posto sarà occupato da Rita Tomaselli e Gianantonio Biraghi a cui va il nostro migliore augurio di buon lavoro. Un percorso, quello dei due consiglieri pentastellati che li ha visti affrontare scelte non semplici dall'autosospensione, sino ad approdare alla dimissione, quanto invece non è accaduto per il consigliere Coloretti , eletto nel 2014 nelle file del PD e che oggi comunica di essere subentrato nella nuova formazione politica di Liberi e Uguali. La scelta di rimanere al proprio posto del consigliere Coloretti è stata motivata dal fatto che non avendo tessera partitica si riteneva libero di poter continuare ad occupare quella poltrona. Sicuramente nulla a che vedere con la coerenza e la logica di Abbati e Cezza ,che non riconoscendosi piu' in un soggetto politico come il  M5S, hanno preso una giusta decisione nei confronti degli elettori stessi. Una bella differenza fra chi ha a cuore il bene comune della propria città e chi invece preferisce rimanere a scaldare il solito scranno istituzionale! 
A questo proposito riportiamo la lettera aperta inviata ieri al Consiglio Comunale, da Achille Cezza, dove si evidenzia la difficoltà di far politica con la P maiuscola. 
Ai consiglieri Abbati e Cezza tutta la nostra solidarietà sperando sempre che l'esperienza possa essere punto di partenza per qualcosa di nuovo sul nostro territorio.
Lettera aperta inviata ieri pomeriggio al Consiglio Comunale di Paderno Dugnano
FARE POLITICA OGGI E' DIFFICILE.
FARE IL POLITICO NO.

Ciao a tutti. Questa sera ci vedremo, ma come sapete da oggi sarò tra il pubblico (dove
peraltro mi sono sempre sentito; quindi scusate anche per non usare i classici formalismi).
Questi 3 anni e mezzo da portavoce sono stati una grande esperienza per me. Anche
perché fare il portavoce è veramente difficile: significa avere un confronto diretto e
continuo con gli attivisti e fare o dire quel che viene deciso dal gruppo; ma nel contempo
nelle istituzioni sei considerato (giustamente perché lo prevede la legge) un
rappresentante dei cittadini; e i cittadini pretendono che venga realizzata ogni cosa che
passa per la testa di ognuno di loro.
Ho cercato sempre di mantenere fede agli impegni presi e non ho mai fatto falsi proclami o
atti propagandistici (mozioni o interrogazioni fini a se stesse) per un applauso in più.
Ecco perché mi sono posto, riuscendo in questo ad avere l'appoggio del gruppo m5s di
Paderno, in modo costruttivo davanti ad ogni atto presentato in consiglio o in commissione
anche se a volte con modi e con toni non propriamente cordiali.
O a proporre argomenti politici che andassero OLTRE le visioni di mero consenso e che
potessero alimentare un dibattito nuovo all'interno della città. Non ho mai pensato di
strumentalizzare le situazioni cittadine e semmai le interrogazioni che io ed Emiliano
abbiamo presentato avevano quasi sempre l'obiettivo di rendere pubblico qualcosa che
ancora non lo fosse.
Questo perché credo nel valore ALTO della Politica e nel fatto che bisogna coinvolgere di
più i cittadini: far partecipare i cittadini alla vita di una nazione, di una città, non significa far
pulire loro un parco (cosa lodevole, non c'è dubbio), ma migliorare il dialogo, informare
meglio e dare loro strumenti per essere coinvolti e per proporre.
E tutto ciò potrebbe risolvere gran parte dei motivi che secondo me stanno alla base dei

maggiori contrasti che ho visto all'interno di questo consiglio in questi anni.
Da un lato una maggioranza che non favorisce il dialogo e la trasparenza (non intendo
quella per legge, lo sapete);
dall'altro una minoranza che vive nel sospetto e nel pregiudizio delle decisioni proposte.
E probabilmente sarebbe stato lo stesso a parti invertite.
Non si tratta di stabilire se è nato prima l'uovo o la gallina: sarebbe importante che almeno
un comune come Paderno provasse a far cadere queste posizioni. Un giubileo che non
serva a dimenticare, ma che serva a fissare un punto di inizio.
Altrimenti può succedere di condividere un fine ma con mezzi diversi; mentre è importante
condividere anche i mezzi con i quali si vogliono raggiungere i risultati per dare maggiore
forza all'obiettivo prefissato.
Bisogna tornare a fare POLITICA ed essere uniti nelle decisioni: riuscire a trovare una
visione di città condivisa in modo che solo se un Consiglio Comunale è unito può aiutare
una città a crescere. Altrimenti avremo sempre maggioranze e minoranze, chiusure e
pregiudizi.
E in questo ambiente hanno vita facile i POLITICI furbi, quelli che sono osannati o che
hanno migliaia di like, quelli che illudono i cittadini con sogni irrealizzabili.
Sarebbe bello se a Paderno, alle prossime elezioni amministrative, potesse nascere una
competizione sulla proposta e non sulla distruzione di quella altrui: mi rendo conto che è
difficilissimo ma avete oltre un anno per preparare il terreno.
E in questo potete sempre contare sul mio contributo.
Perché bisogna tornare a fare politica e non i politici: di quelli ne abbiamo già troppi.

Achille Cezza

1 commento:

  1. onorato perché viene da voi che fate battaglia politica e attivismo da molto più tempo di me.
    .. e lusingato. grazie. achille
    grazie mille

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